News & Salento
Grotta della Poesia al secondo posto tra le Spiagge più belle d’Italia
La grotta di Roca vecchia è uno dei luoghi di mare più belli nella lista stilata attualmente da Skyscanner
Nella classifica stilata di recente dal noto motore di ricerca di voli, Skyscanner, tra le spiagge più belle d’Italia, la Puglia sarebbe seconda solo alla Sardegna.
In particolare a ricevere la medaglia d’argento è stata una spiaggia salentina: la Grotta della Poesia a Roca Vecchia (tra San Foca e Torre dell’Orso).
Non è la prima volta, tuttavia, che questo luogo riceve apprezzamenti, è infatti attualmente tra le dieci piscine naturali più belle al mondo.
Il perché di questo nome così particolare è avvolto nella leggenda.
Si narra, difatti, che una bellissima principessa amasse fare il bagno nelle acque cristalline della grotta; la sua bellezza era così folgorante che ben presto la notizia si diffuse dappertutto. Per questo motivo schiere di poeti provenivano da ogni parte del mondo per comporre dei versi ispirati alla sua bellezza in modo da poterla conquistare. La fama di quei componimenti durò talmente a lungo che ancora oggi questo luogo è conosciuto come la Grotta della Poesia.
Per concludere, al terzo posto della classica si Skyscanner troviamo la Calabria con la Spiaggia di Michelino, al quarto la Sicilia con Tonnara di Scopello ed al quinto ancora la Sardegna con la Spiaggia di Atrani. Tutti luoghi, che a detta di chi ci è stato, andrebbero visitati almeno una volta nella vita.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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