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Cronaca

Tricase, mezzo milione per ammodernamento “zona Draghi”

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Con determina dirigenziale n. 165 del 15/04/2021 del Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio – Sezione Politiche Abitative, Regione Puglia ha approvato la graduatoria definitiva delle proposte ammissibili a finanziamento nell’ambito del Programma dell’Abitare Sostenibile e Solidale.

Fra queste, il progetto di adeguamento e ammodernamento della Zona Draghi presentato dal Comune di Tricase per un importo di 505.000 euro, di cui 500.000 euro finanziati dalla stessa Regione.

“Ottenere risorse economiche per la riqualificazione di aree spesso caratterizzate da carenza di infrastrutture e servizi e conseguenti condizioni di disagio è il miglior modo di rispondere alle istanze dei cittadini” ha commentato con soddisfazione il sindaco di Tricase Antonio De Donno, secondo cui “cogliere le opportunità regionali, nazionali e internazionali è la chiave di volta per l’azione amministrativa degli enti locali”.

“Grazie all’impegno del nostro ufficio tecnico, nei prossimi mesi saremo in grado di consegnare alla città un’area rigenerata e rispondente a criteri quali efficienza energetica, sostenibilità e qualità”.

In dettaglio, l’idea progettuale ammessa a finanziamento prevede la riqualificazione dell’area dotandola di attrezzature sportive, di luoghi di integrazione e socializzazione, educazione e formazione per tutte le fasce della popolazione: oltre alla realizzazione di un campo polifunzionale per calcetto, basket e pallavolo, è prevista un’area per le bocce, mentre una parte dell’area a verde sarà dedicata ad attività ludiche per i bambini.

Lo spazio urbano aperto sarà poi dotato di ampie zone a parcheggio, ben illuminato e video sorvegliato: si provvederà all’allargamento e sistemazione dei marciapiedi con l’eliminazione delle barriere architettoniche, un nuovo tappetino stradale, la sistemazione dei parcheggi ed un innovativo sistema di pubblica illuminazione.

Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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