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Attualità

345 nuovi casi in Puglia, 43 nel Salento

Alto il numero di decessi con covid registrati nella nostra provincia: ben 8, oltre un terzo del totale regionale (22)

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Confermato il trend di ieri con i numeri del contagio covid in relativo calo sia in Puglia che nel Salento.


Sono 345 i nuovi casi positivi denunciati dall’odierno bollettino regionale su 2.971 test anti covid registrati con un tasso di positività dell’11,61%.


I nuovi positivi nella sola provincia di Lecce sono 43.


Alto invece il numero di decessi con covid registrati nella nostra provincia: ben 8, oltre un terzo del totale regionale (22).


Ricordiamo infine che da sabato scorso l’indice RT,  è ad 1,03, in rialzo rispetto al precedente rilievo settimanale che era di 0,93.


L’RT altro non è che il valore che incica quante persone possono essere contagiate da una sola persona in media e in un certo periodo di tempo in relazione, però, all’efficacia delle misure restrittive, come il lockdown o, più recentemente, le zone rosse, arancioni e gialle volute dal governo per frenare l’avanzata del virus. Non è altro che un tasso di contagiosità che ci spiega, in alte parole, quanto è contagioso il virus dopo l’applicazione delle restrizioni.


IL RIEPILOGO


Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.438.375 test.


91.416 sono i pazienti guariti.

40.464 sono i casi attualmente positivi.


Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 135.501, di cui 11.469 nella Provincia di Lecce.


IL BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO DEL 15 FEBBRAIO 2021






Attualità

Riapre al pubblico l’ufficio postale di Scorrano

Presso l’ufficio postale di Scorrano saranno da subito disponibili i servizi INPS per i pensionati che potranno chiedere il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico. 

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Terminati i lavori di ristrutturazione della sede, ha riaperto al pubblico, oggi 30 maggio, secondo la tipologia “Polis”, l’ufficio postale di Scorrano, in Via 2 Giugno, a disposizione dei cittadini dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.20 alle 13.35, e il sabato dalle 8.20 alle 12.35.

i lavori sono finalizzati ad accogliere, non appena saranno operativi, tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio. 

Presso l’ufficio postale di Scorrano saranno da subito disponibili i servizi INPS per i pensionati che potranno chiedere il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico. 

Nell’ambito degli interventi, si è proceduto alla riorganizzazione degli spazi finalizzata a ottimizzare la fruizione dell’ufficio con particolare attenzione al miglioramento del confort ambientale e alla facilitazione dell’accesso ai servizi.

In quest’ottica, tra le altre opere, si inseriscono la nuova configurazione della linea di sportelleria con altezze ribassate per agevolare tutti i segmenti di clientela e postazione di lavoro ergonomica per favorire una corretta postura, la realizzazione della seconda sala consulenza e di una pavimentazione tattile per non vedenti e ipovedenti. 

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Attualità

Allarme per il mediterraneo, riccio di mare a rischio estinzione

Lo studio, sviluppato nell’ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC) e frutto della collaborazione tra l’Università del Salento, ARPA Puglia, l’Università di Palermo e l’Università di Malta…

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È stato pubblicato su NatureScientific Reports uno studio internazionale che documenta il crollo delle popolazioni di Paracentrotus lividus, specie chiave per gli ecosistemi marini e la gastronomia mediterranea e da tutti conosciuta come riccio di mare viola.

Un team di ricerca multidisciplinare, coordinato dal professor Stefano Piraino, direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento, ha lanciato l’allarme sulla drammatica diminuzione del riccio di mare viola nel mar Mediterraneo.

Lo studio, sviluppato nell’ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC) e frutto della collaborazione tra l’Università del Salento, ARPA Puglia, l’Università di Palermo e l’Università di Malta evidenzia come il sovrasfruttamento e il riscaldamento delle acque stiano portando questa specie verso il collasso ecologico.

Le campagne di monitoraggio condotte nell’estate del 2023 lungo le coste di Sicilia e Puglia hanno rilevato densità medie inferiori a 0,2 individui per metro quadrato, un valore mai registrato prima. Sorprendentemente, non sono emerse differenze significative tra aree marine protette e non protette, indicando che le misure attuali di conservazione potrebbero essere insufficienti.

Una meta-analisi di dati raccolti negli ultimi 30 anni ha mostrato che il declino delle popolazioni di riccio di mare viola è iniziato nel 2003, in concomitanza con un’ondata di calore pan-europea e un anomalo riscaldamento del Mar Mediterraneo. Questo suggerisce una sinergia tra pressioni antropiche e cambiamenti climatici nel determinare il destino della specie.

«La situazione è critica – afferma il ricercatore Andrea Toso, primo autore dell’articolo pubblicato sulla rivista del gruppo Natureperché il riccio di mare è una componente fondamentale degli ecosistemi costieri e il suo declino non solo minaccia una risorsa economica importante, ma indica anche un profondo squilibrio ecologico».

«I nostri dati evidenziano la necessità urgente di azioni concrete per la gestione e la conservazione di questa specie, prima che sia troppo tardi. I risultati di questa ricerca sottolineano l’importanza di monitoraggi continui e di politiche di gestione della pesca più sostenibili, che tengano conto degli impatti del cambiamento climatico», conclude il professor Stefano Piraino.

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Alessano

Oggi si inaugura la nuova Università telematica ad Alessano

Il nuovo Polo è figlio di un’intesa tra la Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca e l’Università “La Sapienza” di Roma…

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Presso l’Auditorium Benedetto XVI di Alessano, il nuovo Polo Didattico “Unitelma- Sapienza”. 

Oggi si inaugura l’università telematica a servizio dei giovani che vogliono intraprendere un indirizzo accademico e per chi, pur svolgendo un’attività lavorativa, desidera migliorare il proprio livello professionale all’interno della propria impresa oppure avviare un percorso specialistico che in precedenza non ha potuto realizzare.

L’offerta formativa del Polo, oltre a dei percorsi di laurea, contempla l’opportunità di accedere a dei corsi di formazione, scuole di alta formazione e master.

Il nuovo Polo è figlio di un’intesa tra la Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca e l’Università “La Sapienza” di Roma.

PERCHÉ ISTITUIRE UN POLO DIDATTICO NEL TERRITORIO ?

Le motivazioni sono molteplici, provo a enumerarne alcune. Da circa un ventennio i territori periferici della nostra Regione subiscono il problema dell’emigrazione dei giovani studenti: i nostri ragazzi intraprendono il loro cammino universitario presso le grandi città, una volta terminato il percorso non ritornano presso i loro luoghi natii procurando il godimento delle loro specializzazioni ad altri contesti territoriali e nello stesso tempo avviando quel processo di spopolamento che ormai è sotto gli occhi di tutti.

Tale consapevolezza è sempre stata presente nelle ansie pastorali del nostro vescovo mons. Vito Angiuli, il quale in quindici anni di presenza in Diocesi, ha cercato di istituire sin da subito dei rapporti con gli studenti universitari presenti in tutte le sedi italiane.

Don Luca DeSantis

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