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Giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo, l’oro infinito di Miggiano

La scuola primaria di Miggiano, espone il simbolo dell’ infinito, scelto proprio dai ragazzi autistici perché l’infinito rappresenta la diversità delle persone autistiche e le infinite possibilità cioè la moltitudine di possibilità e variazioni all’interno delle persone autistiche

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Domani 2  aprile  è la Giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo.


Per l’occasione l’Istituto Comprensivo di Miggiano ha scelto il simbolo dell’infinito color oro.


La ricorrenza, pone sotto l’attenzione di tutti, il rispetto dei diritti delle persone nello spettro autistico e promuove la ricerca e la diagnosi, contrastando la discriminazione e l’isolamento, di cui sono ancora oggi vittime le persone autistiche e le loro famiglie.


In occasione della giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo, la scuola primaria di Miggiano, espone il simbolo dell’ infinito, scelto proprio dai ragazzi autistici perché l’infinito rappresenta la diversità delle persone autistiche e le infinite possibilità cioè la moltitudine di possibilità e variazioni all’interno delle persone autistiche.


Tra i motivi del colore, il simbolo chimico dell’oro: Au(tism).


Le persone autistiche, infatti, si dissociano dal colore blu e dal puzzle e sostengono fortemente la convivenza delle differenze come alternativa all ‘inclusione in quanto basata sulla reciprocità e il mutuo rispetto a differenza del concetto di inclusione stabilito dalla cultura dominante.


Il  professor Gregorio Campi, vice preside, dell’Istituto Compresivo di Miggiano ha precisato: “L’autismo è un modo di essere e la scienza medica può aiutarci a comprendere il perchè di alcune caratteristiche, ma non è l’unico punto di vista. E’ importante ascoltare la voce di chi l ‘autismo lo vive in prima persona , portare  una voce differente nei numerosi eventi promossi da specialisti e associazioni per guardare l’autismo da diverse prospettive e di conseguenza conoscerlo in maniera più completa. Da qui, la scelta in questa giornata, di adottare il simbolo dell’infinito dorato, come inizio di un percorso che, risvegliando gli animi, conduca alla realizzazione di un lavoro in sinergia tra specialisti, insegnanti di sostegno e persone autistiche  il cui contributo ritengo sia indispensabile”.


I dati sull’ autismo sono impressionanti: in Italia si stima che 1 bambino su 77 nella fascia d’età 7-9 anni  presenti un disturbo dello spettro autistico (Osservatorio Nazionale coordinato dall’ ISS e Ministero della Salute.).


Questo significa che in una classe su tre, delle scuole elementari, c’è un bambino autistico.


Sebbene le cause dello spettro autistico siano ancora oggetto di studio, le ricerche attuali hanno aiutato a comprendere  che alla base di questo percorso  di sviluppo atipico risieda una base genetica non attribuibile alla mutazione di un solo gen , ma dalla combinazione di più geni (fattori poligenici) in interazione con fattori ambientali.


Purtroppo, nella scienza, gli errori fanno parte del processo e la storia è piena di teorie ipotizzate e poi accantonate da nuovi dati.


Le false teorie e i miti scientifici possono avere anche conseguenze devastanti per la vita di molte persone e tra queste teorie errate quella delle “madri frigorifero” è stata sicuramente tra gli episodi più dolorosi per la psicologia.


Nello specifico, intorno agli anni “60 si riteneva che a rendere i bambini autistici fosse la mancanza di calore materno e la carenza di supporto emotivo dei genitori.


Questa falsa teoria, enfatizzava che l’autismo nei bambini fosse causato da genitori freddi ed assenti che non fossero in grado di creare un legame affettivo con il proprio figlio durante l’infanzia.

Oggi sappiamo che questa teoria è falsa e assolutamente errata, e le ricerche sulle relazioni dei genitori con i  figli autistici hanno evidenziato che la qualità del rapporto  tra madre e figlio non è collegato allo sviluppo delle componenti cliniche tipiche del disturbo dello spettro autistico e che spesso il legame tra genitori e bambini con diagnosi di autismo risulta essere sicuro e caloroso.


L’autismo non è una malattia


Una malattia, infatti, prevede una diagnosi e una cura: dall’autismo invece non si guarisce. L’autismo è una sindrome: sarebbe meglio definirlo ‘sindrome dello spettro autistico’, una sindrome che riguarda tutta la morfologia della persona, che interessa ogni aspetto del suo essere. Ogni individuo affetto da autismo è unico e irripetibile perché esistono infinite combinazioni di questa sindrome, alcuni hanno un alto funzionamento intellettivo, un QI addirittura superiore alla norma, altri invece hanno dei deficit. Alcuni bambini autistici a 10 anni dicono solo mamma, altri parlano.


Purtroppo dietro una diagnosi di autismo , si avverte subito un grande senso di smarrimento, il mondo ti crolla addosso, cominci a documentarti, soffri, il cuore è dolorante, vedi davanti a te un futuro nero.


Gli anni passano, cerchi la normalità, ti abitui, cerchi di trovare delle strategie, hai paura che gli altri notino in tuo figlio qualche atteggiamento diverso…..


Nella mente si affollano tante domande… ti rendi conto che il concetto di normalità non è più quello a cui eri stata abituata e ti chiedi qual è il confine tra normale e non?


Può la conoscenza della diversità renderci migliori e accettare un diverso modo di agire?


Sono circa 500.000 le famiglie in Italia in cui è presente almeno una persona con disturbi dello spettro autistico e la società non è ancora pronta e preparata ad accoglierle per questo bisogna sensibilizzare le istituzioni per sviluppare , promuovere e sostenere servizi educativi e abilitativi specifici per questo tipo di disabilità.


La persona autistica, ha bisogno di sperimentare situazioni di successo e integrazione, dal mondo della scuola a quello degli altri contesti sociali con cui entrerà in contatto, l’obiettivo finale è il raggiungimento di un ‘autonomia tale da permettere una vita serena , il più possibile indipendente dalle famiglie.


Occorre preparare oggi il loro futuro, questo è l’appello delle famiglie, consapevoli che potremo accompagnarli, soltanto in parte nel loro difficile cammino come individui nella nostra società.





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A Leuca “Arte è moda”, ai piedi della cascata monumentale

Si avvicina all’evento finale, con relativa premiazione, del concorso per giovani fashion designer

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Si avvicina l’evento conclusivo di Arte è moda, il concorso per giovani fashion designer promosso dalla Proloco di Leuca con il patrocinio del Comune di Castrignano del Capo.

L’appuntamento, come da dettagli nella locandina che segue, è per il 19 maggio prossimo alle ore 19:30 presso la scalinata monumentale di Santa Maria di Leuca. In palio un montepremi da 500 €.

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Aperitivo tra i filari ad Ugento

Domenica 5 maggio, ore 17,30, Orti abitati. Fra l’uliveto e i filari di melograno in fiore, un momento di relax e magia

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La bellezza della campagna salentina, il tramonto, la musica.

Domenica 5 maggio, dalle ore 17,30 tornano, gli aperitivi tra i filari di Orti abitati, a Ugento (sp 325 – svincolo via San Pantaleo).

Fra l’uliveto e i filari di melograno in fiore, un momento di relax e magia.

Stuzzicando con prodotti locali e sorseggiando un calice di vino, in un suggestivo salotto all’aria aperta seduti su balle di fieno.

Posti limitati.

Richiesta prenotazione al 3286516521.

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A Tagliatelle percorsi per coppie in dolce attesa, pazienti oncologici, famiglie e bambini

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Ogni gravidanza è unica e diversa dalle altre, così come ogni corpo, la gestazione non è un “momento” ma un percorso, lungo e articolato, mai riproducibile nella stessa donna e neanche nella stessa coppia. E nell’ambito delle attività progettuali de “La Comunità del Ninfeo” – sostenuta da Con i Bambini – lo sportello TiAscolto Lecce propone un percorso gratuito di sei incontri di gruppo rivolto a cinque coppie in attesa a partire dal secondo trimestre di gravidanza con l’intento di esplorare il variegato mondo emotivo che circonda la coppia in un momento tanto prezioso e speciale quanto complesso come quello di essere in attesa di una nuova vita che sta per nascere. Le coppie saranno accompagnate da una psicologa perinatale e uno psicoterapeuta, con la partecipazione di un’ostetrica – figura centrale in gravidanza, parto e post-parto.

Il percorso avrà inizio l’8 maggio (dalle 18 alle 19:30) presso Masseria Tagliatelle, in via del Ninfeo a Lecce. Per prenotarsitelefonare al 329 7523104 o scrivere a tiascoltolecce@gmail.com

Inoltre, sempre in via del Ninfeo, grazie a Io non mollo a partire dal prossimo 7 maggio cominceranno i corsi di mindfulness che aiuteranno i partecipanti a passare da uno stato di disequilibrio e sofferenza ad uno di maggiore percezione soggettiva di benessere.

A partire da martedì 7 maggio, alle ore 19, col dottor Pietro Petrachi, si terranno otto appuntamenti dedicato a tutti. Durante il percorso verranno insegnate la consapevolezza del presente, la gestione dello stress e dell’ansia, il potenziamento della concentrazione e la migliore qualità del sonno. E malgrado sia già sold-out, è possibile inviare una mail a info@tdfmediterranea.org “prenotando” il proprio posto nel caso qualcuno dovesse rinunciare.

Ogni giovedì, invece, a partire dal 16 maggio alle 19:30, con la dottoressa Maria Rosaria Tamborrino altri otto appuntamenti –dedicati però ai pazienti oncologici – per imparare a essere più consapevoli nell’individuazione della serenità nel caos, e scoprire pratiche di mindfulness progettate per nutrire mente, corpo e spirito durante il percorso oncologico.

Per prenotare è sufficiente cliccare quihttps://www.masseriatagliatelle.it/comunita/

Intanto, anche la prossima settimana proseguiranno le visite guidate a cura di Earth del Ninfeo delle Fate (il giovedì alle 16:30 e il sabato alle 10:30), gli sportelli orientamento di Aforisma Business School (l’8 maggio alle 14:30) e le jam session de La Puebla (il 9 maggio alle 18). In più, venerdì 10 maggio (alle 18:30) per bambini e famiglie si terrà lo spettacolo de Il Piccolo Principe e sabato 11 maggio (dalle 15 alle 18) a Tagliatelle si costruirà una biblioteca da zero. L’attività, che rientra all’interno del progetto “La Comunità del Ninfeo”, è aperta a bambine e bambini.

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