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Supersano

Festeggia i 30 anni il Carnevale di Supersano

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Ultimi ritocchi ai costumi e alle coreografie, agli scenografici carri e… poi la tanto attesa 30^ edizione del Carnevale Supersanese, entrato nello spirito di ogni cittadino grazie alla passione ed alla partecipazione attiva di giovani ed adulti, che hanno portato questa manifestazione al prestigioso traguardo trentennale. La qualità dei carri allegorici e dei gruppi mascherati ogni anno riscuotono un grandissimo apprezzamento dai migliaia di visitatori  provenienti da tutto il Salento. Quest’anno l’organizzazione è curata dell’Associazione Arkà, con il contributo e il patrocinio del Comune di Supersano ed il patrocinio della Provincia di Lecce. La sfilata comprende l’esibizione di gruppi mascherati junior e senior e carri allegorici con le tematiche di grande attualità. Il presidente dell’Associazione Arkà, Antonio Elia, pittore e scultore e docente di Anatomia Artistica all’Accademia di Belle Arti di Lecce, sin dalla prima edizione (1980) mette a disposizione tutta la sua esperienza e competenza. “La nostra Associazione”, spiega il prof. Elia, “nasce con la finalità di promuovere il Carnevale Supersanese nell’intento di farlo diventare un evento che permetta la crescita e la promozione culturale della cittadina. Questo può avvenire grazie all’incoraggiamento delle capacità creative e tecniche dei cittadini e con la formazione dei laboratori. Un altro passo fondamentale è di riuscire a realizzare dei grossi capannoni che potrebbero dare i giusti spazi per l’esecuzione dei carri allegorici. Il più delle volte, infatti, i ragazzi si ritrovano sacrificati a lavorare in dei locali che non permettono di sviluppare i loro carri in altezza”. Appuntamento per domenica 14 e martedì 16 febbraio: in quest’ultima serata ci sarà la premiazione e l’esibizione del gruppo di Area Cabaret di Zelig, “Ciciri e Tria”. La partenza della sfilata sarà alle 14,30 dal Parco delle Rimembranze e si proseguirà per le strade principali del paese.


Stefano Tanisi

Attualità

Event Show Salento Circuit, il trionfo di Passaseo-Fiorito di Ruffano

Finalmente arrivata la vittoria assoluta alla guida di una Peugeot 207 Super 2000. Tutti i risultati della kermesse di motori sulla Pista Salentina

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di Gianluca Eremita

Dopo quasi tre lustri di attività agonistica per Gabriele Passaseo (in alto, foto De Marianis), navigato da Pasquale Fiorito, è finalmente arrivata la vittoria assoluta alla guida di una Peugeot 207 Super 2000: si è aggiudicato “3° Event Show Salento Circuit”, organizzato dalla “Scuderia Motorsport Scorrano” di Scorrano, dall’Automobil Club di Lecce e dalla Pista Salentina, e disputato sul tracciato di quest’ultima a Torre San Giovanni-Marina di Ugento.

L’equipaggio di Ruffano, portacolori della “Scuderia SalentoMotori” di Tricase, si è anche aggiudicato la vittoria di Classe.

La vittoria di Passaseo-Fiorito è stata una sorpresa in considerazione del fatto che sono riusciti a mettere la loro Super 2000 davanti alle ben più potenti R5.

Al secondo posto assoluto, a 4”7 dai vincitori, i siciliani Montalbano-Livecchi (2 – foto De Marianis) su Skoda Fabia R5 sono stati leaders nella prima metà di gara, mentre nella seconda si sono trovati in forte difficoltà tanto da essere costretti a cedere il passo ai salentini.

All’equipaggio della “RO Racing” rimane la soddisfazione di essersi aggiudicata la vittoria tra le R5 arrivata dopo una battaglia senza esclusione di colpi con il Presidente della “Scuderia SalentoMotori”, Antonio Forte (3 – foto De Marianis) di Tricase, vincitrice della Coppa di Scuderia.

Il tricasino, affiancato dal navigatore di Patù, Gianmarco Ventruto, ha piazzato in terza posizione assoluta la sua Skoda Fabia a + 8”2 dal compagno di squadra.

La vittoria nella speciale classifica riservata ai preparatori è andata al Team Colombi, guidato da Fabrizio Colombi, che ha “curato” le vetture dei primi tre classificati.

Il bergamasco ha iniziato a correre, inanellando diverse vittorie, nel 1981 e da tempo è un noto preparatore di auto da corsa con il suo “Colombi Racing Team”. Nel 2023 è arrivato anche un’importante risultato dalla specialità Rallycross”: Colombi ha infatti allestito e seguito la Skoda Fabia che ha permesso alla ventunenne lombarda Jenni Sonzogni di laurearsi campionessa italiana di Rallycross nella categoria regina RX5.

Tornando a scorrere la classifica finale dell’Event troviamo, in quarta posizione assoluta a +13”6, Santantonio-Cataldi su Peugeot 208 R5 preparata da “Im Promotorsport” con i colori della “Motorsport Scorrano”.

Quinti a +1’53”5 i giovanissimi Gravante-Congedo su Peugeot 208 Vti della scuderia “Max Racing”.

Tra le classifiche più importanti da segnalare quella riservata ai performanti e spettacolari Kart Cross Suzuki 600, dotati di motore di derivazione motociclistica, vinta dal leccese di Cavallino, e figlio d’arte, Nicolò Pezzuto. Il driver portacolori della Scuderia “Casarano Rally Team” è giunto alla vittoria non senza fatica perché ha dovuto“recuperare” una penalizzazione inflittagli in prova 1A e si è anche tolto la soddisfazione di staccare il miglior tempo nella Prova 4C.

Dietro di lui i due portacolori della Scuderia “Motorsport Scorrano”: il supersanese Damiano Negro e lo scorranese Enzo Polimeno.

A fine gara si è svolto il “Master Show Tecneco”, un percorso di 2,4 km, con le autovetture partite affiancate su 2 rettilinei differenti con modalità “side by side”.

Ad aggiudicarsi la classifica riservata alle vetture a 4 ruote motrici Montalbano-Livecchi mentre tra le 2 ruote motrici la vittoria è stata appannaggio di Matteo De Iaco che ha diviso l’abitacolo della Renault Clio Rally 5 “FG Racing”, in livrea “Motorsport Scorrano”, con Antonio Passaseo.

A premiare i partecipanti sono stati chiamati il presidente di Automobil Club Lecce, Francesco Sticchi Damiani, insieme al neo direttore dell’Ente Anna Palmisano.

Il presidente Sticchi ha dichiarato che «come Ac Lecce, oltre che come coorganizzatori dell’Event, sosteniamo in modo particolare questo format tanto da averlo promosso con forza presso la federazione perché permette di avvicinare allo sport, in sicurezza, i giovani che hanno così la possibilità di acquisire l’esperienza necessaria per poter affrontare gare più impegnative come il Rally del Salento in programma a maggio prossimo»

A fare da corollario all’Event una serie di iniziative, in primis quella benefica per la sensibilizzazione all’iscrizione nel registro dei donatori di midollo osseo denominata “Race to Donate”.

Particolarmente toccante il momento di raccoglimento voluto per per ricordare il giovane pilota Mattia Ottaviano, conosciuto nel mondo dei motori con il nickname “Desmo” e recentemente scomparso a seguito di un incidente sul lavoro.

Alla presenza dei fratelli e della moglie è stata consegnata loro un targa ricordo.

Hanno poi animato la due giorni di gara altrettanti raduni: sabato quello riservato alle vetture a marchio Abarth a cura del gruppo “Abartisti Lecce” mentre domenica si è svolto il “Ducati Day” a cura di “Drc Lecce”.

Per gli amanti della statistica 43 sono stati i concorrenti iscritti mentre solo in 34 sono riusciti a completare i 6 percorsi diversi per un totale di circa 36 km.

Quattro le regioni rappresentate Lazio, Lombardia, Puglia e Sicilia.

Il prossimo appuntamento con i motori in provincia di Lecce sarà quello clou di stagione: il 56° Rally del Salento in programma il 26 e 27 maggio prossimi.

L’Automobile Club di Lecce ha già svelato le primissime novità di quella che si preannuncia essere una edizione particolarmente interessante. Oltre ad essere la terza prova del T.I.R.-Trofeo Italiano Rally, il “Salento” sarà valido anche per la Coppa Rally di Zona 8 e per diversi altri Trofei/Coppe.

In coda alla gara principale ci saranno il 6° Rally Storico del Salento, valido per il Trofeo Rally di Zona, ed il 1° Salento Historic Regularity Rally, gara di regolarità a media, fortemente voluta dal presidente di A.C. Lecce, Francesco Sticchi Damiani.

9 le Prove Speciali in programma, tutte concentrate nel sud Salento: tre si disputeranno il venerdì pomeriggio, le rimanenti nella giornata di sabato.

Partenza, Arrivo e “Villaggio Rally” in Piazza Mazzini a Lecce.

Headquarter, Riordini e Parchi Assistenza alla Pista Salentina di Torre San Giovanni.

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Cronaca

Molestava minorenne iscritta alla sua palestra: condannato 47enne

Almeno quattro gli episodi circoscritti: fondamentale il racconto di un’altra ragazza, secondo la quale ci sarebbero altre vittime

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di Lor. Z.

Tre anni di reclusione, risarcimento delle parti civili e pagamento delle spese processuali. Questo quanto sentenziato dal Gip del Tribunale di Lecce Marcello Rizzo a carico di un uomo di 47 anni di Supersano, resosi protagonista del reato di violenza sessuale ai danni di una ragazza, non residente nel medesimo Comune, che, all’epoca dei fatti, era minorenne.

In questi giorni sono state depositate le motivazioni della sentenza, risalente al 6 dicembre scorso e giunta a margine di un procedimento con rito abbreviato.

L’imputato, titolare di una palestra, è stato condannato per una serie di molestie perpetrate ai danni di Simona (nome di fantasia). La ragazza si era iscritta presso la sua struttura, su consiglio di alcuni conoscenti, per seguire dei corsi preparatori in vista delle prove fisiche per un concorso per entrare nelle forze armate.

I fatti

Come si legge nella sentenza, nel periodo che va dal maggio all’ottobre 2021, si contano quattro episodi specifici in cui il 47enne avrebbe approfittato del suo ruolo di istruttore per molestare la ragazza. Col pretesto di mettere in pratica alcuni esercizi, sarebbe passato dal palpeggiare la vittima al provare a baciarla, sino a cercare in più occasioni il contatto tra le sue parti intime ed il corpo della stessa ragazza.

A queste, si aggiunge un’altra serie di condotte che confermerebbero le attenzioni morbose dell’uomo nei confronti della malcapitata: dall’invito a mangiare una pizza assieme al tentativo di anticipare gli allenamenti della stessa, al fine di poterla incontrare per più tempo in solitudine.

La ragazza ha denunciato per la prima volta l’accaduto contattando un centro antiviolenza, cui ha richiesto aiuto via mail. Dopo questo primo passo, ha trovato la forza di riferire quanto accaduto ai genitori. E’ a questo punto che, con la querela dei familiari, sono scattate le indagini a carico del 47enne.

Dopo l’ascolto di Simona, gli inquirenti hanno trovato conferma nelle parole di un’altra ragazza, recuperate da una chat di un noto social network. Del tempo prima, infatti, la giovane aveva interloquito con una sua coetanea proprio sul tema palestra. La discussione era proseguita poi su Instagram, dove l’amica aveva raccontato a Simona di essere stata oggetto delle stesse attenzioni da parte del 47enne e di conoscere altre ragazze (almeno 4) nella medesima situazione.

Alla luce di: questa evidenza; della richiesta d’aiuto scritta da Simona al centro antiviolenza e, nondimeno, dell’attendibilità della vittima, descritta agli atti come “ragazza seria, pacata e matura (…) per cui è inverosimile che abbia inventato tutto solo per ripicca o gelosia verso altri allievi“, il giudice ha ritenuto attendibile la ricostruzione dell’accaduto effettuata dalla Procura col supporto delle forza dell’ordine, ed ha proceduto alla condanna dell’istruttore.

La condanna

La pena di tre anni di reclusione è il risultato del seguente calcolo: sei anni di reclusione ridotti a tre anni e sei mesi per l’attenuante del “fatto di minore gravità”, aumentata di un anno per la continuazione degli episodi e ridotta di un terzo per la scelta del rito abbreviato.

L’imputato è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali; all’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio pubblico e scuola frequentati prevalentemente da minori; all’impossibilità di svolgere, a pena scontata, qualsiasi lavoro a contatto con minori ed al risarcimento di 15mila euro per la vittima e di 3mila euro a testa per i genitori della vittima.

 

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Appuntamenti

Radiocomunicazioni Alternative di Emergenza e Diploma dei Castelli a Supersano

L’evento è il primo di una serie di attività organizzate dalla Sezione di Lecce dell’A.R.I. (Associazione Radioamatori Italiani) per promuovere la figura del Radioamatore in occasione dei 50 anni dalla sua fondazione. L’iniziativa vanta il Patrocinio del Comune di Supersano e la collaborazione dell’Associazione Protezione Civile Salento. Inoltre si potrà assistere alla partecipazione al D.C.I. (Diploma dei Castelli d’Italia). Il 6 aprile appuntamento a Collepasso

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Importante evento organizzato dalla Sezione di Lecce dell’A.R.I. (Associazione Radioamatori Italiani) e dall’associazione Protezione Civile Salento Odv di Supersano con il Patrocinio del Comune di Supersano.

È in programma domenica 3 marzo, dalle 9 alle 12, presso l’Auditorium Comunale di Supersano, in via Vittorio Emanuele N° 138.

Il programma prevede un breve dibattito sul tema “Le radiocomunicazioni alternative d’emergenza: queste sconosciute”, durante il quale si parlerà della “Rete Zamberletti”, della sotto-rete provinciale in Banda VHF e del ruolo fondamentale che queste hanno in occasione di eventuali calamità.

Previsto anche un cenno relativo all’incrocio tra le nuove tecnologie e la radio.

Inoltre, per tutta la mattinata, i Radioamatori presenti illustreranno le loro attrezzature, anche con dimostrazioni di funzionamento dal vivo, rispondendo ai quesiti dei presenti.

Infine, davanti all’ingresso dell’Auditorium, saranno attive due stazioni radio, una campale ed una a bordo di un furgone appositamente attrezzato, che parteciperanno al Diploma (una vera e propria competizione sportiva di settore) dei Castelli d’Italia attivando la Referenza DCI-LE110 abbinata al Castello di Supersano.

Questo tipo di attività assolvono, inoltre, a due altri compiti: promuovere le bellezze del territorio (in questo caso i castelli) e permettere ai Radioamatori di allenarsi ad operare in condizioni disagiate così come potrebbe accadere in caso di necessità.

«L’evento», spiega Icilio Carlino, IK7IMP, Presidente di A.R.I. Lecce, «rientra nella nostra attività di promozione della conoscenza della figura del Radioamatore e del suo operato avviata subito dopo l’emergenza Covid. Inoltre, è la prima di una serie di iniziative che ci accompagneranno verso i festeggiamenti per i 50 anni dalla fondazione (1974) del nostro sodalizio, programmati per l’inizio di quest’estate».

A.R.I. Lecce, in questi ultimi anni, ha creduto molto nella promozione all’esterno della figura, spesso sconosciuta, e dell’operato del Radioamatore. Promozione che, dallo scorso anno, si è concretizzata anche nelle scuole grazie a due importanti progetti con il tema della Radio al centro.

Dunque, un 2024 importante per A.R.I. Lecce in occasione di questo 50esimo compleanno che rappresenta un traguardo per niente facile da raggiungere per una associazione di volontariato che, al contrario, sta vivendo una seconda giovinezza grazie alle tante attività di successo che è riuscita ad organizzare e che hanno, tra l’altro, incentivato l’arrivo di tanti nuovi soci.

«Un doveroso ringraziamento», aggiunge Gianluca Eremita, IW7DAX, nel doppio ruolo di organizzatore dell’evento e Addetto Stampa di A.R.I. Lecce, «all’amico Ferdy Negro, IU7IRG, presidente di Protezione Civile Salento Odv, per aver condiviso con noi il percorso organizzativo e per essere sempre vicino al nostro sodalizio. Un sincero grazie per la disponibilità e per aver concesso il patrocinio al sindaco ed a tutta l’amministrazione comunale di Supersano”.

Il secondo evento, similare anche nel programma, si svolgerà a Collepasso nel pomeriggio (ore 15-20) di sabato 6 aprile. 

È organizzato da Franco Meraglia, IK7XJA, che è anche l’ideatore del format, e da Icilio Carlino, IK7IMP.

Location dell’iniziativa sarà il Palazzo Baronale di Collepasso, che è anche Luogo FAI.

Ulteriori informazioni su www.arilecce.it e sui social di Protezione Civile Salento Odv.

CHI SONO E COSA FANNO I RADIOAMATORI?

RadioAmatori sono persone appassionate di comunicazioni via etere che, attraverso la progettazione, la costruzione e l’uso di ricetrasmettitori, antenne e loro accessori, effettuano sperimentazioni nel campo dell’elettronica e delle telecomunicazioni operando su bande di frequenza loro assegnate e, quando necessario, operando per pubblica utilità senza scopo di lucro. Ogni RadioAmatore possiede stazioni più o meno attrezzate per comunicare con altri RadioAmatori a corto e lungo raggio, ed è tecnicamente preparato sulle procedure operative per lo scambio di messaggi, anche basati su codici universalmente approvati.

Lo status di RadioAmatore, in Italia, si acquisisce solo dopo aver superato un esame di Stato che attesta la conoscenza delle nozioni di radiotecnica e delle normative vigenti. Superato l’esame, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, competente in materia, rilascia una vera e propria “Patente” e, successivamente, un identificativo personale univoco, in gergo, “callsign” (“nominativo”), riconosciuto internazionalmente, ed una Autorizzazione Generale.

Lo Stato Italiano, al pari di altri, considera la sua attività come un Servizio.

La loro presenza capillare sul territorio e la loro esperienza li rende garanti delle comunicazioni nell’ambito degli interventi in favore della popolazione civile attraverso gli organismi di Protezione Civile.

Periodicamente vengono effettuate delle esercitazioni sia locali che nazionali con l’intento di testare e migliorare l’efficienza operativa.

IL “FENOMENO” RADIOAMATORI

Nel mondo i RadioAmatori sono oltre 2 milioni con la maggioranza negli Stati Uniti, circa 800mila, in Giappone (dove hanno sede i principali produttori di ricetrasmettitori radioamatoriali) quasi 400mila. In Europa per la maggior parte sono nel Regno Unito, quasi 80mila70mila vivono in Germania; in Italia sono circa 40mila, di cui ben 12mila sono Soci A.R.I. e raggruppati in 281 Sezioni e 19 Comitati Regionali.

L’A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani, già Associazione Radiotecnica Italiana dal 1927 al 1977, venne fondata nel 1927 da Ernesto Montù, uno dei primi radioamatori nel nostro Paese.

Guglielmo Marconi è stato Presidente Onorario del’A.R.I. dalla sua fondazione e fino al 1937, anno in cui è scomparso.

Nel 1950 l’A.R.I. è stata eretta in Ente Morale con Decreto dell’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.

Pubblica mensilmente Radio Rivista, Organo Ufficiale, su cui appaiono informazioni organizzative ed operative di interesse per i soci, alcuni di carattere pratico e descrittivo, altri di livello culturale più elevato; scritti dai soci stessi che nella vita esercitano le attività più disparate, ma anche tecnici e ricercatori professionisti che non hanno dimenticato di dovere molto al radiantismo.

LA SEZIONE A.R.I. DI LECCE

È stata fondata il 15 dicembre del 1974 ed è il punto di incontro dei radioamatori residenti nella provincia. Attualmente fanno parte della Sezione di Lecce una settantina di soci (si contano anche una trentina di simpatizzanti).

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