Attualità
San Rocco a Torrepaduli: la festa entra nel vivo

Torna San Rocco a Torrepaduli, in una nuova dimora. La grande novità per la secolare festa di quest’anno è data dallo scenario che da sempre le fa da cornice, ossia il piazzale antistante il Santuariocompletamente rinnovato grazie ai lavori appena ultimati.
Lì dove tornerà a prender vita la tradizione popolare, come da rito con le funzioni religiose, con una mostra mercato, con i fuochi d’artificio, con il suono dei tamburelli e con le attesissime ronde e la pizzica-scherma (volgarmente e meno correttamente nota come danza delle spade), i pellegrini che si recheranno nella frazione di Ruffano per venerare il protettore dalla peste si ritroveranno dinanzi ad un’ambientazione del tutto nuova.
Sono infatti giunti al termine gli interventi di rifacimento che hanno interessato Largo San Rocco col supporto dei fondi regionali stanziati per la “ristrutturazione turistica”. Novità che vanno dalla ripavimentazione alla realizzazione di un’area da adibirsi a piccolo anfiteatro; dalla piantumazione di nuovi alberialla realizzazione di una nuova fontana; dalla creazione di due murales dedicati alla tradizione popolare (e di cui abbiamo parlato sul nostro scoro numero) alla nuova maestosa statua dedicata al Santo, che dal 13 agosto troneggia sull’ampio piazzale.

Le ultime edizioni, ricorderete, avevano visto i festeggiamenti adeguarsi al contesto: oltre al Covid, che ha segnato alcune delle scorse annualità, l’anno passato l’evento era stato accolto da unpiazzale ancora in cantiere. I tempi si erano protratti per via della rinuncia ai lavori da parte della ditta aggiudicataria, in seguito ai rincari post conflitto russo-ucraino.
A maggior ragione quella di quest’anno può ritenersi una grande ricorrenza, una edizione che segna un nuovo inizio, con l’apertura dei festeggiamenti che coinciderà proprio con l’inaugurazione del nuovo Largo San Rocco. Un grande evento alla presenza di importanti ospiti, istituzionali e religiosi.
Il programma religioso
Giovedì 15, giorno della Solennità dell’Assunzione, alla sera messa alle ore 18 appuntamento alle ore 18 ed alle 19e30 in Santuario. A seguire, la solenne Processione alle 21.
Il giorno di venerdì 16: anche qui celebrazioni fisse la mattina cui si aggiunge la traslazione della Statua del Santo in Chiesa alle 10e30 seguita dall’intervento del Vescovo Angiuli alle 11. La sera, nuovamente celebrazioni in Santuario alle 18 ed alle 19e30.
Sabato 17 e domenica 18 funzioni in Parrocchia alle 8, alle 18 ed alle 19. Si chiudelunedì 19 con messa in Parrocchia.
Il programma civile
Mostra Mercato dell’Artigianato e della Creatività Locale (presente tutte le serate) che darà spazio, in delle nuove casette, ad artigiani ed artisti locali che vorranno esporre esclusivamente proprie produzioni.
Giovedì 15 agosto arriva l’atteso momento dei fuochi d’artificio e delle ronde spontanee, per chiudere in bellezza i festeggiamenti, nel segno della inscalfibile tradizione.
Una mostra ed una visita guidata allieteranno poi l’intero percorso di avvicinamento al giorno del Santo: fino a venerdì 16 sarà possibile visitare la mostra fotografica “Il Salento di Annabella Rossi. La ricerca visiva sul tarantismo e oltre”, a cura di Vincenzo Santoro.
Sempre da domenica 11, visite aperte in “Casa Callisto”, presso il Santuario di San Rocco. Orari: giovedì 15 e venerdì 16 apertura tutto il giorno.

Il parroco
“Come ogni anno è arrivato il momento più atteso da tutti noi”, commenta Don Gino Morciano, parroco di Torrepaduli, “la festa del nostro Santo da Montpellier. Con essa arriva il momento diritrovarci come sempre tutti a casa, qualunque sia la città in cui viviamo, e raccontarci del tempo trascorso, nell’attesa della processione e dei fuochi che alleviano la stanchezza di un annopassato, e per augurarci giornate vivaci e felici, di armonia, di pace e chiassose come un tempo. Tutto questo è per noi la ricorrenza di San Rocco. Ed è per questo che abbiamo tutti il dovere di farci custodi di questa tradizione e di mantenerla viva con ogni mezzo a nostra disposizione. Augurando a tutti di trascorrere ancora una volta una buona festa, rilancio l’accorata esclamazione: Ave Roche Sanctissime!”
Il sindaco
“Siamo pronti a reimmergerci nelle celebrazioni in uno scenario completamente rinnovato”, spiega il sindaco di Ruffano Antonio Rocco Cavallo, in avvicinamento al grande evento. “I lavori hanno donato un nuovo volto a quella che, da secoli, è la dimora della festa, seguendo una ferma convinzione: il miglior modo per tramandare la tradizione è innovare preservandone ed elevandone i caratteri distintivi. Dal prossimo 13 agosto, sospinti dall’amore per questa Festa, dalla devozione per il Santo, dal calore che Torrepaduli, Ruffano ed il Salento tutto trasmettono a questo momento storico, riallacceremo spontaneamente anche identità e folklore, ritualità e storia.
La Festa di San Rocco è un circolo virtuoso, un processo automatico. Proprio come una ronda che prende vita spontaneamente, alimentata dall’energia che questa ricorrenza, nel cuore dell’entroterra salentino, sprigiona. Un’energia in grado di generare una forza centrifuga, di creare ogni estate un nuovo centro di gravità per migliaia e migliaia di fedeli e visitatori. A tutto questo siamo felici di donare una nuova casa, degna dell’importanza di questo evento storico e, soprattutto, in grado di proiettare verso il futuro la nostra passione ed il nostro amore per le nostre radici e la nostra tradizione”.
Gli assessori
“Tappa fondamentale per le nostre comunità di Ruffano e Torrepaduli, San Rocco è la festa per eccellenza”, ha commentato l’assessora a Cultura e Turismo Pamela Daniele: “È il crocevia della nostra memoria collettiva, il giorno in cui tutti si riversano per strada per ritrovare magari gli umori antichi della propria infanzia, quando la festa era un paio di scarpe nuove, la meraviglia per lo scintillio delle luci, il sapore del “lacciu”, le ronde fino all’alba e le mani ferme e premurose di tua madre nel fluire incessante di una folla mai vista. Cambia il tempo, cambiano i costumi, cambiano le mode ma non cambierà mai il carattere popolare della festa, che è ciò da cui siamo voluti partire nell’organizzare del ricco percorso culturale di avvicinamento al giorno del Santo”.
L’assessore al Commercio Claudio Sparascio ha aggiunto: “Quella di quest’anno sarà una grande festa, con tante novità che andranno ad arricchire la storicità dell’evento. Tra queste spicca la realizzazione della nuova statua bronzea che segnerà il profondo legame tra San Rocco e questo luogo di culto che annualmente abbraccia l’intero Salento, con il Santuario ed il suo piazzale antistante. Non di minore importanza sarà la nuova Mostra Mercato dell’Artigianato e della Creatività Locale. Una mostra che, all’interno di nuovissimi stand di proprietà del Comune, abbiamo voluto realizzare per dare nuovo impulso a quella funzione di vetrina e di opportunità che la secolare festa rappresenta, in particolar modo, per coloro che coltivano la tradizione attraverso l’artigianalità della loro professione”.
Attualità
Viminale boccia norma regionale su candidatura sindaci
Il Ministero dell’Interno conferma l’incostituzionalità della norma: violato il diritto all’elettorato passivo dei sindaci. Anci Puglia: «Si corregga subito questa ingiustizia».

Non si può impedire ai sindaci di portare a termine il mandato amministrativo senza alcuna certezza di essere effettivamente candidati alle elezioni regionali: la norma è stata definita incostituzionale e irragionevole dal Ministero dell’Interno, che ha espresso perplessità sull’introduzione di una limitazione del diritto di elettorato passivo dei primi cittadini.
Con una nota inviata al Governo nell’ambito del controllo sulla legge di bilancio 2025, il Viminale ha evidenziato le criticità dell’articolo 219, ritenendolo non in linea con le norme generali stabilite dalla legge 165/2014.
«Avevamo espresso sin da subito tutte le nostre perplessità e il nostro rammarico per l’approvazione, notte tempo e a votazione segreta, di un emendamento palesemente discriminatorio ed ingiustificato nei confronti dei Sindaci pugliesi, con cui il Consiglio Regionale della Puglia aveva imposto ai primi cittadini intenzionati a candidarsi a quell’assise, di dimettersi sei mesi prima delle elezioni regionali», si legge in una nota di Anci Puglia, «una norma che comprime ingiustificatamente il diritto all’elettorato passivo di un’intera categoria, quella dei Sindaci, peraltro già oggetto di apposita previsione normativa del TUEL».
Secondo l’Associazione Nazionale Comuni Italiani della Puglia, «Questo articolo introduce un ostacolo significativo alla partecipazione democratica dei sindaci, impedendo loro di portare a termine il mandato amministrativo senza alcuna certezza di essere effettivamente candidati alle elezioni regionali».
E i sindaci, nelle ultime settimane, hanno fatto pervenire all’Anci Puglia il loro pieno dissenso e le proprie istanze per annullare quell’emendamento. Sindaci di tutti gli schieramenti politici e di comuni di ogni dimensione demografica, dal più grande al più piccolo.
«Oggi», concludono da Anci Puglia, «apprendiamo che anche il Viminale ci dà ragione. Ora la decisione spetta al Consiglio regionale della Puglia: tornare sui propri passi e cancellare una brutta pagina di legiferazione antidemocratica o attendere che sia il Governo a impugnare».
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Appuntamenti
Il “popolo degli invisibili”, corsi gratuiti per caregiver
A Lecce un ciclo di sette incontri, tenuti da un team di esperti, tra cui psicologi, medici e infermieri ANT, durante i quali saranno affrontati temi fondamentali legati alla gestione della malattia cronica invalidante

Sono in partenza le attività previste dal Progetto Interregionale per la lotta al tumore, un’iniziativa co-finanziata da Fondazione con il SUD che coinvolge quattro regioni del Mezzogiorno: Basilicata, Campania, Puglia e Sardegna.
Tra le prime attività programmate, si segnala l’avvio di corsi di formazione dedicati ai caregiver nelle diverse province interessate. In Puglia, i corsi si terranno a Lecce e Bari.
In Italia i caregiver sono circa 7,3 milioni, c’è chi li definisce il popolo degli invisibili. Ogni giorno si prendono cura di un familiare, di un amico, di una persona cara non autosufficiente.
Circa 3 milioni assistono un malato di tumore.
Sono i caregiver, coloro che accompagnano nel percorso di cura.
Mediamente un caregiver dedica 8 ore, della sua giornata, all’assistenza del malato.
Per tale motivo è alto il rischio che trascuri sé stesso, ponendosi in secondo piano con ripercussioni per il proprio benessere psico-fisico, tanto che quando il peso dei propri compiti diviene troppo gravoso da affrontare, può essere egli stesso ad ammalarsi.
Questo provoca una destabilizzazione della rete di assistenza che tutela il paziente, poiché rimanere al domicilio è possibile, solo quando la famiglia è in grado di farsi carico di questa complicata gestione.
Generalmente, chi si prende cura di un proprio caro ammalato, pur essendo consapevole delle difficoltà che deve fronteggiare e capace di riconoscere i propri bisogni, tende a dare priorità a quelli del paziente mettendo le proprie esigenze in secondo piano.
Inoltre, spesso si ritrovano a destreggiarsi in un ruolo nuovo senza esperienza e competenza.
Per questo una parte del progetto è dedicata a loro con corsi di formazione, affiancamento domiciliare e laboratori di comunità.
Si partirà a Lecce con il primo corso che inizierà giovedì 20 febbraio e prevede un ciclo di sette incontri, durante i quali saranno affrontati temi fondamentali legati alla gestione della malattia cronica invalidante.
Tra gli argomenti trattati: gli aspetti pratici e psicologici dell’assistenza; i vissuti emotivi del caregiver; la tutela dei diritti del paziente e della sua famiglia.
Gli incontri saranno tenuti da un team di esperti, tra cui psicologi, medici e infermieri ANT, oltre a figure come l’assistente sociale e il nutrizionista, offrendo un supporto completo e qualificato ai partecipanti.
I corsi sono gratuiti e rivolti a tutti i caregiver di pazienti oncologici o affetti da patologia cronico-degenerativa interessati a ricevere strumenti concreti e supporto emotivo per affrontare il loro delicato ruolo.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni: delegazione.lecce@ant.it; 0832 303048 – 342 7683500
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Attualità
Miggiano: No a Bullismo e Cyberbullismo e Calzini Spaiati a scuola
Giornata di sensibilizzazione su due temi molto importanti per bambini e ragazzi. Gli alunni della scuola media hanno dialogato con il Commissario della Polizia di Taurisano Antonio De Iaco; i bambini della scuola elementare hanno riflettuto sui valori dell’inclusione

Calzini spaiati e lotta a bullismo e cyberbullismo: l’Istituto comprensivo di Miggiano, guidato dal dirigente scolastico Gianni Sergi, ha dedicato una giornata alla sensibilizzazione su due temi molto importanti per bambini e ragazzi.
La Scuola Media di Miggiano si è unita al coro dei “No” a Bullismo e Cyberbullismo” con la partecipazione e l’intervento del 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐓𝐚𝐮𝐫𝐢𝐬𝐚𝐧𝐨, Antonio De Iaco, che ha illustrato ai ragazzi le conseguenze penali, oltre che morali, degli atti di violenza privata e del possesso ed uso di armi e oggetti pericolosi.
Il Commissario De Iaco ha anche offerto esempi pratici su come proteggersi da eventuali situazioni pericolose ed ha mostrato come, mediante l’app YouPol, sia possibile segnalare, anche anonimamente, atti di bullismo e cyberbullismo: «Solo denunciando simili atteggiamenti è possibile fermare questa piaga sociale che sempre più coinvolge gli adolescenti».
Gli alunni, con domande e riflessioni, hanno dialogato con il Commissario, mostrando sensibilità, interesse e partecipazione.
Nella Giornata dei Calzini Spaiati Giornata dei Calzini Spaiati, per i bambini un momento colorato e divertente del fare scuola ed un’occasione per riflettere sui valori dell’inclusione, gli insegnanti della Scuola Primaria di Miggiano, attraverso il Progetto di sensibilizzazione sui diritti conquistati e violati, hanno promosso un apprendimento collaborativo e laboratoriale dentro e fuori le classi, celebrando il valore della diversità e la bellezza dell’unicità in ogni sua forma.
Che sia da monito per ognuno di noi: «Sii sempre te stesso… la tua unicità è il dono più prezioso».
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