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Castrì

Vigili Urbani insieme a Vernole e Castrì

I Consigli Comunali di Vernole e Castrì di Lecce hanno deliberato di dare un nuovo assetto istituzionale all’organizzazione del Servizio di Polizia Locale

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I Consigli Comunali di Vernole e Castrì di Lecce hanno deliberato di dare un nuovo assetto istituzionale all’organizzazione del Servizio di Polizia Locale dei due Comuni. Obiettivo  è quello di potenziare servizi, strutture e attrezzature, in modo da rendere ancora più efficiente l’azione di prevenzione già svolta dalla Polizia Locale e più virtuoso il rapporto con le istituzioni di riferimento, le comunità e i cittadini, singoli e associati. Sono queste, infatti, le leve che le due Amministrazioni Comunali intendono azionare per poter migliorare il controllo del territorio e promuovere politiche integrate per la sicurezza delle persone e delle comunità, disponendo di servizi di Polizia Locale più moderni, efficienti ed efficaci, di risorse umane adeguatamente professionalizzate e realizzando al tempo stesso economia di scala. Le attività  da svolgere in forma unitaria non saranno comunque limitate al solo controllo del territorio: il nuovo ufficio intercomunale dovrà svolgere anche attività di polizia amministrativa, controllo del settore del commercio, dell’igiene pubblica, nonché di tutto ciò che attiene alla civile ed ordinata convivenza. In tale ottica, la Regione Puglia, alla luce del nuovo titolo V della Costituzione, ha  approvato nella seduta di Consiglio del 5 dicembre scorso la nuova legge sull’organizzazione della Polizia Locale, che ha come obiettivo comune quello di  rimarcare l’omogeneità su tutto il territorio regionale di tutte le funzioni di polizia, anche la promozione della collaborazione istituzionale per l’integrazione delle politiche locali, privilegiando tutte le forme di incentivazione e di finanziamento della gestione associata della Polizia Locale, dandosi come obiettivo una Polizia Locale attuale ed al passo con i tempi. La stessa Legge, condivisa da tutte le forze politiche, ha previsto che entro un anno dalla data di entrata in vigore sarà istituito un numero di telefono unico e individuerà con Legge, nel rispetto dell’art. 8 della Legge Regionale 2008 n. 36 (Norme per il conferimento delle funzioni e dei compiti amministrativi al sistema delle autonomie locali), la dimensione territoriale ottimale e omogenea per area geografica per lo svolgimento delle funzioni di Polizia Locale in forma obbligatoriamente associata, attraverso unione o convenzione. La responsabilità di questo nuovo assetto organizzativo delle funzioni di Polizia Locale è stata assegnata al Comandante della Polizia Municipale di Vernole, Maggiore Antonio Palano, che dovrà con impegno, professionalità ed esperienza traghettare il servizio verso questa nuova organizzazione.

Attualità

La politica non è per tutti

L’8 e il 9 giugno si voterà per Europee e Amministrative. I 27 paesi della provincia che rinnoveranno sindaco e consiglio comunale. Le ambizioni di ogni candidato non riguardino la sfera personale, privata e utilitaristica ma puntino il bene comune

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Nella prima metà degli anni ’70 Antonello Venditti scrisse una canzone che oggi si definirebbe profetica per la sua attualità, antesignana del tempo.

La canzone si intitola “Sora Rosa”, peraltro colonna sonora d’un film poliziottesco di quegli anni con Tomas Milian.

C’è una strofa in particolare, in coda al testo, che dice: “Annamo via, tenemose pe’ mano, c’è solo questo de vero pe’ chi spera, che forse un giorno chi magna troppo adesso, possa sputà le ossa che so’ sante”.

Direi un testo eloquente che si rivela ancora attuale quando la politica non assurge a quella dignità di cui parlava Pio XI: «La politica è la più alta forma di carità».

La politica con la “P” maiuscola.

L’attuale Pontefice integra la suddetta frase con molte altre considerazioni, tra cui: «La politica cresce per attrazione ed amicizia».

Sono tante ed infinite le definizioni che di vera politica; chiudo questa parentesi con l’ultima di Aristotele che dice: «L’essere umano è un animale politico».

Ho voluto fare questa premessa per riflettere meglio sul tema.

È vero, la politica, richiede sforzi.

Perché il suo compito è legato indissolubilmente al bene, al benessere della gente, della comunità in tutti i suoi aspetti: morali, amministrativi, funzionali, egualitari.

Quando manca o viene a mancare uno qualsiasi di questi elementi essa corre il rischio di perdere il filo conduttore che dà continuità e consenso a colui che la esercita, generando sentimenti di disorientamento e instabilità sociale.

Le prossime elezioni sono ormai alle porte.

Sabato 8 e domenica 9 giugno l’elettore voterà per l’elezione dei componenti il Parlamento Europeo e nello stesso frangente, si voterà per le elezioni amministrative.

Un appuntamento importante a cui non ci si può sottrarre.

In Puglia sono 58 i comuni chiamati a votare con qualche città con più di 15 mila abitanti oltre ai capoluoghi Bari e Lecce.

Oltre a Lecce rinnoveranno sindaco e consiglio comunale 27 paesi della provincia: AndranoBagnolo del Salento, BotrugnoCampi SalentinaCarpignano Salentino, Castrì di Lecce, Copertino, Corsano, Cursi, Giuggianello, Lequile, Martignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Novoli, PalmariggiParabita, Seclì, Soleto, Sternatia, Supersano, Surano, TiggianoTuglie e Zollino.

L’attenzione maggiore come sempre è per le “comunali” circostanza nella quale affiorano i sentimenti più forti: entusiasmo, determinazione, ambizione, passione e, talvolta “rabbia”. La rabbia derivata dalla delusione delle aspettative che talvolta rischia di generare anche risvolti non prevedibili. Nelle nostre collettività fortunatamente non si sono mai registrati fatti rilevanti sotto questo aspetto, non si è mai andati oltra il piano verbale.

I comuni sono quasi tutti pronti, una sorta di “Fuga per la Vittoria…”, il vecchio film nel quale uno dei protagonisti dice all’altro: «Non possiamo permetterci di rischiare. Dobbiamo vincere».

Ecco, nelle competizioni elettorali comunali ognuno si pone lo stesso obiettivo! Le liste sono quasi pronte. Si tratta ormai di avviarsi lungo quel sentiero di convincimento e persuasione, lasciando dietro i sentimenti che non c’entrano con la corsa: la tracotanza, la superbia, la boria, la maldicenza. Sostituendoli con i valori dell’empatia, dell’accoglienza, della socialità e del sorriso! La politica non vuole volti scuri, incupiti, ringhiosi; la politica deve immedesimarsi nelle difficoltà che la gente vive.

La politica si fa insieme alla gente, e deve rispondere in prima istanza alle attese delle persone.

Senza raggiri né sotterfugi.

Il nuovo mondo in cui viviamo, caratterizzato dalla globalizzazione, dalla dimensione del mondo “Metaverso” e tecnologico, nonché dall’Intelligenza Artificiale, impone a tutti uno sforzo decuplicato rispetto al passato.

È soprattutto sul piano politico che si gioca la “partita del cuore”, laddove la politica, seppure esercitata in un piccolo comune, deve essere pronta ed in grado di affrontare ogni sorta d’innovazione, restando al passo coi tempi.

È lo strumento per non retrocedere, è la via della conoscenza, che va alimentata giorno dopo giorno con l’impegno, la dedizione, il sacrificio e la passione. Ingredienti che i prossimi candidati alle elezioni comunali (soprattutto!) debbono possedere, senza i quali, è meglio rinunciare!

Le ambizioni di ogni candidato non riguardino la sfera personale, privata e utilitaristica (succede anche questo) ma puntino il bene comune.

Le persone cercano la serenità delle famiglie, vogliono il rispetto e l’equità: non vogliono diseguaglianze e/o disparità di trattamento.

Non cercano risse perché è negato loro un diritto, soltanto un comportamento che sia suffragio di rispettosa dignità.

Rivolgo infine un “in bocca al lupo” soprattutto ai nuovi candidati alle prossime elezioni comunali.

Auspicando che “il nuovo” possa essere “terra di sogni e di speranze” per tutti, e che ognuno possa scorgere i sentimenti puliti del bene.

L’unico investimento certo in questo mondo.

Alberto Scalfari

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Andrano

Europee, regionali e comunali, si vota a giugno

Election day sabato 8 e domenica 9 giugno. Via libera al terzo mandato per sindaci dei Comuni con più di 5mila e fino a 15mila abitanti

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Election day 8 e 9 giugno per europee, regionali e comunali e terzo mandato per i sindaci dei Comuni con più di 5mila abitanti e fino a 15mila.

È questo il succo della bozza del decreto legge in materia elettorale che sarà approvata oggi al Consiglio dei Ministri.

Il Paese, dunque, andrà al voto per rinnovare il Parlamento europeo dalle 14 alle 22 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9.

Stessi giorni e orari valgono in caso di contemporaneo svolgimento delle europee con le elezioni regionali e con un turno delle amministrative per i Comuni.

In questi casi, terminate le procedure di voto si procede con lo scrutinio per le europee.

Alle 14 inizierà lo scrutinio per le regionali, passando poi a quello per le amministrative.

Come detto poi, potranno candidarsi per un terzo mandato consecutivo i sindaci dei Comuni con più di 5mila abitanti e fino a 15mila, dove attualmente vale il limite di due mandati di fila.

Il decreto modifica l’articolo 51 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali e abolisce anche il limite (ora di 3 mandati consecutivi) per i sindaci dei Comuni fino a 5mila abitanti.

Ricordiamo che nel Salento oltre a Lecce rinnoveranno sindaco e consiglio comunale 27 paesi della provincia: Andrano, Bagnolo del SalentoBotrugnoCampi Salentina, Carpignano Salentino, Castrì di Lecce, Copertino, Corsano, Cursi, Giuggianello, Lequile, Martignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Novoli, Palmariggi, Parabita, Seclì, Soleto, Sternatia, Supersano, Surano, Tiggiano, TuglieZollino.

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Andrano

Un lavoro per le donne vulnerabili

Li.DiA è il percorso di orientamento e accompagnamento al lavoro dedicato a donne fragili, non o poco scolarizzate, migranti, vittime di tratta, dipendenti da droga, alcool e comportamenti. Il progetto coinvolge tutti i Comuni e le Unioni dei Comuni titolari di progetti SAI ricadenti nei due territori di sperimentazione: Andrano, Calimera, Caprarica di Lecce, Martano, San Cassiano, Uggiano la Chiesa; Unioni dei Comuni della Grecìa Salentina e delle Terre di Acaya e Roca

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Dopo R.I.Vi.Vi. e Capitane d’Impresa, ARPAL Puglia avvia il terzo progetto in rosa: con Li.DiA. nasce la rete per l’inserimento lavorativo delle donne con vulnerabilità

Il lavoro come leva di riequilibrio personale per superare le fragilità: è il cuore di Li.DiA. (acronimo di Libera di Amarsi), il terzo progetto targato ARPAL Puglia dedicato alle donne e, in particolare, a quelle più vulnerabili, dopo R.I.Vi.Vi. per le vittime di violenza e Capitane d’Impresa.

Donne fragili, non o poco scolarizzate, migranti e vittime di tratta seguite dai Servizi sociali; donne in cura presso i Ser.D. della Asl di Lecce per dipendenze da alcool, droga o comportamenti (come la ludopatia, ma non solo); donne migranti beneficiarie dei progetti SAI, relativi ad accoglienza e integrazione, attivati da Comuni e Unioni dei Comuni. È a loro che Li.DiA. intende rivolgersi.

Per essere efficace, ARPAL Puglia si è fatta promotrice di una rete che coinvolge istituzioni e attori sociali e imprenditoriali.

Il progetto è avviato in via sperimentale nei territori

ricadenti nella competenza dei centri per l’impiego di Martano e Poggiardo, al fine di testarlo e capitalizzare le buone prassi, prima della successiva estensione a tutto l’Ambito provinciale.

«Siamo consapevoli del fatto che, all’interno della categoria già di per sé fragile delle donne, esistono casi maggiormente complessi di vulnerabilità, per i quali l’inserimento lavorativo riveste un ruolo decisivo nel percorso di ripresa di consapevolezza di sé stesse. Con Li.DiA.», ha spiegato Luigi Mazzei, dirigente U.O. Coordinamento Servizi per l’Impiego Ambito di Lecce di ARPAL Puglia, «intendiamo innovare le attività di orientamento e counseling motivazionale, progettando specifici servizi di accompagnamento al lavoro (sia dipendente che autonomo) che permettano un supporto personalizzato e globale all’utente. Ogni donna sarà assistita nella predisposizione di un proprio progetto professionale o formativo e nella riattivazione e potenziamento delle attitudini e competenze, anche attraverso percorsi formativi tematici (come alfabetizzazione informatica, imprenditorialità) e di apprendimento in azienda. Sarà nevralgico il ruolo delle organizzazioni datoriali per creare un cordone di imprese sensibili attorno a queste fragilità»

LA RETE PER Li.DiA.

Soggetto capofila è ARPAL Puglia, attraverso l’U.O. Coordinamento dei Servizi per l’Impiego Ambito Lecce, che opererà per il tramite di un team di lavoro già rodato nella gestione di progetti di valorizzazione del capitale umano al femminile e dei suoi due Centri per l’Impiego di Martano e Poggiardo. Sarà, dunque, l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro a tenere le redini del comitato tecnico di gestione, composto da un rappresentante per ogni soggetto partner. Con cadenza mensile, Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di Welfare Ambito di Poggiardo; Ambito territoriale sociale di Martano e Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl Lecce proporranno ad ARPAL le utenti che vogliono avviare un processo di integrazione socio-lavorativa.

Ad aderire sono stati anche tutti i Comuni e le Unioni dei Comuni titolari di progetti SAI ricadenti nei due territori di sperimentazione: Andrano, Calimera, Caprarica di Lecce, Martano, San Cassiano, Uggiano la Chiesa; Unioni dei Comuni della Grecìa Salentina e delle Terre di Acaya e Roca.

Attraverso i propri assessorati ai servizi sociali ed i gestori dei propri progetti SAI, identificheranno quelle utenti fragili e, in special modo, quelle donne migranti che, spesso, vivendo in contesti di depauperazione culturale ed economica hanno maggiori difficoltà nell’accesso alle opportunità garantite dal sistema socio-economico e di welfare territoriale.

La Consigliera di Parità della Provincia di Lecce Antonella Pappadà monitorerà i risultati del progetto anche al fine di suggerire strumenti correttivi o di nuova istanza ai decisori politici che, a molteplici livelli, possono intervenire per ridurre il divario di genere nel sistema lavoro. I tre sindacati confederali, CGIL, CISL e UIL, risultano funzionali a proporre e negoziare con aziende e datori di lavoro modelli assunzionali e processi tesi a favorire la conciliazione vita-lavoro delle donne lavoratrici.

Massiccia l’adesione registrata dalle associazioni datoriali del territorio: Confindustria Lecce; CLAAI Lecce; CNA Lecce; Confartigianato Lecce; Confcommercio Lecce; Confesercenti; Confimprese Salento; Federaziende; Laica; Associazione PMI Italia; Saas Sindacato autonomo artigiani Salento-Casartigiani; Coldiretti; Fedimprese; Cia; Copagri; Federterziario; Legacoop; Confcooperative.

Avranno il compito di stimolare le aziende associate a condividere con la rete di progetto i propri fabbisogni di personale e a leggere nella responsabilità sociale un’opportunità per la creazione di valore economico ed aziendale, anche alla luce della recente legge sulla parità salariale e dei molteplici strumenti a loro disposizione.

A tal proposito, ARPAL ha creato per loro il Passepartout per le assunzioni, una raccolta di sgravi, incentivi e bonus che possono essere utilizzati per agevolare la formazione e gli inserimenti lavorativi delle donne che rientrano nel target di Li.DiA.

I DATI NEGLI AMBITI DI MARTANO E POGGIARDO

Sono in totale 280 le donne a cui, in questo primo step, il progetto “Li.DiA.” potrebbe rivolgersi.

Nel dettaglio, 160 sono prese già ufficialmente in carico dai Servizi sociali dei due Ambiti territoriali sociali di Martano e Poggiardo; 64 sono in cura presso i Ser.D. competenti; 56 sono migranti con più di 16 anni di età beneficiarie dei progetti SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) attivati da Comuni e Unioni dei Comuni.

In particolare, l’Ambito territoriale sociale di Martano ha preso in carico 32 donne dei Comuni di Calimera (3), Caprarica di Lecce (1), Carpignano Salentino (2), Castrì di Lecce (2), Martano (5), Martignano (2), Melendugno (8), Sternatia (2), Vernole (5) e Zollino (2).

Sono 23, invece, le donne seguite dal Ser.D. di Martano per dipendenza da alcool: cinque di queste hanno tra 18 e 29 anni, tredici tra 29 e 50 anni, cinque hanno superato 50 anni. Tra le 19 donne che si trovano in condizione di dipendenza da droghe, sei utenti hanno tra 16 e 29 anni e tredici tra 29 e 50 anni. Quattro, infine, sono prese in carico per disturbi comportamentali (ad es. ludopatia): due di queste hanno appena 16 e 17 anni, una ha un’età compresa tra 29 e 50 anni, una ha superato i 50.

Passando all’area Sud, l’Ambito territoriale sociale di Poggiardo ha preso in carico 128 donne dei comuni di Andrano (23), Botrugno (3), Castro (4), Diso (6), Giuggianello (6), Minervino (5), Nociglia (13), Ortelle (6), Sanarica (10), San Cassiano (3), Santa Cesarea Terme (13), Spongano (24) e Surano (12).

Tra le utenti prese in carico: otto hanno tra 16 e 29 anni, 64 hanno tra 29 e 50 anni, 47 sono over 50. Del totale delle donne registrate, 46 sono di provenienza extracomunitaria.

Il Ser.D. di Poggiardo, inoltre, sta seguendo un gruppo di otto donne con dipendenza da alcool, di cui quattro rientrano nella fascia d’età compresa tra 29 e 50 anni e quattro hanno superato i 50.

Poggiardo ha preso in carico anche dieci donne dipendenti da droga, di cui due hanno tra i 18 e i 29 anni e otto hanno un’età compresa tra 29 e 50 anni.

A questi dati si aggiungono i numeri dei progetti Sai attivi nei Comuni e Unioni dei Comuni ricadenti della competenza dei cpi di Martano e Poggiardo, dove sono accolte donne provenienti da: Nord Africa, Africa Subsahariana, Perù, Afghanistan, Pakistan e Ucraina.

Nel territorio di competenza del cpi di Martano ci sono due donne di 16 e 17 anni, quattro nella fascia d’età che va dai 18 ai 29 anni, diciotto tra 29 e 50 anni e due over50.

Tra le donne beneficiarie dei progetti attivi nei Comuni di competenza dei centri per l’impiego di Poggiardo, invece, tre hanno tra 16 e 17 anni, undici hanno dai 18 ai 29 anni, dodici tra 29 e 50 anni, quattro sono over 50.

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