Attualità
Estate sicura a Casarano
Gli anziani e il caldo, progetto promosso dall’ Ufficio Politiche Sociali del Comune di Casarano in collaborazione della sez. Croce Rossa di Casarano nell’ambito del Piano Fragilità 2025

L’iniziativa nasce per affrontare in maniera concreta le conseguenze sanitarie e sociali legate alle ondate di calore, con particolare attenzione alla fascia più vulnerabile della popolazione: gli anziani soli e fragili.
Obiettivi del progetto: prevenire i rischi sanitari associati alle alte temperature (colpi di calore, disidratazione, aggravamento di patologie croniche); contrastare l’isolamento sociale, offrendo momenti di contatto umano, supporto e ascolto; garantire un presidio di prossimità attivo e visibile sul territorio durante i mesi estivi; collaborare in modo integrato con i servizi sociali e sanitari locali, per segnalazioni, interventi urgenti o presa in carico prolungata.
Tra le attività, contatti telefonici periodici con gli anziani segnalati dai servizi sociali; visite domiciliari di monitoraggio e supporto da parte dei volontari della Croce Rossa; consegna di generi di prima necessità o farmaci in caso di bisogno; diffusione di materiale informativo e consigli utili per affrontare il caldo in sicurezza; attivazione di una linea dedicata per segnalazioni e richieste di aiuto.
Il progetto è destinato agli anziani residenti a Casarano, in particolare a coloro che vivono soli o in condizioni di fragilità sociale e sanitaria.
L’accesso può avvenire su segnalazione dei servizi sociali comunali; attraverso contatto diretto con la Croce Rossa; su richiesta da parte di familiari, vicini o cittadini.
📞 3514581337 (numero dedicato), attivo lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30
“Estate Sicura 2025” è un esempio concreto di solidarietà di comunità, in cui istituzioni, volontari e cittadini lavorano insieme per non lasciare nessuno solo, soprattutto nei momenti più critici.
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Attualità
Aumentano le imprese, rallenta l’economia
Cresce il numero delle aziende pugliesi ma diminuiscono fatturati e scambi commerciali. Fatturati 428,7 milioni di euro in meno

Aumentano le imprese in Puglia, ma rallenta l’economia.
«Potrebbe sembrare un paradosso, ma è quello che sta accadendo nella nostra regione», spiega Davide Stasi, data analyst e responsabile dell’Osservatorio Economico Aforisma, che ha preso in esame tutte le aziende, ad eccezione di quelle inattive e di quelle sottoposte a procedure concorsuali.
I dati sono aggiornati al 30 giugno 2025.
Anche nel secondo trimestre di quest’anno, il saldo della nati-mortalità è positivo, confermando il trend dell’ultimo decennio.
Sarà la voglia d’impresa, sarà il crescente ricorso agli incentivi per l’auto-imprenditorialità, sarà l’apertura della partita Iva vista come alternativa alla disoccupazione.
Sta di fatto che, da aprile a giugno scorsi, le iscrizioni al Registro delle imprese delle camere di commercio pugliesi, sono state superiori alle cancellazioni, per un saldo di 2.508 attività in più, con 5.391 nuove aziende a fronte di 2.883 cessazioni, per un tasso di crescita dello 0,67 per cento, persino superiore alla media nazionale (0,56 per cento).
Ma non è tutto oro quel che luccica.
L’andamento del numero delle imprese, seppur positivo, può rappresentare solo un indicatore utile ai fini statistici, ma non è sufficiente, da solo, a comprendere l’andamento dell’economia nella sua complessità. Anzi, l’aumento del numero delle attività può tradursi, in certi casi, in un’eccessiva frammentazione del tessuto imprenditoriale, rappresentando uno dei principali freni allo sviluppo della Puglia.
L’anno in corso, infatti, non può certo paragonarsi al periodo successivo alla pandemia, con un’economia in rapida ripresa. Nonostante la crescita del numero delle aziende, infatti, il fatturato e gli scambi commerciali diminuiscono.
Da gennaio a maggio di quest’anno, le imprese pugliesi hanno fatturato, complessivamente, 35.442.851.498 euro contro i 35.871.548.902 dello stesso periodo dell’anno scorso. Vale a dire 428.697.404 euro in meno, pari a una flessione dell’1,2 per cento.
Riguardo agli scambi commerciali con l’estero, l’impatto dei dazi potrebbe essere maggiore e soprattutto più a lungo termine, se le imprese esportatrici più grandi o comunque in grado di… multi-nazionalizzarsi (che sono quelle che pesano di più per l’export) decidessero di trasferire parte della produzione all’interno dei confini degli Stati Uniti, per non perdere i propri clienti, con una perdita di capacità produttiva nel nostro Paese.
«Abbiamo già registrato una prima fase di rallentamento dell’economia con l’aumento dei tassi di interesse stabilito dalla Banca centrale europea al fine di contrastare la crescente inflazione», ricorda Stasi.
«Oltre alla burocrazia, un forte freno alla sviluppo della Puglia è rappresentato proprio dall’eccessiva frammentazione del tessuto imprenditoriale», spiega, «va detto che la nostra regione è storicamente caratterizzata da una fitta rete di micro, piccole e medie imprese, ma questa peculiarità, che in passato ha consentito di sviluppare un sistema produttivo specializzato e molto flessibile, rappresenta oggi un elemento di rischio perché comporta una minore competitività su un mercato sempre più globale, con l’agguerrita concorrenza delle multinazionali e dei grandi player. Basti pensare alle difficoltà a cui tante aziende andranno incontro, proprio a causa delle ridotte dimensioni, nell’assolvimento dell’obbligo di approntare assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati, anche al fine di favorire l’emersione tempestiva della crisi, così come imposto dalla recente riforma della disciplina della crisi dell’impresa e dell’insolvenza».
«La sopravvivenza delle micro, piccole e medie imprese pugliesi», aggiunge l’analista, «dovrà passare dalla “messa in rete” che sappiamo potrà dar vita ad attività capaci di esprimere intenti comuni ed interessi condivisi, nella consapevolezza che in tal modo possono aumentare non solo le economie di scala, ma anche la competitività sui mercati».
Nell’ultimo decennio, il settore che è cresciuto di più, ma solo in termini quantitativi, è quello dei servizi di alloggio e ristorazione.
«A fronte di dati sulle presenze molto incoraggianti, riscontriamo un impatto limitato sulla crescita del territorio», sottolinea Stasi, «a conferma che un aumento esponenziale del numero di attività non conferma uno sviluppo altrettanto esponenziale dell’economia, soprattutto se resta bassa la produttività, distogliendo risorse umane e di capitale a quei settori ad alto valore aggiunto, come manifatturiero e costruzioni».
Nati-mortalità imprese | Registrate | % | Attive | % | Iscrizioni | % | Cessazioni | % | Saldo 2° trimestre 2025 | Saldo 2° trimestre 2024 |
Bari | 138.628 | 0,80% | 122.054 | 0,91% | 2.058 | 1,50% | 957 | 0,70% | 1.101 | 911 |
Brindisi | 39.123 | 0,63% | 33.127 | 0,74% | 504 | 1,30% | 260 | 0,67% | 244 | 268 |
Foggia | 70.297 | 0,70% | 62.643 | 0,79% | 1.043 | 1,49% | 554 | 79,00% | 489 | 437 |
Lecce | 75.092 | 0,66% | 65.448 | 0,76% | 1.163 | 1,56% | 670 | 0,90% | 493 | 505 |
Taranto | 51.653 | 0,35% | 43.404 | 0,42% | 623 | 1,21% | 442 | 0,86% | 181 | 298 |
Puglia | 374.793 | 0,67% | 326.676 | 0,77% | 5.391 | 1,45% | 2.883 | 0,77% | 2.508 | 2.419 |
Principali settori economici | Agricoltura | Industria | Costruzioni | Commercio | Servizi | |||||
Bari | 23.727 | 0,62% | 11.713 | 0,30% | 16.855 | 0,80% | 36.038 | 0,28% | 42.417 | 1,60% |
Brindisi | 7.152 | 0,38% | 2.625 | 0,08% | 5.081 | 0,83% | 10.591 | 0,20% | 10.853 | 0,82% |
Foggia | 23.518 | 0,56% | 3.882 | 0,28% | 7.154 | 0,72% | 15.832 | 0,44% | 15.936 | 1,78% |
Lecce | 9.155 | 0,84% | 5.833 | -0,05% | 10.619 | 0,62% | 21.737 | 0,12% | 22.993 | 1,42% |
Taranto | 10.078 | 0,31% | 3.570 | 0,22% | 5.712 | 0,49% | 13.911 | -0,05% | 14.095 | 0,69% |
Puglia | 73.630 | 0,56% | 27.623 | 0,19% | 45.421 | 0,71% | 98.109 | 0,22% | 106.294 | 1,38% |
fonte: Osservatorio Economico Aforisma |
Fatturazione imprese | 2024 | 2025 | Var. ‘25 su ‘24 | Var. % ‘25 su ‘24 |
gennaio | 7.319.838.563 | 6.883.273.570 | -436.564.993 | -6,0% |
febbraio | 6.919.264.920 | 6.610.973.872 | -308.291.048 | -4,5% |
marzo | 7.076.158.263 | 7.298.473.036 | 222.314.773 | 3,1% |
aprile | 6.975.627.842 | 7.269.215.957 | 293.588.115 | 4,2% |
maggio | 7.580.659.313 | 7.380.915.063 | -199.744.250 | -2,6% |
totale | 35.871.548.902 | 35.442.851.498 | -428.697.404 | -1,2% |
fonte: Osservatorio Economico Aforisma
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Attualità
Accesso alle aree boscate. Divieti e sanzioni a Otranto
Come previsto dal Decreto del presidente della Regione e dall’ordinanza del sindaco arrivata dopo un incontro con i concessionari delle attività balneari poste a nord della città

Le condizioni climatiche di questo periodo, con un aumento delle temperature al di sopra delle medie stagionali e il conseguente innalzamento del rischio di incendi, inducono a rafforzare politiche e attività di prevenzione di questo rischio nelle aree più sensibili e interessate dalla maggiore presenza di turisti e utenti di attività balneari o di svago in genere.
A tal fine l’amministrazione comunale di Otranto ha incontrato i concessionari delle attività balneari poste a nord della città.
Nel corso della riunione è stato evidenziato che il decreto del presidente della Regione Puglia n.334 del 10 giugno 2025 pone il divieto di transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate e che lo stesso provvedimento comporta sanzioni amministrative da euro 1.032,91 fino a un massimo di euro 10.329,14.
Le previsioni di detto decreto sono state ulteriormente rafforzate nell’ordinanza sindacale emessa dal Comune che regola l’accesso nelle pinete.
Si invitano, quindi, «i cittadini e gli utenti delle zone destinate a pinete e boschi a osservare pienamente le predette disposizioni».
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Attualità
Sicurezza, legalità e prevenzione: arresti e controlli tra lidi e paesi
Interventi dei carabinieri a Lecce, Cavallino, San Foca, Porto Cesareo, Carmiano, Campi Salentina e Carpignano Salentino

I carabinieri della Compagnia di Lecce, con il supporto specializzato del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, hanno effettuato approfonditi accertamenti mirati tra le aree di Lecce e Melendugno.
Nel corso delle ispezioni è denunciato un 30enne di Cavallino, amministratore unico di un’attività di bar-ristorazione in un lido balneare di San Foca – Torre Specchia, ritenuto responsabile di gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, per non aver sottoposto i dipendenti alla prescritta visita medica preventiva.
Allo stesso modo sono state comminate sanzioni penali per un totale di circa 6mila euro.
Parallelamente, durante un’ispezione igienico-sanitaria a Lecce, i carabinieri del N.A.S. hanno contestato una sanzione amministrativa di 2mila euro a un bar-pasticceria per irregolarità nell’etichettatura e nell’informazione sugli alimenti.
Tutte le risultanze sono state trasmesse alle competenti Autorità amministrative e sanitarie per i necessari approfondimenti.
Operazione di contrasto all’illegalità anche a Porto Cesareo, Carmiano e Campi Salentina.
L’operazione ha portato all’arresto di un uomo destinatario di ordinanza di carcerazione domiciliare emessa dalla Procura della Repubblica di Brindisi per reati legati alla falsità ideologica.
Sono state inoltre denunciate due persone sorprese a violare misure restrittive imposte dall’Autorità Giudiziaria.
Durante il servizio sono state contestate anche violazioni amministrative in materia di sostanze stupefacenti a carico di tre persone.
Particolarmente significativa è risultata la collaborazione con la Capitaneria di Porto Cesareo, che ha permesso il sequestro amministrativo di tre carrelli ambulanti per la vendita abusiva di materiale da spiaggia, privi di autorizzazioni e contenenti circa mille articoli per un valore stimato di 10mila euro.
Inoltre, sono stati sequestrati circa otto chilogrammi di cocco e mandorle abbandonati su una spiaggia, probabilmente destinati alla vendita abusiva. Intervento notturno, poi, a Carpignano Salentino. Protagonisti i carabinieri del NORM della Compagnia di Maglie, che hanno arrestato un uomo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Durante il controllo in Largo Pini, il fermato ha tentato di disfarsi di circa 80 grammi di hashish, recuperati dai militari dell’Arma insieme a circa 3 grammi di marijuana.
Nel tentativo di sottrarsi al controllo, l’uomo ha aggredito un carabiniere provocandogli un trauma con una prognosi di 5 giorni.
Il carabiniere ferito è stato prontamente soccorso presso l’ospedale di Scorrano, mentre l’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.
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