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Casarano: la Festa della Madonna della Campana

La chiesetta è posta nel punto più alto della collina, il portale del tempio affaccia su uno spiazzo che funge da poggiolo naturale e belvedere di uno dei panorami più affascinanti del Salento

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Supplemento di festa domenica e lunedì prossimo a Casarano; ad otto giorni esatti dalla Pasqua infatti, da tradizione ultracentenaria, si festeggia la “Madonna della Campana”, festività sentitissima dai casaranesi.


La Vergine, compatrona della città, viene portata  in processione proprio insieme a San Giovanni Elemosiniere (l’altro santo protettore). Il corteo sfila lungo le vie del paese per fare poi tappa sulla caratteristica collina situata a est della città, alle porte del centro urbano, dove dall’altezza di 160 metri è possibile ammirare un panorama mozzafiato.


Le due statue sono accompagnate durante tutto il cammino da spari di fuochi pirotecnici ad intermittenza. Una particolarità della processione è la presenza di tanti bambini in cui le femminucce sono vestite di bianco e denominate vergineddhe (a indicare il candore e la purezza) e da madonnine, mentre i maschietti con abiti da angioletti; tutti insieme intonano l’inno alla Madonna.


La devozione per la Madonna della Campana è molto sentita dalla comunità casaranese e si rinnova anno dopo anno sin dal medioevo: si narra che a quell’epoca, durante una delle tante incursioni saracene imperversanti nel Salento, gli abitanti dell’antica Casarano per sfuggire alla minaccia si rifugiarono sulla vicina collina.


Nella zona già da allora si ergeva una piccola cappella bizantina, sostituita poi nel corso del XVII secolo con l’attuale chiesetta, qui i fuggiaschi di Casarano si raccomandarono alla protezione della Vergine che, grazie alla sua intercessione, li fece scampare dal grave pericolo.


La chiesetta è posta nel punto più alto della collina, il portale del tempio affaccia su uno spiazzo che funge da poggiolo naturale e belvedere di uno dei panorami più affascinanti del Salento.

Da qui si scorgono, situate in direzione sud, Ugento, Alliste, Racale, Melissano e Taviano, mentre Alezio e, in lontananza, Gallipoli con il suo mare si trovano a nord.


La piccola chiesa fu costruita nel 1600 e presenta una facciata esterna semplice, con tetto a cuspide e pochi scalini per l’ingresso; una sola navata con copertura a stella, quattro altari, alcuni dipinti, un altare barocco ed un grande Crocefisso.


La festa in onore della Madonna continua fino il lunedì successivo, il giorno in cui per tradizione ha luogo la cosiddetta Campaneddhra, in occasione della quale tutta la popolazione si sposta nelle campagne circostanti la chiesetta per consumare il pranzo a sacco.


Nella fase conclusiva dei festeggiamenti, durante il tragitto che la Processione segue per ricondurre i Santi Protettori presso la Chiesa Matrice, secondo la tradizione, il corteo fa una sosta davanti all’edicola votiva dei Cavamonti, in occasione della quale si svolge una fiaccolata.


Fiorenzo D’Amato


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Da Chicago a Leuca a suon di Jazz

Un fuoriclasse chiuderà la rassegna internazionale I concerti del Faro, promossa da Lampus di Paolo Insalata: il batterista americano Paul Wertico sarà ospite d’onore del Riccardo Arrighini Trio

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Unica tappa in Salento per un appuntamento di Alta Musica con un progetto nuovo, raffinato ed elegante proposto dall’associazione culturale Lampus di Paolo Insalata, per la presentazione di 1989, l’album di composizioni originali firmate da Riccardo Arrighini, pianista e compositore tra i  più talentuosi nel panorama jazzistico italiano.

Sabato 7 settembre, alle 21, ai piedi del faro di Leuca e al chiarore dell’ultima luna piena dell’estate 2025, Arrighini salirà sul palco con Gianmarco Scaglia al contrabbasso e Paul Wertico: una vera leggenda vivente, definito il poeta della batteria, vincitore di ben 7 Grammy Awards conquistati al fianco di Pat Metheny durante il loro ventennio di collaborazione.

Noto per le sue riletture jazz di Puccini, Morricone e Petrucciani, Arrighini, con questo album sublimato dal suono ritmico di Wertico, propone un album che racconta la nascita del suo universo musicale.

Un concerto-evento potente, lirico e vibrante che saprà unire sensibilità melodica, energia jazz e talento internazionale sotto un cielo infinito.

Con questo appuntamento Lampus chiude la Rassegna Internazionale I Concerti del Faro – Note di luna piena dopo i due entusiasmanti sold out ottenuti dai concerti di luglio e agosto.

Informazioni e biglietteria online: www.oooh.events; whatsapp 347 5169946

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Specchia: la Madonna del Passo restaurata

Presentazione del restauro dell’antichissima icona un manufatto di grande valore storico e devozionale

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Questa sera, al termine della Santa Messa della Novena, presso la cripta della Madonna del Passo, nello spazio esterno adiacente, si svolgerà la presentazione della piccola antichissima tavola, raffigurante la Madonna del Passo, un manufatto di grande valore storico e devozionale.

All’incontro pubblico, previsto per le ore 20, interverranno: don Antonio Riva, parroco di Specchia, che ha ritrovato l’antica tavola, insieme a don Antonio Trande, all’interno della sacrestia della Chiesa Madre; il prof. Giovanni Perdicchia, studioso di storia locale, autore di diverse ricerche che hanno riscritto la storia e l’importante ruolo sul territorio di Specchia; Stefano Tanisi, storico dell’arte, profondo conoscitore della evoluzione della pittura e dei suoi autori nel Salento, nonché membro della Commissione Arte Sacra della Curia di Ugento – Santa Maria di Leuca; la restauratrice Alessandra Muci, con una video presentazione, illustrerà il restauro della piccola tavola.

La preziosa opera rappresenta la più antica immagine conosciuta della Madonna del Passo: di dimensioni contenute (25 x 20 cm), raffigura una Madonna con Bambino benedicente, che secondo l’iconografia bizantina dell’Odigitria, ha come significato “colei che indica la Via” (oof. Giovanni Perdicchia).

Secondo le ricostruzioni storiche, la tavola era originariamente collocata al centro della nicchia ovale dell’altare maggiore della cripta della Madonna del Passo, realizzata in pietra leccese nel tardo Cinquecento.

Nel corso dell’Ottocento, a seguito di interventi di ristrutturazione e decorazione, tra cui il rifacimento neoclassico del prospetto e la realizzazione delle scene del Calvario ad opera del pittore Giuseppe Buttazzo (1821-1890), l’icona fu rimossa e sostituita da un nuovo dipinto su tela, oggi purtroppo trafugato, che riprendeva la composizione originaria, ma con uno stile più aggiornato.

Dopo la rimozione, l’antica immagine lignea fu utilizzata durante le processioni dell’8 settembre, solenne festività della Madonna del Passo, e successivamente come immagine per la raccolta delle offerte, prima di essere accantonata per lungo tempo.

Come scrive Restauro in Opera Rio in un post su Facebook, «Si è trattato di un restauro tanto appassionante quanto impegnativo, che ha richiesto nelle fasi iniziali una serie di indagini diagnostiche, per inquadrare una situazione conservativa pessima, aggravata da pesanti rifacimenti, inoltre è stata effettuata anche l’analisi per la datazione al Carbonio 14, realizzata dal CEDAD di Brindisi, che ha confermato le intuizioni degli storici. Con il restauro si è potuto stabilire che il piccolo dipinto, ha una storia che segue le vicende ed i cambiamenti avvenuti nei secoli nella cripta, che ha origini bizantine. Ogni operazione effettuata sul dipinto è stata studiata per il caso specifico, questo è caratterizzato da una pellicola originale sottile e compromessa dai rifacimenti e dal lungo periodo di abbandono in un ambiente umido e polveroso. Tutte le soluzioni adottate nel restauro hanno mirato a mantenere quanto più possibile inalterato il delicato equilibrio dell’opera».

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Meteo Settembre, sarà caldo e con caratteristiche estive

Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali…

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Al Sud, incluse Sicilia e Sardegna, la situazione appare ancora più chiara: tutti i modelli, insieme alle previsioni dell’Aeronautica Militare, tracciano un settembre caldo con caratteristiche pienamente estive.

La vicinanza geografica con il Nord Africa fa sì che queste aree vengano raggiunte con maggiore intensità dalle ondate di aria calda africana, le stesse che dominano le estati italiane di oggi.

Diversa sarebbe stata la situazione con l’anticiclone delle Azzorre, capace di portare correnti più fresche di origine oceanica e frequenti temporali.

Proprio questo tipo di dinamica si intravede solo parzialmente in questi giorni al Nord Italia, mentre altrove l’influenza oceanica è destinata a durare pochissimo.

Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali.

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