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Cronaca

Tricase, tamponamento in navetta

Mentre monta il malumore per le fermate e per l’assenza del servizio gratuito ed in tutto il paese (come era stato promesso), il pullman incappa in un piccolo incidente a Tricase Porto

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Non naviga in buone acque la navetta di Tricase.


Sul servizio che avrebbe dovuto da mesi attivarsi in paese per trasportare i cittadini (gratuitamente) tra le numerose fermate che il sindaco aveva annunciato, si è dibattuto a lungo e si dibatte ancora.


E nel frattempo, mentre è stato dato il là al trasporto solo per il periodo estivo, con una sola settimana di fruibilità gratuita e con due fermate già controverse (numerose le lamentele pervenute alla Redazione per lo stop di Marina Serra al Santuario, che costringe ad una poco agevole “passeggiata” in discesa prima ed in salita poi per arrivare al mare), due sere fa il pullman navetta è incappato in un’altra grana: un leggero tamponamento ad uno dei tornanti sulla litoranea per Tricase Porto.


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Per carità, nulla di grave e soprattutto di imputabile tanto a chi ha messo in piedi il servizio, quanto a chi lo garantisce ogni sera, a partire dagli autisti. Singolare però il fatto di cronaca che rappresenta l’ennesima seccatura a coronamento di qualcosa di per sè mal partita.


“Uno scandalo sociale”

Al coro degli insoddisfatti si aggiunge Nunzio Dell’Abate: “È uno scandalo sociale, oltreché un irresponsabile danno erariale“, tuona il capogruppo d’opposizione.Il contratto di appalto dei parcheggi pubblici a pagamento prevede, a carico del gestore, il servizio gratuito di navetta diffuso per tutto il territorio, frazioni e marine comprese, estate ed inverno. 


Nunzio Dell'Abate

Nunzio Dell’Abate


Il contratto è stato stipulato a luglio dello scorso anno, il parcheggio nelle aree pubbliche si è pagato da subito, con l’abnorme aumento del 60% delle tariffe e del 150% degli abbonamenti, ma delle navette manco l’ombra!


La responsabilità però pare ricadere sull’amministrazione e non sulla ditta appaltatrice: “L’azienda aggiudicataria ha da tempo acquistato le navette, ma l’amministrazione non dia il nullaosta all’avvio del servizio ma va ad inventarsi un servizio con ticket a carico dell’utente e 10mila euro al mese a carico del Comune, oltre ai costi di segnaletica e manifesti. In pratica il cittadino paga due volte, con il biglietto e con le casse comunali, un servizio che dovrebbe essere gratuito.”


È la stessa musica del bike sharing“, il servizio di biciclette pubbliche che avrebbe dovuto esser avviato con l’arrivo dell’estate ma che il sindaco ha affermato di non poter far partire se anche il Comune di Castrignano (con cui è stato ottenuto il finanziamento) non è pronto. “Manco il pedale si intravede“, commenta Dell’abate: “Solo le rastrelliere arrugginite che ingombrano le piazzette con un “gusto” architettonico da far invidia…”


Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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