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Tricase, scuola di via Apulia: più grandi di un anno

La socializzazione delle attività svolte culminerà nella manifestazione che mercoledì 8 giugno vedrà protagonisti i ragazzi e ragazze dell’Istituto

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La proposta didattica dell’ultimo anno ha ampliato e sostenuto l’offerta formativa dell’istituto di Tricase in Via Apulia, attraverso azioni specifiche finalizzate a ridurre il rischio di dispersione scolastica, promuovendo iniziative per l’aggregazione, la socialità e la vita di gruppo delle alunne e degli alunni. Il progetto ha favorito una combinazione dinamica di conoscenze, abilità e atteggiamenti proposti al discente per lo sviluppo della persona e delle relazioni interpersonali, l’inclusione sociale, il potenziamento delle competenze per rafforzare il successo formativo.


I percorsi hanno promosso una dimensione relazionale nei processi di insegnamento e apprendimento e il benessere dello studente e favorito e migliorato i processi di apprendimento attraverso l’utilizzo di tecniche e strumenti anche non formali e di metodologie didattiche innovative. La socializzazione delle attività svolte culminerà nella manifestazione che mercoledì 8 giugno vedrà protagonisti i ragazzi e ragazze dell’Istituto.


Il modulo “Alla ricerca del personaggio” è stato un valido strumento educativo, un laboratorio che ha avvicinato i bambini al teatro, rendendoli protagonisti, poiché hanno potuto prendere coscienza del proprio mondo interiore, imparando ad esercitare un controllo sulle proprie emozioni, superando difficoltà ed insicurezze. Il laboratorio teatrale ha avuto un enorme effetto benefico sulla timidezza e sull’inibizione.


I percorsi “Sosteniamoci” incentrati su ambiente e sostenibilità e basati su esperienze laboratoriali hanno guidato i bambini, in maniera giocosa, alla scoperta e alla valorizzazione del proprio territorio, all’osservazione e alla conoscenza dei cicli biologici dei vegetali e degli animali.


Raccontiamo” si è snodato in due step fondamentali di un percorso centrato sullo sviluppo di competenze di analisi e comprensione in ascolto e lettura e di rielaborazione e scrittura creativa. Lo sfondo integratore del libro “Favole di pace” di Mario Lodi ha favorito ampie attività di interpretazione del testo e di riflessione su tematiche attuali, permettendo agli alunni di immergersi nelle storie e andare oltre le stesse per diventare scrittori protagonisti attraverso la fantasia, l’immaginazione e la scrittura creativa. L’intreccio con attività ludiche mirate, finalizzate alla cooperazione e all’empatia, ma anche alla scoperta e all’esplorazione di meccanismi narrativi accattivanti, ha incrementato il coinvolgimento e l’entusiasmo di tutti gli alunni che hanno dimostrano un’efficace motivazione intrinseca.

Con i moduli di Musica gli alunni, in formazione orchestrale, hanno realizzato e suonato gli strumenti a percussione di vario tipo sulla musica dei Gipsy King e, in allegria, concluderanno il loro percorso con l’esibizione di due coreografie di musica e movimento suonando a ritmo le parti del proprio corpo.


Sulle tracce della nostra terra” è stato incentrato sulle testimonianze della storia del ‘ 900 scritte dal Nazismo. Il percorso è stato dedicato alla condizione dei bambini nei campi di concentramento che sono diventati protagonisti di una rappresentazione teatrale sviluppata considerando l’aspetto umano, quello dei sentimenti provati dai bambini ebrei e nei quali i corsisti si sono immedesimati.


Il modulo PON “Sulla scena”, di arte, scrittura creativa e teatro, è stato un laboratorio che ha consentito ai ragazzi di migliorare la comunicazione, conoscere meglio se stessi e gli altri, sviluppando la fantasia e la creatività, le potenzialità espressive con i giochi  di percezione del corpo e dello spazio attraverso il linguaggio teatrale (corpo, gesto, suono, voce, movimento nello spazio). Le parole-chiave sono state, infatti, socialità, movimento e creatività. I ragazzi hanno lavorato sul Risorgimento italiano. Dalla Storia hanno tratto le storie, trasformate poi in dialoghi. La storia viene, infine, raccontata sulla scena dal titolo “Buon compleanno, Italia”.


Immersi nell’arte” è stato un viaggio che ha permesso ai ragazzi di immergersi nell’arte per  scoprire che cos’ è…Si sono impegnati con la mente, con il cuore, con il corpo e con le mani, lavorando in maniera individuale ma anche in gruppo Oltre Me, Oltre Noi: «Questo è per noi l’arte: uno scambio di energia positiva che viene da tutti ed è per tutti!».


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Ugento, Storie di donne del ‘900

Giovedì 23 ottobre, nella Chiesa di San Lorenzo, i canti alla stisa del Coro di Ugento. A seguire Ornella Ricchiuto, autrice del volume “Donne in Terra d’Otranto. Per un’antropologia delle voci”

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Ci sono voci che non si spengono mai, sospese nell’aria tra case bianche e muretti a secco, tra il respiro del mare e quello della terra.

Sono le voci delle donne del Sud, con mani forti e parole misurate, che hanno cucito la trama sociale, culturale ed economica a cavallo tra il XX e il XXI secolo.

Giovedì 23 ottobre, a Ugento, quelle voci torneranno a risuonare con “Storie di donne del ’900”, un progetto dedicato alla memoria, al canto e alla dignità femminile del Mezzogiorno.

La serata si aprirà alle ore 18,30 nella Chiesa di San Lorenzo con i canti alla stisa eseguiti dal Coro di Ugento.

Dopo il canto, il pubblico si muoverà in corteo verso l’antica dimora rurale “Il Giardino del Priore” e, alle ore 19, Francesco Pacella, presidente della Pro Loco di Ugento e Marine APS, darà il benvenuto e introdurrà la serata.

Seguirà l’intervento di Ornella Ricchiuto, autrice del volume “Donne in Terra d’Otranto. Per un’antropologia delle voci” (Liquilab Editore) e dottoranda di Ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale presso l’Università del Salento.

L’opera nasce da una ricerca antropologica e visuale che indaga la condizione femminile del Novecento attraverso la raccolta di venti storie di vita nell’area meridionale della Puglia.

Racconti che profumano di pane, di terra e di mare; che parlano di lavoro, di partenze e di ritorni, di dignità e di emancipazione. Ogni voce è un frammento di terra, ogni racconto un gesto d’amore verso la vita. Sono memorie che, come fili sul telaio, si intrecciano per ricomporre la microstoria dei paesi del Mezzogiorno.

Prima, nnu cumpare l’à chiamatu in Svizzera… Poi è vinutu e n’imu sposati. [U] ’61! Sì. Gennaio, gennaio. Sì, 25 gennaio. A cquai m’aggiu spusata… Qui sono… staci nchianava ddhu borgu, a piedi! Tannu alla mpede se scia. Sì, simu vinute de retu u burgu e simu nchianate alla nchianata. Cquai ede cu vai alla cattedrale alla mpede. A cquai nc’ede u compare ca me ccompagnava e tutti i parenti di dietro, facívane a trascina…” (estratto dalla Storia di vita di Vincenza Troisio, tratta dal volume “Donne in Terra d’Otranto. Per un’antropologia delle voci”).

Queste parole ci riportano a un passato ancora vivo, tessuto di comunità e di memorie condivise che diventano eredità collettiva.

La presentazione sarà accompagnata dalle letture di Patrizia Ponzetta e Samuele Bramato, e vedrà la partecipazione dei Ciceroni e Custodi di Comunità.

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Patù e Morciano, corsi di formazione

Domani la presentazione presso la sala Consiliare di Patù. Si tratta di due corsi indipendenti e totalmente gratuiti dedicati a imprese, professionisti e studenti universitari

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I Comuni di Patù e di Morciano di Leuca invitano alla presentazione di due nuovi corsi di formazione dedicati alla valorizzazione del territorio e allo sviluppo delle competenze professionali.

I due percorsi formativi gratuiti con posti limitati saranno presentati domani, martedì 21 ottobre, alle ore 18, presso la Sala Consiliare di Patù.

Il primo, promosso e organizzato dall’Università del Salento, è intitolato “Valorizzazione economica del patrimonio culturale locale” e prenderà avvio nelle prossime settimane.

Il secondo, curato dalla scuola di formazione ASCLA, sarà erogato in lingua inglese con il titolo “English for Tourism – Language, Culture & Business Skills” e inizierà nel gennaio 2026.

Entrambi i corsi si rivolgono alle imprese che operano o intendono operare nei settori della ricettività alberghiera ed extra-alberghiera, dei servizi culturali e creativi, dell’intermediazione turistica e dell’organizzazione di eventi e fiere.

Non è previsto alcun limite di età per l’iscrizione e, al termine di ciascun percorso, sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

L’incontro si aprirà con i saluti del sindaco di Patù Gabriele Abaterusso e di quello di Morciano di Leuca Lorenzo Ricchiuti.

Durante l’incontro, i corsi verranno illustrati nel dettaglio dal professor Pierluca Di Cagno dell’Università del Salento e da Benedetta Negro di ASCLA.

In quella sede sarà inoltre possibile effettuare direttamente l’iscrizione.

In particolare, il corso universitario mira a trasferire conoscenze e metodologie di livello accademico per arricchire il patrimonio culturale e professionale degli imprenditori locali, con un’attenzione specifica alla valorizzazione economica del patrimonio culturale, materiale e immateriale dei Comuni di Patù e Morciano di Leuca.

Le iscrizioni al corso dell’Università del Salento sono aperte fino al 25 ottobre e possono essere effettuate seguendo le indicazioni disponibili al seguente link: https://www.dse.unisalento.it/-/apertura-iscrizioni-al-corso-di-formazione-valorizzazione-economica-del-patrimonio-culturale-locale-

Al termine del corso, il Dipartimento di Scienze dell’Economia dell’Università del Salento rilascerà un attestato di partecipazione. Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea dello stesso Dipartimento è inoltre previsto il riconoscimento di 2 CFU come crediti formativi opzionali.

L’iniziativa è promossa dal Dipartimento di Scienze dell’Economia dell’Università del Salento e da ASCLA – Ente di Formazione, nell’ambito del progetto “Storie Meridiane”, sostenuto dai Comuni di Patù e Morciano di Leuca e finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU e dal Ministero della Cultura, nell’ambito della misura M1C3I2.1 “Attrattività dei Borghi”.

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Cutrofiano, una serata in ricordo di Uccio Aloisi 

A 15 anni dalla scomparsa del cantore salentino, omaggio a un uomo che con la sua voce ha trasformato il canto popolare in patrimonio condiviso e ha reso il suo piccolo paese in una vera casa della memoria

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Al Mercato della Cultura di Cutrofiano, la quindicesima edizione de Li Ucci Festival, ideata e promossa da Sud Ethnic Aps con la direzione artistica di Antonio Melegari, in sinergia con il Comune di Cutrofiano e in collaborazione con altri partner pubblici e privati, ospita una serata in ricordo di Uccio Aloisi, nel quindicesimo anniversario della sua scomparsa e nella sua città natale.

Appuntamento domani, martedì 21 ottobre (ore 21 | ingresso libero).

Il 21 ottobre 2010 moriva infatti il cantore di Cutrofiano, tra i personaggi più carismatici, conosciuti e apprezzati della tradizione musicale salentina.

Sul palco l’Uccio Aloisi gruppu, che lo ha accompagnato nel Salento e in Italia, segue ancora oggi il suo repertorio e il suo stile, per un tributo che diventa rito collettivo.

Un omaggio a un uomo che con la sua voce ha trasformato il canto popolare in patrimonio condiviso e ha reso il suo piccolo paese in una vera casa della memoria.

Uccio Aloisi

Uccio Aloisi ha calcato palchi importanti collaborando con artisti italiani e internazionali come Buena Vista Social Club, Massimo Ranieri, Mauro Pagani, Stewart Copeland, Giuliano Sangiorgi e tanti altri.

Nel 2005 è stato uno dei personaggi principali del film documentario Craj di Davide Marengo.

Ma Aloisi non era soltanto un solista: nel suo “canto lungo” c’era l’eco di un’intera comunità, il respiro corale di un territorio che nella musica ha sempre trovato identità.

Nel 2011, per tenere viva la memoria non solo di Uccio e del gruppo Gli Ucci, ma di tutti i cantori capaci di tramandare saperi, tradizioni e storie, nacque Li Ucci Festival.

Quest’anno la rassegna ha celebrato l’importante traguardo con una settimana di concerti, laboratori, incontri, mostre e degustazioni, chiusa dal pranzo sociale AssaggiUcci.

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Uccio Aloisi Gruppu

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