News & Salento
Workshop sulle energie rinnovabili
“Bisogna educare all’autoconsumo: dobbiamo essere produttori, non solo consumatori”
Il Gasf di Cursi, Gruppo di Acquisto Solidale Fotovoltaico, promuove per giovedì 2 aprile un workshop sulle energie rinnovabili al Castello di Corigliano d’Otranto: “Energia amica & solidale. Analisi e strumenti per la pianificazione energetica, l’uso efficiente dell’energia e l’impiego delle fonti rinnovabili nella generazione diffusa”.
Un seminario per favorire la conoscenza e l’utilizzo dell’energia alternativa. Il Gasf Cursi è nato per rendere partecipi i cittadini nella gestione delle energie rinnovabili e mira alla partecipazione e al beneficio di tutti gli utenti. Dopo aver promosso l’istallazione di numerosi impianti fotovoltaici, che si sono rivelati delle opportunità per il territorio, anche in termini di riscontri lavorativi, ora estende l’esperienza acquisita rivolgendosi ai tecnici e agli utenti dell’intera provincia.
Oggi più che mai c’è bisogno di diffondere la cultura e le buone prassi per ridurre l’uso dell’energia tradizionale, che ricorre all’utilizzo delle centrali di carbon fossile, con il conseguente danno alla salute e all’ambiente che ben conosciamo. In un periodo in cui anche l’estrazione del petrolio ha subito una drastica diminuzione, bisogna diffondere una cultura energetica pulita.
Nel corso del workshop gli esperti e i relatori proporranno delle alternative e illustreranno delle soluzioni, per una gestione dell’energia come bene comune.
“Siamo in un era nuova”, fanno sapere dal Gasf, “perché l’energia è un bene alla portata di tutti e bisogna incentivare le piccole utenze volte all’autoconsumo. Proprio perché viviamo una fase storica il Salento non deve correre il rischio di essere colonizzato dalle grandi multinazionali, come è stato finora con le grandi centrali al carbone. Bisogna inoltre, favorire una nuova forma mentis volta a immaginarci non solo consumatori, ma anche produttori con l’utente finale protagonista”.
Il Gasf si propone di diventare un faro con un osservatorio permanente per ciò che riguarda l’energia da fonti rinnovabili, attraverso un polo formativo di eccellenza, con percorsi specialistici dedicati alle nuove tecnologie, con sinergie e collaborazioni tra le istituzioni e le scuole. Attraverso il monitoraggio del sistema energetico locale e dello stato di attuazione delle normative nel settore, si mira a regolamentare a livello locale la localizzazione degli impianti energetici, con un processo di pianificazione integrato con i comuni.
Il workshop, si divide in due momenti, start alle 9,30, con i saluti di Nino Sticchi, presidente del Gasf, a seguire Gabriella Verardi parlerà de “L’adeguamento agli strumenti urbanistici alla normativa energetica”, mentre Luigia Capurso illustrerà la “Pianificazione comunale nel quadro del piano paesaggistico regionale”, Antonio Trevisi de “La pianificazione energetica negli enti locali salentini: punti di forza e criticità” e “Le buone pratiche per la gestione razionale dell’energia negli enti locali”.
Alle 15,30 riprenderanno i lavori con una tavola rotonda rivolta per lo più a ingegneri, architetti, tecnici e utenti finali, chiude il dibattito Antonio De Giorgi che parlerà sul minieolico evoluzioni e criticità.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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