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L’intervento: “La P4 vince sempre”

Quello che sta emergendo in queste settimane dall’inchiesta denominata P4 rivela con straordinaria precisione i tempi italici che stiamo vivendo. La P2, forse mai davvero defunta

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Quello che sta emergendo in queste settimane dall’inchiesta denominata P4 rivela con straordinaria precisione i tempi italici che stiamo vivendo. La P2, forse mai davvero defunta, aveva un progetto, quasi un’architettura di Stato, la più recente P3 era una ristretta cricca nata intorno al mirabile mondo della Protezione Civile, mentre la P4 dimostra il degrado generalizzato delle diverse strutture istituzionali. Nate per proteggere la regolarità del nostro convivere sociale, sono ridotte a bordelli organizzati, dove tutto si compra e tutto si vende. Questi scandali, ripetuti e melmosi, sono vissuti con massima indifferenza dalla stragrande maggioranza degli italiani (e questo fa infuriare tutti gli stranieri che non capiscono i motivi di tanto disinteresse alla corruzione). Tutto nasce dal vertice: non si può avere un Presidente del Consiglio per vent’anni in costante conflitto d’interessi su quasi tutto ciò che riguarda l’informazione e sperare che il clima non sia inquinato, che non diventi maleodorante, frutto di uno Stato quasi putrefatto. I tanti devoti berluscones, politicanti nascosti in ogni Regione, in ogni Comune, sono fortemente indicati come responsabili del degrado complessivo in cui siamo caduti. Ma lo sono in parte, con diverse gradazioni, anche i sinistrosi perché hanno sempre sottovalutato la portata di un tale virus per la democrazia e hanno sempre pensato di ragionare con Berlusconi come con un qualsiasi politico (menti vecchie, organizzate nelle botteghe del PCI o menti ipocrite cresciute nelle sagrestie democristiane). Adesso sembrano delle vergini medievali alle prese con il fallo: si meravigliano, un po’ estasiate, un po’ impaurite e fingono fino a piangere lacrime vere. Emergono telefonate per affossare la tv pubblica da parte di uomini vicini a Berlusconi, messi ai posti di comando solo per distruggere fingendo di preoccuparsi. E lo si scopre ora? Non era già chiaro al momento delle nomine? Come può un dipendente super pagato di Mediaset diventare un buon amministratore dell’unica azienda concorrente? Con che forza le opposizioni hanno denunciato il black-out informativo messo in atto da questa maggioranza? Emerge un sottobosco romano-milanese-napoletano di incredibili dimensioni. Tre oscuri personaggi, poco noti ai grandi media fino all’esplosione dello scandalo, sono i nomi e cognomi di questa vicenda paradigmatica della vita italiana, ma altri rimarranno nell’ombra. Luigi Bisignani, già condannato in via definitiva per reati legati alla P2, aveva un ufficio a Palazzo Chigi (del resto lo stesso Premier era iscritto con la tessera n. 1816 della loggia massonica segreta). Possiamo sapere con precisione come l’ha ottenuto? Il deputato PdL,  Alfonso Papa, ex magistrato, confidava a Bisignani tutti segreti relativi alle indagini su uomini politici, amici e nemici, informazioni che venivano poi utilizzate alla bisogna. Marco Milanese, da Capitano della GdF, aveva fatto un’ispezione a Tremonti in merito al comparto estero della Fininvest, era diventato amico del futuro ministro, poi suo collaboratore e infine deputato e consulente del Ministero delle Finanze. Il suo ruolo era importante per concedere informazioni, far vincere appalti, vivere nel lusso più sfrenato. Le talpe informative di questa bella associazione erano importanti uomini delle istituzioni: magistrati, Generali della Guardia di Finanza, dipendenti di alto livello e di alto reddito. In cambio ecco una nomina alle Ferrovie dello Stato, all’Enel o all’Eni, o un posto importante al figlio o all’amante in qualsiasi altro ente pubblico da gestire come cosa privata. Uno stipendio favoloso non si nega a nessuno, mangiamoci l’Italia e gli Italiani. La P4 è stata scoperta, ma è cambiato qualcosa? No, non cambia né cambierà qualcosa perché, ormai ne sono convinto, ci sono vari livelli di potere, alcuni evidenti, altri, molti altri, ben coperti. Poteri occulti che si proteggono fra loro come una ragnatela a cerchi concentrici. Poteri che portano a ricchezze e a nuovi privilegi, nuovi poteri. Affinché queste associazioni, ben collegate fra loro, possano reggersi sono  necessari solo alcuni piccoli particolari. Il primo, imprescindibile, è che ci sia un popolo che sia ben disinformato, pensando però di avere accesso alle vere informazioni; il secondo, che una base molto larga di cittadini credi in una carta costituente e paghi correttamente le imposte (tante e poi tante), convinta che lo Stato di diritto funzioni con il contributo di tutti. Ed ecco noi, fuori dalle frequentazioni segrete, pronti a pagare le tasse, a ricevere enormi cartelle esattoriali, a essere bersaglio delle banche, ad avere ogni tipo di controllo incrociato messo a disposizione dalle nuove tecnologie, a subire ogni legge come se fosse una condanna divina. Nel frattempo, quasi sicuramente una nuova P5 sta lavorando per creare privilegi e ricchezze, mentre noi facciamo la coda per pagare l’ultima multa… e per sentirci cittadini liberi paghiamo anche l’abbonamento a Sky.


Alfredo De Giuseppe

Attualità

Discover Otranto

Online il nuovo sito turistico della Città di Otranto. Il sindaco Francesco Bruni: «La nostra città avrà un appeal maggiore e sarà più attrattiva dal punto di vista turistico»

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È online il nuovo sito turistico della Città di Otranto discoverotranto.com e sono attivi tutti i canali social ad esso collegati.

Il Comune di Otranto ha presentato nello scorso aprile un progetto di city branding curato da Marea Digitale Srl, che prevedeva, tra le azioni più qualificanti, anche la realizzazione di un sito web di promozione del territorio.

La città fa un salto in avanti, dunque, esaltando i punti di forza della propria identità, il grande patrimonio culturale, gli elementi più attraenti del paesaggio e dell’ambiente, con il duplice obiettivo di attrarre maggiore interesse, comunicare nel modo giusto e creare valore per i propri cittadini.

Una piattaforma ricca di informazioni e risorse per chi desidera scoprire tutte le attrattive della città e del suo territorio, pienamente integrata con i canali istituzionali del Comune di Otranto già esistenti.

Con un’interfaccia intuitiva e accattivante, il sito offre agli utenti una guida dettagliata sui monumenti, eventi e manifestazioni, tour, escursioni, spiagge, servizi, numeri utili, tutto ciò che c’è da sapere, insomma, per trascorrere piacevolmente a Otranto la propria vacanza.

Con tutte le informazioni a portata di mano, ovviamente sempre in aggiornamento, i visitatori potranno esplorare la città con facilità e vivere un’esperienza indimenticabile.

«La nostra Città meritava un salto di qualità di questo tipo e questa nuova iniziativa va nella giusta direzione», dichiara il sindaco Francesco Bruni, «attraverso il progetto cercheremo di dare coerenza e ordine ai contenuti prodotti e alla promozione del nostro territorio ricco di storia, arte, bellezze naturalistiche. Creeremo così un appeal maggiore e saremo più attrattivi da un punto di vista turistico».

Il sito è in continua evoluzione: sarà implementato nel tempo e diventerà un punto di riferimento per chi pianifica le vacanze e vuole scoprire cosa offre il territorio.

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Task force contro gli incendi

Riunione in Prefettura: parola d’ordine “prevenzione”. Nella scorsa estate la provincia di Lecce al secondo posto a livello nazionale per numero di incendi e superficie di terreno bruciata

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Mentre si susseguono quotidianamente incendi ad ogni latitudine della nostra provincia che continuano a distruggere quel po’ di verde che è rimasto per mano di qualcuno che senza pietà continua ad appiccare il fuoco (la quali totalità degli incendi è dolosa), proseguono i lavori di tutte le componenti del sistema provinciale di protezione civile, con l’obiettivo di porre in essere tutti gli adempimenti propedeutici all’avvio della stagione e dell’Attività antincendio boschivo, con particolare riferimento alla previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia ed all’eventuale gestione delle emergenze.

Il Prefetto Natalino Manno ha presieduto in Prefettura una riunione di monitoraggio e aggiornamento sul tema, alla presenza dei rappresentanti delle Forze di Polizia, compresi Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Polizia Provinciale, Gruppo Carabinieri Forestale, Capitaneria di Porto, Esercito Italiano, Aeronautica Militare, nonché dei rappresentanti della Regione Puglia e del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e dei referenti dei Comuni della provincia, di A.R.I.F. e dei soggetti gestori della rete viaria e ferroviaria, nonché di esponenti del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

L’incontro, che ha visto presenza del Direttore regionale dei Vigili del Fuoco e del Comandante Regionale dei carabinieri Forestali, ha rappresentato l’occasione per il lancio della campagna informativa e di sensibilizzazione promossa dai sopra citati enti regionali, per favorire una maggiore consapevolezza dei compiti delle varie componenti del sistema regionale di protezione civile ai fini del rafforzamento dell’efficacia dell’azione di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia.

SALENTO A RISCHIO

È stato poi evidenziato come il territorio salentino, connotato da vaste aree di macchia mediterranea, sia particolarmente esposto al rischio di incendi di vegetazione e di interfaccia, a causa di fattori come le elevate temperature, l’abbandono delle aree rurali anche a seguito della diffusione del batterio della Xylella, la presenza di attività agricole stagionali e l’altissima densità abitativa nei mesi estivi.

Circostanze che hanno portato nella scorsa stagione estiva al propagarsi di 77 incendi, con oltre 14 ettari di terreno bruciato per ogni singolo episodio incendiario, ponendo la provincia di Lecce al secondo posto a livello nazionale per numero di incendi e superficie di terreno bruciata.

Nel corso dell’incontro, il Prefetto Manno ha rivolto un ringraziamento alle articolazioni dei Vigili del Fuoco e dei carabinieri Forestali per l’incisiva opera di sensibilizzazione promossa a livello regionale, nonché al Presidente della Regione Michele Emiliano per le numerose azioni messe in campo al fine di potenziare l’apparato di prevenzione, tra cui cospicui finanziamenti di derivazione europea agli enti locali per implementare le attività di prevenzione, la predisposizione del bando di gara per dotarsi di una flotta aerea regionale, i lavori per la stipula delle convenzioni con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e con ARIF, nonché con i Carabinieri Forestali per le attività di polizia giudiziaria e per la perimetrazione delle aree percorse dal fuoco.

SINDACI… AVVISATI

È stato quindi rivolto un forte invito ai sindaci, quali autorità comunali di protezione civile e prime sentinelle dei rispettivi territori, a potenziare le sinergie con le Istituzioni statali e regionali, profondendo ogni sforzo utile al miglioramento degli standard di sicurezza e di tutela dell’incolumità pubblica, anche ai fini di garanzia di uno sviluppo turistico sostenibile del territorio e della salvaguardia delle relative bellezze ambientali e paesaggistiche.

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Attualità

«Crisi di coerenza» per il Partito Democratico di Corsano

La denuncia dell’ex Segretario Pierluigi Ciardo che chiede l’intervento dei vertici provinciali, regionali e nazionali contro quei tesserati PD che «hanno appoggiato sindaci di Fratelli d’Italia a Corsano per mero tornaconto personale»

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Una dura accusa di “paralisi decisionale” e “mancanza di coraggio” scuote il Partito Democratico di Corsano.

Pierluigi Ciardo (foto in alto), ex segretario locale, attuale tesserato e candidato sindaco all’ultima tornata elettorale, ha inviato una lettera ai massimi dirigenti del partito (la Segretaria Nazionale Elly Schlein, il Segretario Regionale Domenico De Santis e il Segretario Provinciale Luciano Marrocco) denunciando «una grave crisi di coerenza politica».

Al centro delle critiche di Ciardo, la «tolleranza verso tesserati PD» che avrebbero «appoggiato sindaci di Fratelli d’Italia a Corsano», atteggiamento che sarebbe stato dettato da «mero tornaconto personale» e che «svilisce il senso stesso di appartenenza al Partito».

L’ex segretario sottolinea l’impossibilità di conciliare la tessera del PD con il sostegno a forze politicamente opposte.

La missiva evidenzia inoltre come la dirigenza locale e i livelli superiori si mostrerebbero «imbarazzati» e riluttanti a convocare un congresso locale, «richiesto a gran voce da numerosi simpatizzanti per ridare slancio e identità al partito».

Ciardo chiede con forza un intervento «urgente e determinato» dei vertici, invocando «una chiara riaffermazione dell’identità del PD» e «tolleranza zero» verso chi strumentalizzerebbe l’appartenenza al partito per interessi privati.

L’obiettivo è «sbloccare la democrazia interna» e «riposizionare il PD di Corsano come baluardo di coerenza e integrità».

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