News & Salento
Tricase: tribunale bye bye?
Dell’Abate: “Salviamolo per 5 anni poi lo scenario potrebbe cambiare”. Al Sindaco: “Scenda in campo con tutte le sue forze, noi saremo al suo fianco”
Sulla sempre più probabile chiusura del Tribunale di Tricase il consigliere d’opposizione Nunzio Dell’Abate ha scritto al sindaco Antonio Coppola: “Ho serio motivo di ritenere che quanto da me paventato nell’ultima seduta consiliare stia per concretizzarsi”, ha scritto Dell’Abate, “è di questi giorni la notizia che a salvarsi, per il prossimo quinquennio, sarebbero unicamente le Sedi Distaccate di Tribunale di Casarano, Nardò e Maglie, a cui verrebbe accorpata Tricase. La proposta, avanzata dal Presidente del Tribunale di Lecce, sarebbe già a Roma al vaglio del Ministero. La chiusura definitiva del Tribunale”, continua il Consigliere d’opposizione, “sarebbe un enorme danno per la nostra comunità, non solo in quanto ci priverebbe del servizio giustizia, ma anche perché inciderebbe sulla sua economia. Difatti, la sede giudiziaria crea da sempre un indotto commerciale, grazie al consistente numero di operatori del servizio e di utenti che si riversano giornalmente su Tricase”.
Secondo Dell’Abate, “il salvataggio della sede di Tricase, sebbene per un periodo provvisorio di cinque anni come previsto dalla normativa, potrebbe per una serie di fattori (“mutamento di indirizzo da parte del neo-Governo centrale, mancanza di idonea struttura a Lecce che raccolga tutte le sezione distaccate, ecc.”) tramutarsi in soluzione definitiva. Certo, se oggi verrà soppressa, sarà molto difficile riesumarla. Ora, non dico “le barricate” e “gli scioperi della fame” (“ma se fosse necessario anche quelli!”), ma certamente una forte attività di sensibilizzazione concertata su più livelli (Istituzioni, classi professionali, associazioni e cittadinanza) che conduca financo a delle interrogazioni parlamentari, sensibilizzando i rappresentanti al Parlamento dei due partiti che sostengono la Sua maggioranza in Consiglio.
Tricase non è una Città di serie B ed i suoi cittadini non meritano di essere depredati dell’ulteriore servizio. Perciò”, conclude Dell’Abate rivolgendosi al primo cittadino, “la invitiamo a scendere in campo con tutte le sue forze; stia tranquillo ci troverà al suo fianco”.
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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