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Attualità

Un sostegno per le donne vittime di violenza

Ada Chirizzi, Segretario Generale della Cisl di Lecce, dichiara «un ulteriore passo verso la rimozione di quegli ostacoli all’affermazione della dignità della persona, del diritto a una vita senza violenza, della libertà di poter scegliere»

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Pubblicato il 20 luglio scorso in Gazzetta Ufficiale il decreto con cui si prevede l’introduzione del reddito di libertà, la nuova misura di sostegno economico destinata a favorire l’indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà, seguite dai centri antiviolenza. Donne le cui condizioni sono andate aggravandosi a seguito dell’emergenza covid. Basterebbero i soli dati Istat 2020 a definirne la portata: aumento del 79.5% delle chiamate al 1522, numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, a partire da fine marzo, inizio della pandemia, e con picchi in aprile e maggio.


Il decreto definisce i criteri di ripartizione delle risorse del Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza, nato grazie all’incremento di tre milioni di euro per l’anno 2020 del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Il budget a disposizione viene ripartito tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano in base ai dati Istat al 1° gennaio 2020 riferiti alla popolazione femminile di età tra i 18 e i 67 anni residente nei comuni di ciascuna regione. In ragione di tale parametro la regione Puglia sarà destinataria di 220.895 euro, una somma che, come auspichiamo, potrà essere ulteriormente incrementata con fondi propri.


Il reddito di libertà, di importo massimo pari a 400 euro mensili pro capite per un anno, potrà essere richiesto all’INPS con apposita domanda, sulla base del modello predisposto, di un’autocertificazione dell’interessata cui si aggiunge una dichiarazione firmata dal rappresentante legale del centro antiviolenza che ha preso in carico la stessa, che ne attesti il percorso di emancipazione ed autonomia intrapreso e la dichiarazione del servizio sociale professionale di riferimento, che ne attesti lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente. Il reddito di libertà è finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale nonché il percorso scolastico e formativo dei figli minori. L’aiuto è compatibile con altri strumenti di sostegno come il Reddito di Cittadinanza.


«Un atto di civiltà», dichiara Ada Chirizzi, Segretario Generale della Cisl di Lecce, «un ulteriore passo verso la rimozione di quegli ostacoli all’affermazione della dignità della persona, del diritto a una vita senza violenza, della libertà di poter scegliere. Per l’affermazione di questi fondamentali diritti ci spendiamo da tempo come Cisl di Lecce all’interno

delle cabine di regia degli Ambiti e dei Consorzi Sociali territoriali, dove vengono definite misure e percorsi di prevenzione e contrasto della violenza

contro donne e minori, a partire da quelli della sempre più nutrita e qualificata rete dei Centri anti violenza (CAV). Così come pure siamo impegnati all’interno delle reti che intendono operare un cambio culturale. Perché la violenza su donne e minori è principalmente un problema culturale che richiede un comune impegno per un suo superamento».


Attualità

Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

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Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.

A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.

Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.

Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.

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Alessano

Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio. 

Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.

Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa. 

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.

Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.

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Attualità

Verso il referendum: a Muro nasce il Comitato Cittadino

Per promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza all’appuntamento del prossimo 8-9 giugno

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Si è costituito a Muro Leccese il Comitato Cittadino promotore dei cinque sì al referendum dell’8 e 9 giugno 2025, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza al prossimo appuntamento referendario.

Il comitato è espressione di un’ampia convergenza democratica e civile: ne fanno parte ARCI Liberi Cantieri, la Camera del Lavoro della CGIL, Patrizia Miggiano, Antonio Carluccio, Marco Chiri, consiglieri comunali, ed è aperto a tutti coloro che vorranno unirsi. 

“Una composizione pluralista che testimonia l’importanza di un confronto aperto e costruttivo sui temi referendari”, si legge nella nota che ne dà notizia.

Promuove il SÌ ai quesiti sul lavoro portati avanti innanzitutto dalla CGIL Fabrizio Patera – rappresentante della Camera del Lavoro di Muro Leccese – che dice “serviranno a restituire dignità, stabilità e sicurezza al lavoro in Italia; un’opportunità concreta per correggere le distorsioni introdotte dal Job Act”.

Christian Bevilacqua – Presidente del locale circolo Arci Liberi Cantieri – a nome del direttivo si schiera dalla parte “dei diritti di chi cresce, studia e vive nel nostro Paese e ha il diritto di sentirsi pienamente parte della comunità attraverso il referendum per diminuire i tempi di concessione della cittadinanza” e invita “tuttə a recarsi e votare a favore dei referendum e in particolare per quello sulla cittadinanza”.

Il comitato promuoverà incontri pubblici, iniziative nelle piazze, momenti di approfondimento e distribuzione di materiali informativi sui quesiti referendari perché tutte e tutti riconoscano l’importanza della partecipazione.

Tutte le forze associative, i partiti, le cittadine ed i cittadini che vogliano aderire al Comitato referendario possono scrivere a referendum25.lecce@gmail.com

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