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Andrano

Castiglione: il mulino di comunità si farà

Già raccolti 37mila euro da donazioni private, la regione stanzia 50mila euro. Il consigliere regionale De Blasi replica al collega De Leonardis.

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Un’utopia collettiva in grado di camminare per davvero, la svolta nel segno dei valori di comunità e anche un importante segnale di attenzione verso una delle aree più depresse del Salento, il Capo di Leuca.


Il primo mulino di comunità della Puglia sarà realtà: a distanza di un mese dalla raccolta fondi lanciata dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e dalla rete SalentoKm0 il 13 novembre scorso, sono stati raccolti 37mila euro tramite donazioni private. Inoltre ieri il Consiglio regionale ha votato a maggioranza l’articolo 18 della legge di Bilancio, emendamento che era già stato approvato in commissione su proposta del consigliere Sergio Blasi, per lo stanziamento di 50mila euro a sostegno della nascita del primo mulino collettivo in pietra.


Chi ci conosce sa che siamo abituati da anni a fare tutto solo con le nostre forze di attivisti. Non avevamo chiesto alcunché“, dicono dall’associazione, “e ci ha sinceramente sorpreso questa decisione. La riteniamo una iniezione di fiducia verso l’attività che dal basso, con grande sacrificio, portiamo avanti a Castiglione d’Otranto e dintorni. E speriamo che sia un atto di responsabilità politica piena verso i territori e le realtà marginali, condannati a non avere un domani se si continua ad ignorarli“.


Il riferimento è al fenomeno inarrestabile dello spopolamento dei piccoli centri, soprattutto del basso Salento, dove si registra il tracollo delle nascite (solo ad Andrano, -10,2 per cento nel 2014, dati Istat) e una inarrestabile emorragia migratoria (sempre ad Andrano, -7,7 per cento), con una crescita abnorme e sproporzionata, invece, dell’area attorno al capoluogo salentino. Ed è un riferimento anche al riscatto di un’economia diffusa, di cui l’agricoltura naturale è leva essenziale, coltivato da una rete instancabile di gruppi di giovani, il cui sforzo è spesso invisibile ai piani alti.


Stare accanto ad, associazioni, microproduttori, semplici cittadini, che donando ben 37mila euro in poche settimane hanno segnato la rotta, significa iniziare a cogliere il senso di quanto dal basso si sta facendo. Se il pubblico, di sua sponte, decide di “accompagnare”, senza prevaricare, l’impegno collettivo, è il benvenuto. Che questo sforzo sia anche per la Regione l’opportunità per avvicinarsi ai buoni esempi del territorio, approfondirne la portata, ricavarne spunti per orientare le sue politiche. Il mulino di comunità è stato concepito come un patrimonio di tutti“, aggiungono, “e tale sarà, per garantire accesso equo al servizio da parte di famiglie e contadini e chiudere il ciclo di produzioni sane e di qualità dei cereali antichi nel Leccese. Solo a Castiglione d’Otranto, Casa delle Agriculture ha strappato all’abbandono 15 ettari, concessi in comodato d’uso gratuito dai compaesani e coltivati a farro, orzo e grani, oltre che a canapa e ortaggi, con metodi rigorosamente naturali. Ha avviato, inoltre, il primo vivaio della biodiversità della Puglia, per il recupero delle sementi scomparse e la riproduzione delle piante madri; ha attivato un gruppo di acquisto popolare anticrisi; cura campagne di comunicazione contro l’uso di pesticidi ed eventi che pongono al centro i temi ambientali, come la Notte Verde; porta avanti un progetto spontaneo di integrazione dei migranti fuoriusciti dal circuito dell’accoglienza statale”.


Nelle prossime settimane, si provvederà alla sottoscrizione dei contratti di acquisto del mulino e della decorticatrice (spesa di 37.700 euro) e alla ristrutturazione dei locali che li ospiteranno, anche questi concessi in comodato d’uso gratuito. I soldi in più raccolti consentiranno di rendere l’immobile completamente sostenibile dal punto di vista energetico e di formare a dovere il gruppo di mugnai e panificatori che si occuperanno di portarlo avanti.


“Oggi”, concluidono dall’associazione, “sentiamo il dovere di ringraziare chi ci è stato sempre accanto, i donatori privati, la rete di SalentoKm0, il Csv Salento, le testate giornalistiche che hanno sostenuto la campagna, le istituzioni sempre vicine, vale a dire Comune di Andrano e Parco Otranto-Leuca, e la Regione Puglia, per un atto niente affatto scontato


De Blasi rigetta le accuse

Critiche per il consigliere regionale Sergio De Blasi “dal collega De Leonardis di Area Popolare al mio emendamento al bilancio regionale che consentirà la costruzione a Castiglione d’Otranto del primo mulino di comunità della Puglia”.


De Blasi non ci sta e rivolge al collega “un invito a vistare insieme quella zona del Salento e a conoscere le persone e le realtà cooperative e associative che lì stanno dando vita ad uno straordinario movimento di riscoperta dell’agricoltura e delle colture autoctone”.


Sergio Blasi

Sergio Blasi


Caro De Leonardis”, insiste il consigliere regionale di Melpignano, “vale davvero la pena di farlo, perché in questo modo ti accorgeresti che il piccolissimo stanziamento che siamo riusciti a destinare alla costruzione del mulino (stiamo parlando di 50mila euro) non è andato a favore di “un imprenditore” come erroneamente sostieni nel tuo comunicato, ma servirà alla realizzazione di qualcosa che è a servizio di un movimento variegato, aperto, a cui non interessa la logica del contributo ma quella della condivisione delle risorse, e della crescita collettiva. In altre parole, non c’è un imprenditore dietro questo mulino, c’è una comunità”.


Questa non è una “mancia”, ma una mollica di speranza”, aggiunge De Blasi, “la Regione si mette accanto ai tanti giovani agricoltori con nessun mezzo, nessun latifondo di famiglia, nessuna possibilità di investire in proprio, aiutandoli a costruire un’alternativa all’abbandono delle campagne nel segno della sostenibilità e del recupero delle colture tradizionali. È un esperimento che oggi facciamo nel Salento ma domani potremo replicare in altre zone della nostra regione. Nel Piano di Sviluppo rurale che tu citi come strumento deputato a sostenere l’agricoltura non è offerta la possibilità di sostenere operazioni di questo genere, cioè la costruzione di un mulino che non sia proprietà esclusiva di una azienda agricola ma patrimonio di una comunità. Invece il Consiglio Regionale, investendo quello che normalmente si spende per la realizzazione di qualche convegno, contribuirà a costruire qualcosa di molto concreto che permetterà semplicemente alle persone di macinare come si faceva una volta, recuperando metodi di produzione che ormai consideravamo scomparsi”.


Il valore simbolico dell’esperienza che si sta costruendo in questa parte del Salento”, conclude Sergio Blasi, “va molto al di là della piccola somma stanziata. Alimentare la speranza che i giovani possano ritornare a occuparsi della terra e sfuggire all’idea che l’unica possibilità che hanno è uno zaino in spalla per cercare fortuna in terre forestiere, è un obiettivo nobile dell’amministrazione regionale e oggi più che mai dobbiamo sentire il dovere di sostenerlo”.


Andrano

“Bolle di sapone”, 16 condanne e 67 anni di carcere

Era il 2013 quando vennero eseguite una serie di perquisizioni in tutto il Salento, a causa della falsificazione e vendita di noti prodotti per la casa…

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 67 anni di carcere, e 16 condanne, si chiude così il processo sulla maxi inchiesta “Bolle di Sapone”.

Era il 2013 quando vennero eseguite una serie di perquisizioni in tutto il Salento, a causa della falsificazione e vendita di noti prodotti per la casa.

I giudici della seconda sezione collegiale hanno inflitto: 9 anni e 6 mesi di reclusione ad Enrico Serafini, 59enne leccese; 9 anni per Antonio Costantino Vanzanelli, 73enne di Cannole; 6 anni a Maurizio Luciano Marti, 58enne residente a Sannicola; 5 anni e 6 mesi a Claudio Diamante, 43enne di San Cesario; 4 anni a Giorgio Vanzanelli, 47enne e Paride Vanzanelli, 41enne, entrambi di Otranto ed a Fulvio Conte, 56 anni di Surbo; 3 anni e 6 mesi a Claudio Conte, 64enne, Adriano Antonio Dima, 60enne, entrambi di Melendugno e per Francesco Leo, 49enne di Surbo; 3 anni a Mauro De Luca, 62enne leccese e Vittorio Perrone, 59enne di Lizzanello; 2 anni ad Antonio Capone, 44enne di Lecce, Fabio Coluccia, 54enne di Andrano e per Cristina Baraldi, 44enne originaria di Ferrara ed Antonella Fiocchi, 56enne residente a Sannicola (pena sospesa per entrambe).

Secondo l’accusa rappresentata dal pm Guglielmo Cataldi, rispondevano di associazione a delinquere, contraffazione e ricettazione e gli stessi potranno fare ricorso in appello.

Sono stati anche condannati al risarcimento dei danni con una provvisionale di 10mila euro per ciascuna delle parti civili. Disposto il non doversi procedere per prescrizione per 12 persone: Antonio Colluto, 52enne di Tricase; Maria Vittoria Colella, 62enne residente a Bari; Luigi Esposito, 54enne di Collepasso; Flavio Ferreri, 75enne di Recco (Genova); Gianni Junior Ingrosso, 50enne leccese; Cristian Luceri, 37enne leccese; Angela Concepita Mariano, 46enne di Racale; Lucio Mariano, 72enne di Racale; Antonio Mega, 74 anni di Palmariggi; Franco Pappadà, 60 anni di Specchia; Fabrizio Domenico Giuseppe Sobrero, 57enne residente a Verzuolo (Cuneo); Francesco Domenico Ungaro, 51 anni di Corigliano Calabro (Cosenza).

Assoluzione da ogni accusa per 10 imputati. Si tratta di Alfonso Dalia, 57enne di San Giorgio a Cremano (Napoli); Francesco De Padova, 69 anni di San Donaci (Brindisi); Antonio Donno, 40enne di Sogliano Cavour; Fernando Giannoccolo, 59enne di Carpignano Salentino; Santo Leo, 82enne di Cellino San Marco (Brindisi); Antonio Quaranta, 68 anni di Morciano di Leuca; Maurizio Valassina, 69enne originario di Desio (Milano); Vincenzo Casaburi, 63enne di Gallipoli; Cinzia Cipolla, 56 anni di Specchia e Samanta Colluto, 31enne di Andrano.

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Andrano

Lavori in corso, senz’acqua Sanarica, Santa Barbara e Castiglione

Installazione di nuove opere acquedottistiche e sospensione erogazione idrica a Sanarica e nella frazione di Andrano mercoledì 3 aprile; giovedì 4 setssa sorte per Santa Barbara di Galatina

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio a Sanarica, Castiglione d’Otranto (frazione di Andrano) e Santa Barbara (frazione di Galatina).

I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica.

Interruzione che avverrà mercoledì 3 aprile a Sanarica (dalle 8 alle 16) ed a Castiglione (dalle 9 alle 17)

Giovedì 4 toccherà a Santa Barbara con erogazione sospesa dalle 8 alle 14

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

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Andrano

Dal sud Salento a Malta parlando inglese

Oltre 100 studenti dell’Istituto comprensivo di Andrano, provenienti dai plessi di Andrano, Spongano e Marittima hanno partecipato ad uno stage linguistico in full immersione. Il dirigente scolastico Ivano De Luca: «Opportunità straordinaria per i nostri studenti di vivere un’esperienza educativa e formativa unica»

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L’Istituto comprensivo di Andrano ha partecipato allo stage linguistico a Malta, «un’esperienza senza precedenti per oltre 100 studenti provenienti da tutti i plessi dell’istituto», compresi Andrano, Spongano e Marittima.

Promosso dall’Associazione Multicultura Mondiale (AMCM), il progetto ha offerto agli studenti un’opportunità unica di arricchimento culturale e linguistico: durante il soggiorno a Malta, hanno partecipato a oltre 40 ore di attività linguistiche in lingua inglese in collaborazione con l’ente Esat Malta, affiliato all’Esat Italia ed accreditato presso il Ministero dell’Istruzione.

Le giornate sono state composte da lezioni mattutine in lingua inglese tenute da docenti madrelingua presso scuole maltesi e escursioni pomeridiane in lingua in tutta l’isola di Malta.

Il dirigente scolastico Ivano De Luca

Il dirigente scolastico Ivano De Luca, ha espresso grande soddisfazione: «È stata un’opportunità straordinaria per i nostri studenti di vivere un’esperienza educativa e formativa unica. Non è stato un compito facile organizzare tutto questo, ma siamo determinati a offrire ai nostri studenti opportunità di crescita che vadano oltre il tradizionale ambito scolastico.

L’aspettativa educativa e formativa perseguita era molto alta, e gli studenti hanno tratto enormi benefici anche a livello personale e relazionale. Dalla gestione delle proprie emozioni e paure al rapporto con una cultura e una lingua diverse, tutti i partecipanti hanno imparato molto da questa esperienza».

Il dirigente scolastico ha inoltre sottolineato «l’impegno profuso dagli insegnanti e dai genitori per rendere possibile questa straordinaria esperienza: voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo progetto, dalla referente prof.ssa Federica Minonne, dai docenti accompagnatori agli studenti, dai genitori al personale organizzativo. È stata una dimostrazione di vera collaborazione e dedizione alla causa dell’istruzione e della crescita personale».

I partecipanti hanno ricevuto tre attestati: una certificazione di 43 ore di formazione riconosciuta ai sensi della Direttiva Ministeriale  70/2016; un attestato del livello di inglese Esat; una certificazione della competenza QCER dello Speaking, che permetterà loro di completare l’intero iter di certificazione permanente.

Il 10 Maggio ci sarà a Messina il 18° meeting AMCM al quale parteciperanno il Ministro dell’Istruzione maltese Hon. Clifton Grima e il Ministro dell’Istruzione e del Merito prof. Giuseppe Valditara insieme al Sindaco di Messina al Provveditore agli Studi di Messina prof. Stello Vadalà: «un’occasione per migliorare un progetto che offre tanto e che coglie le esigenze della scuola per dare la possibilità di vivere queste importanti esperienze formative».

Infine Ivano De Luca annuncia: «Siamo in attesa dei fondi per un progetto approvato dall’USR Puglia di Fondi Ristori Educativi per dare un’ulteriore possibilità ai nostri studenti. L’inclusione totale è la vittoria di una battaglia alla quale come scuola stiamo combattendo da tempo e vogliamo vincerla».

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