News & Salento
“Addio controllo su deturpazione del paesaggio”
Elvira Tarsitano commenta la nuova normativa, ricca di emendamenti e modifiche, che introduce le novità in tema di tutela del paesaggio
“La Regione Puglia ha modificato la Legge regionale n. 20 del 2009 ‘Norme per la pianificazione paesaggistica’ con la Legge regionale n. 19/2015 pubblicata sul bollettino regionale del 15 aprile 2015. La nuova normativa, ricca di emendamenti e modifiche, introduce delle novità in tema di tutela del paesaggio, ma lascia all’interprete una serie di vuoti normativi che rendono l’iter di rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche confusionario e non giustificano per quale motivo il legislatore regionale abbia deciso di mettere mano alla materia della tutela del paesaggio”.
Commenta così Elvira Tarsitano, biologa, ambientalista e formatrice, responsabile Ambiente della segreteria regionale del PD e candidata al consiglio regionale della Puglia nella lista del PD, la nuova norma rischierebbe di compromettere la tutela del paesaggio in Puglia.
“La principale modifica introdotta riguarda la commissione locale per il paesaggio“, spiega Tarsitano, “l’organo, istituito nei comuni, e previsto dal ‘Codice dei beni culturali e del paesaggio’, esprime pareri obbligatori e non vincolanti su procedimenti per il rilascio di autorizzazioni paesaggistiche. Prima composto da minimo 3 membri, la nuova legge ne fissa la composizione a non più di 5, la durata della carica non deve superare i 3 anni e non può essere rinnovata.
Tra i componenti delle commissioni locali del paesaggio, se più di 3, è possibile inserire anche diplomati purché iscritti ad un albo professionale e con almeno 5 anni di documentata esperienza in materie attinenti la tutela paesaggistica, storia dell’arte e dell’architettura, pianificazione territoriale, archeologia e scienze agrarie e forestali. Una scelta anche questa singolare visto che la composizione della commissione pre-emendamento era già strutturata in modo tale da avere in sé tutte figure con elevata professionalità ed interdisciplinarietà.
Nelle competenze della commissione la nuova legge, inoltre”, prosegue l’ambientalista,“ha eliminato la ‘gestione del patrimonio naturale’ previsto dalla legge regionale n. 20/2009 compiendo un passo indietro. La gestione corretta di un territorio deve partire da una profonda conoscenza dell’ambiente, dei suoi meccanismi dinamici, per permetterci di individuare le sue peculiari caratteristiche, le sue potenzialità e i suoi punti deboli. L’alternativa è il rischio costante di modificare il territorio, qualunque sia il tipo di attività posta in essere, tanto da turbarne gli equilibri in maniera irreversibile. Obiettivo deve essere l’individuazione di una strategia di utilizzo razionale ed equilibrato del valore dell’habitat naturale in cui viviamo.
Ma, la vera novità di tutta la normativa è nei pareri richiesti alla commissione che deve esprimersi nel termine perentorio di 20 giorni dalla richiesta”, conclude la biologa, “peccato che non si comprenda se il termine debba partire da quando l’interessato presenta la richiesta o da quando il responsabile del procedimento istruisce la pratica e convoca la commissione. Una mancanza non da poco: se trascorrono i venti giorni senza che la commissione si sia espressa il responsabile del procedimento può chiudere l’istruttoria e addio controllo su deturpazione del paesaggio e ambiente”.
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
News & Salento
Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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