News & Salento
Tricase, l’IdV presenta il suo candidato Sindaco
L’Italia dei Valori di Tricase ha il suo candidato Sindaco. “Abbiamo preferito cercarlo all’esterno dei partiti e fra i cittadini con un passato di rilievo”, spiega
L’Italia dei Valori di Tricase ha il suo candidato Sindaco. “Abbiamo preferito cercarlo all’esterno dei partiti e fra i cittadini con un passato di rilievo”, spiega il segretario cittadino Vito Sabato. “Siamo infatti convinti che sia necessario avvicinare la gente alla politica non solo mediante un radicale cambiamento nelle formule ma anche con i criteri di scelta del candidato. Riteniamo che l’esperienza accumulata nei rilevanti incarichi operativi, tecnici, amministrativi e diplomatici svolti dall’Ammiraglio Pilota Giuseppe R. Panico, in Italia e all’estero, e che molto lo hanno avvicinato al mondo della politica ed a quello industriale, possa contribuire a dare una svolta alla nostra cittadina. Giuseppe R. Panico da quando si è ritirato a Tricase, segnalando con i suoi articoli, carenze e inefficienze cittadine e avanzando proposte concrete per valorizzare il nostro territorio e il nostro passato, ha già fatto conoscere la sua formazione culturale e il suo pensiero che, sommati alla completa dedizione con la quale potrebbe svolgere il compito di primo cittadino, sarebbero di grande utilità per noi tutti. Abbiamo invitato Giuseppe R. Panico ad essere il nostro candidato sindaco”, conclude “ma anche il candidato di quanti sono ormai stanchi della solita politica, dei soliti nomi e dei soliti metodi”. Giuseppe R. Panico si presenta così: “Molte persone mi avranno già conosciuto attraverso i miei articoli sulla stampa locale, tesi ad evidenziare un carente sviluppo e il cattivo impiego del pubblico denaro, ma anche a valorizzare il nostro passato ed avanzare idee e proposte per il nostro futuro. Altre mi hanno conosciuto, come Ufficiale di Marina e Pilota, nei molteplici incarichi operativi, amministrativi e diplomatici svolti in Italia e all’estero, prima di ritirarmi nella natia Tricase. Una Tricase”, approfondisce, “in balia di una grave crisi economica ed occupazionale, ma anche di una politica che, negli ultimi anni, non ha saputo darci né un rappresentante alla Regione né uno alla Provincia. Ci ha dato invece due Sindaci che, eletti con coalizioni variegate e discordi, hanno finito anzitempo il loro mandato. E in passato molti altri Sindaci non hanno potuto dedicare più tempo e attenzione ai loro doveri di primo cittadino a causa delle loro concomitanti attività professionali o private”. Secondo il candidato dell’IdV, “va diffondendosi una decisa voglia di cambiamento insieme alla convinzione che, per progredire, serva una più attiva partecipazione di noi tutti, anche al di fuori dei partiti. La locale sezione di Italia dei Valori, sostenendo tali principi e dimostrandosi aperta verso tutti gli altri schieramenti politici, si è così rivolta a cittadine e cittadini esterne/i alla politica e mi ha invitato ad essere candidato sindaco. Ho aderito all’invito con l’obiettivo, in caso di successo, di dare priorità a un più rapido e razionale sviluppo urbanistico e costiero e alla qualità dei pubblici servizi, secondo un programma già in via di definizione e nell’ambito di una più diffusa legalità e trasparenza verso lo sviluppo del bene comune. La mia aspirazione”, continua, “è quella di coniugare il dinamismo e le aspettative dei nostri giovani con la matura esperienza e le esigenze degli anziani allo scopo di valorizzare commercio, servizi e cultura quali assi portanti della nostra economia e delle nostre attività (“turismo, artigianato, agricoltura, assistenza sanitaria e sociale, organizzazione scolastica, piccola industria, terziario, ecc.”). Ma il mio chiaro “si”, nel mettermi al completo servizio della nostra comunità, varrebbe poco senza una più ampia condivisione, senza che in tanti sentano nell’animo, prima ancora che nelle sedi di partito, la necessità di cambiare formule e persone per vivere in una Tricase migliore. Era il 1786 quando il grande letterato tedesco Goethe, a seguito di un lungo viaggio in Italia, ebbe a dire degli italiani: “Ciascuno pensa solo a sé e diffida degli altri e i reggitori dello Stato, anche loro, pensano a sé soli”. Siamo già nel 2012, in un’Italia in crisi ove il livello di corruzione, insieme a inefficienza dei pubblici servizi e costi della politica, è fra i più elevati al mondo e in una Tricase ove quanto detto da Goethe corre troppo spesso sulle nostre labbra. Di certo non vorremmo più sentirlo dire dai nostri ragazzi quando ci lasciano soli per allontanarsi verso un mondo migliore perché la loro decadente Tricase non intende o non riesce a migliorarsi. Cercherò di fare la mia parte”, conclude Panico, “sperando che siano in tanti a collaborare, ma che siano ancora di più coloro che mi vorranno comunicare le loro idee e le loro aspettative ed anche le loro critiche costruttive”.
Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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