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News & Salento

Imprese salentine: segnali di speranza

Crescita a – 0,28. Ma è il miglior dato dal 2007. Da gennaio a marzo -198 imprese, ma le società di capitali continuano a crescere

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Negativo il saldo della nati-mortalità del 1° trimestre 2016: -198 imprese con un tasso di crescita pari a -0,28%; al 31 marzo le imprese sono 71.675, le localizzazioni sono 83.991.


Alfredo PreteÈ necessario aggiungere, però,  che il primo trimestre di ciascun anno fisiologicamente si chiude in rosso, perché riflette le cancellazioni di fine anno, contabilizzate nel mese di gennaio. “Anche se negativo il bilancio del primo trimestre di quest’anno”,  dichiara Alfredo Prete, presidente della Camera di Commercio di Lecce –  “è doveroso sottolineare che  il saldo nate/cessate globalmente considerato  è comunque il migliore dal 2007, riferendoci sempre il primo  trimestre. Criticità permangono tra le imprese artigiane, alle quali è da  imputare il saldo negativo del trimestre(-234), probabilmente  troppo poco strutturate e fragili per vincere la sfida dei mercati. Globalmente considerato, però, il  sistema imprenditoriale salentino conferma  la propria vivacità e intraprendenza, se nonostante tutto 1.516 neo imprenditori hanno trovato la forza e la fiducia di entrare nel mercato. Vivacità che i nostri imprenditori dimostrano costantemente  anche  con la creazione di startup innovative. La provincia di Lecce, dopo Bari, è la provincia più prolifica nell’ambito della regione Puglia con 55 start-up innovative”.


La flessione in ogni caso è la più contenuta rispetto al medesimo periodo degli ultimi anni. Le iscrizioni tra gennaio e marzo  sono state 1.516 a fronte di 1.714 cancellazioni, sia le une che le altre sono le più contenute rispetto ai primi tre mesi degli ultimi dieci anni e rispetto al 1° trimestre 2015 si sono registrate 206 iscrizioni e 321 cancellazioni in meno.


Non è fattibile un’analisi settoriale dei tassi di sviluppo riferita al trimestre, poiché il saldo (positivo) delle imprese non classificate è pari a 494, imprese che  solo successivamente  verranno collocate in un settore economico. Confrontando però i dati del trimestre in esame con quelli del primo trimestre  del 2015, si evince che tutti i settori economici hanno registrato degli incrementi  ad eccezione dell’industria estrattiva (-7,7%) che però ha un numero  di imprese piuttosto esiguo pari a 60; anche il  settore manifatturiero,  la cui  consistenza è di 6.526 aziende al 31 marzo 2016, registra una flessione del 1,72%; anche  le imprese dell’edilizia (10.041) segnano una flessione (-1,4%). I settori che rispetto ad un anno fa registrano gli incrementi più consistenti sono quelli del noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese  le cui aziende sono passate da 1.529  alle attuali 1.609 (+5,23%) e le aziende legate alla sanità e all’assistenza sociale (+6%) passate da 586 a 621.


Tra le forme giuridiche, il segmento più dinamico del tessuto imprenditoriale salentino, come del resto quello nazionale, continua ad essere quello delle società di capitali che registra un saldo positivo di 190 unità (pari a un tasso di crescita dell’1,4%). Una vitalità che solo parzialmente bilancia il saldo negativo delle imprese individuali, che registrano un saldo di – 353 (-0,74%).  Le società di persone chiudono il trimestre con un saldo negativo di -47 (-0,62%), mentre  le altre forme societarie chiudono il trimestre con 12 imprese in più (0,40%).


Le imprese artigiane

Al 31 marzo le imprese artigiane sono 17.847 e l’analisi dei primi trimestri dal 2009 ad oggi evidenzia una forte flessione, basti pensare che al 31.3.2009 erano 19.286. Tra gennaio e marzo hanno chiuso i battenti ben 234 imprese, tutti i settori registrano saldi negativi  in modo particolare  il comparto dell’edilizia con -133 aziende, le attività  manifatturiere -43, in particolare è il settore dell’abbigliamento che registra un saldo di -14 e l’industria del legno, mobili esclusi, con -13, quest’ultimo comparto, invece, registra un saldo positivo di 3 imprese; anche il settore del commercio chiude il trimestre in rosso ( -30).


Le startup innovative


Le startup innovative sono nuove imprese che svolgono attività di sviluppo, produzione o commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, la cui veste giuridica deve essere una società di capitale (s.r.l., s.p.a., s.a.p.a.) anche  in forma cooperativa.


In Italia, alla data dell’11 aprile 2016, le startup innovative sono 5.497, delle quali 209 in Puglia. Nella Provincia di Lecce sono 55, oltre il 26% del totale regionale,  e operano soprattutto nella produzione di software e consulenza informatica  (23 aziende)  e svolgono ricerca scientifica  e sviluppo (11 aziende). Relativamente alla forma giuridica  40 sono s.r.l,  12 s.r.l. semplificate, 2 società cooperative e 1 srl con unico socio. Delle 55 startup , 13 sono imprese giovanili gestite cioè da giovani di età inferiore ai 35 anni e 8 sono gestite da donne.


La maggioranza delle startup salentine (41) ha un capitale pari o al di sotto dei diecimila euro, quelle con capitale compreso tra i 10.000 e i 100.000 sono dieci; per quanto riguarda il fatturato, hanno una produzione compresa tra i 100 e i 500mila euro sei di esse, 19 inferiore ai 100mila, per le restanti 30 i dati non sono disponibili.


Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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News & Salento

Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,

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Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule

Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio. 

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori. 

Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.

Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.

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