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Cronaca

Atti intimidatori a Tricase: “Intervenga il Prefetto”

Il segretario cittadino del Pd Gianluigi Forte: “Non si può più rimanere in silenzio. Si intervenga in maniera decisa per garantire la sicurezza dei nostri concittadini”. Francesca Sodero (5Stelle): “Il sindaco richieda la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica”

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Dopo l’ordigno piazzato su un’auto nel primo pomeriggio di domenica  (clicca qui) il segretario cittadino del Pd di Tricase richiama l’attenzione: “In seguito all’ennesimo atto intimidatorio avvenuto a Tricase, non si può più rimanere in silenzio”.


In qualità di Segretario del circolo locale del Partito Democratico, Gianluigi Forte chiede al sindaco Carlo Chiuri, al nostro capogruppo in consiglio comunale Fernando Dell’Abate, e all’intera amministrazione di “fare fronte comune insieme alle forze dell’ordine per combattere questi segnali d’illegalità che nulla hanno a che fare con il quieto vivere della nostra Città”.


Forte chiede al sindaco, inoltre, che “si faccia portavoce presso il Prefetto affinché si intervenga in maniera decisa per garantire la sicurezza dei nostri concittadini. Infine, se ritenuto opportuno, chiedo al presidente del consiglio, Dario Martina, la convocazione urgente di un consiglio comunale monotematico che dia un messaggio inequivocabile a tutta la cittadinanza: Tricase”, conclude, “continui ad essere la città della legalità e non della paura”.

Anche Francesca Sodero (Movimento 5 Stelle), “in qualità di consigliere comunale di questo Comune“, ha interpellato il sindaco Chiuri, “preso atto che nessuna specifica iniziativa è stata ad oggi intrapresa al fine di convogliare maggiori e più organizzate energie nell’azione di contrasto agli attentati incendiari e dinamitardi che, con una frequenza mai registrata prima, si stanno manifestando nel Comune di Tricase e osservato che i fenomeni criminosi di cui sopra si stanno moltiplicando in diverse zone della Provincia di Lecce, ragion per cui sarebbe auspicabile un’azione coordinata di risposta da parte delle Istituzioni competenti. Considerato“, continua, “che Lei rappresenta la massima autorità di pubblica sicurezza sul territorio comunale ed ha facoltà di richiede l’attivazione di tavoli di coordinamento per la sicurezza inter-comunali e inter-istituzionali“, Sodero chiede: “Di avanzare al Prefetto della Provincia di Lecce la richiesta di convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per esporre le specifiche problematiche che negli ultimi mesi hanno interessato il Comune di Tricase e programmare azioni coordinate di contrasto; di rendersi disponibile a partecipare e promuovere, insieme alla altre forze politiche che vorranno aderire, eventuali iniziative e manifestazioni che dovessero essere organizzate per riunire la comunità ed affrontare con spirito di solidarietà e aperta denuncia le minacce che in questo buio momento attentano alla serenità e al benessere della cittadinanza“.


Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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Cronaca

Specchia: si dipinge da solo le strisce per il posteggio davanti casa, multato!

Aveva tracciato i contorni del parcheggio sul cemento, utilizzando vernice gialla. Una mossa apparentemente ingegnosa che ha attirato l’attenzione delle autorità locali

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Nel centro storico di Specchia, un cittadino ha trovato una soluzione insolita al sempre presente problema del parcheggio: disegnare da solo il suo posteggio davanti a casa.

La sua creatività è stata, però, inibita dalla Polizia Locale, che è intervenuta, multandolo e ordinandogli di rimuovere le strisce che aveva dipinto.

Il cittadino in questione aveva tracciato i contorni del parcheggio sul cemento, utilizzando vernice gialla.

Una mossa apparentemente ingegnosa che ha attirato l’attenzione delle autorità locali.

Dopo un’indagine rapida, la Polizia Locale ha individuato l’uomo e lo ha multato in base all’articolo 15 del Codice della Strada.

Questo articolo riguarda il “danneggiamento e l’alterazione del manto stradale“, e violarlo comporta sanzioni pecuniarie che vanno fino a 173 euro.

Gli agenti hanno spiegato all’uomo che creare autonomamente un parcheggio costituisce una violazione del codice stradale, poiché il manto stradale è di proprietà pubblica e deve essere mantenuto secondo le norme stabilite.

Pertanto, il suo atto di “danneggiamento” è stato considerato illegale.

In risposta a questa situazione, il comandante della Polizia Locale Andrea Zacà ha invitato tutti i cittadini a rispettare le norme del codice della strada e ad evitare soluzioni autonome che potrebbero danneggiare l’ambiente urbano.

«La sicurezza stradale e il rispetto delle norme sono fondamentali per garantire un ambiente urbano vivibile e sicuro per tutti i cittadini», ha dichiarato il comandante Zacà, «invitiamo tutti i cittadini a utilizzare i parcheggi designati e a rispettare le regole del codice della strada. Le iniziative autonome, sebbene creative, possono avere conseguenze negative sull’ambiente urbano e comportare sanzioni».

La soluzione proposta dalla Polizia Locale è stata chiara: l’uomo doveva rimuovere il parcheggio improvvisato a sue spese. Questo “ripristino fai da te” non solo ha fatto rispettare la legge, ma ha anche ripristinato l’aspetto originario della strada, assicurando che tutti i cittadini possano usufruire degli spazi urbani in modo equo e sicuro.

In conclusione, mentre l’ingegnosità può essere apprezzata, è essenziale che venga esercitata nel rispetto delle leggi e delle normative locali.

In un ambiente urbano, il rispetto delle regole del codice della strada è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini.

 

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