Cronaca
Sigilli nel bosco
Sequestro dei carabinieri forestali su quasi 2 ettari. Lavori difformi da autorizzazione nella pineta con danni alla vegetazione. Denunciati direttore dei lavori e titolare della ditta

I Carabinieri Forestali sono intervenuti per fermare l’attività di un cantiere di lavori boschivi, dietro segnalazione della Regione Puglia – Dipartimento Agricoltura – Servizio Territoriale di Lecce, che aveva rilasciato l’autorizzazione, nella pineta Campoverde, in agro di Vernole, a sud della marina di San Cataldo.
Il proprietario della pineta aveva ottenuto autorizzazione dal competente servizio della Regione per effettuare lavori di diradamento di piante soprannumerarie, eliminazione di quelle abbattute da agenti atmosferici, ovvero di confine, sì da mettere in sicurezza il complesso forestale dal rischio di propagazione di incendi boschivi, migliorando al contempo la funzionalità dell habitat naturale.
Tuttavia, all’ atto del sopralluogo i militari si sono imbattuti in uno scenario in cui il passaggio di mezzi pesanti della ditta incaricata dei lavori aveva presumibilmente provocato un diffuso danneggiamento e asportazione della vegetazione arbustiva del sottobosco.
Considerato che la pineta di Campoverde costituisce bene tutelato con vincolo paesaggistico, in cui gli interventi di rilevante trasformazione devono essere corredati da apposita autorizzazione, mancante nel caso specifico, i Carabinieri Forestali hanno proceduto al sequestro preventivo di tutta l’ area interessata, pari a circa 1,77 ettari di superficie, bloccando di fatto la prosecuzione dei lavori.
Nel contempo, hanno provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica di Lecce due persone, il titolare ed il direttore dei lavori della ditta esecutrice, per interventi di trasformazione in assenza della prescritta autorizzazione paesaggistica, nonché per danneggiamento di boschi.
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Cronaca
Tricase: incendio a ridosso del rione di Caprarica
In fiamme macchia mediterranea e sterpaglie alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni

Altro giro altro incendio. A Tricase come in tanti luoghi del Salento.
Per i poveri (nel senso di sfiancati) vigili del fuoco la media, a Tricase, è di un incendio al giorno da domare.
Ieri erano impegnati a spegnere le fiamme nei pressi del nuovo cimitero, vicino al Cosimina, e a lungo una vasta cappa di funo aveva dominato la zona.
Questo pomeriggio le fiamme stanno divorando (proprio in queste ore) macchia mediterranea e sterpaglie proprio vicino al rione di Caprarica, alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni.
Tanto per cambiare caschi rossi (del locale distaccamento) in azione.
La situazione sembra progressivamente peggiorare, almeno a giudicare dalla frequenza degli incendi, e il caldo torrido non promette certo di migliorare le cose.
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Cronaca
Droga e soldi facili, arrestato 19enne
Già noto sin da minorenne alle forze dell’ordine, era tenuto sotto osservazione perché ritenuto artefice del giro di droga che circola sulla piazza dello spaccio di Melendugno e dintorni

L’ultima indagine antidroga portata a termine dai carabinieri di Lecce si è conclusa con l’arresto di un ragazzo di 19 anni, attratto dall’illusione dei soldi facili.
Il giovane è una… vecchia conoscenza delle Forze dell’Ordine, perché implicato già da minorenne in vicende legate agli stupefacenti.
Per questo motivo i militari dell’Arma erano convinti che negli ultimi tempi fosse di nuovo entrato a far parte del giro di droga che circola sulla piazza di spaccio di Melendugno e dintorni.
I carabinieri hanno quindi avviato un’indagine e per qualche giorno sono stati alle costole del ragazzo per controllare le sue abitudini, comprese le frequentazioni.
Alla fine, gli uomini della caserma di Melendugno, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lecce, si sono presentati alla porta dell’abitazione dove il ragazzo vive insieme ai genitori.
Quindi, dopo avergli spiegato i motivi della visita, hanno controllato da cima a fondo tutte le stanze.
Arrivati a perquisire il garage, i carabinieri hanno trovato, sopra uno scaffale, un involucro di cellophane con dentro cento grammi di cocaina e più di duemila euro in contanti, ritenuti provento di precedenti vendite di droga.
Ai militari dell’Arma però, non aveva affatto convinto il ritrovamento di una chiave di autovettura nascosta nell’imbottitura di un cuscino nella sua camera da letto, che, secondo la versione del 19enne, non serviva a nulla in quanto quell’auto si trovava parcheggiata in un altro paese che non voleva rivelare.
Con quella chiave in mano, gli investigatori hanno cominciato a setacciare tutti i parcheggi e le strade nei dintorni dell’abitazione del ragazzo, alla ricerca di autovettura della corrispondente marca e modello.
Dopo aver schiacciato per l’ennesima volta il pulsante per disinserire l’antifurto, un’auto si è illuminata e si è aperta.
Nell’abitacolo sono stati trovati tutti i documenti del giovane, compresa la patente di guida e, soprattutto, sono stati sequestrati altri seicento euro in contanti, trovati nascosti in un borsello, dentro un portaocchiali e perfino sotto un’alettae parasole.
Il 19enne è stato quindi arrestato con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
La droga sequestrata sarà analizzata in laboratorio per appurarne il principio attivo.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati al Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Lecce, che ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
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Casarano
Ferisce compagna e madre di lei con le forbici poi si butta da una finestra
L’uomo, dimesso dall’ospedale, ha trovato i carabinieri pronti a portarlo in carcere. Questo, infatti, sarebbe solo l’ultimo episodio di una fila lunghissima di maltrattamenti

I carabinieri della Stazione di Casarano, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 24enne del luogo, il quale si trovava ricoverato presso l’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.
L’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, giunge a conclusione di una complessa attività d’indagine, avviata in seguito a un grave episodio verificatosi nella notte del 13 giugno proprio a Casarano.
Alle ore 1,30 circa, presso la propria abitazione in centro, durante una violenta lite conviviale, l’uomo ha colpito con delle forbici la convivente e la madre di lei, procurando loro lesioni al capo, al dorso e agli arti superiori.
Successivamente lo stesso si sarebbe lanciato da una finestra, riportando traumi e una frattura a un arto inferiore.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della locale Stazione sono intervenuti prontamente sul posto.
Le due donne sono state trasportate all’Ospedale di Casarano ed entrambe sono state dimesse con una prognosi di 10 giorni mentre il giovane, cosciente e non in pericolo di vita, è stato inizialmente portato all’Ospedale di Gallipoli, poi trasferito al “Vito Fazzi” di Lecce per le lesioni riportate.
Le indagini condotte dai Carabinieri, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno rivelato che quanto avvenuto non era un episodio isolato ma parte di una serie di maltrattamenti protrattisi sin da gennaio 2025, come documentato dalle denunce presentate dalle vittime.
In seguito alla dimissione dall’ospedale, avvenuta ieri mattina, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che valuterà l’evolversi della posizione dell’uomo.
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