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Cronaca

Un artista salentino nella “Serie A” del rap

Mine, al secondo Francesco Minerba, di Tuglie, nel nuovo disco di Il Ghost

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Il rap del salentino Mine nelle tracce del nuovo disco de Il Ghost.





L’arte e la tecnica di Francesco Minerba, 19enne originario di Tuglie, studente del Sae Institute di Milano con l’obiettivo di diventare sound engineer, è ospite della nuova produzione dell’artista italo- albanese dal titolo Lindon Vol. 1, curata dalla Warner Music Italy e uscita dal primo aprile.





Un grande risultato per il giovane artista di Tuglie che in pochi mesi si è fatto notare sulla scena urban milanese tanto da tirarsi addosso le attenzioni di molti esperti del settore.





Appassionatosi alla produzione audio da giovanissimo, Francesco ha iniziato il suo percorso artistico sul finire dello scorso anno grazie all’incontro con Xclax e 4Veritas, coi quali ha messo su il primo studio di registrazione.





«Non posso che ringraziarli – dice Mine – mi hanno accolto a braccia aperte e mi hanno messo a disposizione le loro esperienze. Abbiamo grandi progetti da portare avanti assieme, sapere di potere lavorare con loro mi dà grandi motivazioni e speranze».




Ma le indubbie qualità musicali e tecniche del giovane talento di Tuglie non è sfuggito agli occhi de Il Ghost, il quale gli ha fatto curare le produzioni di Dy Telefona e Sun um Nalin, due brani del disco, oltre a quella del freestyle utilizzata dall’artista per il lancio del suo nuovo album.





«Il Ghost e il suo manager Gabri mi hanno dato la possibilità di esordire nella serie A del rap, aspettavo questo momento da tempo. Non ho mai pubblicato nulla di ufficiale sulle piattaforme di streaming – dice ancora Francesco Minerba, in arte Mine – attendevo il momento giusto per farlo. Lavorare accanto a Il Ghost è stato esaltante. È attento a ogni dettaglio, scrupoloso, segue tutto in prima persona e poi è lungimirante come pochi. È stata una grande iniezione di fiducia – rimarca Mine – il fatto che lui e Gabri abbiano compreso quanto sia determinato e riconosciuto della qualità nella mia musica».





Pensando al suo futuro, Francesco Minerba sottolinea: «Prima dell’estate c’è possibilità di pubblicare nuovi brani con etichette importanti. Lavoro duro per provare a raggiungere i miei obiettivi. Uno dei miei sogni è andare negli Stati Uniti, a Los Angeles per migliorare il mio bagaglio artistico e umano e potere vivere quello che ascolto nella musica. È importante avere stimoli sempre nuovi – conclude Mine – così come ampliare la rete degli artisti coi quali collaboro».






Cronaca

Poggiardo: «L’ultimo regalo»

Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari

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Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.

Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)

«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».

«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».

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Cronaca

Maltrattamenti in famiglia, arresto a Gagliano

Dopo una segnalazione i poliziotti del commissariato di Taurisano hanno trovato nell’abitazione indicata un 40enne del posto che inveiva e minacciava di morte i propri anziani genitori. Il padre presentava anche una ferita alla mano

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Gli agenti del Commissariato di Taurisano sono intervenuti dopo una segnalazione di maltrattamenti in famiglia a Gagliano del Capo.

Arrivati sul posto i poliziotti hanno trovato nell’abitazione segnalata un uomo di 40 anni che inveiva e minacciava di morte i propri anziani genitori.

Mentre, nella casa, erano visibili diversi elementi d’arredo danneggiati, il padre dell’aggressore presentava anche un’evidente ferita a una mano.

È stato così chiamato personale del 118 intervenuto in soccorso dell’uomo ferito che è stato accompagnato al pronto soccorso di Casarano,

Al termine delle cure necessarie, è stato dimesso con una prognosi di 7 giorni.

L’uomo ha sporto quindi denuncia nei confronti del figlio che, accompagnato negli uffici del Commissariato, al termine delle procedure, è stato arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia e, su disposizione del P.M. di turno, condotto in carcere.

*foto in alto di repertorio
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Cronaca

Sicurezza sul lavoro, sommerso e caporalato: 40 persone deferite

I carabinieri hanno controllato 51 aziende in provincia, sospeso 16 attività ed elevato ammende per 220 mila euro e sanzioni amministrative per 63.500 euro

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Nel quadro di un’attività ispettiva programmata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro – Direzione Centrale per la Tutela, la Vigilanza e la Sicurezza del Lavoro, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, insieme al personale della Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce, con il supporto dell’Arma Territoriale, hanno portato a termine una significativa attività di controllo.

L’attività ha avuto come finalità principale il contrasto al lavoro irregolare, all’intermediazione illecita e al caporalato, oltre alla verifica del rispetto delle normative vigenti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nel corso delle ispezioni sono state controllate complessivamente 51 aziende attive in diversi settori, tra cui edilizia, commercio e agriturismo/ristorazione.

A seguito delle irregolarità riscontrate – tra cui l’impiego di lavoratori “in nero e gravi violazioni in materia di sicurezza – sono state disposte 16 sospensioni di attività imprenditoriali.

Le autorità competenti hanno inoltre irrogato ammende per un totale di 220mila euro e sanzioni amministrative pari a 63.500 euro. Complessivamente, 40 persone sono state deferite in stato di libertà per le violazioni accertate, in conformità alla normativa vigente.

L’operazione si inserisce nel più ampio impegno volto a tutelare i diritti dei lavoratori e a contrastare pratiche illecite che compromettono la regolarità del mercato del lavoro e la sicurezza degli ambienti lavorativi.

Le violazioni emerse hanno riguardato soprattutto l’inosservanza dei requisiti minimi di sicurezza, quali: mancata formazione dei lavoratori, assenza di misure antincendio adeguate, carenze negli accessi ai posti di lavoro in quota, mancata sorveglianza sanitaria, inadeguate condizioni igieniche dei luoghi di lavoro, mancata redazione del Piano Operativo di Sicurezza e mancato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

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