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Attualità

Direzione d’orchestra, salentino vince Concorso Mahler

Giuseppe Mengoli di Spongano si è aggiudicato il primo posto al prestigioso concorso internazionale Mahler. Jakub Hrůša, presidente della giuria e direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Bamberg: «Ha una spiccata capacità di ispirare i musicisti e il pubblico attraverso il suo linguaggio musicale, che parla direttamente al cuore degli ascoltatori»

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Lo sponganese Giuseppe Mengoli ha vinto 7° Concorso di direzione d’orchestra Mahler dell’Orchestra Sinfonica di Bamberg.


Mengoli si è così assicurato un premio in denaro di 30mila euro classificandosi davanti al nippo-americano Taichi Fukumura (20.000 euro) e al tedesco Georg Köhler, che si è classificato terzo e ha ricevuto un premio in denaro di 10 mila euro.


Il premio per la “Migliore direzione d’orchestra di una composizione contemporanea”, dell’importo di 7.500 euro donato dalla Fondazione Mahler, è stato assegnato all’americano Kevin Fitzgerald.


Giuseppe Mengoli è così il primo italiano a vincere il Concorso Mahler dalla sua fondazione nel 2004.


Tra i più celebri premiati dal Concorso Mahler anche Gustavo Dudamel, Lahav Shani, Oksana Lyniv, Aziz Shokhakimov. Il repertorio del concorso, che si è svolto a Bamberg dal 7 al 13 luglio, comprendeva la Settima Sinfonia di Gustav Mahler, di cui sono stati eseguiti diversi movimenti in ogni turno, e brani di Haydn, Deutsch, Berg e Stravinskij.


Il concerto finale del concorso, che ha registrato il tutto esaurito, ha visto il vincitore sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Bamberg e il baritono Thomas Hampson.


Fino a poco tempo fa, Giuseppe Mengoli è stato direttore assistente di Lorenzo Viotti presso la Netherlands Philharmonic Orchestra e la Netherlands National Opera di Amsterdam.


Questa primavera ha fatto parte del team artistico dell’Orchestre National de France nella nuova produzione de La Bohème al Theatre de ChampsElysee, assistendo Viotti e l’ensemble durante la fase delle prove.

Tra il 2014 e il 2018 ha lavorato come assistente, tra gli altri, di Oleg Caetani, John Axelrod, Daniel Barenboim e Christoph König, e con istituzioni e orchestre come la Real Orquesta Sinfonica de Sevilla, l’Opera di Oslo, il Teatro Mariinsky, l’Orchestra Sinfonica de La Verdi, il Covent Garden di Londra.


Mengoli ha debuttato in Olanda come direttore con la Nederland Chamber Orchestra e Leonard Elschenbroich alla Cello Biennale ’22 di Amsterdam, dove ha presentato la prima mondiale del Concerto per violoncello n. 2 di Willem Jeth con grande successo di pubblico e critica.


I candidati al concorso 2023 sono stati più numerosi che mai: con 350 domande valide (282 maschili, 67 femminili e una diversa) e quasi il 20% di donne, una tendenza chiaramente in crescita.


16 direttori d’orchestra uomini e 4 donne sono stati selezionati e invitati a Bamberg.


Il Concorso Mahler è stato fondato dall’Orchestra Sinfonica di Bamberg e dal suo allora direttore principale Jonathan Nott nel 2004 e si svolge ogni tre anni.


Anche quest’anno la giuria internazionale era di alto livello e ancora più ampia, con 15 persone, e ancora una volta era composta dai più diversi membri del mondo della musica classica: Oltre alla mecenate Marina Mahler, nipote del compositore e direttore d’orchestra Gustav Mahler, che sostiene la giuria come membro onorario, e al presidente della giuria Jakub Hrů ša, direttore principale dei Bamberg Symphoniker, la giuria comprendeva direttori d’orchestra come Barbara Hannigan e John Storgårds, manager musicali come Deborah Borda e Pamela Rosenberg, nonché compositori e artisti, come Thomas Hampson.


Jakub Hrůša, presidente della giuria e direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Bamberg, ha detto del vincitore: «Giuseppe Mengoli ha una personalità umile e sensibile, che mostra una notevole armonia tra gentilezza e forza interiore. Ha dato una prova assolutamente convincente in tutti i round del Concorso, con una perfetta combinazione di conoscenza della partitura e un feeling straordinariamente naturale con la musica. Ha una spiccata capacità di ispirare i musicisti e il pubblico attraverso il suo linguaggio musicale, che parla direttamente al cuore degli ascoltatori».


Attualità

Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD

Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»

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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.

«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».

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Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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Attualità

“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano

Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.

Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.

Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.

A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.

Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.

Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).

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