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Attualità

La Rivoluzione Rurale delle Terre di Mezzo

Rigenerazione Urbana: 3 milioni di euro per i Comuni dell’Unione nel Parco Agricolo dei Paduli

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Il progetto Rural Revolution presentato dai Comuni dell’Unione delle Terre di Mezzo: Botrugno, Giuggianello, Nociglia, Sanarica, San Cassiano, Supersano, Surano si è classificato al quinto posto, della graduatoria regionale e primo tra le aggregazioni di piccoli comuni con abitanti compresi tra i 15 ed i 30mila, ottenendo un finanziamento di 3 milioni di euro.


È la prima fase di valutazione del bando regionale sulla Rigenerazione Urbana, destinato alle Aree Urbane con particolari condizioni di marginalità sociale ed economica, finalizzato a favorire i processi di contrasto alla povertà e di inclusione sociale delle fasce disagiate della popolazione residente.


Questo è un ulteriore importante traguardo per i comuni del Parco Paduli, perché è stato premiato un lavoro iniziato 15 anni fa, e che ha dato ragione a chi da tempo ha deciso di agire come territorio e non come mera aggregazione di singole entità.


“Quando si lavora in sinergia”, commenta il sindaco di Nociglia, e presidente di turno dell’Unione Massimo Martella, i risultati arrivano. Il recupero dei nostri beni è fondamentale per dare ancora più lustro alle nostre comunità.» 


Protagonisti di questo complesso lavoro gli abitanti, le associazioni, i consorzi del piano sociale di zona, i dipartimenti universitari, Arca-Sud e le imprese che insieme alle amministrazioni comunali hanno condiviso una strategia capace di coniugare il carattere rurale di questi piccoli centri con un’idea di smart-land, ossia un sistema di servizi intelligente, in grado di migliorare la qualità della vita nei centri urbani, renderli più sostenibili e ecologici, recuperare gli edifici dismessi per potenziare e innovare l’offerta e la qualità dei servizi per i cittadini ed essere più vicini alle esigenze delle fasce di popolazione più disagiate e marginali.


I progetti:


Nociglia, Comune capofila, mediante il recupero di un edificio dismesso di proprietà pubblica, sarà realizzato un frantoio di comunità, uno spazio destinato agli abitanti – contadini e consumatori del Parco, ma anche una scuola di social rural innovation, un luogo del confronto e della divulgazione di pratiche agricole sostenibili. Grazie all’accordo di partenariato con il consorzio dell’Ambito di Zona di Poggiardo, in ottica di integrazione sociale, sviluppo occupazionale e contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, nella gestione del frantoio di comunità saranno coinvolti i cittadini titolari di reddito di dignità.


Botrugno la riqualificazione e pedonalizzazione degli spazi di connessione tra la Chiesa Madre e la “Congrega” completerà il processo di pedonalizzazione di una parte della rete viaria del centro urbano realizzando un percorso in sicurezza che collegherà vari servizi di natura sociale (l’asilo d’infanzia, la casa di riposo, il futuro centro diurno per persone affette dalla malattia di Alzheimer e il centro culturale previsto nel Palazzo Marchesale Ignazio Guarini). L’intervento di riqualificazione consentirebbe di mettere in sicurezza la mobilità veicolare e ciclopedonale oltre a recuperare l’utilizzo parziale di alcuni edifici che saranno acquisiti dal Comune come sede dei Servizi Sociali da adibire a “case-parcheggio”.

Giuggianello La Foresteria dei Bambini sarà uno spazio di accoglienza di gruppi di scolari, insieme ai loro accompagnatori, in visita al Parco dei Paduli. La foresteria, oltre ad aprire a nuove prospettive occupazionali, è anche un esperimento di innovazione sociale, perché diventa l’occasione per il potenziamento del “servizio integrato per gli affidi e le adozioni”, infatti ospiterà una Scuola di Genitorialità, rivolta sia a genitori biologici che a genitori adottivi, con finalità di sostegno alle famiglie e contrasto della caduta demografica.


Sanarica la riqualificazione di edifici di proprietà comunale, oggi dismessi consentirà la realizzazione della Casa del Pellegrino, una struttura a vocazione sociale-religiosa, che ospiterà i fedeli che si recano ogni anno in pellegrinaggio, al Santuario della Madonna delle Grazie. L’intervento di riqualificazione permetterà di utilizzare l’edificio come sede dei Servizi Sociali e di adibire parte dell’immobile a “casa-parcheggio finalizzate all’edilizia sociale”.


San Cassiano sarà realizzata una piazza di comunità. Attraverso un laboratorio di cohousing, a cui prederanno parte gli abitanti delle case ex-iacp e Arca Sud Salento, saranno rigenerati edifici e spazi pubblici, avviando la sperimentazione del primo modello di autogestione e manutenzione ordinaria degli spazi e dei fabbricati collettivi in cambio di una calmierazione del costo dell’affitto.


Supersano la Casa degli animali terapeutici sarà un parco ha vocazione multifunzionale, poiché è destinata non soltanto alla prevenzione del randagismo e alla tutela delle condizioni psico-fisiche degli animali, ma anche all’organizzazione e promozione dell’adozione dei cani, all’offerta di servizi di dog-sitting, all’organizzazione di attività educative e ricreative per bambini e ragazzi in età scolare. In particolare la struttura sarà destinata in accordo con il Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di welfare dell’ambito di Poggiardo e Casarano, al servizio di pet-therapy.


Surano sarà realizzata la Casa della Comunità. Si tratta di un recupero e ristrutturazione di un edificio di proprietà comunale e la sua trasformazione in complesso destinato a sede di un poliambulatorio sociale, dei servizi assistenziali domiciliari, dell’anagrafe cittadina, del comando di Polizia Municipale. Si tratta di un progetto pilota di integrazione di servizi a servizio della comunità.


 


Attualità

Whatsapp cambia ancora: le novità

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A pochi giorni dal lancio della nuova interfaccia per le app Android e iOS, e dell’annuncio dei nuovi filtri per le chat non lette e quelle di gruppo, Meta aggiorna anche l’interfaccia di WhatsApp Web, la versione per browser della piattaforma di messaggistica da 2,3 miliardi di utenti.

Si tratta di piccole novità, apparentemente quasi insignificanti, ma che vanno viste alla luce delle altre modifiche già annunciate. Meta, in pratica, ha fatto spazio nell’interfaccia di WhatsApp Web in vista dell’inserimento di altre icone per accedere alle nuove funzioni.

WhatsApp Web, la nuova interfaccia

La novità nell’interfaccia di WhatsApp Web è sostanzialmente una: la barra di navigazione spostata a sinistra, in verticale. Nella barra compaiono ora 8 icone e un separatore, segno che potrebbe non trattarsi della versione definitiva dell’interfaccia e che qualcosa, nelle prossime settimane, potrebbe ancora cambiare. Dall’alto verso il basso, le icone sono:

  • Chat (per accedere a tutte le conversazioni)
  • Stato
  • Canali
  • Archiviate
  • Importanti
  • Impostazioni
  • Profilo

Tra i canali e le chat archiviate c’è il separatore, che al momento è un semplice elemento grafico che non può essere spostato né modificato.

Oltre la barra laterale posta a sinistra, tutto il resto non cambia e resta identico a prima: colonna principale con l’elenco delle chat, dei canali, degli stati, e riquadro a destra con il contenuto delle chat.

Restano anche l’icona per cercare all’interno di tutte le chat e quella per cercare all’interno della chat attualmente aperta. Resta anche il filtro per le chat non lette che, però, molto probabilmente sparirà a breve.

WhatsApp Web cambierà ancora

Alla luce dell’annuncio dei nuovi filtri in arrivo sulle app per smartphone, è molto probabile che questa modifica all’interfaccia di WhatsApp Web sia solo un preparativo per portare i filtri anche sul browser.

Nella colonna a sinistra, infatti, c’è ora moltissimo spazio libero dove inserire nuove icone e c’è anche un separatore che, al momento, non serve a nulla e non ha alcun senso. Lo avrà, invece, quando le icone saranno di più con l’arrivo di quelle per mostrare solo le chat non lette o le chat di gruppo.

WhatsApp e le chat di terze parti

C’è, infine, un’ulteriore novità in arrivo da considerare: le chat con le app di terze parti, che WhatsApp è stata costretta ad accettare in Europa dopo l’entrata in vigore del Digital Markets Act e del Digital Services Act.

Queste chat arriveranno se, e solo se, altre piattaforme decideranno di aderire al sistema di interoperabilità messo in piedi da Meta. Sappiamo già che quasi nessuna delle piattaforme concorrenti è intenzionata a farlo, ma WhatsApp deve permetterlo per legge.

Eventuali chat con utenti provenienti da altre app e piattaforme, quindi, potrebbero essere raggiunte da un’apposita icona posizionata nella barra laterale sinistra di WhatsApp Web. Ciò permetterebbe anche a WhatsApp di mostrare, nella colonna dell’elenco di queste chat, un apposito messaggio sul diverso grado di sicurezza di queste conversazioni.

Sulla sicurezza delle future chat multipiattaforma, infatti, è in corso un acceso dibattito e la maggior parte degli esperti ritiene che esse non potranno essere tanto sicure come quelle tra utenti della stessa piattaforma.

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Attualità

A Tricase la collezione Scolozzi apre le porte a Cimeetrincee

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Significativo incontro in questi giorni in quel di Tricase.

Il consigliere dell’Associazione Storica Cimeetrincee, Daniele Lissoni, ha fatto visita alla collezione di militaria curata dal tricasino Paolo Scolozzi, rimanendo particolarmente colpito dalla varietà della raccolta di cimeli.

“Ci auguriamo che all’orizzonte si profili un’interessante collaborazione tra le due realtà – Cimeetrincee è un’associazione di ricerca storica, con sede a Venezia e con soci distribuiti su tutto il territorio nazionale, che si occupa di conservare la memoria in relazione ai fatti accaduti durante la Grande Guerra -, che dia risalto anche alla storia passata del nostro territorio salentino”, ha commentato Scolozzi.

Nelle foto alcuni momenti dell’incontro.

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Attualità

Bollette di gas e luce salate: procedimento istruttorio contro Enel Energia

Dopo i reclami di Adiconsum Lecce, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato vuole accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta in merito alle modalità di comunicazione delle variazioni contrattuali

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Tutto aveva avuto inizio nel 2022 quando molti consumatori decisero di passare dal prezzo variabile al prezzo fisso con l’obiettivo di mettersi al riparo da repentine impennate delle tariffe.

I contratti erano a tempo indeterminato ma l’offerta era a tempo determinato e raramente superava i 12 mesi.

Già questa differenza, poco nota ai molti, ha contribuito ad ingenerare confusione e disattenzione.

Alla scadenza dell’offerta concordata, il consumatore doveva ricevere dal proprio gestore, una comunicazione di variazione della tariffa – se meno favorevole – almeno tre mesi prima dell’entrata in vigore della nuova tariffa informandolo della possibilità di poter recedere dal contratto.

Questa comunicazione, separata dalla bolletta, può essere inviata per posta ordinaria o per email qualora l’utente abbia scelto tale modalità in fase contrattuale e non sono previste altre modalità di invio.

La comunicazione è molto importante perché oltre a informare l’utente del cambio tariffario, contiene anche l’informazione che, qualora l’utente non sia d’accordo con la tariffa proposta, potrà recedere dal contratto e cambiare gestore.

Ed è qui che nel mese di gennaio molti utenti si sono visti recapitare bollette del gas esagerate e si sono rivolti ad Adiconsum LecceAssociazione per la difesa dei consumatori per contestare la bolletta, visto che l’unica risposta fornita dagli operatori di Enel energia è stata quella che la tariffa era variata.

L’analisi delle bollette attenzionate ha evidenziato che molte tariffe del gas erano variate a partire da luglio 2023 e che, con l’avvento della stagione estiva, gli utenti non hanno potuto rendersi conto dell’aumento subito.

La sorpresa si è avuta solo quando con l’inverno sono stati accesi i riscaldamenti ma le bollette sono arrivate quando ormai erano trascorsi i periodi per porvi rimedio.

La beffa maggiore è stata poi quella che a fronte delle lamentele avanzate dagli utenti, Enel energia si è dichiarata disponibile a variare il prezzo del gas per il futuro (all’arrivo della bella stagione) ma lasciando invariati i prezzi dell’inverno pregresso.

Moltissimi consumatori lamentano di non aver mai ricevuto una comunicazione di variazione tariffaria per cui si è provveduto a contestarlo a Enel energia.

«Purtroppo», fanno sapere da Adiconsum Lecce, «il codice di condotta commerciale approvato da Arera scarica sui clienti l’onere di dimostrare di non aver mai ricevuto la comunicazione. In pratica l’onere della prova ricade sulle spalle della parte più debole. Questo anche quando la nuova tariffa viene di fatto scoperta solo alla ricezione della bolletta. Inoltre il gestore gode di una presunzione di ricezione della comunicazione, trascorsi 10 giorni dall’invio, anche se il consumatore sostiene di non aver mai ricevuto nulla!».

A fronte delle «inaccettabili risposte fornite da Enel energia» ed ai reclami effettuati da Adiconsum Lecce, l’associazione ha provveduto a inviare le segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrente e del Mercato e ad Arera «per i profili di comportamento commerciale che le stesse vorranno rilevare a salvaguardia dei consumatori» e invocando il recesso contrattuale ai sensi dell’art. 52 e 53 del Codice del consumo «non essendogli stato consentito preliminarmente di conoscere le condizioni economiche che sarebbero state applicate, né posto nelle condizioni di poter valutarne gli effetti e le decisioni da assumere consapevolmente e decidere se avvalersi del garantito diritto di recesso».

Ora, grazie alle segnalazioni effettuate anche da Adiconsum Lecce, l’autorità ha formalmente aperto un’istruttoria che potrebbe portare gli utenti a vedersi riconosciute le proprie ragioni ed ottenere qunato contestato da Adconusm Lecce.

 

 

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