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Cronaca

La favola di Mescia Pina, giunta a 100 candeline

Cresciuta ad Alessano, una vita a Gemini da sarta, mamma, nonna, donna salentina. Taglia uno storico traguardo in piena pandemia

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A cura di Giuliana Gianfreda





100 anni…è quasi impensabile avvicinare un lasso di tempo così ampio alla vita di una persona.





Accade, forse, solo nelle favole più belle che si concludono con il fatidico: “E vissero tutti felici e contenti”. O nei libri di storia che studiamo da piccoli. Eppure, questa volta, la piccola comunità di Gemini è diventa il luogo testimone di una favola d’altri tempi, così meravigliosa perché in un periodo di pandemia globale, che purtroppo non riserva finali che lo sono altrettanto, tanto appassionata quanto unica e, probabilmente, irripetibile. Una storia che s’impreziosisce di attimi vissuti ancora.




La storia è quella di “Mescia Pina”, all’anagrafe Giuseppina Giannuzzi, terzogenita di quattro fratelli nata il 19 maggio 1921, paese natio della madre. Venuta al mondo dall’amore dei suoi genitori Rocco e Marianna, visse con loro e i suoi tre fratelli a Gemini per quattro anni. Ma la morte della madre cambiò le sorti della famiglia.


Giuseppina fu affidata alla zia materna Raffaella, residente in Alessano, con cui crebbe fino all’età di undici anni, quando suo padre, risposatosi, la ricongiunse alla famiglia. Fra i banchi di scuola, in quarta elementare, conobbe Rocco Gianfreda, suo grande amore e futuro marito, con cui si sposò il 23 ottobre 1948. Ebbe il privilegio di trascorrere con lui ben 54 anni e di festeggiare in grande stile prima le nozze d’argento, poi quelle d’oro, naturale coronamento di un’unione indissolubile. Durante l’arco della sua vita, partecipò alla gioia di vedere sposati i suoi quattro figli con mogli e mariti che lo divennero altrettanto, e di conoscere nipoti e pronipoti. Ma la sua realizzazione non si fermò all’ambito familiare. Giuseppina lavorò come sarta, ospitando nel suo piccolo laboratorio in via Fontana a Gemini decine e decine di allieve, sue “discipule”, che ancora conservano nelle mani i segreti dei suoi insegnamenti di cucito e nel cuore quelli per la vita.





La storia è quella di una donna salentina come tante, piccola di statura, ma forte ed autorevole, solerte e premurosa, che ha vissuto ogni giorno nella pace e nella compassione, spendendo il proprio tempo per se stessa, per la famiglia e per la comunità. Ed è proprio questa comunità di parenti, amici, conoscenti e semplici lettori che oggi ha un valido motivo per sorridere in questo difficile anno ed è chiamata a gioire, stupirsi e commuoversi per un compleanno a tre cifre, un secolo di vita vissuta.





E di quest’anno 2021 noi documentiamo un evento speciale, bello, un raggio di luce e di speranza che illumina le vite di chi ha conosciuto questa piccola grande donna e di chi avrà il piacere di ascoltare la sua storia e tramandarla ancora.


Cronaca

Si mimetizza tra le statue del presepe: arrestato uomo sfuggito a mandato d’arresto

In stato confusionale, si era rifugiato nella natività a grandezza d’uomo a Galatone: a Bologna era ricercato per scontare oltre 9 mesi di reclusione

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A Galatone il presepe monumentale di piazza Crocifisso è stato teatro di una vicenda surreale, che sta facendo il giro delle pagine di cronaca nazionali.

Tra le figure a grandezza naturale, il sindaco Flavio Filoni ha notato una presenza che sembrava perfettamente integrata nella scenografia.

Una sagoma scura, immobile solo in apparenza, capace però di muoversi e parlare.

Martedì mattina, mentre attraversava la piazza, il primo cittadino si è reso conto che qualcosa non tornava.

Avvicinandosi, ha scoperto che quella che sembrava una statua era in realtà un uomo in difficoltà, convinto che la capanna fosse la sua abitazione e deciso a restare nel presepe.

Filoni ha quindi contattato la polizia locale.

L’uomo, 38 anni, originario del Ghana, sarebbe arrivato a piedi da Galatina ed avrebbe scelto la scenografia natalizia come rifugio improvvisato.

Dopo un primo tentativo di spostamento nel vicino santuario, gli agenti sono riusciti a condurlo al commissariato di Nardò per l’identificazione.

È lì che è emerso l’epilogo inatteso.

L’uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Bologna: doveva scontare 9 mesi e 15 giorni per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.

La situazione si è complicata ulteriormente quando, invitato ad allontanarsi dal presepe, il 39enne ha avuto una crisi: arrivato alla chiesa del Crocifisso si è denudato, rendendo necessario un nuovo intervento delle forze dell’ordine.

Accertata la sua posizione, è stato arrestato e trasferito alla casa circondariale di Lecce, dove sconterà la pena prevista.

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Cronaca

Scontro tra due auto: muore un uomo a Taurisano

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Mortale nel centro abitato di Taurisano questa mattina, sulla strada che porta a Casarano.

Due auto si sono violentemente scontrate: una Ford Fiesta e una Fiat Panda.

L’urto ha provocato il ribaltamento di quest’ultima ed il decesso del suo conducente, un uomo di 72 anni, Salvatore Melileo.

Sono interventi a sul posto i sanitari del 118 ed i vigili del fuoco.

Alle forze dell’ordine il compito di ricostruire la dinamica per chiarire le responsabilità dell’accaduto.

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Cronaca

Coltelli, furti e inseguimenti: di notte con i carabinieri

Il resoconto dei controlli straordinari da Presicce-Acquarica a Scorrano e Maglie, da San Cesario di Lecce a Salve e Morciano di Leuca

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Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce ha messo in campo un articolato dispositivo di prevenzione e controllo, rafforzando in modo significativo la presenza delle pattuglie su tutto il territorio provinciale.

Dispositivi dinamici, posti di controllo e servizi mirati hanno visto impegnati, senza soluzione di continuità, i reparti territoriali e le unità specialistiche dell’Arma, con l’obiettivo di garantire sicurezza e legalità in un periodo di intenso afflusso di persone e veicoli.

Nel corso delle attività, a Presicce-Acquarica, i carabinieri della Compagnia di Tricase hanno svolto numerosi controlli, culminati nella segnalazione alla Procura della Repubblica di Lecce di una persona trovata in possesso di due coltelli che portava appresso.

Le armi sono state immediatamente sequestrate, scongiurando potenziali rischi per la collettività.

L’azione capillare dei carabinieri ha portato, nello stesso contesto operativo, al controllo di 182 persone e 86 veicoli, all’elevazione di 19 sanzioni al Codice della Strada per un importo complessivo di oltre 5.400 euro, al sequestro di due veicoli privi di assicurazione, al ritiro di due patenti di guida scadute, alla verifica di 12 esercizi commerciali e al controllo di cinque persone sottoposti a misure restrittive.

A Scorrano e Maglie, i militari della Compagnia di Maglie, operando in stretta sinergia con il Nucleo Ispettorato del Lavoro e l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, hanno condotto un’attività ispettiva mirata presso un esercizio pubblico di Scorrano.

L’intervento ha portato alla segnalazione del titolare alla Procura della Repubblica di Lecce per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e alla contestazione di una sanzione amministrativa di circa 5.700 euro.

Nel corso dello stesso servizio, due persone sono state segnalate alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti.

Complessivamente sono state controllate 80 persone e 52 veicoli ed elevate tre sanzioni al Codice della Strada.

A San Cesario di Lecce, l’intervento tempestivo dei militari della locale Stazione, con l’ausilio della pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce, ha consentito di fermare e arrestare in flagranza di reato una donna di 34 anni ritenuta responsabile di un furto aggravato ai danni di un supermercato, per un valore di circa 370 euro, mentre il complice, un 32enne di Copertino, è stato segnalato all’autorità giudiziaria.

L’arrestata, di Sogliano Cavour, è stata sottoposta agli arresti domiciliari come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce, che conduce le indagini.

Particolarmente incisiva anche l’attività svolta a Morciano di Leuca, dove una pattuglia dei Carabinieri ha intercettato un veicolo sospetto che, alla vista dei militari, si è dato alla fuga.

L’inseguimento si è concluso nel centro abitato di Salve, dove il mezzo è stato rinvenuto abbandonato.

I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che il veicolo era provento di furto e munito di targhe clonate.

All’interno sono stati rinvenuti beni di provenienza illecita. Il veicolo e la refurtiva sono stati sequestrati e sono in corso le indagini per risalire all’identità del conducente.

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