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Tricase

Strade provinciali: petizione per l’acquisizione al patrimonio comunale

Alfredo De Giuseppe lancia raccolta firme. Il consigliere provinciale Nunzio Dell’Abate risponde presente ed attacca il sindaco Chiuri

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LE NUOVE STRADE DELLA SICUREZZA E DELL’INTEGRAZIONE


Questa vuole essere una petizione alle Autorità ma anche un suggerimento per chi voglia fare politica nei prossimi anni, un programma di sistemazione della viabilità e dell’integrazione del centro di Tricase con le sue frazioni. Parto dai tragici recenti (ma anche antichi) incidenti stradali sulle provinciali che collegano Tricase con Depressa e Lucugnano, per avanzare una serie di proposte che spero possano essere facilmente recepite dagli Enti preposti e condivise dai cittadini del nostro Comune.


Alfredo De Giuseppe


Primo passo: i due tricasini eletti nel Consiglio provinciale di Lecce, Nunzio Dell’Abate e Federica Esposito, di concerto con l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Carlo Chiuri, devono iniziare con urgenza le procedure per portare le strade che congiungono Tricase centro con Lucugnano e Depressa a patrimonio del Comune di Tricase.


L’amministrazione comunale, deve dare inizio al contempo ad una progettazione che veda le due strade vissute esattamente come strade interne. Non ha più senso che esse siano gestite come strade extra-urbane: le due arterie presentano un elevato e costante grado di pericolosità, in quanto su di esse insistono numerose intersezioni private, strade di campagna e vari esercizi commerciali, stazioni di servizio e  servizi pubblici oltre a campi sportivi e palazzetti dello sport.


Le due strade comunali dovranno necessariamente prevedere; A) illuminazione adeguata (con pannelli solari); B) piste ciclabili e marciapiede (anche a costo di far arretrare decine di proprietari); C) telecamere per limitazione velocità non oltre 60 Kmh; D) navetta elettrica di collegamento fra  il centro e le due frazioni con frequenza oraria in tutte le stagioni.


Sono consapevole che questi tre punti non si possono realizzare in pochi mesi, forse ci vorranno degli anni, ma è un processo che deve partire e deve vedere unite tutte le forze di Tricase per il raggiungimento dell’obiettivo. Bisogna partire subito con le idee, poi con i vertici fra Istituzioni e poi con i progetti, probabilmente finanziabili dalla Comunità Europea. Tricase sarà finalmente un Comune più coeso e più gestibile, con un aumento del livello di sicurezza stradale. Un appello importante per la qualità della vita di comunità e la salvezza di molte, troppe vite perse su un tappeto d’asfalto che oggi invita alla folle velocità.


Affido questa petizione agli amministratori delle pagine facebook denominate “Sei di Tricase se…”,   “Tricase news”, “il Gallo”; “il Volantino”, che renderanno evidente come anche i social possano diventare importanti nella gestione della cosa pubblica.


Le pagine social chiederanno l’adesione alla petizione nelle forme e nella diffusione che riterranno più opportune. La sommatoria delle adesioni sarà quindi recapitata durante un’assemblea pubblica al Sindaco di Tricase e ai consiglieri provinciali. Sulle forme vedremo che fare, sulla sostanza dobbiamo essere tanti e convinti“.


 Alfredo De Giuseppe


Se sei d’accordo e vuoi firmare clicca qui


NUNZIO DELL’ABATE: “ANCHE TRICASE-TRICASE PORTO E TRICASE-MARINA SERRA”


“Ho preso visione della lettera aperta dell’amico e concittadino Alfredo De Giuseppe e, se pur con qualche riserva sulla tempistica della sua diffusione, proprio nei giorni di lutto per il funesto evento di Depressa in cui era opportuno un religioso silenzio, ne condivido la bontà degli auspicati obiettivi.


Nunzio Dell’Abate

Va premesso che, limitatamente ai crocevia di Depressa e Lucugnano, teatro dei recenti e non solo drammatici sinistri, essi ricadono entrambi nel tratto interno urbano e pertanto ogni regolamentazione viaria e strutturale è già di competenza del Comune di Tricase. A tal proposito avevamo suggerito, nelle more di qualsivoglia opera di una certa dimensione, come rotatorie od altro che l’Amministrazione Comunale decida di collocarvi, di optare per un impianto semaforico c.d. intelligente di ultima generazione.


Per intenderci quelli che, ad esempio, evitano il contestuale impegno del crocevia da parte dei conducenti provenienti dalle direttrici di marcia opposte, circostanza questa il più delle volte determinante nella causazione dei sinistri, come avvenuto negli ultimi due. Il costo per un impianto del genere si aggira intorno ai 20/30.000 euro e a Depressa si potrebbe fare fronte con il ricavato dai photored comunali; in ogni caso non si tratterebbe di una spesa ingente.


Sull’acquisizione al patrimonio comunale delle provinciali Tricase-Depressa e Tricase-Lucugnano, ci aggiungeremmo per le stesse ragioni anche Tricase-Tricase Porto e Tricase-Marina Serra, vanno valutati i requisiti tecnico-giuridici del procedimento, ma si potrebbe senz’altro provare.


Va detto però che da tempo la Provincia sta invitando, ma invano, il Comune di Tricase a prendere in consegna tratti viari, formalmente provinciali ma di fatto del tutto urbanizzati, come a mero titolo di esempio via Madonna del Loreto o contrada Boscomarine a Depressa.


Ma al di là della proprietà, sono pienamente condivisibili le finalità tracciate da De Giuseppe, sia dal punto di vista della sicurezza, che di quello della qualità della vita per finire a quello della promozione del territorio.


In tale ottica si pongono gli interventi della provincia, di qui a qualche mese, di completamento della pubblica illuminazione lungo tutto il tratto della S.P. 78 (Tricase-Tricase Porto), di rifacimento complessivo del manto viabile della S.P. 184 (la via del Gonfalone, per intenderci), con l’adozione di specifici accorgimenti tecnici volti alla sicurezza e salvaguardia della cripta del Gonfalone, e del manto stradale della Tricase-Lucugnano.


E’ ovvio che nel ridisegnarle, come strade da vivere in termini di mobilità eco-sostenibile e non solo di mero collegamento, è necessaria la concertazione con l’Amministrazione Comunale di Tricase e con la comunità che ci vive.


Recentemente, proprio per abbozzare un percorso del genere, avevamo invitato il Sindaco nella apposita Commissione Consiliare della Provincia, ma senza ottenere riscontro.


Siamo fiduciosi che, anche sulla spinta della petizione promossa da De Giuseppe che stimola dal basso speranze ed idee, si possa gettare il seme di una comunità diffusa fra centro, frazioni e marine“.


Nunzio Dell’Abate


 


 


Attualità

Minerva tira le orecchie al PD di Tricase: “Scelta di Chiuri errore politico”

“Il candidato è persona stimata, ma il metodo con cui è stato scelto, senza un vero confronto, desta perplessità. Così non si crea alternativa forte e credibile per produrre un cambiamento radicale e necessario per la città”

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Il PD di Tricase ha annunciato in queste ore il suo candidato sindaco per le amministrative 2026, nella persona di Vincenzo Chiuri. A seguito dell’annuncio giunge in Redazione l’intervento di Stefano Minerva che, fresco di elezione nel consiglio regionale della Puglia proprio col Partito Democratico, esprime perplessità per l’accaduto. 

Decisione questa che aveva già creato maretta in Città, con le dimissioni dal Partito Democratico del consigliere Minonne (leggi qui).

La nota di Minerva

Apprendo dalla stampa che il circolo del PD di Tricase ha già individuato il prossimo candidato sindaco del centrosinistra, un professionista affermato e una persona di indiscutibile valore.

Tuttavia, ciò che desta perplessità non è il nome, ma il metodo. Assumere una decisione così rilevante senza un vero confronto e con l’intero campo del centrosinistra non è solo poco democratico: è un errore politico.

Anche alla luce della condivisa posizione espressa in un documento presentato alla città ad aprile in cui si stabiliva il percorso e il metodo che lasciava aperta la porta a tutte quelle forze politiche, realtà sociali, gruppi e movimenti alternativi alla attuale amministrazione De Donno.

Ritengo che non si possa tornare indietro da li.

Se l’obiettivo è vincere le prossime elezioni e aprire una nuova pagina per Tricase, allora dobbiamo insistere sulla costruzione di una coalizione inclusiva frutto di un percorso condiviso, trasparente, capace di tenere insieme tutte le energie progressiste della città. Per questo chiedo alla segreteria provinciale del Partito Democratico di convocare al più presto un tavolo di coalizione che riunisca tutte le forze politiche e civiche che si riconoscono nel progetto di Antonio Decaro.
Vincezo Chiuri è persona stimata e la sua candidatura arricchisce il valore complessivo del centrosinistra. Ma il centrosinistra deve restare unito, in un percorso già avviato nei mesi scorsi e che deve continuare nel segno di un progetto di rilancio della città. Serve spirito costruttivo e lungimiranza per tenere innanzitutto insieme il perimetro della coalizione e poi provare ad allargare a tutte le forze che possono riconoscersi nell’alternativa. Tricase ha bisogno di partecipazione, di unità delle forze responsabili. Non è sufficiente oggi mettere sul tavolo una candidatura assolutamente condivisibile. Oggi serve arrivare ad una candidatura condivisa. Questo deve essere il nostro orizzonte. Un orizzonte che va preservato anche ricorrendo, se necessario, a strumenti partecipativi dal basso che sono un tratto distintivo della storia del nostro partito. Solo così potremo offrire ai cittadini l’alternativa forte e credibile in grado di produrre un cambiamento radicale e necessario per la città”.

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Attualità

Tricase, la minoranza al sindaco: “Stop agli interventi sullo stadio”

La nota di Carità, Baglivo e Ciardo dopo la decisione dell’ASD Atletico Tricase di non disputarvi più le partite casalinghe: “Basta spendere denari su questa struttura fatiscente e irrecuperabile: chiediamo tavolo tecnico”

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A seguito della nota del Presidente dell’ASD Atletico Tricase (sig. Antonio Brigante), con la quale la società di calcio comunica lo svolgimento delle partite casalinghe presso lo stadio di Maglie, i consiglieri comunali di “Tricase, che fare?” (Giovanni Carità, Antonio Luigi Baglivo, Armando Ciardo) intervengono con una nota al Sindaco per “chiedere la sospensione di qualsiasi progetto inerente il “San Vito”“.

Troppi denari pubblici sono stati spesi nel corso di questi ultimi decenni su una struttura che resta sempre e comunque fatiscente, superata e irrecuperabile“, scrivono i tre consiglieri di opposizione che chiedono chiedono “l’istituzione di una tavolo tecnico al fine di discutere e programmare un’intervento degno di una città come Tricase e della sua storia calcistica“.

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Attualità

L’ecocentro di Tricase si rifà il look: in arrivo 380mila euro

Il Presidente della Commissione Ambiente del Comune, Rocco Martella: “Un prezioso investimento per una città più pulita, verde e vicina ai cittadini”

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Siamo contenti di aver garantito un investimento per il futuro, per una città più pulita, verde e vicina ai cittadini. Per una Tricase che cresce sostenibile“. Ha commentato così Rocco Martella, Presidente della Commissione Ambiente per il Comune di Tricase, la notizia dell’ottenimento di un finanziamento per l’ecocentro comunale.

Finanziamento di 380mila euro della Sezione Ciclo dei Rifiuti e Bonifiche della Regione Puglia che renderà il punto di raccolta 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐫𝐧𝐨, 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞.

Rocco Martella

Gli interventi principali previsti:

Accessibilità universale: rampe senza barriere architettoniche e isola ecologica seminterrata con contenitori facilmente utilizzabili anche da persone con disabilità.
Ambiente e sostenibilità: trattamento e riuso delle acque meteoriche; pannelli fotovoltaici da 10 kWp; illuminazione a LED con sensori crepuscolari e videosorveglianza.
Più raccolta differenziata: 11 cassoni coperti, 3 presse elettriche, contenitori per oli vegetali, abiti usati, RAEE, sfalci e inerti.
Nuove strutture moderne: uffici e spogliatoi in edilizia sostenibile, a basso consumo, dotati di impianto fotovoltaico.
Gestione smart: Totem informatizzato per riconoscimento utente, pesatura rifiuti e ricevuta di conferimento.
Verde e compensazione CO₂: 60 nuovi alberi per assorbire circa 9 tonnellate di CO₂ all’anno.
Comunicazione ai cittadini: cartellonistica informativa e motivazionale, app Junker, sito comunale e social network.

Nell’immagine in evidenza il rendering di come apparirà l’ecocentro dopo l’intervento.

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