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Tricase: l’UdC va con il PD?
Nonostante le temperature insolitamente africane di questa seconda metà d’agosto, non si è fermato il tran tran politico che ci condurrà alle urne di primavera. E anche
Nonostante le temperature insolitamente africane di questa seconda metà d’agosto, non si è fermato il tran tran politico che ci condurrà alle urne di primavera. E anche se quasi tutti si guardano bene dal confermare (ma anche di smentire) le trattative in corso, esse proseguono disegnando di volta in volta scenari diversi e non di rado vicini alla fantapolitica. Ma quando i cosiddetti rumors diventano assordanti, l’esperienza ci insegna che in fondo qualcosa di vero c’è. A cosa ci riferiamo? Innanzitutto al divorzio ormai certo tra Alleanza per Tricase e UdC, che ha mosso la nostra curiosità. Ci chiediamo, infatti, come sia possibile una cosa del genere considerato che i due soggetti (o i loro rappresentanti) hanno lavorato a braccetto per tanti mesi, riuscendo alla fine a far cadere l’Amministrazione guidata da Antonio Musarò. L’arcano sarebbe svelato se fosse vero il patto di ferro stretto a livello di direzioni provinciali tra il partito di Casini ed il PD. Tale patto prevedrebbe un candidato Sindaco dell’UdC a Tricase (è circolato il nome del funzionario comunale Cosimo D’Aversa ma si penserebbe anche ad una donna di cui per ora l’identità è top secret) ed uno del PD a Casarano, ovviamente in entrambi i casi con i due partiti uniti in coalizione. Scenario reale o voce messa in giro ad arte? Secondo le nostre (attendibili) fonti, l’accordo esiste e per concretizzarlo sono già stati programmati incontri a livello locale.
Sergio Fracasso, segretario cittadino del SEL, ci ha spiegato che “dopo una riunione a livello provinciale anche con Socialisti e La Puglia per Vendola, nella quale è stata ribadita la volontà di costruire insieme, ce n’è stata un’altra a Tricase con tutti i movimenti del centrosinistra, dal PD all’IdV, da La Puglia per Vendola ai Socialisti ed al PES”. Pare, però, che il PD stia flirtando con l’UdC: questo per il SEL sarebbe un problema? “è previsto un incontro istituzionale proprio con l’UdC e se questi accetteranno di far parte del nostro progetto di centrosinistra, non vedo difficoltà di sorta. Basta che la priorità non sia il nome del candidato Sindaco, ma un progetto serio per restituire il futuro a Tricase”.
“L’Italia dei Valori”, ci fa sapere dal canto suo il segretario cittadino, Vito Sabato, “cosciente che per Tricase necessita una svolta seria, sta elaborando una propria proposta ma resta aperta ad ogni forma di dialogo con tutte le forze in gioco”.
Fa molto rumore, intanto, la decisione di Alfredo De Giuseppe, nel 2008 candidato Sindaco con il PES, di chiamarsi fuori dalla scena politica: “Nel tempo che la mia professione mi concederà, farò… il regista e lo scrittore. Nello scenario politico attuale di Tricase, in particolare nel centrosinistra, non ci sono le condizioni per discussioni sane e consapevoli che conducano ad una concezione seria della politica. Mi voglio tirare fuori dai diktat provinciali, dalle imposizioni dei partiti che un attimo dopo le elezioni ridiventano delle essenze astratte. E voglio uscire da quel pensiero unico e deprimente che con le coalizioni si vince e fa niente se poi non si governa”. Dichiarazioni destinate a fare molto discutere anche se, probabilmente, dai più condivisibili.
Nel frattempo, che fine ha fatto Alleanza per Tricase? L’avevamo lasciata a braccetto con l’UdC e con la certezza di Francesco Cito candidato sindaco. Ed ora? Pare solo un lontano ricordo l’alleanza con il senatore Totò Ruggeri ed il partito di Casini. Questi ultimi flirtano con il PD e Cito dichiara: “Alleanza per Tricase non ha un candidato Sindaco preconfezionato. Il nostro movimento ha voglia di costruire qualcosa di serio e duraturo per il paese e lo vuole fare con la gente”. Ecco perché per la prima metà di settembre è previsto “un incontro nella Biblioteca comunale, che sarà aperto a tutti e al quale saranno invitati i politici locali: in quell’occasione presenteremo ufficialmente il nostro movimento. Questo sarà il preludio ad un mese di ascolto dedicato ad associazioni, commercianti ed a tutte le componenti del paese. Il nostro è un movimento che nasce dal basso, senza imposizioni, e per questo abbiamo deciso che alle prossime Amministrative correremo da soli, uscendo fuori da tutte quelle logiche di partito che fino ad oggi hanno frenato ogni possibilità di crescita facendo prevalere la logica della coalizione adatta a vincere anche se inadeguata a governare. E basta a chi dall’alto ci dice cosa dobbiamo fare: vogliamo essere noi gli artefici del nostro destino, senza che Senatori e Ministri ci indichino la via”.
Ci sarà invece da fare chiarezza in seno al PdL, forse il partito che più è uscito con le ossa rotte dalle vicende legate all’Amministrazione Musarò con una divisione tra gli iscritti (i famosi “dissidenti”) che non promette nulla di buono. Se vorranno essere competitivi, dovranno prima ricompattare la squadra: ecco perché, per il momento, sono solo ipotesi la ricandidatura di Antonio Musarò o la scelta di puntare sul vice sindaco uscente Claudio Pispero o sull’ex assessore alla Cultura, Nunzio Dell’Abate, altro nome che è ricorso spesso nelle chiacchierate a sfondo politico dell’estate.
Giuseppe Cerfeda
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Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”
L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo
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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.
Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase.
Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.
Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.
Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi.
La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali.
Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.
In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.
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Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa
Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)
Il convegno “Salento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlante “Donne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.
Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.
Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.
Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.
Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.
A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.
La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».
Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.
Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».
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Aldo, Giovanni e Giacomo hanno un messaggio per Tricase
Un simpatico video destinato a Tricase da parte del mitico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.
Il messaggio, indirizzato ai tricasini in vista del film Attitudini, in uscita al cinema, è stato recapitato al sindaco De Donno dalla regista della pellicola, Sophie Chiarello, passaporto francese, corsanese d’origine.
Ecco il video in cui il trio ironizza sul nome di Tricase e confida di essere…”culo e camicia” col primo cittadino.
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