News & Salento
“La visita del ministro Martina? Una delusione”
Barba, Congedo e Mazzei: “Era lecito aspettarsi qualcosa di più”. E Schittulli lancia l’hastag #iononcomproMadeinFrance
I consiglieri regionali di Forza Italia Antonio Barba, Erio Congedo e Luigi Mazzei, commentano, con delusione, la visita in Salento del ministro Maurizio Martina:
“Pur se non invitati, abbiamo partecipato alla riunione a Lecce con il Ministro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali, sull’emergenza Xylella. Era lecito aspettarsi qualcosa di più dalla visita del ministro”, affermano e spiegano: “Non una parola su come affrontare e debellare l’infezione né alcun riferimento sulla dichiarazione di stato di calamità. Non un cenno su possibili iniziative del Governo contro il blocco delle importazioni previste dalla Francia, che non farà più entrare nel suo territorio 102 specie vegetali provenienti dalla Puglia, in barba sia ad un clima di collaborazione proficua tra Paesi sia alle regole comunitarie”
“Infine”, incalzano, “non una parola sulle quanto mai necessarie forme di ristoro per agricoltori e vivaisti, che oggi più che mai si trovano in ginocchio a causa della Xylella. Ci chiediamo, allora, che senso abbia avuto la venuta del Ministro in Puglia. Di peggiore e meno utile abbiamo visto solo il comportamento della Giunta regionale, prima totalmente assente nel gestire l’emergenza, collezionando una sfilza di colpevoli ritardi; per poi minacciare di multare gli agricoltori che non hanno adempiuto agli obblighi imposti dalla Regione. Oltre al danno, anche la beffa e se anche dal governo nazionale abbiamo riscontri tanto negativi, non ci resta che rimandare ogni speranza a dopo le elezioni. Quando le vinceremo”, concludono, “potremo dare finalmente delle risposte adeguate al settore, abbandonato dal centrosinistra”.
Intanto Francesco Schittulli lancia l’hashtag #iononcomproMadeinFrance, in risposta proprio alla decisione del governo francese di bloccare gran parte delle importazioni dalla nostra regione. “Oggi sono solidale con tutti coloro che dal blocco con la Francia ricevono un danno economico”, precisa il candidato alle regionali per il centrodestra, “per questo invito i pugliesi a non compare, di rimando, prodotti francesi. Intendo così richiamare l’attenzione di un governo, quello francese, che non può unilateralmente, venendo meno anche a quelli che sono gli accordi Europei di libera circolazione delle merci, decidere di bloccare i nostri prodotti: il nostro vero “Made in Puglia”. Non compriamo profumi, formaggi, borse, abbiagliamento e tutto quello che viene prodotto in Francia. Compriamo i nostri prodotti pugliesi“.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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