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Attualità

Sanità luci ed ombre

Polo di Eccellenza al “Fazzi”. Vendola: “Si torni a considerare la
salute non un costo ma un’occasione d’investimento per la società”. perrone: “Il presidente della Region eè inritardo di 8 anni e mezzo”

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Ancora una volta luci e ombre per la sanità pugliese. Nel giorno della presentazione della nuova struttura all’interno del Polo ospedaliero del “Vito Fazzi” che tra un paio d’anni affiancherà i due plessi esistenti, non mancano i mal di pancia. A cominciare dal governatore Nichi Vendola che non ha digerito il ridimensionamento delle legittime aspirazioni del territorio in tema di sanità imposto dal Patto di stabilità. Se da un lato l’applicazione del piano di rientro 2010-2012 ha permesso di sanare il bilancio, dall’altro ha comportato un taglio netto in strutture, servizi e posti di lavoro. Con la conseguenza di ottimizzare le risorse ricercando “soluzioni alternative”, quali accorpamenti, riconversione dei piccoli presidi ospedalieri e potenziamento della rete assistenziale territoriale. In tale ottica, l’azienda sanitaria locale è stata ammessa a percepire il finanziamento che permetterà di trasferire ben 490 posti letto in aree ad elevato impegno assistenziale. Il piano di lavoro è stato presentato dal progettista Romano Del Nord che ha illustrato nel dettaglio la composizione del nuovo polo di eccellenza che avrà al suo interno un dipartimento del servizio Emergenza, con un trauma center, aree di medicina intensiva, rianimazione, medicina iperbarica, patologia cardiovascolare, un dipartimento di diagnostica per immagini, un’ area centro ustionati ed il centro trapianti. “Se in tre anni la sanità pugliese è stata decapitata per effetto di scelte nazionali irrazionali”, ha detto Vendola, “è arrivato il momento di tornare a considerare la salute non un costo, ma un’occasione d’investimento a beneficio della società. Questa è una battaglia politica fondamentale, che si fonda sul diritto costituzionale alla salute. Possiamo e dobbiamo fare molto di più”.


Le reazioni alle parole del governatore non si sono fatte attendere. Il capogruppo regionale del Pdl, Rocco Palese, ha richiamato Vendola alle proprie responsabilità: “Se da un lato ci fa ovviamente piacere che si sia fatto un altro passo avanti per la realizzazione del nuovo plesso del “Vito Fazzi”, dall’altro non si può non sottolineare che il governo Vendola su questo e su tutta la programmazione della sanità pugliese è in ritardo di otto anni e mezzo. Il disastro della sanità pugliese, e di quella salentina in particolare, è sotto gli occhi di tutti: liste d’attesa chilometriche, reparti e ospedali chiusi per ferie, tasse regionali aggiuntive che ancora per tutto il 2013 pesano nelle tasche dei cittadini per ben 270 milioni di euro, medicina e servizi territoriali deboli quando non assenti. Di questa situazione il presidente Vendola, dopo otto anni e mezzo di suo governo alla Regione, ha incolpato il governo nazionale per presunti tagli del Fondo sanitario ed imposizioni del Piano di rientro. La responsabilità, invece, è tutta in capo a Vendola che se avesse rispettato parametri ed intese nazionali, piuttosto che accumulare ritardi ed inadempienze, non avrebbe avuto alcun bisogno dei tagli”.


Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il quale, pur garantendo la massima collaborazione, ha voluto comunque esternare le sue perplessità: “Sarei stato più lieto di festeggiare il taglio del nastro della nuova struttura, più che la presentazione astratta del progetto. Si é scomodato perfino il governatore Vendola per celebrare questo momento, quasi dimenticando che a otto anni dal suo primo insediamento, proprio la sanità rappresenta la sua più pesante sconfitta. Il livello di molte strutture é sufficiente soltanto grazie alla dedizione e alla passione dei tanti uomini e donne che prestano il loro servizio, colmando le lacune di un sistema generalmente deficitario. Mi chiedo: è rispettoso nei confronti delle comunità che amministriamo parlare di nuovi poli di eccellenza quando i “preesistenti” versano in una perenne condizione di emergenza e necessitano di interventi urgenti? Siamo certi che in questi anni le risposte al bisogno della gente siano state le più idonee e ponderate? Onestamente non ne sono convinto”.

Massimo Alligri


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Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”

L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo

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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.

Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase. 

Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.

Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.

Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi. 

La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali. 

Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.

In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.

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Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa

Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)

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Il convegnoSalento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlanteDonne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.

Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.

Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.

Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.

Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.

A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.

La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».

Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.

Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».

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Aldo, Giovanni e Giacomo hanno un messaggio per Tricase

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Un simpatico video destinato a Tricase da parte del mitico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.

Il messaggio, indirizzato ai tricasini in vista del film Attitudini, in uscita al cinema, è stato recapitato al sindaco De Donno dalla regista della pellicola, Sophie Chiarello, passaporto francese, corsanese d’origine.

Ecco il video in cui il trio ironizza sul nome di Tricase e confida di essere…”culo e camicia” col primo cittadino.

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