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Surano

Surano: niente più Centrale a Biomasse

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E’ un evento storico, di quelli che segnano una città per sempre, quanto avvenuto nell’assemblea pubblica convocata dal sindaco di Surano, l’altra sera e organizzata dall’Amministrazione insieme con la ditta Enigma s.r.l. che voleva realizzare una centrale a combustione di biomasse nel feudo comunale. Al termine dell’assemblea l’imprenditore di Enigma, ha dichiarato tra gli applausi liberatori, dopo momenti di altissima tensione, che hanno visto anche l’intervento delle forze dell’ordine per placare l’ira dei cittadini: «ho visto in faccia le persone di Surano, per loro, per la loro salute e perché possano guardarmi ancora con quella stima, che mi hanno sempre riconosciuto in qualità di imprenditore dedito sin ora al calzaturiero, stima che non voglio perdere, invito il Sindaco e l’Amministrazione di Surano a bocciare il mio progetto della centrale; Io prometto che non chiederò alcun danno o risarcimento al Comune o ad altro ente pubblico o cittadino del Salento, né farò alcun ricorso!» L’appuntamento ora si sposta al prossimo consiglio comunale, la gente ha richiesto un consiglio comunale urgente dove poter partecipare in massa per assistere allo storico momento della bocciatura all’unanimità del temuto progetto, che pesa sul futuro dell’aria del basso Salento. Così i cittadini chiedono anche che, in coerenza con la parola d’onore pubblicamente data, l’imprenditore non presenti la documentazione richiesta dalla Provincia, per contribuire in questo modo a fermare l’iter di autorizzazione. Durante l’incontro la gente ha gremito l’ampia sala, tante madri e giovani, e tanti intervenuti anche da altri paesi vicini a difendere, come hanno gridato, “l’aria che è di tutti ed una per tutti nel Salento!”. Diversi cittadini hanno manifestato silenziosamente la loro indignazione indossando mascherine anti-smog sul viso, mentre i tecnici dell’Asl convocati dall’amministrazione, nel più impersonale burocratese, esponevano le garanzie ed il sistema dei controlli che sarebbero stati presi per minimizzare i rischi sulla salute delle persone, a seguito della costruzione della centrale, prevista nella zona commerciale del paese, la cui costruzione era nelle loro parole data per assodata. “Insieme per Crescere” l’associazione politica suranese di ispirazione ambientalista che, con la forte collaborazione dell’opposizione cittadina, ha messo allo scoperto quanto stava avvenendo nel paese all’insaputa delle gente, in merito alla nascita della centrale, denunciandolo pubblicamente con manifesti, comunicati stampa e comizi, così commenta: «è un risultato straordinario quanto accaduto. L’amministrazione stava procedendo nel silenzio favorendo la nascita della nociva centrale; il fallimento della Conferenza dei Servizi in Provincia, per carente documentazione tecnica, e il grande grido di urgente allarme che abbiamo sollevato, ha spinto il Sindaco a organizzare il pubblico incontro di ieri sera, preparato a tavolino con tecnici e burocrati per presentare la bontà del progetto, che avrebbe fatto diventare Surano “Città Ecosostenibile di Legambiente”, si è avuto l’ardire di affermare! Siamo al paradosso, alla strumentalizzazione più becera dei termini ambiente, sostenibilità ed ecologia a fini speculativi. L’intervento però delle associazioni ambientaliste di Italia Nostra e del Forum Ambiente e Salute di Lecce, dei sindaci dei comuni vicini, (Poggiardo, Nociglia, Spongano, Montesano han detto un forte ‘No’ alla centrale), dell’oncologo Dott. Giuseppe Serravezza, presidente della Lega Italiana Lotta ai Tumori (LILT), dell’Ing. Antonio De Giorgi, energy manager, dell’Associazione “Grande Salento”, le cui presenze abbiamo noi imposto all’amministrazione, hanno permesso lo smascheramento di quanto si stava perpetrando ai danni dei cittadini e delle future generazione, trasformando così un evento organizzato per imporre un industria inquinante, e dagli effetti cancerogeni, come bene l’oncologo Serravezza ha denunciato, ai cittadini, che si è tentato di imbonire con mille tecnicistiche rassicurazioni concordate a tavolino, nel trionfo invece della plebiscitaria volontà popolare, sintetizzata nelle parole conclusive dell’Ingegnere Giuseppe Fracasso, “questa terra l’abbiamo ricevuta in prestito dai nostri figli e a loro dobbiamo riconsegnarla ancora più salubre e bella”, senza dimenticare il paesaggio che oggi a Surano e nel Parco dei Paduli si vuole stravolgere con mega torri eoliche ed ettari di pannelli desertificati artificialmente, che rispondono alla stessa logica speculativa delle biomasse!». Oreste Caroppo, presidente del Movimento per “La Rinascita del Salento”, presente al fianco dei membri di “Insieme per Crescere”, che avevano allertato il suo movimento e l’associazione nazionale Italia Nostra onlus, descrive quanto avvenuto come “un bellissimo dono, che sarà provvido di ancor più belle conseguenze, costruito da una cittadinanza intera per le future generazioni, con la forza dell’indignazione e della spontanea saggezza, contro tutto un sistema ed un malcostume che in questi mesi sta insidiando e attanagliando l’intero Salento e che sta tentando nella maniera più selvaggia e spudorata di speculare a danno della salute delle persone e della bellezza del paesaggio, calpestando e distruggendo ogni locale bene pubblico e valore, con la brutta complicità di tanti uomini dell’attuale nostra classe dirigente, ed in questo abominevole fenomeno dei nostri anni, aver visto di nuovo tornare a parlare di onore, di dignità, di presa di coscienza, di capacità di ammettere pubblicamente i propri errori da parte degli attori coinvolti in prima persona nella polemica, è stato un evento di grandissima importanza non soltanto sul piano della affermazione di una seria cultura ambientalista nel nostro vessato territorio, ma anche sul piano umano, sociale e civile, che tutti i partecipanti della serata del 4 febbraio di Surano non potranno mai dimenticare!”. Marcello Seclì, presidente zonale di Italia Nostra-Sud Salento ha detto: «non è più possibile accettare che il Salento partorisca una nuova nociva Copersalento», una centrale d’energia elettrica a combustione di biomasse che, pochi chilometri più a nord di Surano, nell’interland di Maglie, ha avvelenato con la diossina migliaia di cittadini ed un intera catena alimentare, tanto più, ha aggiunto l’Ingegnere De Giorgi, in un Salento che già produce energia in surplus rispetto al locale fabbisogno. L’ingegnere De Giorgi nella sua lucida esposizione ha scientificamente dimostrato come siano logiche assolutamente speculative quelle che spiegano la “colonizzazione” del territorio salentino da parte delle ditte straniere dell’energia, al grido strumentalizzante di “Protocollo di Kyoto” e “Green Economy”, le nuove “ideologie” con cui si vogliono giustificare, oggi, reati, illegalità e gli orrendi misfatti che il Salento sta patendo in questi mesi di deregulation e anarchia amministrativa nel settore dei grandi impianti industriali di energie rinnovabili da eolico, fotovoltaico e biomassa. L’oncologo Serravezza parlando della correlazione dei tumori con le emissioni e le ceneri delle centrali a biomasse, si è chiesto come si potesse ancora stare nel Salento, a Surano come in qualsiasi altro paese, a parlare di centrali di questo tipo, che si sa da decenni, per studi scientifici fatti soprattutto in Inghilterra, essere  causa di malattie e morti! L’acume della tensione durante il discorso dell’ingegnere Giuseppe Fracasso, che parlando pubblicamente rivolto all’imprenditore della Ditta Enigma, ha promesso battaglia senza tregua se non fosse stato ritirato il nocivo progetto dalle parti coinvolte. Ma l’accusa di collusione rivolta all’ingegnere tecnico della Provincia presente ed invitato dal Sindaco all’evento, lo stesso che si dovrà pronunciare sull’autorizzazione ultima e che nel suo discorso è apparso del tutto pronto, ligio al suo dovere, a dare l’ok all’immissione dei fumi in atmosfera, quando la ditta avrà fornito tutti gli allegati richiesti e sin ora mancanti, è giunta quando il sindaco di Surano, per accusar l’opposizione cittadina e difendersi dalle accuse che questa gli ha rivolto, (accusa di aver agito di nascosto ed in favore della ditta), ha letto in pubblico la bozza del verbale dell’ultima Conferenza dei Servizi, tenutasi in Provincia alcune settimane addietro, leggendo dichiarazioni del tutto deformate rispetto a quanto dichiarato dal consigliere di opposizione Dott. Giuseppe Fracasso, che presa la parola, indignato, ha evidenziato la strumentale stortura e ha denunciato l’irregolarità: quel verbale non era neppure stato firmato dalle parti coinvolte e l’ingegnere della Provincia lo aveva consegnato solo e soltanto al sindaco, ad hoc, e non a tutti gli attori intervenuti nella conferenza, tra cui anche lo stesso Fracasso, lì in veste di delegato di Italia Nostra. Si prevedono a tal proposito delle denunce più formali che il consigliere Fracasso farà pervenire al Presidente della Provincia, Antonio Gabellone, nei prossimi giorni, perché accerti la trasparenza e regolarità di quanto avviene negli iter autorizzativi in Provincia delle centrali di energia rinnovabile, quali appunto quelle a biomasse e non solo. Ora la battaglia per la salute del “Parco Paduli”, di cui Surano fa parte, si sposta a San Cassiano dove come a Surano una medesima e simile centrale è in procinto di essere realizzata in pieno Parco, inquinando l’aria dei comuni della zona, in primis di Superano, Ruffano, Nociglia, Botrugno, Scorrano, Muro, Sanarica e Poggiardo, ma anche la stessa Surano. Il sindaco di Nociglia ligio al suo dovere di principale autorità sanitaria cittadina, si sta facendo promotore insieme alle associazioni ambientaliste, tra cui la stessa “Insieme per Crescere” e numerosi altri sindaci della zona, di una battaglia di civiltà contro i sotterfugi e la strumentale mancata pubblicizzazione del progetto sancassianese da parte della locale amministrazione, che ha impedito ai comuni vicini di partecipare alle conferenze dei servizi che già si sono concluse in Provincia. Giuseppe Fracasso, Pippi spesso chiamato amichevolmente dai concittadini, Sindaco di Nociglia, omonimo dell’ingegnere e del conigliere suranese sopra citati, ha promesso ai suoi concittadini che difenderà con lo strumento del ricorso e del referendum popolare nei comuni coinvolti, la salute pubblica anche da questa ancor più “enigmatica” centrale insalubre!

Attualità

La politica non è per tutti

L’8 e il 9 giugno si voterà per Europee e Amministrative. I 27 paesi della provincia che rinnoveranno sindaco e consiglio comunale. Le ambizioni di ogni candidato non riguardino la sfera personale, privata e utilitaristica ma puntino il bene comune

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Nella prima metà degli anni ’70 Antonello Venditti scrisse una canzone che oggi si definirebbe profetica per la sua attualità, antesignana del tempo.

La canzone si intitola “Sora Rosa”, peraltro colonna sonora d’un film poliziottesco di quegli anni con Tomas Milian.

C’è una strofa in particolare, in coda al testo, che dice: “Annamo via, tenemose pe’ mano, c’è solo questo de vero pe’ chi spera, che forse un giorno chi magna troppo adesso, possa sputà le ossa che so’ sante”.

Direi un testo eloquente che si rivela ancora attuale quando la politica non assurge a quella dignità di cui parlava Pio XI: «La politica è la più alta forma di carità».

La politica con la “P” maiuscola.

L’attuale Pontefice integra la suddetta frase con molte altre considerazioni, tra cui: «La politica cresce per attrazione ed amicizia».

Sono tante ed infinite le definizioni che di vera politica; chiudo questa parentesi con l’ultima di Aristotele che dice: «L’essere umano è un animale politico».

Ho voluto fare questa premessa per riflettere meglio sul tema.

È vero, la politica, richiede sforzi.

Perché il suo compito è legato indissolubilmente al bene, al benessere della gente, della comunità in tutti i suoi aspetti: morali, amministrativi, funzionali, egualitari.

Quando manca o viene a mancare uno qualsiasi di questi elementi essa corre il rischio di perdere il filo conduttore che dà continuità e consenso a colui che la esercita, generando sentimenti di disorientamento e instabilità sociale.

Le prossime elezioni sono ormai alle porte.

Sabato 8 e domenica 9 giugno l’elettore voterà per l’elezione dei componenti il Parlamento Europeo e nello stesso frangente, si voterà per le elezioni amministrative.

Un appuntamento importante a cui non ci si può sottrarre.

In Puglia sono 58 i comuni chiamati a votare con qualche città con più di 15 mila abitanti oltre ai capoluoghi Bari e Lecce.

Oltre a Lecce rinnoveranno sindaco e consiglio comunale 27 paesi della provincia: AndranoBagnolo del Salento, BotrugnoCampi SalentinaCarpignano Salentino, Castrì di Lecce, Copertino, Corsano, Cursi, Giuggianello, Lequile, Martignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Novoli, PalmariggiParabita, Seclì, Soleto, Sternatia, Supersano, Surano, TiggianoTuglie e Zollino.

L’attenzione maggiore come sempre è per le “comunali” circostanza nella quale affiorano i sentimenti più forti: entusiasmo, determinazione, ambizione, passione e, talvolta “rabbia”. La rabbia derivata dalla delusione delle aspettative che talvolta rischia di generare anche risvolti non prevedibili. Nelle nostre collettività fortunatamente non si sono mai registrati fatti rilevanti sotto questo aspetto, non si è mai andati oltra il piano verbale.

I comuni sono quasi tutti pronti, una sorta di “Fuga per la Vittoria…”, il vecchio film nel quale uno dei protagonisti dice all’altro: «Non possiamo permetterci di rischiare. Dobbiamo vincere».

Ecco, nelle competizioni elettorali comunali ognuno si pone lo stesso obiettivo! Le liste sono quasi pronte. Si tratta ormai di avviarsi lungo quel sentiero di convincimento e persuasione, lasciando dietro i sentimenti che non c’entrano con la corsa: la tracotanza, la superbia, la boria, la maldicenza. Sostituendoli con i valori dell’empatia, dell’accoglienza, della socialità e del sorriso! La politica non vuole volti scuri, incupiti, ringhiosi; la politica deve immedesimarsi nelle difficoltà che la gente vive.

La politica si fa insieme alla gente, e deve rispondere in prima istanza alle attese delle persone.

Senza raggiri né sotterfugi.

Il nuovo mondo in cui viviamo, caratterizzato dalla globalizzazione, dalla dimensione del mondo “Metaverso” e tecnologico, nonché dall’Intelligenza Artificiale, impone a tutti uno sforzo decuplicato rispetto al passato.

È soprattutto sul piano politico che si gioca la “partita del cuore”, laddove la politica, seppure esercitata in un piccolo comune, deve essere pronta ed in grado di affrontare ogni sorta d’innovazione, restando al passo coi tempi.

È lo strumento per non retrocedere, è la via della conoscenza, che va alimentata giorno dopo giorno con l’impegno, la dedizione, il sacrificio e la passione. Ingredienti che i prossimi candidati alle elezioni comunali (soprattutto!) debbono possedere, senza i quali, è meglio rinunciare!

Le ambizioni di ogni candidato non riguardino la sfera personale, privata e utilitaristica (succede anche questo) ma puntino il bene comune.

Le persone cercano la serenità delle famiglie, vogliono il rispetto e l’equità: non vogliono diseguaglianze e/o disparità di trattamento.

Non cercano risse perché è negato loro un diritto, soltanto un comportamento che sia suffragio di rispettosa dignità.

Rivolgo infine un “in bocca al lupo” soprattutto ai nuovi candidati alle prossime elezioni comunali.

Auspicando che “il nuovo” possa essere “terra di sogni e di speranze” per tutti, e che ognuno possa scorgere i sentimenti puliti del bene.

L’unico investimento certo in questo mondo.

Alberto Scalfari

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Attualità

SS 275, ci siamo? Cantierizzato il primo lotto

Chiuse le procedure per il maxiappalto da 298 milioni di euro per la Maglie – Leuca. I lavori dovrebbero essere completati entro tre anni

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Nonostante la diffidenza naturale di ognuno di noi per un’opera tante volte annunciata ma restata su carta per oltre 30 anni, prende corpo la nuova Maglie-Leuca.

Parafrasando il titolo di una celebre commedia di Eduardo De Filippo: non ci credo… ma è vero!

Chiuse le procedure per il maxiappalto da 298 milioni di euro della Statate 275. La Commissione esaminatrice nominata da Anas ha provveduto all’aggiudicazione dell’appalto che è stato suddiviso in tre stralci.

La commissione aggiudicatrice già venerdì scorso ha dato comunicazione alle imprese partecipanti alla gara.

Il prossimo passo sarà l’avvio dei lavori del primo lotto, quello compreso tra Melpignano e la zona industriale di Tricase.

Questi gli appalti dei tre stralci funzionali in cui è stato suddiviso il primo lotto da 289 milioni di euro: il primo stralcio è stato aggiudicato a Valori scarl, il secondo a Todini Costruzioni Generale spa e il terzo a Infratech Consorzio Stabile scarl di cui fa parte la salentina Perrottagroup di Martano.

Nel dettaglio, il primo lotto, quello cantierizzato, è compreso tra lo svincolo di Maglie Nord e lo svincolo nei pressi della zona artigianale di Tricase; i lavori dovrebbero essere completati entro tre anni.

Il secondo lotto di cui non è dato conoscere i tempi (se mai verrà realizzato) si dovrebbe sviluppare in continuità con il primo, terminando a Santa Maria di Leuca.

A sua volta, come detto, il primo lotto è a sua volta diviso in tre stralci funzionali: il primo si estende dal km 0 al km 10, 5 circa (da Melpignano a Scorrano); il secondo fino al km 18,1 (Surano); il terzo fino al km 23,3 (zona industriale Tricase-Specchia-Miggiano). Nel complesso, interessa il territorio dei Comuni di MelpignanoMaglieMuro LecceseScorranoBotrugnoSan Cassiano, Nociglia, Surano, Montesano SalentinoAndranoTricase.

Il progetto prevede l’ammodernamento e adeguamento della sede stradale, con carreggiate separate e due corsie per senso di marcia, per una larghezza complessiva di 22 metri.

Paolo Pagliaro: «Cantieri procedano spediti»

Paolo Pagliaro

«Un sogno che si avvera dopo trent’anni di attesa, finalmente il via ai lavori per la SS 275, opera fondamentale per il territorio salentino», si legge in una nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani, presidente Movimento Regione Salento.

Pagliaro insiste: «L’Italia inizia a Leuca ed è importante di dotare anche il capo di Leuca di infrastrutture moderne».

«È un risultato per il quale ci siamo tanto battuti e che vede finalmente la luce». Aggiunge: «La statale 275 è un’arteria vitale, e confidiamo che i cantieri possano procedere spediti e senza intoppi, in modo da portare a termine il progetto che aspettiamo di vedere realizzato da troppo tempo». Moderna e sicura, la Maglie-Leuca potrà garantire una migliore percorribilità ai tanti salentini e ai numerosi turisti che l’attraversano: «Tre anni dopo la mia mozione approvata a marzo 2021 in Consiglio regionale per l’inserimento dei lavori di ammodernamento e messa in sicurezza della statale 275 Maglie-Leuca fra le opere strategiche d’interesse nazionale, è stato finalmente aggiudicato l’appalto da 298 milioni di euro, suddiviso in tre stralci e assegnato a tre diverse società consortili».

Caroppo: «Una svolta per Il Salento»

Andrea Caroppo

«Dopo un’odissea lunga 30 anni, con il Centrodestra al Governo siamo riusciti a sbloccare un’opera strategica e fondamentale per lo sviluppo del Sud Salento», esulta l’on. Andrea Caroppo, capogruppo di Forza Italia in Commissione Trasporti alla Camera dei deputati e Responsabile nazionale ai Trasporti del partito.

«È stata una delle questioni su cui più mi sono battuto in questa prima parte di Legislatura», prosegue il deputato salentino, «dal Ministero dell’Ambiente, alla Regione, fino alla Soprintendenza e ovunque ci fosse la necessità di sollecitare e velocizzare l’iter. Ringrazio Anas, con il commissario Marzi, e il Ministero dei Trasporti a partire dal Sottosegretario con delega alle opere commissariate Tullio Ferrante per l’eccellente lavoro, e adesso», conclude, «ci auguriamo che in poche settimane possano partire i lavori che segneranno una svolta storica per il nostro territorio».

 

IL TRACCIATO DELLA “NUOVA SS275”

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Attualità

Ammodernamento e adeguamento SS 275, si procede a passo d’uomo

Per il primo lotto, da Melpignano a Tricase, si procede con gli espropri in vista dell’ammodernamento e adeguamento della sede stradale, con carreggiate separate e due corsie per senso di marcia, per una larghezza complessiva di 22 metri

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Visto la lunga e travagliata gestazione, sulla realizzazione della Statale 275 Maglie -Leuca resta difficile scommetterci un euro.

I segnali però sembrano proprio quelli di un parto imminente, anche se sul termine “imminente”, per le ragioni di cui sopra resteremmo cauti.

Così come vi abbiamo anticipato da questo sito qualche giorno fa, le ultime indicazioni di segno positivo per la fine di una tragicommedia che ha raggiunto vette comiche paragonabili alla Salerno – Reggio Calabria, sono gli espropri dei terreni già notificati.

Circa un mese fa hanno iniziato nella zona di Scorrano, nel primo tratto del primo lotto; negli ultimi giorni gli addetti dell’Anas erano impegnati nella notifica ai proprietari dei terreni nell’ultimo tratto della tangenziale di Tricase (la cosiddetta Cosimina), nei pressi della zona Serrafiche.

La SS 275 “Maglie-Santa Maria di Leuca” rientra tra le previsioni programmatiche di realizzazione delle infrastrutture strategiche.
Il tracciato ha una lunghezza di circa 40 km, dall’innesto con la SS 16 “Adriatica” presso Maglie, fino a Santa Maria di Leuca.

L’ammodernamento e adeguamento dell’itinerario da Maglie a Santa Maria di Leuca è diviso in due lotti, lunghi circa 23 km il primo e 17 km il secondo, entrambi assegnati al commissario straordinario Vincenzo Marzi.

Nel dettaglio, il primo lotto, quello che per ora è l’unico certo di essere cantierizzato in tempi (si spera) ragionevoli, è compreso tra lo svincolo di Maglie Nord e lo svincolo nei pressi della zona artigianale di Tricase; il secondo di cui non è dato conoscere i tempi (se mai verrà realizzato) si dovrebbe sviluppare in continuità con il primo, terminando a Santa Maria di Leuca.

IL PRIMO LOTTO

Il primo lotto è a sua volta diviso in tre stralci funzionali: il primo si estende dal km 0 al km 10, 5 circa (da Melpignano a Scorrano); il secondo fino al km 18,1 (Surano); il terzo fino al km 23,3 (zona industriale Tricase-Specchia-Miggiano). Nel complesso, interessa il territorio dei Comuni di Melpignano, Maglie, Muro Leccese, Scorrano, Botrugno, San Cassiano, Nociglia, Surano, Montesano Salentino, Andrano, Tricase.

Il progetto prevede l’ammodernamento e adeguamento della sede stradale, con carreggiate separate e due corsie per senso di marcia, per una larghezza complessiva di 22 metri.

IL SECONDO LOTTO

Il secondo lotto (se e quando verrà realizzato) riguarderà l’adeguamento della sede stradale dallo svincolo Montesano-Andrano fino a S. Maria di Leuca. Il progetto ha la finalità di completare l’itinerario eliminando gli attraversamenti dei centri abitati di Lucugnano, Alessano, Montesardo e Gagliano del Capo, interessati dall’opera oltre quelli di Miggiano, Specchia, Tricase, Castignano del Capo, Corsano e Tiggiano.

Giuseppe Cerfeda

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