Attualità
Tricase: Coppola e G.A.T. altro scontro frontale
Il patrocinio ad una manifestazione da svolgersi in centro nel periodo Natalizio scatena una nuova furiosa polemica tra il Gruppo aperto Tricase e l’Amministrazione, in particolare il sindaco Antonio Coppola.
Il patrocinio ad una manifestazione da svolgersi in centro nel periodo Natalizio scatena una nuova furiosa polemica tra il Gruppo aperto Tricase e l’Amministrazione, in particolare il sindaco Antonio Coppola. Di seguito la (dura) lettera aperta recapitataci dal Gruppo di Presidenza del G.A.T. (Gruppo Aperto Tricase) e a firma di Antonio Metrangolo, Rosanna Mauro, Paolo Musarò, Luigi D’Aversa, Andrea Piscopiello.
Gent.mo Sindaco Città di Tricase, Antonio G. Coppola, contrariamente alla nostra volontà ed alla nostra indole, siamo costretti a dare una risposta pubblica a quello che, per rilevanza, non può più rimanere un carteggio privato tra un’Associazione prevalentemente socio-culturale e l’Amministrazione comunale a lei facente capo. Un piccolo riepilogo dei fatti appare necessario per spiegare a tutti quali sono i termini del problema.
Il 4 ottobre scorso, sotto la spinta di alcuni giovani studenti delle scuole superiori di Tricase, abbiamo protocollato una istanza di Patrocinio ed Autorizzazione per una manifestazione teatrale itinerante dal titolo “Natale a Doppio Senso”, da tenersi in Piazza Pisanelli ed alcune vie e piazze minori collegate, per il giorno 22 dicembre o, in alternativa, in una data tra il 27 ed il 31 dicembre. La risposta ottenuta il 29 ottobre (datata 19 ottobre) è stata “raggelante”: diniego del Patrocinio, revoca ideologica del Patrocinio concesso alla manifestazione canora tenutasi il 27 agosto e diniego di utilizzo di vie e piazze tricasine dal 13 al 31 dicembre poichè l’Amministrazione “… intende realizzare proprio nel periodo natalizio… una serie di eventi finalizzati anche al rilancio e valorizzazione del Centro Storico della Città”.
Il rifiuto del Patrocinio (e la revoca “postuma” del precedente) è stato da lei attribuito alla natura “politica” della nostra Associazione. Ebbene, dobbiamo farle notare che, ahinoi, si sbaglia: non siamo strutturati come un partito politico, non facciamo tesseramento né proselitismo, non abbiamo mai chiesto a chi entra nella nostra sede per chi avesse votato nella recente competizione elettorale… Siamo piuttosto una Associazione che, in un preciso momento storico, si è dotata, come previsto dallo Statuto, di uno strumento politico, come, peraltro, fanno, hanno fatto e faranno altre Associazioni, ben più importanti della nostra, che operano su tutto il territorionazionale. A riprova di questo, la stessa Amministrazione comunale ci convoca periodicamente per l’Assemblea delle Associazioni…. Ma tant’è, il Patrocinio rimane, per Regolamento comunale, un atto sovrano e liberale, che viene concesso a pura discrezionalità. Pertanto, anche se siamo assolutamente in disaccordo con la sua tesi, subiamo questa decisione, non avendo a disposizione strumenti idonei a convincerla di quell’atto di liberalità che, evidentemente, non è nelle sue corde.
Ben differente è il discorso riguardante l’ “Okkupazione” (non è un refuso) culturale che l’Amministrazione comunale intende perpetrare, in nome della più bieca discriminazione sociale, culturale e, vivaddio stavolta si, politica.
Il diniego ad utilizzare gli spazi comuni, quindi di tutti, appare nel migliore dei casi come una ripicca per le recenti polemiche che non vogliamo rinvangare, ma, a ben vedere, sottintende un “possesso” della Città che va ben oltre i poteri conferiti alla sua persona dagli elettori e che suona un po’ così: “chi non è del colore giusto, chi non ha la tessera giusta, chi non ha il pensiero giusto può starsene a casa, chè il paese serve a noi…”. Sicuramente non sono atteggiamenti degni del ”Sindaco di tutti”, della “cultura prima di tutto”, dello “spazio ai giovani” che abbiamo ascoltato durante la sua campagna elettorale ed anche dopo. A maggior ragione se questo possesso viene esercitato in favore di una fantomatica e non ben definita “intenzione”, che altro non fa se non rendere palese che allo stato dei fatti non c’è ancora nulla di organizzato e definitivo. In un Governo democratico, come quello attuale fino a prova contraria, il potere si esercita solo tramite Leggi e Regolamenti validi per tutti, che, in questo caso, sembrano quantomeno essere oscuri se non latitanti. Non è per niente chiaro, infatti, quale sia il criterio di prelazione per l’utilizzo degli spazi pubblici (o, in questo caso, per la “intenzione” di utilizzo); se non è cronologico (chi fa la domanda per primo), non è culturale, non è sociale, non è economico deve per forza essere riferito a qualità personali, scarsamente riproducibili come la simpatia, il colore dei capelli o della pelle e simili. Secoli addietro il Signore di turno, decideva se e quando concedere ai suoi sudditi di festeggiare in piazza le nozze, richiedendo in cambio il sacrificio dell’intimità della sposa, dando a questa pratica valenza di Legge e Giudizio: chi non si piega non ha diritto! La Costituzione Italiana, grazie al cielo, recita diversamente e sancisce l’eguaglianza tra i cittadini nell’articolo 3 che qui giova ricordare: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Facendoci forti di questo Nostro Diritto costituzionalmente sancito, continueremo ad organizzare eventi di rilevanza culturale, sociale, sanitaria, economica e, se serve, politica senza lasciarci intimidire, pronti semmai a fornire aiuto e collaborazione a quanti abbiano un buon progetto o forse “un sogno” che non riescono a realizzare da soli. Vede, gentile signor Sindaco, nessuno di noi ha chiesto ai ragazzi che ci hanno avvicinato chiedendoci aiuto, per chi avessero votato i loro genitori, fratelli, nonni, etc., anzi siamo sicuri che molti di loro hanno votato per l’attuale maggioranza ed è proprio per questo motivo che ci è venuta spontanea questa domanda: gentili consiglieri di maggioranza, ovvero Antonio Ardito, Antonio Nuccio, Guerino Alfarano, Fernando Chiuri, Carmine Zocco, Rocco Indino, Enzo Fornaro, Teo Giudice, Tonino Ianni, Rocco Marra, siete sicuri di essere d’accordo con questa decisione totalitaria presa per Vostro nome e conto dall’Amministrazione Comunale? Siete sicuri che mettere un bavaglio a qualsiasi iniziativa che provenga dalla “parte sbagliata” sia la maniera migliore per lavorare “per Tricase”?.
Vi esortiamo ad avere il coraggio di esplicitare le Vostre opinioni ed il Vostro eventuale dissenso, come qualcuno ha già fatto in privato; dal canto nostro siamo disponibili ad incontri e chiarimenti di qualsiasi natura, tanto, gentile sig. Sindaco, le basta affacciarsi alla finestra, la nostra sede è proprio di fronte alla Sua, se ancora non lo avesse notato”.
Attualità
“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano
Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.
Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.
Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.
A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.
Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.
Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.
Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).


Attualità
Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»
Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode
Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.
«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».
Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.
«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.
L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.
«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».
Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.
«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».
Attualità
Tricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco
Giovedì 11 dicembre la presentazione del candidato di Partito Democratico, Cantiere cvico e Sinistra italiana alle elezioni amministrative della primavera del 2026
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Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana mettono fine alla ridda di voci, ipotesi e congetture, comunicando «con soddisfazione» la candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco di Tricase per le prossime elezioni amministrative della primavera 2026.
«La candidatura del dott. Chiuri», fanno sapere dalla coalizione dei tre movimenti politici, «è il frutto di un lungo percorso partecipato che ha visto coinvolti partiti, movimenti, associazioni politiche e civiche che si riconoscono nei valori e nelle idee del centrosinistra. Un processo di confronto approfondito, che ha permesso di giungere ad una sintesi ampia e credibile attorno a un progetto politico condiviso con lealtà e senso di responsabilità, non solo in grado di superare le divisioni del passato, ma anche di offrire una visione chiara ed unitaria per il futuro della nostra Città».
Congiuntamente alla sintesi sulla figura del candidato sindaco, proseguono «saranno fondamentali l’elaborazione del programma e la formazione delle liste, sollecitando la partecipazione di tutte le componenti che costituiscono il tessuto sociale cittadino».
L’APPELLO
C’è spazio anche per un appello «alle realtà che hanno scelto di attendere o di non aderire ancora alla proposta comune, ribadiamo la necessità di unirsi e fare fronte comune, contribuendo alla costruzione di un progetto collettivo, lontano dalle frammentazioni e personalismi del passato».
«Il nostro obiettivo», spiegano, «è ricevere la fiducia dei cittadini di Tricase e, soprattutto, restituire loro quella centralità e protagonismo di cui da tempo sono stati privati, nonostante le ormai famose e vane promesse di “palazzi trasparenti” e “tavoli delle Responsabilità” degli ultimi anni».
«CANDIDATO AUTOREVOLE»
La scelta di sostenere Vincenzo Chiuri «nasce proprio da questa volontà: offrire a Tricase un candidato autorevole, competente e capace di rappresentare una coalizione larga, fondata sul dialogo, sulla partecipazione e sul rispetto, oltreché su una visione moderna e inclusiva di Città».
LA PRESENTAZIONE
Di tutto questo e altro ancora Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana parleranno in assemblea pubblica giovedì 11 dicembre, dalle ore 19, presso le Scuderie di Palazzo Gallone.
L’incontro è aperto alla cittadinanza.
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