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Attualità

Rifiuti organici a Tricase, il Cantiere civico: «Disagi, incertezze e inadempienze»

«Gravi carenze da parte dell’amministrazione comunale. Non si può ridurre l’opera di informazione all’affissione di manifesti, per giunta in piena estate, o all’utilizzo del sito istituzionale e di qualche pagina social degli amministratori. E, agli angoli di alcune strade cittadine, sono tornati i vecchi cassonetti!»

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Dal 1° ottobre anche a Tricase è stato dato il via alla raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti domestici.


Era un’iniziativa in programma da tempo e ritenuta necessaria per ridurre il quantitativo dei rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica.


L’ammontare della frazione organica, infatti, è quantificato mediamente in un terzo del totale dei rifiuti prodotti dalle utenze domestiche.


Eppure qualcosa pare non essere andata per il verso giusto: «L’obiettivo della raccolta differenziata consiste in un duplice vantaggio», premettono dal Cantiere, «economico, perché si riduce il costo dello smaltimento in discarica e si conferisce valore ai rifiuti differenziati attraverso il riciclaggio degli stessi, ed ecologico, perché si riduce l’impatto negativo sull’ambiente che inevitabilmente le discariche generano».


Per realizzare questi scopi virtuosi, però «è fondamentale la collaborazione attiva dei cittadini che nella loro pratica quotidiana sono gli attori principali di questo processo. Cambiare abitudini quotidiane è sempre difficile. Richiede attenzione e una buona motivazione per accettare gli sforzi che le nuove pratiche comportano. E in pochi settori, come in quello dello smaltimento dei rifiuti domestici, i comportamenti individuali hanno una immediata rilevanza sociale».


Per questo «è fondamentale un’opera di informazione preventiva, efficace e costante dei cittadini, che generi educazione civica e consapevolezza nell’agire».


«In questa funzione», attaccano dal Cantiere civico, rappresentato n consiglio comunale dai banchi dell’opposizione da Carmine Zocco, Gianluca Errico e Giacomo Elia, «abbiamo avvertito gravi carenze da parte dell’amministrazione comunale. Non si può ridurre l’opera di informazione all’affissione di manifesti, per giunta in piena estate, o all’utilizzo del sito istituzionale e di qualche pagina social degli amministratori. Abbiamo atteso con fiducia, ma anche con preoccupazione, che si avviasse il nuovo corso. Ora, dopo due settimane, possiamo documentare purtroppo molti inconvenienti e disfunzioni: errori e incertezze nel conferimento quotidiano, confermato dagli stessi operatori ecologici, e un aumento della pratica incivile dell’abbandono dei sacchi di spazzatura nelle strade di campagna».


Nelle ultime ore poi (20 ottobre NdR) sono tornati i vecchi cassonetti, protagonisti agli angoli di alcune strade cittadine: «Una contraddizione inspiegabile se si pensa alla fatica fatta da ogni cittadino per il passaggio alla raccolta porta-a-porta. Un drammatico dietro front se pensiamo a quanto sia importante oggi il tema del ciclo dei rifiuti differenziati».






Per i rappresentanti del Cantiere «tutto questo poteva essere evitato o ridotto notevolmente. Sarebbe stata necessaria una campagna capillare di informazione che spiegasse ai cittadini le modalità e i vantaggi della nuova pratica di differenziazione dei rifiuti. Gli strumenti esistono: da quelli cartacei tradizionali da distribuire casa per casa a quelli digitali, dalle radio ai giornali locali. Per coinvolgere tutte le varie tipologie di utenti e utilizzare i diversi canali e codici comunicativi».


Altro aspetto importante secondo il gruppo di opposizione: «Dalla metà di settembre sono riprese le attività in presenza di tutti gli istituti scolastici: era così difficile immaginare una giornata dedicata all’informazione sul nuovo corso di raccolta? Siamo certi che tutte le comunità scolastiche avrebbero accolto con favore l’iniziativa anche per il suo alto valore educativo. Con il vantaggio che le informazioni si sarebbero immediatamente propagate in tutte le famiglie. Noi riteniamo che l’accompagnamento e il sostegno alle buone pratiche debba essere costante», concludono dal Cantiere civico, «esse vanno incentivate e motivate. In questo modo sarà più agevole e autorevole il compito di individuare e punire i trasgressori riluttanti e i furbetti incivili».


Appuntamenti

La Cgil Lecce compie 80 anni, Landini presente per le celebrazioni

Dall’occupazione dell’Arneo all’intelligenza artificiale, Landini a Lecce per gli 80 anni della Camera del Lavoro…

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Lunedì 2 dicembre le celebrazioni al Teatro Paisiello alla presenza del Segretario Generale

Per celebrare questo momento, sarà presente anche il Segretario Generale Maurizio Landini, che parteciperà a due celebrazioni: una al mattino con le studentesse e gli studenti di due scuole superiori della città ed uno al pomeriggio al Teatro Paisiello (si accede solo su invito).

Cenni di storia

Il 2 dicembre 1944, alla presenza dei delegati di 142 Leghe in rappresentanza di 53mila lavoratori iscritti, un convegno provinciale fondò la Cgil della provincia di Lecce.

Pietro Refolo, antifascista per 17 anni in esilio in Francia dove ha conosciuto il carcere dopo l’arresto della Gestapo, fu eletto primo segretario generale del sindacato, all’epoca unitario. Nel corso degli anni la Cgil Lecce è stata protagonista delle lotte dell’Arneo, dell’emancipazione delle lavoratrici del tabacco e delle raccoglitrici di olive, dell’emersione del lavoro nero nelle fabbriche del calzaturiero, dell’affermazione dello Statuto dei Lavoratori negli stabilimenti locali, fino alle grandi vertenze degli anni Duemila, tra algoritmi, lavori atipici ed ora l’intelligenza artificiale.

Molti dei suoi dirigenti hanno conosciuto il carcere, sono stati minacciati e denunciati; alcuni hanno rappresentato la cittadinanza nelle assisi istituzionali (i deputati Giuseppe Calasso, Giorgio Casalino, Cristina Conchiglia, Dolores Abbiati, Mario Foscarini, ma anche numerosi consiglieri regionali, provinciali, comunali e sindaci), costruendo il proprio bagaglio politico a stretto contatto con le aspirazioni della massa di contadini, braccianti, operai del Secondo Dopoguerra.

La Cgil ha sempre intercettato i bisogni dei lavoratori e svolto un ruolo di primo piano nel processo di democratizzazione del movimento operaio e tra i reduci della guerra, ma anche nell’emancipazione della donna lavoratrice, come riconobbe il grande Giuseppe Di Vittorio nella sua ultima visita a Lecce, l’8 settembre 1957. “Dopo 80 anni, la Cgil Lecce è più viva che mai”, spiega Tommaso Moscara, segretario generale della Cgil Lecce.

“Contiamo su oltre 40mila iscritti, su 64 Camere del lavoro comunali sparse sul territorio, su un gruppo dirigente ringiovanito e soprattutto su uno spessore politico-sindacale costruito da generazioni di militanti e su un bagaglio di lotte epocali a sostegno dei diritti di lavoratrici e lavoratori, combattute nel segno dell’autonomia politica, dell’antifascismo e del perseguimento dell’interesse generale”.

Il programma

Le celebrazioni avranno inizio la mattina del 2 dicembre a Lecce, nella Masseria Tagliatelle (via del Ninfeo) alle ore 11.30: qui i ragazzi del “De Pace” e del “Presta Columella”, dialogheranno col segretario generale Maurizio Landini sul tema “Giovani, Sud e diritti del lavoro”.

Nel pomeriggio, alle 14.45 al Teatro Paisiello (via Palmieri), è in programma la rappresentazione dello spettacolo teatrale Memorie d’Arneo, di e con Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno (a cura di Ura Teatro, musiche di Redi Hasa eseguite da Marco Schiavone). A seguire sono in programma il saluto del segretario generale della Cgil Lecce, Moscara, e l’intervista del direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia, Rosario Tornesello, al segretario generale Landini. Infine una breve cerimonia finale.

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Attualità

Sorrisi per il Natale: la Sfilata della Solidarietà

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La Band di Babbo Natale, Associazione di Volontariato, facente parte della Rete “Solo X Loro” a sostegno del Polo Pediatrico del Salento , presenta il Tour 2024-2025 .

Anche quest’anno, la magia del Natale prende vita con il ritorno delle Sfilate della Solidarietà nei tanti comuni che hanno aderito all’ iniziativa

Unisciti a noi per un evento speciale, ricco di musica, gioia e spirito natalizio, il cui obiettivo è sostenere con la raccolta fondi i bambini del Polo Pediatrico del Salento. In ogni tappa regaleremo sorrisi , non perdere l’occasione di vivere un Natale ancora più speciale e fare la differenza! Seguici per tutti gli aggiornamenti nelle Pagine Ufficiali su Facebook e Instagram della Band di Babbo Natale , preparati a entrare nello spirito delle feste con noi.
La magia inizia da qui… e con il tuo aiuto può arrivare ovunque.

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Attualità

La denuncia della CIA: niente fondi per la Xylella, niente soldi

Sicolo: «Non si può più aspettare perché è in bilico la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, ma non solo. Alla luce dell’avanzamento distruttivo del batterio Xylella fastidiosa nei territori delimitati dalla Regione Puglia, ci sono conseguenze catastrofiche”…

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Sono ancora ferme le pratiche Xylella per il biennio 2020 e 2021. L’Agenzia per le attività irrigue e forestali (Arif) non può istruirle perché tuttora mancano i fondi necessari. Ma il tempo ormai sta per scadere perché, se almeno l’annualità 2020 non fosse liquidata entro quest’anno, verrebbe persa del tutto.

Un rischio a cui gli agricoltori non possono e non vogliono assolutamente andare incontro e sollecitano gli enti preposti a trovare una soluzione urgente per non privarsi dei ristori che sono vitali per la sopravvivenza delle aziende.

Per questo CIA Agricoltori Italiani di Puglia ha inviato una lettera al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, all’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia, al direttore del Dipartimento regionale Agricoltura Gianluca Nardone, ai prefetti delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, nonché ai parlamentari eletti nelle tre province salentine.

Nella nota, a firma del presidente regionale Gennaro Sicolo, si sollecita lo stanziamento dei fondi. «Non si può più aspettare perché è in bilico la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, ma non solo. Alla luce dell’avanzamento distruttivo del batterio Xylella fastidiosa nei territori delimitati dalla Regione Puglia, ci sono conseguenze catastrofiche quali le drastiche riduzioni delle produzioni lorde vendibili delle aziende olivicole; l’aumento dei costi di gestione aziendale per l’attuazione delle pratiche agronomiche e i danni economici irreversibili all’intera filiera a monte e a valle delle aziende medesime; l’ulteriore carico finanziario (mutui e prestiti) dovuto al reimpianto delle coltivazioni arboree necessario al futuro riequilibrio finanziario dell’intero settore; lo stop degli istituti bancari e delle finanziarie con le loro rigidità burocratiche, che non consentono di deliberare ulteriori prestiti e mutui bancari a un settore oramai al collasso dopo dieci anni dall’inizio della fitopatia e che stenta e ripartire».

Ne conseguirebbe il ricorso a “prestiti illegali” richiesti dalle aziende che non hanno possibilità di fornire garanzie agli istituti di credito o che hanno raggiunto una quota di prestiti divenuta oramai insostenibile.

L’associazione degli agricoltori «ritenendo necessario e non procrastinabile destinare le risorse assegnate dal Ministero anche per l’anno 2020 alle aziende rientranti nella declaratoria con provvedimenti già emanati, chiede con estrema urgenza di destinare i relativi fondi ministeriali e di dare avvio alle istruttorie e alla liquidazione delle domande presentate per l’annualità 2020 tramite il portale E.I.P. della Regione Puglia. Si fa presente che la celerità dei tempi di liquidazione entro il 31 dicembre prossimo rappresenta, per le aziende agricole interessate, la vitale necessità di far fronte agli investimenti già effettuati e necessari alla ripartenza delle proprie aziende. La destinazione di queste risorse è finalizzata all’attuazione e al completamento degli investimenti entro le scadenze prefissate che le stesse aziende hanno calendarizzato per fine anno, periodo in cui doveva essere liquidata l’annualità 2020 della declaratoria Xylella».

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