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Cronaca

Rifiuti in fiamme: denunce a Matino e Trepuzzi

Due uomini denunciati per combustione illecita di rifiuti. Rispettivamente a Trepuzzi e a Matino, sono stati sorpresi dai carabinieri del Noe ad abbancare un cumulo di rifiuti già bruciati e ad alimentare un rogo di rifiuti plastici ed ingombranti

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I Carabinieri del Noe di Lecce hanno concentrato l’attenzione alla prevenzione di eventuali illecite modalità di smaltimento di rifiuti sia da parte di operatori di settore che anche di privati cittadini, intensificando  specifiche attività di controllo mirate anche a fornire risposte concrete ed adeguate alle richieste di intervento pervenute dalla cittadinanza circa le molestie odorigene provocate dalle emissioni derivanti dalla combustione di materiali/rifiuti durante le ore serali perpetrate da ignoti.


Rifiuti incendiati a Trepuzzi


In tale quadro nel pomeriggio del 1° aprile, a Surbo  i carabinieri hanno sorpreso un cinquantenne di Trepuzzi intento, in una zona periferica del paese, nel piazzale di una nota cooperativa, e con l’ausilio di un piccolo mezzo meccanico (un muletto) munito di pala, ad abbancare un cumulo di rifiuti già dato alle fiamme e da cui si era levata al cielo una cortina di fumo nero visibile da lunga distanza.


Nel pomeriggio del giorno successivo (il 2 aprile), nella zona industriale di Matino, in un’area di pertinenza di un’attività produttiva, un sessantenne del posto, è stato sorpreso mentre alimentava un rogo di materiali eterogenei, tra cui rifiuti plastici ed ingombranti, da cui si levava una colonna di fumo di colore scuro visibile dal centro abitato.


I due uomini sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per combustione illecita di rifiuti.


Nella circostanza sono state anche sanzionate tre persone, ex art. 4 del decreto legge n. 19 del 25 marzo 2020, per aver violato le misure di contenimento del contagio da SARS-COV2, in quanto trovate fuori dai rispettivi domicili senza comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero di motivi di salute.






Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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