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“BirraeSound” a Leverano

Gastronomia, musica live, happy area luna park, artisti di strada e tanto divertimento assicurato, per tutte le età e per tutti i gusti. Ma soprattutto birra e cultura birraia. Sono

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Gastronomia, musica live, happy area luna park, artisti di strada e tanto divertimento assicurato, per tutte le età e per tutti i gusti. Ma soprattutto birra e cultura birraia. Sono queste le peculiarità del “Birra e Sound Mebimport Beer Festival” di Leverano che, con l’edizione 2011 (la settima), dal 2 al 7 agosto, torna sempre più ricco di novità. Il format, prevalentemente dedicato alla birra di qualità, si rivolge non soltanto ad un target giovane ma è studiato e pensato anche per una clientela più esigente, attenta all’aspetto tradizionale di questa bevanda. Un percorso originale dedicato a tutti coloro che sono attratti da un modo “completo” d’intendere il “bere birra”. Sei giornate zeppe di appuntamenti e contenitori, con visite nei vari stand del percorso enogastronomico all’interno della cittadella che, oltre alle specialità di carne, in questa edizione si arricchisce di succulente ricette marinare. E poi attività di produzione birraia in diretta, degustazioni guidate di birra, incontri, seminari e master per approfondire e apprendere gli aspetti innovativi del mondo birraio con aree destinate alla promozione, alla valorizzazione e allo sviluppo delle aziende alimentari locali. Il tutto arricchito da spazi per la vendita di prodotti legati alle tradizioni nostrane e a culture straniere che presentano buone affinità con la birra. Dopo il grande successo degli anni passati, infine, saranno confermate le aree fiore all’occhiello dell’evento: la prima sarà riservata a celiaci e intolleranti, completamente dedicata al food di qualità ed alla Birra Gluten Free; la seconda, “La Festa delle Feste”, raccoglierà in uno stand le delegazioni delle sagre più importanti del Salento, con simboli e antiche ricette della tradizione culinaria. Il Live Festival darà spazio e voce a dj set ed alla musica live selezionata dalla qualificatissima direzione artistica di un esperto del calibro di Roy Paci. Ma tra gli obiettivi di “Birra e Sound Festival” non bisogna dimenticare soprattutto la promozione della cultura del consumo responsabile di bevande alcoliche, evitando abusi o usi scorretti di alcol. Un monito e un consiglio per tutti: bere senza sapersi controllare significa bere in maniera non responsabile, ovvero andare in contro a rischi, anche gravi e a volte  irrisolvibili, per la salute propria e altrui, per la sicurezza degli individui e per la loro convivenza civile. È molto importante far crescere, soprattutto tra i giovani, la consapevolezza sui rischi dell’uso non responsabile di alcol. Il consiglio è semplice, rivolto senza distinzioni a giovani e adulti e a tutti gli ospiti dell’evento: se devi guidare, non bere; se hai bevuto, fai guidare qualcun altro! Anche per il 2011 va evidenziato che “Birra e Sound” sostiene la campagna sulla sicurezza stradale promossa da Mingo, storico inviato di “Striscia la Notizia”, dal titolo “Chi non muore si rivede… il giorno dopo”.

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Piano Coste: ANCI Puglia chiede la sospensione dell’iter legislativo

ANCI Puglia intende avviare un percorso di concertazione con i 69 Comuni costieri interessati, al fine di rilevare bisogni, criticità ed esigenze specifiche…

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Il Consiglio Regionale di ANCI Puglia, in riferimento alla proposta di modifica della normativa sul Piano Coste, ha deliberato di richiedere la sospensione dell’iter legislativo in corso.

L’attuale fase pre-elettorale non rappresenta il contesto più adeguato per affrontare un tema tanto delicato e strategico quanto quello della pianificazione costiera. Intervenire su una norma di tale rilevanza a pochi mesi dalla conclusione della legislatura espone il provvedimento a rischi di fragilità, sia tecnica che politica, oltre a compromettere il necessario confronto con i territori coinvolti.

ANCI Puglia intende avviare un percorso di concertazione con i 69 Comuni costieri interessati, al fine di rilevare bisogni, criticità ed esigenze specifiche. Modifiche di tale portata richiedono una valutazione approfondita e ampiamente condivisa. È indispensabile che ogni intervento legislativo tenga conto della complessità territoriale, oltre ad essere necessario prioritariamente intervenire per individuare soluzioni che affrontino la grave emergenza rappresentata dall’erosione costiera, che interessa numerosi tratti del litorale pugliese.

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De Venuto rieletto presidente Assohotel Confesercenti

l’Assemblea provinciale di Assohotel Confesercenti Lecce che ha rieletto all’unanimità il già presidente…

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Presso l’Hotel Hilton Garden Inn di Lecce, si è tenuta l’Assemblea provinciale di Assohotel Confesercenti Lecce che ha rieletto all’unanimità Presidente Giancarlo De Venuto.

Alla riunione hanno preso parte Benny Campobasso e Salvatore Sanghez, e il Presidente e il Direttore di Confesercenti Lecce, Antonio Magurano e Antonio Schipa.  L’Assemblea ha nominato un direttivo di 9 componenti, che affiancherà il Presidente per il quadriennio 2025 – 2030, caratterizzato da una forte componente femminile ed un’ampia rappresentanza territoriale del

Salento: Pamela Pascuzzo, Hotel Leone di Messapia, Cavallino; Angelo Mongiò, Masseria Mongiò dell’Elefante, Otranto; Vito Ria, Fly Hotels Gallipoli; Maria Domenica De Donno, Palace & Palace Group, Gallipoli e Otranto; Anna Maria Lefons, 8 Più Hotel, Lecce; Maristella Chiriatti, Hotel Belvedere, Torre dell’Orso; Luigi Marti, Hotel Thalas, Torre dell’Orso e Hotel degli Haethey, Otranto; Emanuele Sanna, Grand Hotel Mediterraneo, Santa Cesarea Terme; Fabrizio Quarta, M&F Hotel Gallipoli, Borgo Sentinella, Torre dell’Orso, Hotel S. Giuseppe, Otranto.

Coordinatore di Assohotel Confesercenti Lecce è stato confermato Massimiliano Danese.

Sono estremamente grato a tutti gli associati per avermi rieletto alla guida di Assohotel Confesercenti Lecce”,  ha dichiarato Giancarlo De Venuto, “Questa conferma rappresenta per me un importante riconoscimento per il buon lavoro svolto in questi anni alla guida di Assohotel Lecce, che ha registrato l’adesione alla nostra associazione di oltre 50 strutture alberghiere. Voglio fin d’ora confermare il massimo impegno per portare avanti il lavoro svolto in questi anni, in particolare nella fruttuosa interlocuzione con la Regione Puglia nella costituzione delle DMO e nella redazione della nuova Legge Regionale sul Turismo.

Per il Presidente Confesercenti Puglia Benny CampobassoLa conferma del Presidente De Venuto e l’ingresso di nuovi consiglieri, permetterà ad Assohotel di proseguire con sempre maggiore impulso le iniziative volte alla promozione ed alla crescita delle aziende ricettive dell’intero territorio salentino”.

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Tricase e il riflesso condizionato del “Tanto sono tutti uguali”

Questa tendenza non riguarda solo il cittadino disilluso. Colpisce anche mondi che, per posizione o ruolo sociale, potrebbero giocare una parte importante nel dibattito pubblico….

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Si scaldano i motori per la prossima campagna elettorale di Tricase. Sempre più spesso riceviamo e pubblichiamo interventi politici che fotografano la Tricase che è stata, secondo alcuni, e quella che dovrebbe essere secondo altri.

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A Tricase, come in tante realtà locali, si respira già aria di elezioni. I movimenti civici scaldano i motori, i partiti cominciano a posizionarsi, i nomi iniziano a circolare. Ma tra chi osserva da fuori, soprattutto tra i cittadini, c’è una frase che – in questa fase – si sente ripetere con una frequenza quasi automatica: “Tanto sono tutti uguali.”

È una frase breve, sbrigativa, definitiva. Pronunciata spesso con un tono che non ammette repliche. E che, al di là del contenuto, racconta molto di come oggi viene vissuta – o evitata – la partecipazione politica.

Perché quel “sono tutti uguali” è riferito a chi si candida. A chi si propone di amministrare. A chi decide di esporsi. E diventa, per molti, la motivazione più ricorrente per scegliere di non scegliere. Per astenersi. Per tirarsi fuori. Per guardare da lontano, e magari lamentarsi in un secondo momento.

Questa tendenza non riguarda solo il cittadino disilluso. Colpisce anche mondi che, per posizione o ruolo sociale, potrebbero giocare una parte importante nel dibattito pubblico.

Pensiamo, ad esempio, al mondo delle imprese locali, del commercio, delle associazioni di categoria. Realtà che conoscono bene l’impatto delle decisioni amministrative sul tessuto produttivo della città. Eppure, spesso, preferiscono restare ai margini, per non apparire “schierate”. È una forma di prudenza comprensibile, ma che – in certi casi – rischia di tradursi in silenzio. E il silenzio, quando si tratta del futuro di una comunità, può diventare complicità passiva.

Lo stesso vale per molte realtà educative o associative. Comunità che, nel nome di una par condicio interpretata in modo molto rigido, rinunciano a favorire veri momenti di confronto. Incontri con tutti i candidati messi in fila, con pochi minuti a testa, non aiutano la cittadinanza a orientarsi. Non aiutano a capire differenze, visioni, proposte. Sono operazioni spesso più formali che sostanziali.

Eppure, esistono alternative. Senza “schierarsi” per colore politico, si potrebbe aprire un dialogo anticipato, autentico, con chi intende candidarsi. Capire i programmi, confrontare le idee, porre domande prima che cominci la propaganda vera e propria. E, se da quel confronto dovesse emergere una visione vicina alle esigenze concrete di un settore o di una comunità, perché non sostenerla? Perché non pretendere un impegno reciproco, magari anche attraverso un rappresentante all’interno di una lista civica, a garanzia di coerenza?

Non si tratta di abbandonare la neutralità. Ma di non confonderla con l’inerzia.

Questa distanza, infatti, alimenta il sentimento di sfiducia generale. Rende tutti indistinti. E finisce per rafforzare proprio quel pregiudizio da cui siamo partiti: “Tanto sono tutti uguali.”

È una profezia che si autoavvera. Se nessuno si assume la responsabilità di entrare nel merito, di conoscere, di scegliere con criterio, sarà più facile che le decisioni vengano prese da pochi, nel silenzio di molti. E allora sì, sarà difficile trovare qualcuno che ci rappresenti davvero.

Chi sceglie l’astensione per protesta, chi rifiuta ogni confronto per timore di esporsi, chi organizza incontri simbolici solo a ridosso del voto… rischia di contribuire – anche involontariamente – a un clima di sfiducia che penalizza l’intera comunità.

In conclusione, continuare ad affidarsi a chi ha già dimostrato scarsa attenzione per il bene comune non offre alcuna prospettiva di cambiamento. Ma dare fiducia a proposte nuove – pur senza garanzie assolute – può almeno riaprire uno spazio di possibilità.

E in una fase storica in cui anche sperare è diventato raro, tornare a credere in una scelta consapevole potrebbe essere il primo passo per cambiare davvero.

Vincenzo Errico (futuro candidato sindaco)

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