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Melissano

Melissano: la situazione finanziaria

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Dopo tante voci e polemiche, è stata effettuata la ricognizione su tutta la situazione finanziaria e contabile del Comune di Melissano. Merito dell’assessore al Bilancio, Gianluca Mura, che, in collaborazione con l’Ufficio Ragioneria, ha poi relazionato nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale.


“Molti dei debiti”, dice Mura, “risalgono ad Amministrazioni precedenti…”. Ecco i debiti, molti dei quali già transati anche con piani di rientro: Legali Massimo Fasano (€ 183.661,44), Mario Liviello (€ 104.700,00), Pietro Quinto (€ 31.249,56); Gialplast € 714.127,00 per canoni arretrati (il debito era di €  634mila euro alla data dell’insediamento del sindaco Roberto Falconieri nel maggio del 2006); Acquedotto Pugliese € 469.314,00 (venti rate trimestrali da € 30mila; dal 2001 al 2006 fatture non pagate per oltre € 300mila); Wind € 62.890,55 (“provenienti”, spiega Mura, “dai cellulari che avevano in uso gli amministratori precedenti”); Enel  € 250mila; Telecom € 40mila; determine varie da liquidare € 160mila; debiti fuori bilancio da riconoscere € 289.100,08.


Sui debiti fuori bilancio, l’assessore chiarisce che il precedente esecutivo aveva “proceduto a effettuare due operazione di finanza derivata che non hanno comportato alcun beneficio. Anzi, per pagare gli interessi passivi, si sono dovuti sacrificare servizi essenziali. La situazione di cassa al 30 settembre 2009 vedeva una disponibilità presso la tesoreria della Banca Popolare Pugliese di € 304.400,33 a fronte di un affidamento di € 773.715,33. Corposi però anche i crediti vantati dall’ente per € 2.152.270,71: ruoli Equitalia e Tarsu per € 403.748,83; recupero evasione Ici e Tarsu anni precedenti € 601.179,20; vendita delle scuole elementari Polisportiva “C.Pindinelli” € 247.342,68; condoni edilizi e pratiche edilizie giacenti € 160mila; ammanco di cassa per la nota vicenda del contabile € 400mila (“si dovrà svolgere a breve”, aggiunge Mura, “un incontro definitivo con i vari responsabili ovvero banca, revisori dei conti, segretario comunale per stabilire, ognuno per le proprie spettanze, il dovuto, più la parte relativa alla Ditta Cavalera di Casarano”).

“Questa Amministrazione”, conclude Mura, “sta lavorando su due fronti ovvero mantenere fede agli impegni assunti con i cittadini e amministrare i disastri ereditati, pagando i loro debiti, oltre 600mila euro. Ai consiglieri comunali di opposizione diciamo che non siamo in dissesto finanziario ma in crisi di liquidità e di fronte ad una mole di contenziosi in atto. Conseguenze gravi causate da scelte inopportune e politiche di spesa irresponsabili della passata amministrazione. Sembra proprio strano che proprio il partito in cui oggi milita l’ex-sindaco (Sergio Macrì ndr.), si faccia paladino della legalità e della trasparenza. Non occorre sbandierare ai quattro venti con manifesti, dichiarazioni e comunicazioni ad enti e organismi la situazione debitoria del Comune quando poi i maggiori responsabili di questo disastro si trovano proprio in quel partito (il PD, Ndc.). Continuino pure a fare questo tipo di politica, noi andiamo avanti con la trasparenza, i fatti e le cose concrete”.


Attilio Palma


Cronaca

Melissano, festeggiamenti pericolosi

Tifosi dell’Inter fanno scoppiare grosso petardo artigianale su camion scoperto: quattro feriti di cui due minori

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Nello sport si usa dire che bisogna saper perdere ma, forse, in tanti devono anche imparare a saper vincere.

Il riferimento è ad alcuni tifosi dell’Inter di Melissano, centro che annovera un club con molti sostenitori, perché i festeggiamenti sulla (discussa) seconda stella hanno rischiato seriamente di essere ricordati per ben altro che un banale scudetto.

Bardati dei colori della loro squadra del cuore, dopo la vittoria di ieri sera nel derby, erano intenti a festeggiare su un camion scoperto, quando, presi dall’euforia (?) e con tanta incoscienza, hanno cominciato a far esplodere petardi.

Uno di questi, artigianale, con la sua esplosione, ha costretto 4 persone a ricorrere alle cure dei sanitari.

Due di loro hanno accusato problemi all’udito e sono stati ricoverati presso l’ospedale di Casarano.

Altri due, tra l’altro di minore età, hanno riportato delle escoriazioni e sono stati trasportati all’ospedale di Tricase.

Dal festeggiar la stella a veder le stelle è stato un attimo…

* Nella foto in alto, tifosi allo stadio

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Cronaca

Fanno irruzione in casa, prima lo picchiano e poi lo rapinano

L’uomo racconta che nella concitazione non è riuscito a capire se fossero in due o tre persone

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Alle prime luci del giorno alcuni malviventi sono entrati in casa del farmacista di Melissano, farmacia sita in via Mazzini.

Il proprietario, udito alcuni rumori strani in casa, si è alzato per verificare cosa stesse accadendo, quando è stato colpito in piena faccia da un pugno, per fortuna senza subire gravi  conseguenze.

L’uomo racconta che nella concitazione non è riuscito a capire se fossero in due o tre persone ad essere entrate in casa.

Il bottino della rapina ammonta qualche migliaia di euro. I carabinieri indagano sull’accaduto.

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Casarano

Due gruppi, nati dalla scissione in seno alla SCU, si contendevano Casarano

Tredici arresti e 43 indagati tra Casarano, Ugento, Melissano, Matino, Taurisano, Lecce, San Donaci (BR) e Matera. Poderoso quadro indiziario a carico degli indagati. Accerertata l’esistenza di due articolate e ben strutturate associazioni criminali nate sulla scia della scissione dell’originario gruppo casaranese facente parte della consorteria mafiosa denominata Sacra Corona Unita

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Alle prime luci dell’alba i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto in fase esecutiva del personale dei Comandi Provinciali di Brindisi e Matera, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, del Nucleo Cinofili di Bari, del Nucleo Elicotteri di Bari-Palese e dell’XI° Reggimento CC “Puglia”, hanno attuato un’articolata operazione antidroga (“Fortezza“) nei territori di Casarano, Ugento, Lecce, San Donaci (BR) e Matera.

Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare personale a carico di 13 persone (di cui 12 in carcere e 1 agli arresti domiciliari) emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta della locale D.D.A..

Gli arrestati sono indagati, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico ed alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi.

L’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Casarano, trae origine da un’aggressione subita nel novembre 2020 da un soggetto interno alle dinamiche associative criminali dopo che lo stesso era stato minacciato di morte per presunti debiti di natura economica legati agli stupefacenti.

I successivi accertamenti svolti dai militari hanno fatto presagire la circostanza che a Casarano, a contendersi l’egemonia del territorio, vi fossero due organizzazioni criminali contrapposte, una delle quali operante all’interno del quartiere di case popolari di Contrada Botte.

L’attività investigativa proseguita sotto la direzione della D.D.A. di Lecce sino a febbraio 2023, attraverso intercettazioni di conversazioni e comunicazioni telefoniche, nonchè telematiche, pedinamenti, osservazioni e ricognizioni aeree, ha consentito di acquisire un poderoso quadro indiziario a carico degli indagati e di accertare l’esistenza di due articolate e ben strutturate associazioni criminali nate sulla scia della scissione dell’originario gruppo casaranese facente parte della consorteria mafiosa denominata Sacra Corona Unita.

La costante azione repressiva effettuata dai militari operanti durante le indagini, con mirati riscontri ed arresti in flagranza, ha consentito di scongiurare uno scontro tra le due organizzazioni.

Inoltre, gli esiti dell’attività info-investigativa che ha permesso la raccolta di elementi indiziari nei confronti di 43 indagati, sono stati supportati da ben 16 arresti in flagranza di reato, varie segnalazioni alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti, da sequestri di sostanze stupefacente per un totale di circa 9 kg tra cocaina, marijuana ed hashish, nonché dal sequestro della somma di circa 8mila euro quale presunto provento dell’attività di spaccio.

Il giudice per le indagini preliminari di Lecce ha ritenuto quindi gravi gli elementi investigativi acquisiti, condividendo l’impostazione accusatoria ed emettendo l’ordinanza di custodia cautelare a cui il Comando Provinciale Carabinieri di Lecce ha dato esecuzione stamani.LE

LE DICHIARAZIONI DEL COLONNELLO DEI CARABINIERI DONATO D’AMATO

ARRESTATI ED INDAGATI

Tra le ordinanze di custodia cautelare anche quella di Antonio Amin Afendi, vittima dell’agguato.

Gli altri arrestati sono: Luca Marco Franza di 30 anni, Luigi Calabrese di 30 anni, Giovanni Corsano di 22 anni e Davide Falcone di 35 anni, Ivan Caraccio di 32 anni, Matteo Toma, 37 anni, Marco De Vito di 39 anni, Angelo Moscara di 48 anni, di Casarano; Salvatore De Gaetani di 41 anni di Ugento; Giovanni De Vito di 37 anni di Matino; Janus Krasnici, 35enne di origine montenegrina e residente a Lecce; Floriano Chirivì, 43enne di San Donaci (Br). Ai domiciliari Gianni Casto di 32 anni, di Casarano.

Gli indagati a vario titolo sono: Maria Fatima Affatato di 23 anni, Cristian Causo di 38 anni, Giovanni Corvaglia di 42 anni, Paolo Esposito  di 34 anni, Andrea Fracasso di 30 anni,  Emanuele Salvatore Franza di 32 anni, Salvatore Emanuel Causo di 35 anni, Antonio De Vergilio di 27 anni, Attilio Gerundio di 75 anni, Mirko Gennaro di 30 anni, Valentina Moscara di 27 anni; Daniele Panico di  39 anni; Fabio Panico di 29 anni, Davide Pennetta di 45 anni, Davide Salvatore Piccinni  di 36 anni, Luciano Polimeno di 63 anni, Graziano Rizzello di 30 anni, Salvatore Scupola di 32 anni, Marino Schiavano di 53 anni, Iolanda Stoppello di 30 anni, Davide Tartaglione di 35 anni, tutti di Casarano.

Gl altri nomi iscritti a registro: Michele Botrugno, 32 anni, di Taurisano; Giovanni Pennetta di 36 anni e Antonio De Cataldis di 28 anni, Mattia Santantonio di 24 anni, tutti di Matino; Francesco Tunno, 40enne di Gagliano del Capo; Marco Ciminna, 36enne di Monteroni Mario Rosafio di 66 anni e Giuseppe Scarlino di 41 anni, entrambi di Melissano.

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