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Galatina, appello ad Emiliano a firma di alcuni galatinesi

Comitato per  la difesa  dell’Ospedale S. Caterina Novella di Galatina: riportare al centro le esigenze del  malato

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Comitato per  la difesa  dell’Ospedale S. Caterina Novella di Galatina: riportare al centro le esigenze del  malato


E’ accaduto spesso che nei formalismi della burocrazia, madre di delibere, determine, leggi regionali o decreti ministeriali,  ci si sia scordati del vero è unico obiettivo: la tutela del malato e il suo diritto di cura in una sanità pubblica efficace ed efficiente, principio sancito peraltro dalla costituzione. Da troppo tempo ormai che gli “utenti” pugliesi sono frastornati e disorientati da un riordino ospedaliero infinito, talvolta contraddittorio nelle scelte spesso incomprensibili  che in un clima di perenne campagna elettorale viene “usato” più che studiato.


E’ di questi giorni la polemica sul servizio “Week surgery” attivato presso l’Ospedale di Galatina, così come previsto dalla delibera n° 2430/18 della Direzione ASL Lecce che, nel pieno e vero spirito del tanto vituperato Decreto Ministeriale 70/2015, seguendo la tendenza sempre meno invasiva dell’attività chirurgica e conseguente minore necessita di ricoveri prolungati, ha concentrato su Galatina anche l’attività medio bassa di chirurgia generale dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce.


Poche parole in burocratese che nella pratica hanno avuto alti risvolti positivi su molti fronti: da un lato ha di fatto decongestionato il reparto leccese destinato all’emergenza/urgenza, dall’altro ha garantito, con l’uso esclusivo delle sale operatorie di Galatina,  un’attività fitta, continua e programmata. In poco meno di 40 giorni oltre 200 operazioni con tempi d’attesa da 3 a 7 gg, eseguite in piena sicurezza clinica con alta qualità, nella piena soddisfazione di medici ed operatovi sanitari ma ancor più dell’utenza.


SI SONO ABBATTUTE LE LISTE D’ATTESA, qualcuno attendeva sin dal 2015, con un’intuizione  lungimirante che, in maniera diversa, dava risposte positive a molteplici esigenze, ma che probabilmente ha disturbato chi dalle storture delle interminabili liste d’attesa trae vantaggi. Al Presidente Emiliano indirizziamo allora il nostro appello, affinché sappia trarre riflessioni positive da questa esperienza perché, quando parla di “riorganizzazione del sistema sanitario nell’esclusivo interesse del malato”, alle tante belle parole si faccia seguire fatti concreti.

Vigileremo, così come continuiamo a fare sin dal 2016, riteniamo che l’attività del “Week surgery” sia nel solco corretto di una nuova sanità, pertanto non solo è da confermare ma chiediamo con forza che, come previsto dalla delibera ASL 2430/18,  venga ampliato ed esteso anche all’attività medio/bassa di chirurgia ortopedica e che si portino a termine i lavori di completamento delle nuove sale operatorie già in fase oltre all’istallazione della nuova TAC di ultima generazione che risulta già acquistata dalla ASL.


Non sappiamo se sia necessario regolamentare qualche cavillo burocratico ma poco importa, è questa l’occasione giusta per dimostrare che si è dalla parte del malato sempre e comunque. Certamente non assisteremo silenziosi a scelte anacronistiche per quello che sarebbe considerato un sopruso incomprensibile.


Saverio Mengoli, Clelia Antonica, Lory Apollonio, Gianfranco Loreta, Luigi Massaro, Gabriella Noia, Maria Chiara Patera, Piero Russo, Francesca Tundo, Vito Albano Tundo


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I Matia Bazar a Taurisano per la festa del Crocefisso

Tutt’oggi nella giornata del 3 maggio la festa inizia fin dalla mattina, quando le famiglie taurisanesi intraprendono un pellegrinaggio rivisitato: raggiungono per una scampagnata l’altura del Manfìo

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C’è una tradizione lunga oltre cent’anni a Taurisano, nata grazie alla devozione di una coppia di coniugi. È la festa del Santissimo Crocefisso, che si celebra ogni anno il 3 maggio, presso l’omonima chiesetta.

Il luogo di culto, ubicato all’ombra di una splendida grande quercia, fu eretto nel 1904 per volere di Vito Schiavano e Maria Marraffa, che ne finanziarono la costruzione.

Da allora, la comunità di Taurisano onora con grande affetto e costanza il culto nei confronti del Santissimo Crocefisso, di cui peraltro è conservata una imponente raffigurazione proprio all’interno della chiesa, realizzata dal maestro cartepestaio leccese Giuseppe Manzo quale riproduzione fedele di un’altra opera presente a Galatone.

Il motivo di questa riproduzione trova senso ancora una volta nella storia dei succitati coniugi Schiavano, i quali erano soliti effettuare, a partire dalla data del loro matrimonio, un pellegrinaggio al Santuario di Galatone, per venerare proprio il miracoloso SS. Crocefisso della Pietà.

Questo pellegrinaggio durò circa trent’anni, fino a quando i due devoti, avendo ormai raggiunto una veneranda età e non potendo sostenere l’estenuante fatica di un viaggio così lungo, fecero appunto erigere, al limite di un fondo di loro proprietà, una cappella dedicata al SS. Crocefisso.

Per tradizione, tutt’oggi nella giornata del 3 maggio la festa inizia fin dalla mattina, quando le famiglie taurisanesi intraprendono un pellegrinaggio rivisitato: raggiungono per una scampagnata l’altura del Manfìo, situata tra Taurisano, Casarano e Ruffano, dove si trova la cripta basiliana del Crocefisso della macchia, in cui è consuetudine celebrare messa proprio in questa ricorrenza.
Dopo aver fatto visita al luogo di culto ci si ferma per trascorrere la giornata in campagna, al calar del sole si ritorna in paese e ci si prepara per la festa tradizionale.

Venerdì 3 maggio le celebrazioni si aprono sulle note della Banda “G. Verdi” di Taurisano e con le messe, delle ore 8 e delle ore 10, presso la Cappella del SS. Crocifisso.

A seguire, alle ore 11, la processione per portare la venerata immagine del Santissimo Crocifisso nella Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Ci si ritrova nel pomeriggio, alle 18,30, con la santa messa proprio nella Chiesa SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Alle 19,30 la processione per le strade del paese. In chiusura dei riti religiosi, lo spettacolo di fuochi d’artificio.

In serata, poi, chiusura col botto. Una storica band della musica italiana salirà sul palcoscenico della festa.

Alle spalle della cappella, in via Pirandello, si esibirà l’iconico gruppo musicale Matia Bazar, due volte vincitore del Festival di Sanremo.
Il concerto avrà inizio alle ore 21, con ingresso libero.

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Tricase Destinazione Autentica 2024, avviso pubblico

Rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna. C’è tempo fino al 31 maggio. online anche il bando “Una casa per giovani idee”

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Avviso pubblico per l’individuazione di progetti eventi di iniziativa da inserire nella programmazione culturale e turistica: “Tricase Destinazione Autentica 2024”.

L’amministrazione comunale intende valorizzare i principali attrattori culturali e turistici della città, delle frazioni e delle marine, al fine di promuovere un piano di sviluppo turistico culturale ricco e multidisciplinare.

L’avviso pubblico è rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna dal titolo Tricase Destinazione Autentica 2024. Saranno accolte proposte che siano in linea con gli obiettivi prefissati dell’amministrazione comunale, in un’ottica di promozione turistica e riposizionamento competitivo della città. C’è tempo fino al 31 maggio.

Online anche il nuovo bando per “Luoghi Comuni”, “Una casa per giovani idee”. È un’iniziativa delle Politiche giovanili lanciata da Regione Puglia e ARTI Puglia con l’obiettivo di finanziare progetti di innovazione sociale proposti da organizzazioni giovanili, che possono essere accolti e realizzati in spazi pubblici.

C’è tempo fino al 28 maggio 2024 per candidare progetti di innovazione sociale per rivitalizzare la Chiesa della Madonna di Costantinopoli (la “chiesa dei diavoli”) e tutta l’ampia area all’aperto circostante del Comune di Tricase.

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Tricase, Pro Loco: rinnovate le cariche sociali

Nel segno della continuità e del rinnovamento. Paolo Scarascia confermato presidente all’unanimità

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Si è tenuta l’assemblea che ha dato il via al mandato 2024-2028 della Proloco Tricase, l’associazione che si occupa della promozione e valorizzazione turistica, delle potenzialità naturalistiche, ambientali, artistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche della Città.

Sarà un Consiglio Direttivo da nove membri ad affiancare Paolo A. Scarascia, riconfermato all’unanimità presidente dell’associazione.

«In questi anni abbiamo lavorato per far sì che Proloco tornasse al centro della vita sociale di Tricase. Lo abbiamo fatto consapevoli dell’importanza e del ruolo istituzionale che gioca la nostra associazione. Dopo iniziative, eventi, collaborazioni e progetti, siamo pronti a fare un altro passo avanti» ha evidenziato Scarascia.

Il consiglio direttivo è composto da Andrea Ciardo, Gabriele Musio, Vito Sabato, Roberta Ferramosca (riconfermata vice presidente), Enzo Tamborrini, Maria Assunta Coppola, Antonia Morciano e Rocco Sparascio.

A loro, si aggiunge il collegio dei probiviri composto da Giovanni Sergi Battocchio, Tommaso Serrano e Francesco Zocco.

«Oltre alle partnership già siglate, il consiglio direttivo e i soci sono già a lavoro per l’organizzazione di iniziative territoriali che coinvolgeranno tutti i rioni, quartieri e frazioni di Tricase», ha concluso il presidente Paolo Scarascia, «vogliamo porre al centro l’importanza della socialità, della partecipazione e della valorizzazione delle peculiarità della Città».

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