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Attualità

Il Politecnico del Made in Italy

Una Scuola per l’alta formazione del personale del sistema moda salentino. L’ambizioso progetto ha come cuore pulsante un nucleo coeso di imprenditori salentini del sistema moda e manifattura, ma punta a supportare l’intero sistema del Made in Italy in tutta la Puglia e gradualmente essere un punto di riferimento per il Mezzogiorno d’Italia ed i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

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È nato il “Politecnico del Made in Italy Scrl”: il progetto della istituzione di una Scuola per l’alta formazione del personale del sistema moda salentino è finalmente realtà.


L’ambizioso progetto ha come cuore pulsante un nucleo coeso di imprenditori salentini del sistema moda e manifattura, ma punta a supportare l’intero sistema del Made in Italy in tutta la Puglia e gradualmente essere un punto di riferimento per il Mezzogiorno d’Italia ed i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.


Il Politecnico nasce sotto la spinta di un forte fermento di energia e creatività del territorio di cui si sono fatti interpreti i soci fondatori; aziende, istituzioni ed organizzazioni pubbliche e private: Luciano Barbetta Srl, Vieni Con Noi, Banca Popolare Pugliese, Elata, Emmegiemme Shoes, Unoerre, Chetta, Ciccarese Confezioni, Italian Fashion Team, Provincia di Lecce, Rex, Tailor Diffusion, Università del Salento, Confindustria Lecce e Istituto per l’Economia del Salento, Tif Italia.


L’assemblea dei soci ha eletto Luciano Barbetta quale primo presidente del Politecnico del Made in Italy e Michele Zonno vicepresidente.


L’iniziativa si integra con il processo di riqualificazione e riposizionamento verso la fascia alta della produzione del sistema moda salentino (processo accelerato dalla crisi in atto dal 2008). In questa vitale migrazione verso il concetto di “qualità totale” la creazione di un organismo che contribuisca alla riqualificazione del personale sia sul versante tecnico-professionale e della creatività, sia sul versante delle competenze manageriali, supporterà al meglio il comparto nello sviluppo di attività di ricerca tecnologica, della promozione dell’internazionalizzazione e della valorizzazione dei caratteri e delle cifre che connotano i tratti distintivi del Made in Italy. La reperibilità di risorse umane di alto profilo è, infatti, una condizione fondamentale per attrarre investimenti esterni da aree nazionali ed internazionali, caratterizzate da indisponibilità di manodopera qualificata rapportata ai prodotti del saper fare italiano.

Manifattura e moda, come arte e patrimonio, sono elementi fondanti del Made in Italy, così il Politecnico si pone anche come ulteriore leva a favore della grande sfida che il Salento ha abbracciato nell’ambiziosa corsa verso “Lecce Capitale Europea della Cultura 2019”.


È con grande soddisfazione ed un pizzico di orgoglio”, afferma il presidente del Politecnico del Made in Italy, Luciano Barbetta, “che affrontiamo questa nuova ed entusiasmante sfida, per il cui avvio siamo stati impegnati per diversi anni. Siamo certi che l’attività del Politecnico porterà importanti ricadute sull’economia salentina, sia in termini di formazione del personale, di ricerca e sviluppo di marchi e brevetti, sia in termini di attrattività territoriale. Auspichiamo, pertanto, che con la collaborazione dei partner e delle istituzioni, il Politecnico possa divenire un punto di riferimento di eccellenza per tutte le attività del Made in Italy identificabili dal nostro saper fare”.


Lo sviluppo del nostro territorio”, afferma il presidente di Confindustria Lecce Piernicola Leone de Castris, “passa anche attraverso nuovi obiettivi di trasformazione e riorganizzazione del sistema economico e produttivo. Il Politecnico del Made in Italy Scrl, frutto di una forte e positiva collaborazione tra pubblico e privato, è la risposta più efficace ad un bisogno diffuso ed urgente di qualità. Rivolgo, pertanto, i migliori auspici ed un affettuoso in bocca al lupo al neo presidente Barbetta per il lavoro che lo attende, sottolineando che anche grazie alla sua passione ed alla sua tenacia siamo riusciti a raggiungere l’importante traguardo”.


Attualità

“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano

Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.

Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.

Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.

A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.

Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.

Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).

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Attualità

Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»

Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode

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Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.

«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».

Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.

«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.

L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.

«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».

Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.

«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».

 

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Attualità

Tricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco

Giovedì 11 dicembre la presentazione del candidato di Partito Democratico, Cantiere cvico e Sinistra italiana alle elezioni amministrative della primavera del 2026

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Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana mettono fine alla ridda di voci, ipotesi e congetture, comunicando «con soddisfazione» la candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco di Tricase per le prossime elezioni amministrative della primavera 2026.

«La candidatura del dott. Chiuri», fanno sapere dalla coalizione dei tre movimenti politici, «è il frutto di un lungo percorso partecipato che ha visto coinvolti partiti, movimenti, associazioni politiche e civiche che si riconoscono nei valori e nelle idee del centrosinistra. Un processo di confronto approfondito, che ha permesso di giungere ad una sintesi ampia e credibile attorno a un progetto politico condiviso con lealtà e senso di responsabilità, non solo in grado di superare le divisioni del passato, ma anche di offrire una visione chiara ed unitaria per il futuro della nostra Città».

Congiuntamente alla sintesi sulla figura del candidato sindaco, proseguono «saranno fondamentali l’elaborazione del programma e la formazione delle liste, sollecitando la partecipazione di tutte le componenti che costituiscono il tessuto sociale cittadino».

L’APPELLO

C’è spazio anche per un appello «alle realtà che hanno scelto di attendere o di non aderire ancora alla proposta comune, ribadiamo la necessità di unirsi e fare fronte comune, contribuendo alla costruzione di un progetto collettivo, lontano dalle frammentazioni e personalismi del passato».

«Il nostro obiettivo», spiegano, «è ricevere la fiducia dei cittadini di Tricase e, soprattutto, restituire loro quella centralità e protagonismo di cui da tempo sono stati privati, nonostante le ormai famose e vane promesse di “palazzi trasparenti” e “tavoli delle Responsabilità” degli ultimi anni».

«CANDIDATO AUTOREVOLE»

La scelta di sostenere Vincenzo Chiuri «nasce proprio da questa volontà: offrire a Tricase un candidato autorevole, competente e capace di rappresentare una coalizione larga, fondata sul dialogo, sulla partecipazione e sul rispetto, oltreché su una visione moderna e inclusiva di Città».

LA PRESENTAZIONE

Di tutto questo e altro ancora Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana parleranno in assemblea pubblica giovedì 11 dicembre, dalle ore 19, presso le Scuderie di Palazzo Gallone.

L’incontro è aperto alla cittadinanza.

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