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Rifiuti a Casarano: siamo tutti incompetenti!

Siamo tutti incompetenti! Può sembrare un’offesa eppure, se ci pensate, è la ovvia verità. Ognuno di noi infatti è competente in una o al massimo due materie:

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Siamo tutti incompetenti! Può sembrare un’offesa eppure, se ci pensate, è la ovvia verità. Ognuno di noi infatti è competente in una o al massimo due materie: quella che si fa per mestiere e quella che si fa per hobby. La differenza sostanziale però fra noi ed un politico, a parte gli innumerevoli benefici, sta nel fatto che un incompetente generalizzato, com’è un politico prima di assumere un incarico, come per magia diviene competente in uno specifico settore. Ed il più delle volte fa pure danni. Come quelli successi a Casarano con la monnezza. Siamo nel 2006 e, dopo una regolare gara d’appalto, viene sottoscritto con la ditta Geotec il contratto quinquennale per il servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura. Se ad un bimbo delle elementari chiedete quanto fa 6 + 5, quello vi risponde e quindi non serviva poi una particolare competenza per capire che nel 2011 quel contratto sarebbe scaduto e che un po’ di tempo prima ci si sarebbe dovuti ricordare di fare un bando nuovo, magari copiando il capitolato tecnico di quello in vigore se proprio non ci si voleva affaticare troppo. Invece Francesco Ferraro (PdL), sindaco di Acquarica del Capo e presidente dell’Ato Lecce 3 (competente in materia), era evidentemente impegnato in altre faccende così come in altro erano dediti gli amministratori di Casarano, impegnati a loro volta forse ad ascoltare gli scricchiolii della Giunta, piuttosto che dare una svegliata ai burocrati dell’Ato. Questo sino ad aprile, quando la Geotec dice appunto all’Ato: io ho finito, domani che faccio? A quel punto ci si accorge di come il tempo passi in fretta e, non potendo ovviamente lasciare Casarano senza servizio, il contratto (così come consentito dalla legge) viene prorogato per ulteriori 6 mesi. Durante questo periodo, avranno pensato all’Ato, dobbiamo scrivere un bando di gara nuovo e far partire un nuovo contratto ma, si sa… aprile dolce dormire, non c’è fretta, c’è tanto tempo… e così, di giorno in giorno, il tempo passa inesorabile e la Geotec dice nuovamente all’Ato: i 6 mesi stanno per scadere, siccome non è possibile dare ulteriori proroghe, che faccio dopo il 30 ottobre? A quel punto all’Ato ci si sveglia dal torpore un po’ come capita dopo il suono della radiosveglia il lunedì mattina, e ci si rende conto che l’unica strada è quella di impastare alla bell’e meglio un contratto nuovo, fosse anche della durata di un solo mese. Il fatto che sia stato piuttosto “improvvisato” lo si capisce ad esempio dal piccolo dettaglio che alle parti sono concessi 40 giorni di tempo per sottoscrivere un contratto che entra invece subito in vigore e che dura solo 30 giorni. Come dire… non lo hanno nemmeno letto! L’unico fatto che sembra (ripetiamo: sembra) non affidato al caso è proprio la durata di un solo mese e non certo perché in soli 30 giorni quei furetti dell’Ato avessero intenzione di fare ciò che non sono stati in grado di fare in 5 anni e mezzo, ma probabilmente perché l’importo di “soli” 165mila euro è tale da non imporre procedure allargate e più complesse per l’aggiudicazione della gara. Lo abbiamo detto in apertura: un politico è un incompetente generico che viene di colpo chiamato ad esser competente in una determinata materia. Pensate allora cosa è potuto venir fuori da una riunione all’Ato composta dai soli Sindaci dei Comuni facenti parte dell’Ato stessa; tutti ovviamente politici e tutti ovviamente incompetenti (nel senso buono di cui prima). Quello che è venuto fuori è una furbata degna di Machiavelli e cioè un deliberato che, prendendo spunto dal fatto che il 31 dicembre prossimo per le Ato verrà avviata la procedura di chiusura, anticipano i tempi e passano la patata bollente in mano ai singoli Sindaci. Riassumiamo: sono passati 5 anni ed un nuovo bando di gara non è stato fatto, son passati i 6 mesi di proroga ed un bando di gara non è stato fatto, è passato (figuriamoci) il mese di mini contratto ed un bando di gara non è stato fatto; quando bisognava quantomeno ammettere di aver forse commesso qualche leggerezza, si scappa via dicendo ai Sindaci: e mo so’ fatti vostri! In realtà, in mezzo a tutti quei politicanti, uno che ne capiva c’era ed era il Commissario Prefettizio di Casarano, Giovanni D’Onofrio, che, vuoi perché ha un bel po’ di anni sulle spalle da prefetto, vuoi soprattutto perché lui politico non è, a quel deliberato ha votato contro e lo avrebbe anche impugnato al Tar se non fosse che (forse per caso o forse furbescamente) la notifica del medesimo è giunta l’ultimo giovedì di novembre e fare un’azione simile avrebbe comportato lasciare Casarano in balia dei sacchetti della spazzatura. Per venir fuori dalla crisi, dopo aver comunque diffidato l’Ato dall’applicare la discutibile decisione, ha emesso un’ordinanza con la quale estende per 3 mesi il contratto precedente sempre con la Geotec. Ma un’ulteriore perplessità viene avanzata da Giampiero Marrella (PdL), ex consigliere, che di Ferraro ha chiesto le dimissioni: siccome il nuovo contratto non prevede (per questioni di economie) la raccolta nel giorno di sabato, il lunedì successivo gli operatori sono costretti a raccattare una quantità maggiore di spazzatura e non ce la fanno a terminare il giro nelle poco più di 6 ore a loro disposizione. La Geotec ha quindi detto loro di effettuare un’ora di straordinario che, tirando le somme, fa qualcosa come 6.500 euro ogni lunedì. “Noi non sappiamo ancora se la rendicontazione fatta settimanalmente dalla ditta abbia o meno lo scopo di chiedere al Comune ulteriori soldi per coprire la maggiorazione di spesa”, dichiara Marrella, “ma qualora così fosse, saremmo di fronte alla paradossale situazione di dover pagare lo stesso prezzo per avere un servizio molto più carente e senza la tutela di un contratto cristallino”. Noi, invece, per limitare al massimo gli incompetenti impatti con i politicanti e con il loro modo di operare, vorremmo fare un appello al Prefetto D’Onofrio: la legge le consente di prorogare di 3 mesi in 3 mesi sino all’arrivo della nuova Giunta; la preghiamo, lo scriva lei il nuovo bando di gara, ci pensi lei a farci stare tranquilli che sarà effettivamente cristallino, lo scriva bene e per i prossimi 5 anni staremmo sereni, tanto poi, i prossimi, copierebbero da lei…


Antonio Memmi

Attualità

751 posti di lavoro e 204 annunci: il report di Arpal Puglia

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it…

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In vista della prossima apertura di un nuovo punto vendita a Galatina, “Piazza Italia”, è alla ricerca di tre commessi o commesse di vendita. Le selezioni si svolgeranno mercoledì 7 maggio, dalle 10.30 alle 12.30, presso gli uffici del Centro per l’Impiego di Galatina, in via Vito Vallone 25, alla presenza dei recruiter aziendali. La selezione è rivolta a candidati con preferibile esperienza nella vendita al dettaglio. Le figure selezionate si occuperanno di esposizione e sistemazione della merce, rifornimento degli scaffali, assistenza ai clienti durante l’acquisto e gestione della cassa.

È previsto un contratto di lavoro a tempo determinato full time, con orario spezzato (mattina e pomeriggio) e possibilità di stabilizzazione futura. Chi è interessato può partecipare al recruiting day presentandosi il 7 maggio al Centro per l’Impiego di Galatina. È inoltre necessario inviare, entro il 6 maggio 2025, il modulo di candidatura all’indirizzo email: ido.galatina@arpal.regione.puglia.it. Il modulo è scaricabile al seguente link: https://tinyurl.com/candidatigalatina. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il CPI di Galatina al numero 0836/1909018 o scrivere a ido.galatina@arpal.regione.puglia.it.

Sono 751 le posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce, distribuite in 204 annunci attivi. È quanto emerge dal 14° Report settimanale di ARPAL Puglia, che fotografa un mercato del lavoro vivace e in crescita, con offerte che spaziano tra i principali settori produttivi del territorio. A trainare il mercato del lavoro è ancora una volta il settore turistico che offre 284 opportunità, a testimonianza del suo ruolo centrale nell’economia locale.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.itdal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid. Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

https://drive.google.com/file/d/1cLCYz7r9-QqW_UufuQlxgqqrK1Vf0WWu/view?usp=sharing 

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Attualità

Anticipo d’estate per il ponte dl 1° maggio

Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone…

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Secondo 3bmeteo: “Nei prossimi giorni anticiclone subtropicale con sole prevalente e netto rialzo termico; primi picchi di 28-30°C”.

“Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone subtropicale, ripristinando condizioni in prevalenza assolate su gran parte dello Stivale”.

“Non solo ampio soleggiamento ma anche netto aumento delle temperature per il Ponte del 1 maggio” – prosegue Ferrara di 3bmeteo – “sperimenteremo un vero e proprio anticipo d’estate con temperature più tipiche del mese di giugno e ben sopra le medie del periodo. Già giovedì 1 maggio si potranno sfiorare picchi di 27-28°C”.

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Attualità

Acque depurate per i campi di Carpignano e Martano

“Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate”: i lavori, appena affidati per un importo di circa un milione e 800mila euro, dovranno concludersi in duecento giornate lavorative, quindi entro sette mesi

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«Con soddisfazione, stiamo per risolvere definitivamente la vicenda della “Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate” nei nostri territori»: lo annunciano con una nota congiunta i sindaci di Carpignano Salentino e Martano.

Un progetto innovativo e ambientalmente strategico, approvato nel 2002 e completato nel 2006, ma mai attivato a causa di problemi legati al depuratore consortile. Inizialmente, mancava una soluzione per lo smaltimento finale delle acque trattate, poiché le trincee drenanti non erano state realizzate.

Successivamente, anni di abbandono e vandalismi avevano reso inutilizzabili la vasca di accumulo e la rete irrigua.

Per superare queste criticità e valorizzare gli investimenti già effettuati, soprattutto in un contesto in cui l’acqua è diventata indispensabile per il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano hanno richiesto ripetutamente l’intervento della Regione Puglia.

«Grazie all’impegno di tutta l’amministrazione regionale e, in particolare, del Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, del consigliere regionale Cristian Casili e dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia», fanno sapere i sindaci Mario Bruno Caputo di Carpignano Salentino e Fabio Tarantino di Martano, «si raggiungerà l’obiettivo di ripristinare e rendere pienamente funzionanti gli impianti danneggiati, garantendo una gestione efficace delle risorse idriche e il loro riutilizzo in agricoltura».

I lavori, appena affidati, per un importo di circa € 1milione e 800mila dovranno concludersi in sette mesi (200 giornate lavorative).

«Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio», aggiungono i due primi cittadini, «ringraziamo la Regione Puglia, il consiglio regionale, la giunta e tutti i funzionari coinvolti per aver compreso l’importanza ambientale ed economica di questo intervento, nonché tutte le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano storicamente coinvolte nella realizzazione del depuratore consortile e della rete irrigua». Recuperare e riutilizzare le acque depurate, ricche di nutrienti come l’azoto, significherà evitare sprechi idrici oggi dispersi nel terreno e fornire un sostegno concreto al settore agricolo, in particolare all’olivicoltura, gravemente colpita dalla crisi causata dalla Xylella.

«Questo progetto», si legge ancora in una nota congiunta dei sindaci di Carpignano e Martano, «è frutto di un lavoro corale e della determinazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Cooperativa San Giorgio, che ha fortemente sollecitato l’attivazione di questa infrastruttura per sostenere il reimpianto degli ulivi e il rilancio del comparto olivicolo. Si tratta di un intervento di grande rilevanza per il territorio, che fornisce una risposta tangibile alle problematiche legate alla penuria idrica e agli effetti dei cambiamenti climatici, in quanto il recupero e il riutilizzo delle acque depurate non solo mitigano l’impatto ambientale, ma offrono una risposta strutturale alle emergenze idriche, garantendo un supporto fondamentale al settore agricolo e alla rinascita dell’olivicoltura locale.

L’IMPIANTO

Attraverso tale intervento si consoliderà, dunque, un modello di gestione sostenibile delle risorse idriche, capace di affrontare le sfide del presente e preparare il territorio alle necessità future.

Dal punto di vista tecnico, la rete irrigua interesserà un’area di circa 1500 ettari, suddivisa in sette settori, che verranno serviti in modo rotativo grazie a un sistema automatizzato gestito da valvole elettroniche.

Le acque reflue urbane, dopo essere state trattate nel depuratore consortile e sottoposte a disinfezione mediante raggi UV, saranno convogliate in un serbatoio di accumulo con una capacità di 7mila metri cubi, garantendo una distribuzione costante dell’acqua per un periodo di circa quattro giorni.

L’impianto sarà in grado di erogare una portata di 28 litri al secondo (equivalente a 100 metri cubi all’ora), destinata all’irrigazione mirata, una tecnica che compensa le perdite idriche dovute all’evaporazione e alla traspirazione vegetale.

I lavori, tra l’altro, includono: l’ampliamento della camera di comando per facilitare l’utilizzo delle valvole; il ripristino delle connessioni tra le vasche e l’automazione del sistema di accumulo delle acque depurate; il rifacimento dello scarico delle acque in eccesso; la manutenzione straordinaria dei locali tecnici; la revisione completa del gruppo elettrogeno; l’installazione di un sistema antintrusione per garantire la sicurezza degli impianti; e l’adeguamento dei punti di collegamento agli utenti. Con questo progetto, i Comuni di Carpignano Salentino e Martano confermano il loro impegno per uno sviluppo sostenibile e per il sostegno alle attività agricole, pilastro economico e culturale del territorio.

MARTEDÌ 29 LA PRESENTAZIONE UFFICIALE

I lavori saranno ufficialmente presentati presso la Sala Conferenza della Cooperativa San Giorgio in Carpignano (S.P. 48) martedì 29 aprile alle ore 19, alla presenza della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, accompagnata dall’assessore Donato Pentassuglia, dal responsabile delle Risorse Idriche Andrea Zotti, dalla direttrice di Aqp Francesca Portincasa, dal direttore generale di Arif Francesco Ferraro e dai sindaci dei due comuni interessati.

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