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Lecce

Madre Teresa vive ancora

Lecce. All’Open Space di Palazzo Carafa una grande mostra nel quindicinale della morte di Madre Teresa di Calcutta

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Parte da Lecce il grande progetto di realizzare un Museo dedicato a Madre Teresa: viene infatti inaugurata presso la sala polifunzionale Open Space-Lecce Giovani del Comune di Lecce, in Piazza Sant’Oronzo, l’importante mostra che ne costituisce un primo nucleo. Il progetto (www.museomadreteresa.org) si configura come una delle più rilevanti iniziative italo-albanesi: ha il sostegno del governo albanese, del Vaticano, dei Premi Nobel per la Pace (Madre Teresa era una di loro) ed è portato avanti da varie associazioni (Agorà e Micro Macro in particolare) e dalle loro animatrici, Vittoria Stakharyak e Alta Apostoli: l’aspetto architettonico è curato dallo Studio progettazione di Parma “Architetto Francesco Asti”.


Il progetto ha una durata di tre anni, durante i quali le centinaia di collaboratori delle Associazioni, sparsi in tutto il mondo, ma soprattutto nell’est Europa, avranno il compito di raccogliere quanto più materiale possibile sulla vita e l’opera di Madre Teresa e ampliare in questo modo il fondo museale.


La mostra che viene inaugurata a Lecce è una prima esposizione del materiale già raccolto, ma è anche il mezzo per coinvolgere intorno ad essa forze e sostegni per arrivare all’obiettivo finale: è coordinata dalla Fondazione Intcrmundi di Tirana, capitale dell’Albania, Paese d’origine di Madre Teresa.


All’inaugurazione, fissata per giovedì 6 dicembre, alle ore 11,30, partecipano anche il vicesindaco di Lecce, Carmen Tessitore e l’assessore alle Politiche Giovanili Alessandro Delli Noci. La mostra sarà visitabile ogni martedì e giovedì, dalle ore 10 alle ore 13, e tutti i pomeriggi dalle ore 16 alle 19.

Si tratta probabilmente della più importante rassegna allestita su Madre Teresa: è realizzata, in stretta collaborazione con la Rizzoli-Corriere della Sera, Rai e Mediaset: fa parte, insieme al progetto Musco, di un’iniziativa molto articolata che prevede numerose attività rivolte a favorire e promuovere il dialogo tra culture e religioni diverse (www.progettodialogo.it): è sostenuto dai Premi Nobel per la Pace e da numerose Istituzioni italiane ed estere.


Dopo Lecce, la mostra sarà allestita in numerose altre città italiane e successivamente anche all’estero, e sarà costantemente arricchita nei prossimi anni in modo da arrivare a costituire un importante punto di riferimento per chi voglia meglio conoscere Madre Teresa. Rimane infatti una delle più grandi figure del ‘900: per i cattolici è una santa, ma il suo bellissimo messaggio ha raggiunto tutti, perché semplice, ma nello stesso tempo profondo, come è sempre quando si toccano i veri aspetti che contraddistinguono il concetto di umanità. E l’opera di Madre Teresa era e rimane, senza dubbio, uno dei più grandi esempi di umanità.


Il percorso della mostra dà modo di vedere alcune delle più belle immagini di Madre Teresa, ma soprattutto di avvicinarsi ai suoi pensieri, alle sue parole, semplici e profondissime. L’esposizione è tratta dal volume monografico su Madre Teresa pubblicato dalla Rizzoli-Corriere della Sera qualche tempo fa. Oltre alle immagini scattate dai più grandi fotografi che hanno seguito Madre Teresa (tra gli altri Collopy, Podestà, Morihiro), saranno riproposte le più belle frasi tratte dai suoi pensieri. Due audiovisivi infine ripercorrono in modo davvero efficace la sua vita e la sua opera: le immagini sono il frutto di un’accurata selezione tra le tante messe a disposizione dalla Rai e da Mediaset per questo evento.


Il progetto mostra e Museo Madre Teresa prevede un minuzioso lavoro di raccolta di reperti, immagini, testimonianze, filmati svolto in numerosi Paesi. Un lavoro enorme, corale, portato avanti , come già detto, da centinaia di collaboratori delle Associazioni sparsi in tutto il mondo, ma soprattutto nell’est europeo: hanno dato vita anche a questo importante appuntamento di Lecce che, ancora una volta, si conferma come una delle città più attente e sensibili all’incontro tra culture e religioni diverse.


Casarano

GDF, controlli antidroga. Individuati 46 soggetti: 18 deferiti e 28 segnalati

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato. Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran…

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GDF LECCE: CONTROLLI ANTIDROGA IN TUTTO IL TERRITORIO SALENTINO. OLTRE 40 SOGGETTI SEGNALATI.

Le Fiamme Gialle di Lecce proseguono, in tutto il territorio salentino, nelle attività di prevenzione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito di appositi controlli, coadiuvati anche dai “Baschi Verdi”, che si sono sviluppati lungo le principali strade della provincia, le stazioni ferroviarie e degli autobus, nei porti turistici, nelle discoteche e altri luoghi di intrattenimento, sono stati sequestrati circa 5 kg di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana, eroina e cocaina.

Inoltre, sono sono stati individuati 46 soggetti, di cui 18 deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per spaccio, e 28 segnalati alla locale Prefettura quali consumatori di sostanze stupefacenti.

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato.

Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran.

L’attenzione sul fenomeno continuerà durante il periodo estivo per contrastare il mercato illecito e conseguente arricchimento indebito della criminalità.

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Cronaca

Ubriaco, importuna la ex. Arrestato

L’uomo, in evidente stato di ebbrezza, ha stazionato a lungo sui gradini dell’abitazione della ex compagna suonando ripetutamente il campanello e colpendo la porta con numerosi pugni per poter entrare

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Gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Lecce son dovuti intervenire dopo la richiesta di aiuto di una donna, che aveva segnalato al 113 la minacciosa presenza dell’ex compagno nei pressi della propria abitazione.

La vittima aveva segnalato come l’uomo fosse sui gradini delle scale intento a suonare ripetutamente il campanello e a colpire la porta con numerosi pugni per poter entrare.

Giunti sul posto, gli agenti lo hanno individuato ed allontanato immediatamente dal luogo per poi identificarlo.

L’uomo, un 41enne di origine marocchina, già noto alle forze di polizia, evidentemente in stato di ebbrezza, ha riferito di voler vedere a tutti i costi la figlia, avuta da una precedente relazione con la donna che ha chiamato il 113.

A quel punto, i poliziotti lo hanno accompagnato in questura per tutti gli accertamenti.

Nel frattempo, la vittima, che nel 2014 aveva già aveva formalizzato denuncia-querela nei confronti del 41enne, querela poi rimessa, ha denunciato il suo ex compagno per atti persecutori.

Il 41enne, già denunciato d’ufficio nel 2019 per reati inerenti la violenza domestica, è stato arrestato e, su disposizione del P.M. di turno presso il Tribunale di Lecce, posto gli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

  • foto di repertorio
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Attualità

Bollette di gas e luce salate: procedimento istruttorio contro Enel Energia

Dopo i reclami di Adiconsum Lecce, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato vuole accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta in merito alle modalità di comunicazione delle variazioni contrattuali

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Tutto aveva avuto inizio nel 2022 quando molti consumatori decisero di passare dal prezzo variabile al prezzo fisso con l’obiettivo di mettersi al riparo da repentine impennate delle tariffe.

I contratti erano a tempo indeterminato ma l’offerta era a tempo determinato e raramente superava i 12 mesi.

Già questa differenza, poco nota ai molti, ha contribuito ad ingenerare confusione e disattenzione.

Alla scadenza dell’offerta concordata, il consumatore doveva ricevere dal proprio gestore, una comunicazione di variazione della tariffa – se meno favorevole – almeno tre mesi prima dell’entrata in vigore della nuova tariffa informandolo della possibilità di poter recedere dal contratto.

Questa comunicazione, separata dalla bolletta, può essere inviata per posta ordinaria o per email qualora l’utente abbia scelto tale modalità in fase contrattuale e non sono previste altre modalità di invio.

La comunicazione è molto importante perché oltre a informare l’utente del cambio tariffario, contiene anche l’informazione che, qualora l’utente non sia d’accordo con la tariffa proposta, potrà recedere dal contratto e cambiare gestore.

Ed è qui che nel mese di gennaio molti utenti si sono visti recapitare bollette del gas esagerate e si sono rivolti ad Adiconsum LecceAssociazione per la difesa dei consumatori per contestare la bolletta, visto che l’unica risposta fornita dagli operatori di Enel energia è stata quella che la tariffa era variata.

L’analisi delle bollette attenzionate ha evidenziato che molte tariffe del gas erano variate a partire da luglio 2023 e che, con l’avvento della stagione estiva, gli utenti non hanno potuto rendersi conto dell’aumento subito.

La sorpresa si è avuta solo quando con l’inverno sono stati accesi i riscaldamenti ma le bollette sono arrivate quando ormai erano trascorsi i periodi per porvi rimedio.

La beffa maggiore è stata poi quella che a fronte delle lamentele avanzate dagli utenti, Enel energia si è dichiarata disponibile a variare il prezzo del gas per il futuro (all’arrivo della bella stagione) ma lasciando invariati i prezzi dell’inverno pregresso.

Moltissimi consumatori lamentano di non aver mai ricevuto una comunicazione di variazione tariffaria per cui si è provveduto a contestarlo a Enel energia.

«Purtroppo», fanno sapere da Adiconsum Lecce, «il codice di condotta commerciale approvato da Arera scarica sui clienti l’onere di dimostrare di non aver mai ricevuto la comunicazione. In pratica l’onere della prova ricade sulle spalle della parte più debole. Questo anche quando la nuova tariffa viene di fatto scoperta solo alla ricezione della bolletta. Inoltre il gestore gode di una presunzione di ricezione della comunicazione, trascorsi 10 giorni dall’invio, anche se il consumatore sostiene di non aver mai ricevuto nulla!».

A fronte delle «inaccettabili risposte fornite da Enel energia» ed ai reclami effettuati da Adiconsum Lecce, l’associazione ha provveduto a inviare le segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrente e del Mercato e ad Arera «per i profili di comportamento commerciale che le stesse vorranno rilevare a salvaguardia dei consumatori» e invocando il recesso contrattuale ai sensi dell’art. 52 e 53 del Codice del consumo «non essendogli stato consentito preliminarmente di conoscere le condizioni economiche che sarebbero state applicate, né posto nelle condizioni di poter valutarne gli effetti e le decisioni da assumere consapevolmente e decidere se avvalersi del garantito diritto di recesso».

Ora, grazie alle segnalazioni effettuate anche da Adiconsum Lecce, l’autorità ha formalmente aperto un’istruttoria che potrebbe portare gli utenti a vedersi riconosciute le proprie ragioni ed ottenere qunato contestato da Adconusm Lecce.

 

 

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