News & Salento
Zollino, il primo cittadino: “Il mio paese ha deciso di eleggere un sindaco di 28 anni”
No, non mi ha fatto arrabbiare… la nostra era una scelta politica che abbiamo spiegato
INTERVISTA ESCLUSIVA AL NUOVO SINDACO DI ZOLLINO, EDOARDO CALO’, 28 ANNI
Il suo paese ha scelto da dare una svolta alla vita amministrativa del paese scegliendo un sindaco giovane e peraltro opposto all’uscente. Entusiasmo, freschezza e voglia di spendersi non le mancheranno. Dobbiamo aspettarci grossi cambiamenti?
“Il mio paese ha deciso di eleggere un sindaco di 28 anni, e credo sia un bel segnale che la comunità di Zollino ha dato, anche all’esterno. Certo, ci saranno grossi cambiamenti sopratutto nel rapporto che instaureremo con i nostri concittadini, un rapporto fatto di vicinanza quotidiana e lealtà”.
I segnali di rottura con il passato?
“Bisogna invertire la rotta rispetto al passato, i segnali saranno quelli espressi nei punti nostro programma: riorganizzazione degli uffici comunali, maggiore decoro, taxi sociale, attività sportive ecc… tutti punti espressione di bisogni reali della cittadinanza”.
Lo slogan che ha caratterizzato la campagna elettorale è stato “Una Zollino per molti e non per pochi”.
“Lo slogan era riferito al modo di interpretare la carica e al tipo di politiche che intendiamo mettere in atto, ovvero politiche larghe e inclusive, non di nicchia. Per fare questo occorrono ascolto e vicinanza alla gente, specie a chi è più in difficoltà”.
L’ha fatta molto arrabbiare il fatto che molti abbiano spiegato la vostra scelta di avere una lista ridotta con la presunta difficoltà a reperire candidati…
“No, non mi ha fatto arrabbiare… la nostra era una scelta politica che abbiamo spiegato ai cittadini e, a testimonianza di ciò, vi erano i manifesti affissi in paese 15 giorni prima della scadenza per la consegna delle liste. È normale che tali decisioni possano essere strumentalizzate dagli avversari politici, quello che è grave è che anche la stampa presti il fianco a tali strumentalizzazioni, senza prima informarsi sui fatti”.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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