Attualità
«Presidente, ma che dice?»
“La vera olivicoltura si colloca da Bari in su”: il Comitato spontaneo locale, composto da cittadini ed operatori agricoli, chiede spiegazioni, « misure concrete, finanziarie, economiche e agronomiche per sostenere il rilancio dell’olivicoltura nel Salento» e promuove una raccolta firme con cui si richiede l’annullamento o sospensione dei contributi consortili richiesti come conseguenza del disastro in cui si trova la nostra agricoltura in seguito alla Xylella»
Le dichiarazioni (sinceramente incommentabili) del Governatore di Puglia Michele Emiliano secondo cui “la vera olivicoltura si colloca da Bari in su“, se non altro hanno avuto il merito di riaccendere la passione tra tanti salentini e spronarli a far fronte comune.
Come accaduto a Taurisano dove il Comitato spontaneo locale, composto da cittadini ed operatori agricoli, promuove una raccolta di firme per sospendere e annullare la richiesta di pagamento dei contributi consortili e interviene con una nota a firma Gianni Liuzzi, consigliere comunale di Taurisano e membro del Comitato, sulla mancanza di sostegno dell’agricoltura da parte della Regione Puglia a favore della comunità salentina e sul conseguente disastro che ne è derivato.
Le recenti dichiarazioni del Presidente della Regione, per Liuzzi, sono «il risultato di una possibile incomprensione o di un’opinione inaccettabile per tutti gli operatori agricoli del Salento. Chiediamo quindi che il Presidente Emiliano fornisca una dichiarazione ufficiale per chiarire la sua posizione. Nel frattempo, vogliamo ricordare che molti agricoltori del Salento hanno visto distrutto un patrimonio agricolo-culturale-ambientale di grande valore, e che questa situazione deve essere affrontata con urgenza e gestita con cura. Ciò significa adottare misure concrete, finanziarie, economiche e agronomiche per sostenere il rilancio dell’olivicoltura nel Salento, riconoscendo che essa è stata, è ancora ed è destinata a rimanere un’attività importante per generare reddito e preservare il territorio e il paesaggio».
«Chiediamo al presidente della Provincia, al presidente della Camera di Commercio di Lecce, ai sindaci e ai consiglieri regionali rappresentanti del territorio», prosegue Liuzzi, «di sollecitare azioni a difesa degli operatori agricoli del Salento. Nel contempo, chiediamo al Presidente della Regione Puglia di rendersi disponibile ad un incontro pubblico per spiegare le ragioni su cui poggiano le sue affermazioni e per rendersi conto direttamente dalla viva voce dei contadini della storia agricola locale e del patrimonio perduto».
«In caso di mancato incontro con il presidente della Regione», avverte Liuzzi a nome del Comitato, «non escludiamo altre forme di mobilitazione e protesta».
«Infine», annuncia, «durante l’eventuale incontro pubblico, recapiteremo al Governatore di Puglia la raccolta firme dei consorziati con la richiesta di annullamento o sospensione dei contributi richiesti come conseguenza del disastro in cui si trova la nostra agricoltura in seguito alla Xylella».
Puntualmente, la richiesta dei Contributi Consortili solleva non poche questioni di legittimità ed è generalmente considerata dalla maggioranza dei contribuenti come un ulteriore balzello ingiusto a loro carico. Questo è particolarmente vero quando i proprietari degli immobili non percepiscono alcun beneficio diretto, specifico e comprovato.
«Tuttavia», sottolineano dal Comitato taurisanese, «la questione non può essere risolta in tribunale, costringendo i cittadini a rivolgersi ad un avvocato. Al contrario, è la politica che deve assumersi la responsabilità di trovare una soluzione adeguata».
I consorzi di bonifica traggono le loro origini giuridiche da un regio decreto del 1933. Sebbene le norme di allora possano essere ancora considerate attuali, il quadro economico-sociale è radicalmente cambiato rispetto a quel periodo. Infatti, la società è mutata: non si tratta più della civiltà contadina di un tempo. Inoltre, sono state introdotte altre tassazioni sugli immobili, come l’attuale IMU, e le competenze degli enti nella gestione, cura e conservazione del territorio sono cambiate, a volte sovrapponendosi e creando confusione su chi debba provvedere.
Alla luce delle diverse sentenze delle commissioni tributarie che danno ragione ai contribuenti, quando questi dimostrano l’assenza di benefici diretti sui propri fondi, il Comitato spontaneo locale di Taurisano ha promosso una petizione per chiedere al Presidente della Regione Puglia di «sospendere e annullare la richiesta di pagamento dei contributi consortili richiesti, di verificare la loro legittimità e di collaborare con i sindaci del territorio e con le associazioni degli agricoltori. Il settore agricolo è infatti in una situazione precaria e non può sopportare sprechi inutili, ma esige risposte concrete e a lungo termine».
«Né riteniamo» aggiunge Leuzzi, «che il tentativo della Regione Puglia di riordinare la materia dei Consorzi, che prevede la soppressione dei Consorzi Arneo, Ugento Li Foggi, Stornara e Tara e Terre d’Apulia, per costituirne uno nuovo denominato ‘Consorzio di bonifica centro-sud Puglia’, sia una soluzione adeguata. Questo perché potrebbe riproporre le
stesse problematiche già presenti».
Questa la proposta ad Emiliano da parte del Comitato taurisanese: «Verificare se l’impianto normativo consente di valorizzare l’Ente Provincia, che continua ad esistere ed operare. In questo modo, potrebbero essere passate alla Provincia le risorse umane, le attrezzature e le competenze degli attuali consorzi. Inoltre, queste attività potrebbero essere finanziate dalla fiscalità generale evitando di ricreare enti inutili».
Attualità
PNNR, cabina di regia presso la Prefettura a Lecce: avanti tutta!
E’ stata ribadita l’esigenza di continuare nelle azioni di supporto ai Comuni, in considerazione della scadenza prevista nel 2026 per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR, la Cabina proseguirà…
Nuova riunione della Cabina di Coordinamento. Le buone prassi in campo per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR.
Si è tenuta ieri, presso la Prefettura di Lecce, una nuova riunione della Cabina di coordinamento per il PNRR, con l’obiettivo di monitorare lo stato di avanzamento degli interventi previsti dalle progettualità del PNRR.
L’incontro, presieduto dal Viceprefetto Vicario, Maria Antonietta Olivieri, ha visto la partecipazione della Struttura di Missione per il PNRR costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Ragioneria Generale dello Stato e della Ragioneria Territoriale di Lecce, della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, del Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, del Comune di Lecce, delle Unioni dei Comuni e di ANCI Puglia, nonché dei referenti dei Comuni di Campi Salentina, Castrì di Lecce, Cavallino, Corigliano d’Otranto, Gagliano del Capo, Melissano, Muro Leccese, Patù, San Cassiano, Specchia, Squinzano e di Tricase.
I lavori della Cabina di Coordinamento si sono incentrati sull’esame dello stato di avanzamento delle progettualità interessate e sulla implementazione dei dati su ReGiS, necessaria al raggiungimento dei target previsti dall’Unione Europea, sulla base delle risultanze dei precedenti Tavoli tematici tenutesi in Prefettura con le Amministrazioni centrali titolari dei finanziamenti, i soggetti attuatori e le diverse strutture di coordinamento, avvalendosi, altresì, del supporto del Presidio PNRR della Ragioneria Territoriale dello Stato di Lecce.
E’ stata ribadita l’esigenza di continuare nelle azioni di supporto ai Comuni, in considerazione della scadenza prevista nel 2026 per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR, la Cabina proseguirà, nelle prossime settimane, il monitoraggio legato alla valorizzazione di ReGiS.
Al termine dei lavori, è stata unanimemente condivisa l’esigenza di continuare la positiva attività di collaborazione tra le Amministrazioni interessate, sia centrali che periferiche, al fine di superare le ulteriori criticità e pervenire, entro i termini, alla definizione delle progettualità programmate.
Attualità
Quando l’amore per lo sport fa cento
La cifra tonda di Franco Margarito nelle maratone: un atlante mondiale di sfide lungo 24 anni
di Lorenzo Zito
Cento maratone alle spalle. Una vita di corsa da sportivo non professionista, senza vedere ancora il traguardo. Franco Margarito, 63 anni, già felicemente nonno, di professione geometra e direttore tecnico specializzato in opere pubbliche, di Ruffano, conta la vita in chilometri. La mattina li macina in auto, per lavoro. La sera nei suoi scarpini, che quotidianamente allaccia per “avvicinarsi” alla sua prossima maratona, ai prossimi 42km (e rotti) da correre in qualche angolo del globo, vicino o lontano da casa.
Oggi non appende la casacca al chiodo, ma stappa una bottiglia per festeggiare la cifra tonda. Sportivo da sempre, Franco ha iniziato da ragazzino. Dalla corsa campestre ed il calcio è passato alla corsa su pista, col gruppo sportivo Fiamma Maglie. Poi, l’amore e la corsa lo hanno reso (anche) cittadino tavianese d’adozione: la moglie, Angela Rita Bruno, originaria di Taviano e già assessora del Comune di Ruffano, è anche la ragione per cui lui, 24 anni fa, ha conosciuto l’Atletica Taviano 97. “È diventata la mia seconda famiglia”. Oggi lui ne è una colonna portante.
Con loro, lo scorso 16 novembre, in terra amica, alla 6ª edizione della Maratona della Grecia Salentina, ha segnato il suo traguardo speciale: la sua centesima.
I primi 42km e 195 metri sono stati i più famosi al mondo, quelli della Maratona di New York: era il 6 novembre 2005. Da allora, il mondo si è aperto attraverso lo sport, in un susseguirsi di luoghi, strade e emozioni: Parigi, Milano, Lisbona, Valencia, Barcellona, Roma. E poi Amsterdam, Bruxelles, Firenze, Oslo, Stoccolma, Venezia.
L’elenco è un vero atlante personale. Per citarne solo alcune: Tirana, Budapest, la Collemarathon nelle Marche, il Lago di Garda, Sabaudia. In Puglia il Gargano, Sannicandro, Putignano, Barletta. E ancora le ultra: la 100 km del Passatore, la Pistoia–Abetone, il Gran Sasso, la 50 km del Vesuvio, Rapone, e le 6/8 ore di Lavello, fino al Parco Nord di Milano e alla 6 ore di Roma.
Una geografia fatta di fatica, amicizia e passi lunghi, che trova nella Maratona della Grecia Salentina un simbolo: “È bellissima. Attraversa 9 Comuni. Speriamo che la passione (di chi la pratica e di chi la organizza, come Cristian Bergamo) la preservi a lungo perché, oggi, è un piccolo patrimonio culturale sportivo nostrano”.
Accanto a lui, lungo il percorso, non sono mancati compagni di viaggio: gli amici runner Eliseo Stefano e Marco Marino, e naturalmente l’Atletica Taviano97, con il presidente Sergio Perchia “che da 24 lunghi anni mi vede associato”, ci racconta.
4 ore, 21 minuti e 38 secondi il tempo per chiudere la centesima. Non serve far calcoli per capire che per un maratoneta lo sport non è un optional o un passatempo. È parte integrante della propria vita.
Chi può spiegare meglio, allora, ad un bambino cosa significhi praticare sport? “Fare sport è vita. È al contempo sacrificio e libertà. E, pur essendo la corsa una pratica individuale, è grande opportunità di confronto”.
A casa, nel frattempo, c’è una stanza invasa da cimeli, gadget e medaglie: ogni oggetto racconta un frammento di questa sua storia. Non sono in ordine. “Adesso è ancora il momento di collezionarli. Per catalogarli ci sarà spazio, più avanti”. In agenda c’è già la prossima: la prima edizione della Due Mari a Taranto. Nel cuore le parole di Eugenio Montale: “Amo l’atletica perché è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta”.
Attualità
Uno contro uno e uno contro zero
Rifiuti elettrici ed elettronici. Quando ne acquistiamo un nuovo elettrodomestico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio; i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono ritirare senza obbligo di acquisto i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli…
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Non tutti lo sanno ma quando acquistiamo un nuovo apparecchio elettronico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio.
E, se il negozio è grande e gli apparecchi sono piccoli, questo obbligo vige anche fuori dal momento di acquisto: i rivenditori diventano raccoglitori, e sono tenuti ad avviare il corretto smaltimento dei dispositivi.
La gestione del fine vita dei prodotti tecnologici è semplice, ma, a quanto pare, in pochi lo sanno.
E anche questo rende difficile al nostro Paese raggiungere il target europeo di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici: rispetto all’obiettivo del 65%, infatti, siamo circa al 30% e l’Italia, per chi non lo sapesse è sotto procedura di infrazione.
Come ha riportato il Corriere della Sera, il 91% dei consumatori italiani ha comprato almeno un elettrodomestico nell’ultimo anno, con una media di 5 prodotti ciascuno, e di questi più della metà sono piccoli apparecchi, elettronica da consumo come cavi o adattatori per prese elettriche e prodotti da computer.
Vale quindi la pena ricordare che i negozi di elettronica sono obbligati a ritirare gratuitamente gli elettrodomestici usati secondo la normativa “uno contro uno”, cioè al momento dell’acquisto di un apparecchio nuovo equivalente.
Inoltre, i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono offrire anche il ritiro “uno contro zero” per i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici (con dimensioni inferiori a 25 cm come (come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli), senza obbligo di acquisto.
-
Cronaca3 settimane faScontro frontale sulla SS275, morta una donna
-
Cronaca1 settimana faColpo alla criminalità organizzata: 22 arresti
-
Cronaca1 settimana faTricase: sequestrata villa con piscina
-
Cronaca3 settimane faTricase, ennesimo colpo al distributore automatico
-
Attualità2 settimane faDolcemente, di Tricase, eccellenza italiana della pasticceria
-
Cronaca3 settimane faRitrovata a Morciano l’auto rubata al sindaco di Tricase
-
Casarano2 settimane faLecce, Gallipoli, Casarano, Taurisano e Tricase: un arresto, denunce e segnalazioni
-
Attualità2 settimane fa“Prima di restaurare la piazza comunale, la ditta mette in vendita i cordoli su Facebook”

