News & Salento
Salari di produttività detassati anche per il 2014
Confindustria Lecce e Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto l’accordo quadro provinciale per dare attuazione al decreto sulla detassazione
Confindustria Lecce ed i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto l’accordo quadro provinciale per dare attuazione al decreto sulla detassazione del salario di produttività (DPCM 19 febbraio 2014).
L’accordo prevede per le imprese aderenti al sistema confindustriale della provincia di Lecce, relativamente al 2014, la detassazione del salario dei dipendenti che effettueranno prestazioni lavorative diverse da quelle rese in osservanza degli orari di lavoro normalmente praticati in azienda. Continua dunque l’impegno di Confindustria e dei sindacati per consentire ai lavoratori, in un momento ancora difficile per la crisi economica, di percepire un netto superiore in busta paga, con il conseguente aumento del potere di acquisto, e alle imprese di fare fronte agli eventuali picchi di lavoro che dovessero verificarsi, impiegando il personale oltre le ore previste contrattualmente.
L’aliquota per la detassazione è al 10%; la soglia di reddito da lavoro dipendente dei beneficiari è di 40mila euro annui lordi; a differenza del 2013, per il 2014, l’agevolazione fiscale è prevista entro il limite di importo di 3000 euro lordi.
Il salario oggetto di detassazione è rappresentato da voci retributive che si riferiscono a precisi indicatori quantitativi di produttività, redditività efficienza ed innovazione.
“Esprimo grande soddisfazione per l’accordo siglato”, afferma Piernicola Leone de Castris, presidente di Confindustria Lecce, “perché sono quattro anni che il Governo prevede la possibilità di detassare il salario di produttività, per cercare di supportare il sistema industriale italiano nella sua corsa alla competitività. Obiettivo è altresì quello di abbassare la tassazione sul reddito da lavoro dipendente”.
Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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