Appuntamenti
Corigliano: “Shoah, memorie a corte”
Per non dimenticare l’Olocausto a Corigliano d’Otranto, il 24-25-26 Febbraio dalle 18

“Shoah, memorie a corte” a Corigliano d’Otranto nei giorni 24-25-26 febbraio, la seconda edizione di un’interessante iniziativa per non dimenticare le vittime dell’olocausto. Il tam-tam delle commemorazioni per il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah, riecheggia ancora tra i vicoli del borgo antico di Corigliano d’Otranto. L’iniziativa ha lo scopo di proporre immagini, suoni e situazioni forti, capaci di stimolare curiosità, ricordo e riflessioni, seguendo un percorso lungo le piccole vie del centro storico di questo comune salentino. Tentativi di riproduzioni sceniche di quei drammatici momenti si fondono con immagini reali tratte da quel periodo, il più drammatico della storia moderna; la narrazione storica si mescola con la strazianti note della musica yddish proposta lungo il borgo antico di Corigliano.
Guidati poi da tavole didascaliche e dalla geografia dei vicoli, si cercherà di coinvolgere le più recenti generazioni, sempre più distanti cronologicamente da quel periodo storico. Tutto ciò per impedire che la storia diventi uno sfumato ricordo e le sue fasi più buie ritrovino attualità, “far sì che gli anticorpi della memoria si insedino nelle fibre profonde della società, la scuotano dall’infingardo torpore che torna a rendere possibile ciò che dovrebbe essere impossibile”. Ci si è ispirati ai simboli di quella tremenda esperienza per darne tangibilità e prospettiva. Il binario 21, l’ingresso al lager, le baracche, i forni crematori, le camere a gas, la detenzione, i soprusi e la dignità dell’uomo lesa. Non solo scenografia, ma testimonianze multimediali ed iconografiche, attraverso una mostra itinerante dal titolo “Binario 21”, frutto di collaborazione con l’associazione “Figli della Shoah”, testimonial della comunità ebraica milanese e non solo.
Musica Klezmer, la carta stampata di quel periodo, i simboli dell’identità razziale, un minidizionario dell’olocausto, la narrazione delle situazioni scenograficamente realizzate nel borgo antico di origliano d’Otranto. Sul bianco della calce dei nostri vicoli, verranno proiettate le immagini toccanti ed i video “proponibili” dei campi di concentramento. Giovani writers guidati da Igor M. realizzeranno in estemporanea, su grandi pannelli, graffiti colorati, ispirati dalla emozionante rievocazione della deportazione così come raccontata da Liliana Segre.
Start dell’iniziativa il Venerdì 24 Febbraio ore 18, per continuare poi sabato 25 e domenica 26 alle 18,30. “Ancora una volta”, afferma l’assessore al marketing territoriale e alle politiche giovanili Tommaso Condò, “nel nostro paese un modo poco folkloristico ma impegnato di dare un senso al proprio vivere quotidiano, con attivismo, protagonismo ed in questo caso prospettiva storica. La prima e non ultima iniziativa che mescola cultura storica e tradizione rurale salentina, promozione del territorio e partecipazione giovanile”.
“Vivevamo immersi nella zona grigia dell’indifferenza. L’ho sofferta, l’indifferenza. Li ho visti, quelli che voltavano la faccia dall’altra parte. Anche oggi ci sono persone che preferiscono non guardare”
L. Segre
Appuntamenti
A Miggiano, la nuova Rsa: “Un luogo accogliente, magico, sicuro e familiare”
«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà»…

«Se ci avessero detto tre anni fa che oggi avremmo percorso questa nuova avventura, questa nuova sfida, di certo non gli avremmo creduto! Invece, forti dell’esperienza che tanto ci ha arricchito, fatto prendere coscienza e crescere, sin dalla nostra apertura, nell’ottobre del 2022, siamo qui a celebrare e rafforzare le competenze acquisite e i momenti convissuti insieme ai nostri ospiti, le loro famiglie, gli operatori tutti; storie e semi che custodiremo nei nostri cuori per metterli a frutto per questa nuova alba: questa nuova sfida che ci prepariamo a vivere e condividere con voi tutti, consapevoli dell’immane lavoro che ci apprestiamo ad affrontare».
Ci tiene proprio ad esordire in questo modo?
«Certo, la Rsa Madonna del Carmine è una riuscita esperienza terapeutica che ha avuto come obiettivo l’inclusione e l’integrazione.
Oggi, possiamo affermare che grazie alle tante nostre attività, come il teatro, i musical e le varie funzioni che stimolano la memoria, è cresciuta la capacità di esprimersi e la voglia di rimettersi in gioco dei nostri ospiti, a qualsiasi età».
A raccontare questo scorcio di vita, emozionata e orgogliosa è Oronzina Valente, direttrice della struttura, che prosegue: «Questa è una luminosa cornice del nostro lavoro. Ogni giorno trascorso è vissuto in sinergia con i nostri anziani. Questo ha ripagato la nostra passione, il nostro coraggio ed ha portato grandi soddisfazioni.
Una magia, devo dire, che ha coinvolto tutti: noi operatori e gli ospiti».
Il progetto, nel 2022 iniziava con due ospiti.
«Sì, confermo, con un entusiasmo crescente e una continua voglia di apprendere; voglia consolidata nel corso dei mesi. Poi, col tempo, il numero degli ospiti è cresciuto e contemporaneamente anche quello degli operatori. Questo traguardo, raggiunto grazie all’impegno comune, comporta un sentito ringraziamento: dapprima ai nostri nonni, patrimonio di esperienze e saggezza, che arricchiscono il valore della nostra attività e la nostra vita personale.
Poi alle famiglie, ai parenti, che testimoniano continuo affetto e sincera gratitudine per la qualità della cura che ogni giorno rivolgiamo ai loro cari. Inoltre, devo indirizzare uno speciale ringraziamento a tutti gli operatori della struttura: medici, fisioterapisti, infermieri,educatrici, assistenti sociali, OSS, cuoca e addetti alle pulizie.
E poi i responsabili della struttura che hanno fatto in modo che questa realtà si realizzasse. Tutti, nessuno escluso, si deve sentire protagonista, è questo lo spirito con cui si deve affrontare questa sfida: in una stagione della vita dove le potenzialità si considerano oramai esaurite, fiaccate o ancora peggio inutili, e si tende a non esprimerle più, nella nostra RSA sono tornate ad essere manifeste e valorizzate».
Da qualche giorno avete inaugurato la nuova Rsa, Madonna del Carmine.
«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo vivamente che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà».
I TANTI SERVIZI
Quali ulteriori servizi offre questa nuova parte della Residenza?
L’innovazione sociale nel campo dell’invecchiamento attivo è il nostro mantra: punti di forza sono proprio i servizi sanitari all’avanguardia offerti ai pazienti, oltre alle attività sociali, ricreative, educative e cognitive.
Troverete poi un’area multisensoriale: una palestra iperattrezzata, un luogo per la preghiera e uno per la cura continua dei nostri ospiti.
L’area multisensoriale è legata alla realtà virtuale ed alla riabilitazione neuromotoria e cognitiva, per l’invecchiamento attivo, per pazienti con disturbi neurologici.
Cerchiamo di fare in modo che i nostri anziani si sentano vivi: tutto il personale si mette in gioco quotidianamente per offrire un sollievo agli anziani, ma anche ai familiari dei pazienti.
La Nuova Residenza Sanitaria Madonna del Carmine, nasce per servire ed offrire a tutto il territorio un modo nuovo di accudire chi ci ha dato la vita”.
Appuntamenti
“Il Romantico & Malinconico Sud”, alla villa La Meridiana a Leuca
Il pittore vanta un’attivissima e gloriosa strada artistica coronata da premi di alto livello e onorificenze…

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“Architects Meet”, un laboratorio di idee e visioni sul futuro
Promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (AIAC) insieme all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con Comune di Lecce…

Da ieri fino a domani, sabato 18 ottobre, con “Architects Meet“, Lecce si trasforma in laboratorio di idee e visioni sul futuro dell’architettura.
Promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (AIAC) insieme all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con Comune di Lecce, Polo Biblio-Museale di Lecce, Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia, Castello Carlo V di Lecce, alla sua 14ª edizione il Meeting sceglie il tema “RE-Frame. Corpi, Terre, Architetture”, ponendo al centro la necessità di ridefinire il ruolo dell’architettura.
Dedicata alla memoria di Nicola De Risi, l’edizione 2025 vedrà, tra le personalità ospiti, sabato 18 ottobre, l’architetto Cino Zucchi, Premio Internazionale Architects Meet 2025.
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