Alliste
Furti, droga e guida in stato di ebbrezza: fioccano le denunce
Nei guai anche un 16enne che ha rubato 200 euro dall’auto della sorella!

Negli ultimi giorni i carabinieri della Compagnia di Casarano, nel corso di un servizio coordinato finalizzato al contrasto dei reati contro il patrimonio, al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti, al controllo delle persone sottoposte alla limitazione della libertà e alla circolazione stradale, hanno controllato circa 500 veicoli contestando 150 violazioni al codice della strada (di cui grande parte per la mancanza dell’uso delle cinture di sicurezza.
Denunciato per detenzione fini di spaccio sostanze stupefacenti, F.L., 26 anni di Alliste, trovato in possesso di 5,40 grammi di cocaina, che erano custoditi all’interno della tasca pantaloni; all’interno della camera da letto i carabinieri hanno recuperato un bilancino di precisione.
A Casarano denunciato per minaccia aggravata P.A. D., 22 anni: aveva minacciato il padre brandendo un coltello. Arma sottoposta a sequestro.
A Matino, invece, denunciati R.G., 26 anni, e A.R., 49 anni, entrambi di Acquarica del Capo, per aver utilizzato un telefono cellulare rubato nell’aprile scorso ad un 48enne di Gallipoli. Il telefono è stato restituito al legittimo proprietario.
Per ricettazione, a Taviano denunciati M.L., 46 anni, e N.R., 18 anni, entrambi di Trieste: sono stati trovati in possesso di uno smartphone Samsung 7 plus rubato ad un 74enne di Ruffano.
A.C., 20enne di Collepasso, invece, in orario notturno, senza alcun motivo, aveva telefonato al 112 ed al 118 e segnalato la presenza di una persona priva di sensi per terra sulla strada. Verificata la falsità della notizia i carabinieri lo hanno denunciato per procurato allarme.
D.S.D., 45enne di Miggiano, è stato rintracciato a Casarano fuori dal proprio domicilio di detenzione dopo essersi allontanato da una comunità riabilitativa dove era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

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Denunciato per furto aggravato, M.R., 28 anni, di Alliste. I carabinieri a conclusione delle indagini, lo hanno identificato quale autore del furto due bidoni aspiratutto rubati, dopo l’effrazione della porta d’ingresso, dall’interno di uno studio legale sempre di Alliste.
Denunciato furto L.D. V., 39 anni, anche lui di Alliste: l’uomo, a Racale, aveva rubato un telefono cellulare dal bancone di un Bar.
Incastrato dalle immagini del sistema di video-sorveglianza di una rivendita di tabacchi, denunciato per furto, G.M., 64 anni, di Taurisano: aveva asportato un borsello contenente documenti personali e lasciato temporaneamente incustodito sopra un bancone.
A Taviano, un sedicenne, dopo essersi impossessato delle chiavi dell’autovettura di proprietà della sorella, ha rubato dall’interno dell’abitacolo 200 euro in contanti che erano custoditi all’interno del cassetto del cruscotto: denunciato per furto.
Per truffa, a Ruffano, denunciato M.D., 28 anni: dopo aver pubblicato un annuncio di vendita di un telefono cellulare su un sito online inerente, si era fatto versare dalla vittima 450 euro su carta di credito prepagata ricaricabile senza mai consegnare l’oggetto vendutoe rendendosi irreperibile sui contatti indicati nell’inserzione.
A Racale nei guai per porto abusivo di oggetti atti ad offendere, L.G., 39 anni, trovato in possesso, a seguito di perquisizione veicolare, di una mazza da baseball in metallo lunga cm 60.
Stessa storia a Melissano, dove S.D., 27 anni, in auto aveva una mazza da baseball in alluminio lunga cm. 63.
S.N., 27 anni di Ruffano, denunciato per guida sotto l’influenza dell’alcool: è stato fermato presso l’ospedale di Casarano ed è risultato positivo ai test. Patente di guida ritirata.
Denunciati perché si sono rifiutati di sottoporsi al test per l’utilizzo di sostanze alcoliche e stupefacenti, M.F., 27 anni e A.C., 41 anni.
Nel corso del servizio sono state segnalate alle Prefetture competenti per uso non teurapeutico di sostanze stupefacenti nove persone di età compresa tra i 16 e i 41 anni; recuperati complessivamente 3,2 gr. di hashish, 6,6 gr. di marijuana e 1,2 gr. di cocaina oltre ad uno spinello già confezionato.
Alliste
Colpo grosso della Guardia di Finanza
Sequestrati un chilo di cocaina, drone, tanti contanti, un diamante ed un Rolex GMT Master II…

Nella serata di ieri, la Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli, con il supporto dei cani antidroga “Roma” e “Goran” del Gruppo di Lecce e dei militari di Casarano, Tricase e Leuca, hanno portato a termine un’operazione antidroga nel comune di Alliste.
L’intervento ha permesso di scoprire circa 1 kg di cocaina, occultata all’interno di intercapedini ricavate nel pavimento, nei cassonetti delle tapparelle e in tubazioni interne dell’abitazione.
Lo stupefacente, in parte ancora confezionato in panetti all’ingrosso e in parte già suddiviso in dosi, è stato sottoposto a sequestro insieme alla strumentazione per la preparazione e vendita della droga sulla piazza di spaccio.
Inoltre, sono stati trovati; un drone e un sistema di videosorveglianza per gestire in sicurezza l’attività criminale; circa 10.000 euro in contanti; una busta di oltre 10 kg di monete; un orologio Rolex GMT Master II; e un diamante, tutto sottoposto a sequestro.
Sono stati sequestrati anche quattro smartphone, due tablet e altri dispositivi, tutti al vaglio degli esperti per un’accurata analisi forense, utile per il prosieguo delle attività investigative.
Sentita l’Autorità Giudiziaria inquirente, i militari hanno proceduto all’arresto dei tre soggetti accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, in concorso tra loro, e tradotti in carcere a Lecce.
Alliste
Felline: simbolo delle SS su monumento dei Caduti!
«Vergogna! Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito»

«Vergogna! Con un atto infame, il monumento ai Caduti di Felline è stato imbrattato con il simbolo delle SS naziste. Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito. A Felline non c’è spazio per il neofascismo né per chi disprezza la storia».
Con questo post su Facebook il consigliere di opposizione Manlio Palese ha denunciato quanto avvenuto nella piazza principale della frazione di Alliste.
Anche il sindaco Renato Rizzo ha esternato il suo «sdegno» ed ha incaricato la polizia locale di avviare le indagini per risalire ai responsabili. Per questo saranno visionate le immagini di telecamere della zona che potrebbero aver ripreso i colpevoli.
Nel frattempo, sono già state avviate le operazioni per la rimozione del simbolo nazista dalla lapide.
Un gesto certamente ignobile e vile e, altrettanto sicuramente, figlio dell’ignoranza che resta l’elemento più violento nella nostra società.
Non ci sorprenderebbe che l’autore (o gli autori) di tale vigliaccata neanche sia(no) a conoscenza di cosa abbia voluto dire e ancora voglia dire quel simbolo.
Del resto, si sa, l’ignoranza fa più danni della cattiveria.
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Alliste
Un ettaro di discarica abusiva
Carabinieri forestali a tutela del vincolo paesaggistico. Ad Alliste sequestrata vasta area quadri utilizzata come discarica di rifiuti anche pericolosi. Denunciato il proprietario

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti ad accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”), risultata del tutto illecita.
L’ episodio riguarda un terreno in località Perni in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9mila metri quadri), per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.
I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, nonché rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.
Al margine di questo piazzale di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, ad uso deposito, e un altro in pietra a secco, con antistante pavimentazione in piastrelle e tufo granulare.
A parte la gestione illecita dei rifiuti, le suddette opere sono risultate abusive, mancando qualsiasi titolo autorizzativo.
Per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.
Ad evitare il protrarsi degli abusi, i Carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro preventivo l’ intera area, e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario, un 70enne del posto.
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