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Parabita

Parabita: “Conciliazione con Enel”. Cos’è e come funziona?

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Far conoscere le novità e il funzionamento della procedura di conciliazione con Enel e monitorare il grado di soddisfazione dei clienti. Sono questi gli obiettivi della campagna di informazione “Enel Concilia”, promossa dal Movimento Difesa del Cittadino (MDC) ed Enel in 20 città italiane, soprattutto del Sud. Sabato 31 ottobre sarà il turno di Parabita: presso la sala convegni “Vittore Fiore” di Palazzo Ferrari, dalle 17, i cittadini potranno rivolgersi agli esperti del Movimento Difesa del Cittadino per avere informazioni e materiale esplicativo su come accedere alla nuova procedura di Conciliazione on line in materia di erogazione di energia elettrica e di gas per risolvere le controversie con Enel.


Dagli importi anomali o troppo elevati in bolletta al conteggio del contatore elettronico non esatto, alla riduzione della potenza. Sono queste solo alcune delle problematiche che un cittadino può risolvere attraverso la Conciliazione. “Grazie all’accordo che Enel Servizio Elettrico S.p.A. ed Enel Energia S.p.A. hanno sottoscritto con le Associazioni dei consumatori del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU)”, spiega Alessandro Seclì, responsabile del Movimento Difesa del Cittadino di Parabita, “i cittadini, non soddisfatti dell’esito di un reclamo inviato a una delle due aziende, potranno avvalersi della procedura di Conciliazione per risolvere le controversie in maniera rapida e gratuita senza rivolgersi necessariamente a un giudice. Il 31 ottobre, quindi, gli esperti del Movimento Difesa del Cittadino saranno a disposizione dei cittadini di Parabita e dei paesi del Sud Salento, per offrire loro informazioni e chiarimenti su come utilizzare questo prezioso strumento che permette di far valere i loro diritti in qualità di consumatori e utenti”. Gli utenti potranno quindi rivolgersi alla sede MDC di Parabita, in via Vittorio Emanuele II, 48, telefono 347/7040213.

Cronaca

Due auto in fiamme nella notte: si indaga

Rogo a Parabita dopo le 3: bruciano due Fiat

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Incendio di due autovetture a Parabita nella notte. Alle ore 03:30 circa, una squadra dei vigili del fuoco del Distaccamento di Gallipoli, è intervenuta in via Cesare Battisti, per fronteggiare un rogo che ha coinvolto un Fiat Doblò e una Fiat Panda, di proprietà di una donna di 58 anni, titolare di un negozio di abbigliamento, e di un suo familiare di 47 anni.

L’incendio ha causato danni considerevoli alle vetture coinvolte, oltre a danneggiare lievemente e parzialmente gli infissi dei fabbricati nelle immediate vicinanze.

Grazie all’efficacia dell’intervento del personale del Comando Vigili del Fuoco, si è evitato che l’incendio potesse causare danni a persone e ad altri beni, preservando così la sicurezza pubblica e privata.

Al momento, le cause che hanno scatenato l’incendio sono oggetto di accertamento da parte delle autorità competenti: sono intervenuti sul posto i carabinieri della locale Compagnia. 

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Attualità

La politica non è per tutti

L’8 e il 9 giugno si voterà per Europee e Amministrative. I 27 paesi della provincia che rinnoveranno sindaco e consiglio comunale. Le ambizioni di ogni candidato non riguardino la sfera personale, privata e utilitaristica ma puntino il bene comune

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Nella prima metà degli anni ’70 Antonello Venditti scrisse una canzone che oggi si definirebbe profetica per la sua attualità, antesignana del tempo.

La canzone si intitola “Sora Rosa”, peraltro colonna sonora d’un film poliziottesco di quegli anni con Tomas Milian.

C’è una strofa in particolare, in coda al testo, che dice: “Annamo via, tenemose pe’ mano, c’è solo questo de vero pe’ chi spera, che forse un giorno chi magna troppo adesso, possa sputà le ossa che so’ sante”.

Direi un testo eloquente che si rivela ancora attuale quando la politica non assurge a quella dignità di cui parlava Pio XI: «La politica è la più alta forma di carità».

La politica con la “P” maiuscola.

L’attuale Pontefice integra la suddetta frase con molte altre considerazioni, tra cui: «La politica cresce per attrazione ed amicizia».

Sono tante ed infinite le definizioni che di vera politica; chiudo questa parentesi con l’ultima di Aristotele che dice: «L’essere umano è un animale politico».

Ho voluto fare questa premessa per riflettere meglio sul tema.

È vero, la politica, richiede sforzi.

Perché il suo compito è legato indissolubilmente al bene, al benessere della gente, della comunità in tutti i suoi aspetti: morali, amministrativi, funzionali, egualitari.

Quando manca o viene a mancare uno qualsiasi di questi elementi essa corre il rischio di perdere il filo conduttore che dà continuità e consenso a colui che la esercita, generando sentimenti di disorientamento e instabilità sociale.

Le prossime elezioni sono ormai alle porte.

Sabato 8 e domenica 9 giugno l’elettore voterà per l’elezione dei componenti il Parlamento Europeo e nello stesso frangente, si voterà per le elezioni amministrative.

Un appuntamento importante a cui non ci si può sottrarre.

In Puglia sono 58 i comuni chiamati a votare con qualche città con più di 15 mila abitanti oltre ai capoluoghi Bari e Lecce.

Oltre a Lecce rinnoveranno sindaco e consiglio comunale 27 paesi della provincia: AndranoBagnolo del Salento, BotrugnoCampi SalentinaCarpignano Salentino, Castrì di Lecce, Copertino, Corsano, Cursi, Giuggianello, Lequile, Martignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Novoli, PalmariggiParabita, Seclì, Soleto, Sternatia, Supersano, Surano, TiggianoTuglie e Zollino.

L’attenzione maggiore come sempre è per le “comunali” circostanza nella quale affiorano i sentimenti più forti: entusiasmo, determinazione, ambizione, passione e, talvolta “rabbia”. La rabbia derivata dalla delusione delle aspettative che talvolta rischia di generare anche risvolti non prevedibili. Nelle nostre collettività fortunatamente non si sono mai registrati fatti rilevanti sotto questo aspetto, non si è mai andati oltra il piano verbale.

I comuni sono quasi tutti pronti, una sorta di “Fuga per la Vittoria…”, il vecchio film nel quale uno dei protagonisti dice all’altro: «Non possiamo permetterci di rischiare. Dobbiamo vincere».

Ecco, nelle competizioni elettorali comunali ognuno si pone lo stesso obiettivo! Le liste sono quasi pronte. Si tratta ormai di avviarsi lungo quel sentiero di convincimento e persuasione, lasciando dietro i sentimenti che non c’entrano con la corsa: la tracotanza, la superbia, la boria, la maldicenza. Sostituendoli con i valori dell’empatia, dell’accoglienza, della socialità e del sorriso! La politica non vuole volti scuri, incupiti, ringhiosi; la politica deve immedesimarsi nelle difficoltà che la gente vive.

La politica si fa insieme alla gente, e deve rispondere in prima istanza alle attese delle persone.

Senza raggiri né sotterfugi.

Il nuovo mondo in cui viviamo, caratterizzato dalla globalizzazione, dalla dimensione del mondo “Metaverso” e tecnologico, nonché dall’Intelligenza Artificiale, impone a tutti uno sforzo decuplicato rispetto al passato.

È soprattutto sul piano politico che si gioca la “partita del cuore”, laddove la politica, seppure esercitata in un piccolo comune, deve essere pronta ed in grado di affrontare ogni sorta d’innovazione, restando al passo coi tempi.

È lo strumento per non retrocedere, è la via della conoscenza, che va alimentata giorno dopo giorno con l’impegno, la dedizione, il sacrificio e la passione. Ingredienti che i prossimi candidati alle elezioni comunali (soprattutto!) debbono possedere, senza i quali, è meglio rinunciare!

Le ambizioni di ogni candidato non riguardino la sfera personale, privata e utilitaristica (succede anche questo) ma puntino il bene comune.

Le persone cercano la serenità delle famiglie, vogliono il rispetto e l’equità: non vogliono diseguaglianze e/o disparità di trattamento.

Non cercano risse perché è negato loro un diritto, soltanto un comportamento che sia suffragio di rispettosa dignità.

Rivolgo infine un “in bocca al lupo” soprattutto ai nuovi candidati alle prossime elezioni comunali.

Auspicando che “il nuovo” possa essere “terra di sogni e di speranze” per tutti, e che ognuno possa scorgere i sentimenti puliti del bene.

L’unico investimento certo in questo mondo.

Alberto Scalfari

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Appuntamenti

Parabita ritrova la sua Chiesa Madre

Martedì 19 marzo la celebrazione eucaristica per la riapertura della Chiesa Madre intitolata a San Giovanni Battista dopo il restauro

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«Sarà una giornata davvero storica per la nostra comunità parrocchiale quest’anno il 19 marzo, festa di San Giuseppe, Sposo della B.V. Maria: alle ore 18,30, il nostro Vescovo Fernando Filograna presiederà la Celebrazione Eucaristica per la riapertura della Chiesa intitolata a San Giovanni Battista».

Con queste parole don Santino Bove Balestra annuncia la fine dei lavori e la restituzione alla comunità della Chiesa Madre.

Sono stati circa 15 lunghi mesi di lavori eseguiti dalla Ditta Antonio Marullo Costruzioni s.r.l. di Calimera, finanziati dal Ministero per le attività culturali e il turismo, Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Brindisi Lecce e Taranto, sotto la direzione dell’architetto Marzia Angelini della Soprintendenza di Lecce.

La chiesa è rimasta chiusa da settembre 2022 per un urgente intervento di restauro.

«La sua riapertura», sottolinea don Santino, «rappresenta un’occasione significativa all’interno del cammino sinodale che vede coinvolta la comunità ecclesiale di Parabita in tutte le sue componenti».

«In questo tempo abbiamo sperimentato cosa vuol dire adattarsi, aiutarsi, portare pazienza, sostenersi», aggiunge il parroco, «in particolare con le tre Confraternite: Maria SS. delle Anime del Purgatorio, Maria SS. Immacolata e San Luigi Gonzaga».

Infatti, le celebrazioni eucaristiche festive, quelle legate ai sacramenti, battesimi, cresime, matrimoni, e le esequie, sono state dirottate nelle rispettive Chiese-Rettorie.

«Ai tre Priori va la nostra gratitudine e riconoscenza per l’ospitalità fraterna» continua don Santino, «ora iniziamo un nuovo capitolo della nostra comunità parrocchiale, con lo sguardo rivolto ad un passato, anche recente, e a un futuro da costruire sulla scia di quanto abbiamo già vissuto».

«Non ci resta che attendere la riapertura per vedere la bellezza della nostra Chiesa Parrocchiale restaurata, e continuare il cammino di una chiesa viva», conclude don Santino, «chiediamo a tutti voi, di partecipare con la preghiera, in attesa di incontrarci per questo evento gioioso ecclesiale».

 

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