Attualità
“Non distorcete la storia di Tricase”
Sono sempre più numerose le Associazioni di volontariato che cercano di attribuire importanza al territorio tricasino. Il loro intenso lavoro annuale mostra i suoi frutti soprattutto nel periodo estivo quando nelle piazze e nelle marine prendono vita manifestazioni ed eventi che mettono in risalto danze, musiche, sapori, vecchi mestieri con l’obiettivo di riportare alla luce antiche tradizioni legate al mare e alla campagna. Ma il tema principale di tali eventi rispecchia sempre la realtà storica? Nella maggior parte dei casi no.
Solo per fare qualche esempio, giorni fa ho avuto occasione di leggere il programma del “Palio delle Contrade” svoltosi nelle domeniche del 19 e 26 luglio. Ebbene, il mio entusiasmo di fronte alla presa di coscienza dell’esistenza di eventi che possano dare vitalità all’estate tricasina si è attenuato man mano che la lettura andava avanti. Forse molti non se ne sono accorti, ma con il Palio in questione si è riscritta la storia di Tricase! Nelle suddette due giornate festive, figuranti in costume d’epoca a piedi e a cavallo, sfilando per le strade di Tricase e frazioni, hanno messo in scena una cerimonia avente come protagonisti i Principi Gallone e la loro Corte, i quali, secondo il programma della manifestazione, hanno voluto gratificare le gesta di un loro valoroso suddito, il Cap. Spinetta Maremonti (distintosi nella difesa della cittadina dall’assalto dei turchi nel 1537) per mezzo di una gara tra cavalieri, rappresentanti le contrade di Depressa, Lucugnano, Tutino, S. Eufemia, Caprarica del Capo e Tricase.
Una cerimonia nella cerimonia in cui realtà e fantasia si sono intrecciate per fare da sfondo alle rappresentazioni equestri fuorviando soprattutto i turisti desiderosi di apprendere qualcosa di più sul passato del nostro bellissimo territorio. Non è necessario leggere i documenti antichi conservati nei vari archivi pubblici e privati, ma basta una semplice ricerca su internet per venire a conoscenza che nel 1537 i Principi Gallone non erano ancora i feudatari di Tricase (lo divennero nel 1588 con l’acquisto del feudo da parte di Alessandro Gallone, noto mercante di olio), men che meno Principi (il titolo di Principe fu concesso dal Re di Spagna Filippo IV a Stefano II Gallone nel 1651).
Spinetta Maremonti era un Barone distintosi nella difesa del Regno di Napoli dall’invasione dei francesi nella prima metà del Cinquecento per volere del Governatore delle province di Lecce e Bari, Alfonso Castriota, proprietario, negli anni ’30 del Cinquecento, anche della Terra di Tricase. Fu proprio quest’ultimo a voler l’intervento di Spinetta Maremonti per difendere il proprio territorio dall’assalto dei turchi nel 1537. Il Barone, nonostante il successo riportato sugli infedeli, non fu in grado di impedire l’incendio di parte del Convento di S. Domenico. Sia ben inteso, riferendo ciò non voglio sembrare il solito “criticone” intento a rovinare il lavoro altrui solo per il gusto di farlo, ma sinceramente mi riesce difficile comprendere l’utilità di uno stravolgimento delle nostre origini.
Il mio vuole essere solo un consiglio, rivolto a quella fascia di cittadinanza definita “attiva”, che si rende partecipe con passione e sacrificio di numerose e interessanti iniziative, a non travisare la nostra storia, che non è fatta solo di gesti eroici, personaggi illustri, dame e tanto meno Palii, ma della faticosa quotidianità di poche centinaia di famiglie dedite all’agricoltura, all’artigianato ed alla produzione e commercio dell’olio, per le quali le solidarietà, le reciprocità e le alleanze orizzontali e verticali costituivano un fattore indispensabile per far fronte ai problemi di ordine sociale ed economico. E non mi si venga a dire che una consapevole distorsione degli avvenimenti trovi la propria ragion d’essere in esigenze di ottimizzazione scenica, in quanto la nostra storia (e coloro i quali la conoscono veramente me ne possono dare atto) non richiede di essere inventata per riscuotere pieno interesse da parte della popolazione.
Le passioni individuali degli organizzatori di tali manifestazioni non sempre trovano riscontro nell’antichità e una forzatura della storia per assicurare il successo della manifestazione può avere l’effetto di un boomerang. Pertanto rivolgo un invito particolare all’Assessore alla Cultura ed ai suoi esperti di storia locale, che costantemente collaborano con le Associazioni, e all’intera Amministrazione, che con il patrocinio comunale conferisce un tono di ufficialità alle cerimonie, a conformare le manifestazioni alla realtà degli eventi storici. Del resto, consapevoli dell’alta risonanza di tali cerimonie che va oltre i confini comunali, perché non evitare di renderci ridicoli agli occhi della gente e non sfruttare questi eventi per cercare di migliorare e rendere più efficace la divulgazione del nostro “vero” passato?
Pierpaolo Panico
Attualità
751 posti di lavoro e 204 annunci: il report di Arpal Puglia
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it…

In vista della prossima apertura di un nuovo punto vendita a Galatina, “Piazza Italia”, è alla ricerca di tre commessi o commesse di vendita. Le selezioni si svolgeranno mercoledì 7 maggio, dalle 10.30 alle 12.30, presso gli uffici del Centro per l’Impiego di Galatina, in via Vito Vallone 25, alla presenza dei recruiter aziendali. La selezione è rivolta a candidati con preferibile esperienza nella vendita al dettaglio. Le figure selezionate si occuperanno di esposizione e sistemazione della merce, rifornimento degli scaffali, assistenza ai clienti durante l’acquisto e gestione della cassa.
È previsto un contratto di lavoro a tempo determinato full time, con orario spezzato (mattina e pomeriggio) e possibilità di stabilizzazione futura. Chi è interessato può partecipare al recruiting day presentandosi il 7 maggio al Centro per l’Impiego di Galatina. È inoltre necessario inviare, entro il 6 maggio 2025, il modulo di candidatura all’indirizzo email: ido.galatina@arpal.regione.puglia.it. Il modulo è scaricabile al seguente link: https://tinyurl.com/candidatigalatina. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il CPI di Galatina al numero 0836/1909018 o scrivere a ido.galatina@arpal.regione.puglia.it.
Sono 751 le posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce, distribuite in 204 annunci attivi. È quanto emerge dal 14° Report settimanale di ARPAL Puglia, che fotografa un mercato del lavoro vivace e in crescita, con offerte che spaziano tra i principali settori produttivi del territorio. A trainare il mercato del lavoro è ancora una volta il settore turistico che offre 284 opportunità, a testimonianza del suo ruolo centrale nell’economia locale.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid. Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
https://drive.google.com/file/d/1cLCYz7r9-QqW_UufuQlxgqqrK1Vf0WWu/view?usp=sharing
Attualità
Anticipo d’estate per il ponte dl 1° maggio
Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone…

Secondo 3bmeteo: “Nei prossimi giorni anticiclone subtropicale con sole prevalente e netto rialzo termico; primi picchi di 28-30°C”.
“Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone subtropicale, ripristinando condizioni in prevalenza assolate su gran parte dello Stivale”.
“Non solo ampio soleggiamento ma anche netto aumento delle temperature per il Ponte del 1 maggio” – prosegue Ferrara di 3bmeteo – “sperimenteremo un vero e proprio anticipo d’estate con temperature più tipiche del mese di giugno e ben sopra le medie del periodo. Già giovedì 1 maggio si potranno sfiorare picchi di 27-28°C”.
Attualità
Acque depurate per i campi di Carpignano e Martano
“Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate”: i lavori, appena affidati per un importo di circa un milione e 800mila euro, dovranno concludersi in duecento giornate lavorative, quindi entro sette mesi

«Con soddisfazione, stiamo per risolvere definitivamente la vicenda della “Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate” nei nostri territori»: lo annunciano con una nota congiunta i sindaci di Carpignano Salentino e Martano.
Un progetto innovativo e ambientalmente strategico, approvato nel 2002 e completato nel 2006, ma mai attivato a causa di problemi legati al depuratore consortile. Inizialmente, mancava una soluzione per lo smaltimento finale delle acque trattate, poiché le trincee drenanti non erano state realizzate.
Successivamente, anni di abbandono e vandalismi avevano reso inutilizzabili la vasca di accumulo e la rete irrigua.
Per superare queste criticità e valorizzare gli investimenti già effettuati, soprattutto in un contesto in cui l’acqua è diventata indispensabile per il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano hanno richiesto ripetutamente l’intervento della Regione Puglia.
«Grazie all’impegno di tutta l’amministrazione regionale e, in particolare, del Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, del consigliere regionale Cristian Casili e dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia», fanno sapere i sindaci Mario Bruno Caputo di Carpignano Salentino e Fabio Tarantino di Martano, «si raggiungerà l’obiettivo di ripristinare e rendere pienamente funzionanti gli impianti danneggiati, garantendo una gestione efficace delle risorse idriche e il loro riutilizzo in agricoltura».
I lavori, appena affidati, per un importo di circa € 1milione e 800mila dovranno concludersi in sette mesi (200 giornate lavorative).
«Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio», aggiungono i due primi cittadini, «ringraziamo la Regione Puglia, il consiglio regionale, la giunta e tutti i funzionari coinvolti per aver compreso l’importanza ambientale ed economica di questo intervento, nonché tutte le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano storicamente coinvolte nella realizzazione del depuratore consortile e della rete irrigua». Recuperare e riutilizzare le acque depurate, ricche di nutrienti come l’azoto, significherà evitare sprechi idrici oggi dispersi nel terreno e fornire un sostegno concreto al settore agricolo, in particolare all’olivicoltura, gravemente colpita dalla crisi causata dalla Xylella.
«Questo progetto», si legge ancora in una nota congiunta dei sindaci di Carpignano e Martano, «è frutto di un lavoro corale e della determinazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Cooperativa San Giorgio, che ha fortemente sollecitato l’attivazione di questa infrastruttura per sostenere il reimpianto degli ulivi e il rilancio del comparto olivicolo. Si tratta di un intervento di grande rilevanza per il territorio, che fornisce una risposta tangibile alle problematiche legate alla penuria idrica e agli effetti dei cambiamenti climatici, in quanto il recupero e il riutilizzo delle acque depurate non solo mitigano l’impatto ambientale, ma offrono una risposta strutturale alle emergenze idriche, garantendo un supporto fondamentale al settore agricolo e alla rinascita dell’olivicoltura locale.
L’IMPIANTO
Attraverso tale intervento si consoliderà, dunque, un modello di gestione sostenibile delle risorse idriche, capace di affrontare le sfide del presente e preparare il territorio alle necessità future.
Dal punto di vista tecnico, la rete irrigua interesserà un’area di circa 1500 ettari, suddivisa in sette settori, che verranno serviti in modo rotativo grazie a un sistema automatizzato gestito da valvole elettroniche.
Le acque reflue urbane, dopo essere state trattate nel depuratore consortile e sottoposte a disinfezione mediante raggi UV, saranno convogliate in un serbatoio di accumulo con una capacità di 7mila metri cubi, garantendo una distribuzione costante dell’acqua per un periodo di circa quattro giorni.
L’impianto sarà in grado di erogare una portata di 28 litri al secondo (equivalente a 100 metri cubi all’ora), destinata all’irrigazione mirata, una tecnica che compensa le perdite idriche dovute all’evaporazione e alla traspirazione vegetale.
I lavori, tra l’altro, includono: l’ampliamento della camera di comando per facilitare l’utilizzo delle valvole; il ripristino delle connessioni tra le vasche e l’automazione del sistema di accumulo delle acque depurate; il rifacimento dello scarico delle acque in eccesso; la manutenzione straordinaria dei locali tecnici; la revisione completa del gruppo elettrogeno; l’installazione di un sistema antintrusione per garantire la sicurezza degli impianti; e l’adeguamento dei punti di collegamento agli utenti. Con questo progetto, i Comuni di Carpignano Salentino e Martano confermano il loro impegno per uno sviluppo sostenibile e per il sostegno alle attività agricole, pilastro economico e culturale del territorio.
MARTEDÌ 29 LA PRESENTAZIONE UFFICIALE
I lavori saranno ufficialmente presentati presso la Sala Conferenza della Cooperativa San Giorgio in Carpignano (S.P. 48) martedì 29 aprile alle ore 19, alla presenza della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, accompagnata dall’assessore Donato Pentassuglia, dal responsabile delle Risorse Idriche Andrea Zotti, dalla direttrice di Aqp Francesca Portincasa, dal direttore generale di Arif Francesco Ferraro e dai sindaci dei due comuni interessati.
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