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Attualità

A Patù una speranza di pace dai rifugiati

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Ieri pomeriggio in Piazza Indipendenza a Patù si è accesa la “Luce della Pace”.





Un grido di speranza e ribellione alla guerra, che viene un progetto fortemente voluto e realizzato dagli ospiti dei progetti di accoglienza del Capo di Leuca, gestiti da Arci Lecce Solidarietà Soc. Coop.: un corso in collaborazione con il maestro di luminarie Gianfranco Ecclesie e con il Patrocinio del Comune di Patù, che ha restituito un esito il forte significato si accenderà tutte le sere nel cuore del paese.

















Attualità

C… siamo, inizia l’avventura del Casarano

Oggi alle 17 il raduno negli impianti dell’Heffort Sport Village a Parabita, dove i calciatori sosterranno le visite mediche e i test atletici. La rosa a disposizione di Di Bari in attesa di altre novità dal mercato

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di Giuseppe Lagna

Tutto pronto per l’inizio ufficiale della nuova stagione del Casarano Calcio, edizione serie C 2025-2026.

Oggi alle ore 17 è previsto il raduno negli impianti dell’Heffort Sport Village a Parabita, dove i calciatori sosterranno le visite mediche e i test atletici.

Come lo scorso anno è scattato il tam-tam per portare i tifosi ad accogliere degnamente i propri beniamini, che si accingono ad affrontare la terza categoria professionistica dopo lunghi anni di attesa.

Scorriamo la rosa dei Rossoazzurri, capitanati dall’allenatore Vito Di Bari (“secondo” Federico Giampaolo), al momento così composta:
(confermati) Giancarlo Malcore, Leonardo Perez, Antonio Guastamacchia, Gaetano Logoluso, Antonio D’Alena, Giovanni Pinto, Leandro Versienti, Vincenzo Ferrara, Ismael Cajazzo, Alessio Barone, Milos Milicevic, (settore giovanile) Diego Malagnino, Marco Ferilli, Matteo Martina, Tiziano Lattante; (arrivi) Cosimo Chiricò, Ertijon Gega, Raffaele Maiello, Vincenzo Millico, Filippo Bacchin, Niccolò Chiorra, Flavio Di Dio.

La Società non esclude altri prossimi arrivi in vista del ritiro, secondo una coppia per ruolo come nelle intenzioni del duo Fulvio Navone e Antonio Obbiettivo.

La partenza per il ritiro di Cascia (m 653 slm) avrà luogo mercoledì 16 luglio, presso i campi erbosi dell’hotel “La Reggia”, e si concluderà il 31 luglio.

Amichevoli previste il 21 con il Cascia, Montegranaro (24), Sambenedettese (27) e Frosinone (31).

Nella foto in alto, la festosa accoglienza della squadra l’anno scorso al Capozza.

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Attualità

Campagna antincendio: il prezioso contributo delle Guardie Ambientali d’Italia

Il Coordinamento Provinciale di Lecce al lavoro per tutelare il patrimonio boschivo, in collaborazione con la Polizia Locale di Ruffano e le autorità competenti

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Le Guardie Ambientali d’Italia – Coordinamento Provinciale di Lecce, guidate dal dirigente dott. Davide Rizzello, sono attive sul territorio per le operazioni di vigilanza e pattugliamento nell’ambito della campagna antincendio boschivo (AIB).

Fin dall’inizio della stagione estiva, le guardie stanno monitorando costantemente il territorio grazie all’ausilio di droni dotati di telecamere termiche. Un’attenzione particolare è rivolta alle Serre Salentine, aree a elevato rischio incendi, dove il controllo aereo consente l’individuazione tempestiva di focolai e movimenti sospetti, contribuendo a scoraggiare e individuare eventuali piromani.

Tali attività vengono svolte in stretta collaborazione con la Polizia Locale di Ruffano e le autorità preposte, con l’obiettivo di tutelare il patrimonio naturale, prevenire disastri ambientali e garantire la sicurezza dei cittadini.

Le Guardie Ambientali d’Italia rinnovano l’appello alla cittadinanza a collaborare, segnalando ogni attività sospetta o situazione di pericolo.

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Attualità

Ayman, salentino d’Egitto. Arrivato in Salento dopo 12 giorni di mare…

È in Italia da 10 anni, tutti trascorsi a Tricase. Vi è arrivato da solo quando era ancora minorenne, appena ragazzino, dopo un viaggio che lo ha visto separarsi dal suo Paese, l’Egitto, e dalla sua famiglia….

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Tutto da Zero. L’arrivo da minore straniero non accompagnato, l’integrazione e poi il sogno: “Qualcosa che posso condividere con la comunità che mi ha accolto
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Il nome è già un assaggio della storia che stiamo per raccontare: la pizzeria “Tutto da zero” di Ruffano è una nuova attività che cela molto più del semplice sogno di chi ha lavorato alla sua apertura.

Ayman, il titolare, ha 25 anni.

Il nome ne “tradisce” le origini, ma l’impeccabile parlata salentina spiazza chi ancora non lo conosce. È in Italia da 10 anni, tutti trascorsi a Tricase. Vi è arrivato da solo quando era ancora minorenne, appena ragazzino, dopo un viaggio che lo ha visto separarsi dal suo Paese, l’Egitto, e dalla sua famiglia.

Ayman, torniamo indietro nel tempo. Cosa ricordi dei tuoi 15 anni?

«È l’età alla quale ho lasciato il mio villaggio, Asyut, nel sud dell’Egitto, in cerca di un futuro. In Egitto, soprattutto da dove vengo io, le opportunità sono pochissime. Andare via è stata un’esperienza che non si dimentica: dopo essermi separato dai miei affetti, ho affrontato 12 giorni di viaggio in mare, su una barca, fino alla Calabria. Da lì sono stato trasferito in una comunità per minori stranieri non accompagnati a Tricase. È stato un passaggio duro, fatto di paura e speranza. Ma è anche lì che è iniziato tutto per me».

Che tipo di percorso hai affrontato una volta arrivato a Tricase?

«Un percorso lungo, difficile, ma ricco. All’inizio era tutto nuovo: la lingua, le persone, le abitudini. Ma ho trovato educatori e operatori che mi hanno aiutato tanto. Ho iniziato a frequentare l’istituto alberghiero e, già a 17 anni, ho cominciato a lavorare nella ristorazione.

Il primo impiego è stato in una pizzeria di Tricase, come lavapiatti. Da lì ho voluto imparare tutto: come si impasta, come si stende una pizza, come si gestisce una cucina. Lavorare mi ha messo in contatto con tante persone e mi ha fatto sentire parte della comunità.

Oggi parlo perfettamente l’italiano, faccio anche da mediatore linguistico e, cosa più importante, ho costruito relazioni vere: ho una compagna con cui condivido la vita e, da due anni, ho qui anche mio fratello maggiore che lavora con me».

E adesso sei titolare della tua pizzeria. Come è nato il progetto “Tutto da Zero”?

«Quello della pizzeria è più di un nome, è la mia storia. Sono arrivato qui senza nulla, ho imparato appunto tutto da zero, e da zero riparto, ma con un bagaglio enorme fatto di esperienza, passione e voglia di fare.

Era da tempo che pensavo di aprire qualcosa di mio: volevo dimostrare a me stesso di saper mettere in pratica ciò che ho imparato e creare un luogo dove la gente potesse stare bene, mangiare bene, sentirsi accolta».

È una sfida grande

«Certo, ma sono pronto. Volevo qualcosa che potessi condividere con la mia famiglia, con mio fratello, con la comunità che mi ha accolto. È un modo per restituire un po’ di ciò che ho ricevuto. E ogni giorno mi alzo con l’idea di fare meglio, di offrire qualcosa di buono, non solo da mangiare».

Lorenzo Zito

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