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News & Salento

Impennata della Cassintegrazione a dicembre

Più 76% su novembre, aumento del 10% su base annua. Allarme Uil: “Urgente rilanciare la competitività del territorio”

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L’ombrello della cassa integrazione per ora regge, ma il dato complessivo del 2012, che vede un aumento di oltre il 10% sul 2011, dimostra come la crisi stia picchiando duro, continuando a colpire la gran parte delle nostre imprese e a far transitare sempre più lavoratori verso la disoccupazione”.


È il commento di Salvatore Giannetto, segretario generale della Uil di Lecce, dinanzi al quadro completo dei dati Cig 2012 e alla nuova ondata di richieste all’Inps, nel mese di dicembre, da parte delle aziende salentine.


Complessivamente, nell’anno appena concluso, in provincia di Lecce sono stati autorizzati 8 milioni 733.520 ore di cassa integrazione a fronte dei 7 milioni 915.283 del 2011, con un aumento del 10,3%. Anche a dicembre scorso, le richieste di cig hanno subìto l’ennesima impennata, raggiungendo quota 503.345 ore, con un incremento del 76,2% sul precedente mese di novembre (285.623 ore). Nel merito, secondo lo studio della Uil, le ore richieste all’Inps dalle aziende salentine per la cassa integrazione ordinaria (Cigo) a dicembre diminuiscono, su novembre 2012, del 3,6%, mentre crescono in maniera considerevole gli interventi straordinari (Cigs) che registrano un aumento pari al 65,1%.


Ciò significa che”, spiega Giannetto, “sia rispetto al precedente dato di novembre che al 2011, è cresciuto notevolmente l’alveo aziende del Salento coinvolte in processi di ristrutturazione e che, dunque, non attraversano una situazione di difficoltà temporanea (come l’ipotesi della cassa ordinaria) ma realtà di estremo disagio economico. Ne deriva che sempre più imprenditori stanno cessando l’attività produttiva e che, di conseguenza, ogni giorno vengono bruciati nuovi posti di lavoro”.

Riguardo alla cassa in deroga, il dato è ancora più significativo: l’incremento delle ore autorizzate a dicembre è pari a 7.711,6% su novembre 2012; su base annua, l’aumento è dell’ 1,9 (da 4.843.179 ore autorizzate nel 2011 si è passati a 4.934.195 nel 2012).


Di fronte a questo quadro critico”, sostiene il segretario della Uil di Lecce, “il nuovo Parlamento non potrà che rivedere la scelta fatta con la Riforma del mercato del Lavoro che nel tempo cancellerà questo particolare ammortizzatore sociale, così come rimane insufficiente la copertura finanziaria della cassa in deroga che, se richiesta con questa intensità, assorbirà rapidamente gli stanziamenti previsti con la legge di Stabilità”.


Per Giannetto, è ora di mettere in campo misure tangibili, percorribili attraverso politiche di crescita per il Paese. “Basta con la politica del rigore che penalizza la fascia dei cittadini e lavoratori più deboli, frenando la crescita e non offrendo soluzioni per l’uscita dalla crisi. Il territorio”, prosegue, “ha bisogno di ricevere un’importante iniezione di fiducia per il futuro. Significativa, in tal senso, sarebbe una riduzione delle esose tasse sul costo del lavoro, una maggiore flessibilità del sistema creditizio in favore di quelle imprese che riprenderebbero così la marcia, nonché il pieno e corretto utilizzo dei fondi comunitari da parte degli enti locali (Regione, Province e Comuni). Senza di questo anche i sistemi di protezione sociale rischiano di essere insufficienti anche se, ad oggi, hanno svolto una funzione straordinaria”.


Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,

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Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule

Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio. 

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori. 

Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.

Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.

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