Attualità
Ruffano: maggioranza risicata
“Una maggioranza che litiga dopo poche settimane dalle elezioni e perde pezzi dopo appena sei mesi, quale fiducia e prospettive

“Una maggioranza che litiga dopo poche settimane dalle elezioni e perde pezzi dopo appena sei mesi, quale fiducia e prospettive volete che offra al paese? Perdippiù se a provocare il terremoto è stata la “competizione” fra due “primedonne” della Giunta?”. Marcello Falco, capogruppo di “Ruffano Città Futura” all’opposizione, ha un approccio pacato ma perentorio nel descrivere, in questa intervista, la situazione creatasi in seno all’Amministrazione guidata dal sindaco Carlo Russo, il quale circa un mese fa ha revocato le deleghe al vice sindaco Claudio Sparascio, si dice per “volere” dell’assessore alla Cultura, Pasquale Gaetani. Sparascio che poi ha costituito un gruppo autonomo insieme ai consiglieri Antonio Morello e Salvatore Frisullo (è invece ritornato sui propri passi Gianfranco Gravante). Una sorta di maggioranza divisa in due (spontaneo pensare subito a quanto sta accadendo a livello nazionale…). Ma cos’è accaduto? “I problemi provengono da lontano”, spiega Marcello Falco, “visto che noi sin dalla campagna elettorale avevamo evidenziato come questo non fosse un gruppo ideologicamente compatto, ma formato principalmente per vincere le elezioni, sfruttando artatamente i malumori sorti per la precedente gestione (“nonostante una stabilità decennale e tante cose buone”) ed un’ondata di populismo che chiedeva novità. Ma ora i nodi sono venuti al pettine, a partire dal Bilancio di Previsione amorfo, senza direttive per il paese. E poi l’assunzione, a mò di “cambiale elettorale”, di 5 operai per 10 giorni. Ed ancora, la mancanza di trasparenza nella nomina del Revisore dei Conti, peraltro senza guardare alle professionalità locali come invece sbandierato in campagna elettorale: hanno scelto, senza neppure un’apposita Commissione, una persona che però era incompatibile con l’incarico perché aveva rapporti di parentela con un Assessore. Ed infatti poi il Revisore dei Conti è stato costretto a dimettersi. Per non parlare”, aggiunge il consigliere Falco con un’esposizione sempre chiara ed appassionata, “dell’aumento degli oneri di urbanizzazione, nonostante un consuntivo 2009 di 830mila euro di avanzo di amministrazione, e dei 70mila euro spesi per l’Estate Ruffanese, cifra assurda dietro la quale ci sono stati chiari conflitti d’interesse: infatti 30mila euro sono stati pagati, per gestire appena quattro/cinque avvenimenti, ad uno studio di Lecce il cui responsabile non solo è il portavoce politico dell’assessore alla Cultura, Pasquale Gaetani, ma era anche il Direttore Generale della “Fondazione San Rocco”, il cui presidente è lo stesso Gaetani. Né il Sindaco né l’Assessore hanno risposto alle nostre interrogazioni in Consiglio. Il Sindaco ha invece trovato il tempo di togliere la delega al vice Sindaco con motivazioni non solo politiche ma sottolineandone anche “un atteggiamento non consono ai doveri di pubblico amministratore, tenendo comportamenti contrari alla lealtà nei confronti del Sindaco e della Giunta”. Si comprende bene quando sia gravissima una simile motivazione! Riteniamo che a provocare il tutto sia stato il litigio fra le due “primedonne” Sparascio e Gaetani in merito alle problematiche di cui si sono interessati, ossia il lavoro il vice Sindaco e l’organizzazione degli eventi estivi l’Assessore. Una spaccatura che non farà altro che aggravare i problemi del paese”. Alla domanda su cosa attenda ora Ruffano, considerato che ora la maggioranza (peraltro divisa in due) batte l’opposizione “solo” 8-7 e deve vivere sempre sul “chi va là”, Marcello Falco sottolinea “l’atteggiamento responsabile del nostro gruppo, che ha idee chiare ed il giusto mix di esperienza e novità, e che perciò continuerà a fungere da pungolo con critiche costruttive e consigli sperando che ci si dedichi finalmente ai servizi primari evitando ulteriori errori. Avremmo potuto far cadere l’Amministrazione al momento della scelta del Revisore dei Conti incompatibile, e se volessimo potremmo farla cadere da un momento all’altro. Ma riteniamo che nuove elezioni sarebbero solo disastrose per la nostra comunità e che Ruffano abbia bisogno di essere governato, a patto naturalmente di cambiare marcia”.
Federico Scarascia
Attualità
Aggressioni a personale sanitario, riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica
Nell’ambito della riunione saranno oggetto di esame le iniziative già intraprese e sarà aggiornato l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale

Prosegue incessantemente l’impegno corale di Prefettura, ASL, Forze dell’Ordine, Ordini professionali e Terzo Settore nella prevenzione e contrasto dell’odioso fenomeno delle aggressioni al personale sanitario e parasanitario, spesso sommerso, che non solo compromette l’incolumità e la serenità di medici, infermieri e operatori, ma danneggia anche l’intera collettività, minando la fiducia nel sistema di cura e mettendo a rischio la qualità e la continuità dell’assistenza.
Numerose sono state le iniziative sinergiche avviate con l’obiettivo di mitigare il fenomeno, a cominciare dal potenziamento , da parte di ASL, delle misure strutturali e tecnologiche di difesa passiva presso i nosocomi e i punti di continuità assistenziale , tra cui il “sistema tagliacode” ed il ricorso alla vigilanza privata, fino ad arrivare all’attivazione in via sperimentale , su impulso del Prefetto Natalino Manno, della progettualità con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato per il contributo dei volontari al servizio di accoglienza, assistenza ed informazione in favore degli utenti e dei familiari degli stessi presso le sedi dei medici di continuità assistenziale.
Gli esiti delle citate iniziative saranno oggetto di esame nell’ambito della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato per domani, mercoledì 3 settembre, alle ore 11,15, alla presenza del Direttore Generale Asl e del 118, dei vertici delle Forze di Polizia, dei Presidenti degli Ordini professionali dei Medici e degli Infermieri, nonché dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
L’incontro rappresenterà altresì l’occasione per un aggiornamento circa l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale.
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Attualità
Rifiuti dall’auto, tolleranza zero
Per chi li getta dai veicoli in corsa. Plastic Free Onlus plaude alle nuove norme che prevedono multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, anche l’arresto. Consentito come prova l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private

Plastic Free Onlus accoglie con favore il Decreto-Legge n. 116, entrato in vigore in agosto, che introduce un inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli.
La nuova normativa non solo prevede multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, l’arresto, ma consente anche l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private come prova per colpire i trasgressori, eliminando la necessità della contestazione immediata.
«Si tratta di un passo avanti fondamentale nella lotta contro una delle pratiche più vergognose e dannose per il nostro ambiente e la nostra comunità», dichiara Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus, associazione dal 2019 nella sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica e rifiuti abbandonati, «l’incremento delle sanzioni deve funzionare da deterrente reale: ci aspettiamo che i trasgressori non restino impuniti ma vengano perseguiti, così da lanciare un messaggio chiaro a tutti e porre fine a questo malcostume».
Il nuovo quadro normativo distingue tra diversi livelli di gravità: dalla sanzione amministrativa fino a oltre mille euro per i rifiuti minori, all’ammenda penale per i rifiuti non pericolosi, fino all’arresto per abbandono in aree protette o zone di particolare pregio ambientale. Previste anche sanzioni accessorie come la sospensione della patente e, per le violazioni più gravi, la confisca del veicolo, con particolare attenzione ai mezzi aziendali utilizzati per smaltimenti illeciti.
Plastic Free Onlus ricorda i risultati ottenuti in sei anni di attività: oltre 8.700 appuntamenti di raccolta organizzati, più di 4,6 milioni di chilogrammi di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente, una rete di oltre 1.100 referenti locali e la collaborazione con centinaia di comuni italiani, grazie al progetto “Comune Plastic Free”.
«Da sempre lavoriamo per far comprendere quanto un gesto apparentemente piccolo, come gettare un mozzicone o una bottiglietta dal finestrino, abbia conseguenze enormi sul piano ambientale, paesaggistico e sanitario», prosegue De Gaetano, «questa stretta normativa, unita all’uso intelligente delle tecnologie di videosorveglianza, è la dimostrazione che il cambiamento è possibile se si uniscono sensibilizzazione, impegno civico e strumenti legislativi efficaci».
Con queste nuove disposizioni, Plastic Free auspica un deciso cambio di rotta: più controlli, più responsabilità individuale e una netta riduzione di quei comportamenti incivili che da troppo tempo deturpano le città e la natura.
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Attualità
Lavoro, domanda e offerte
Trentesimo Report di Arpal Puglia: 631 posizioni aperte nel Leccese

Il 30° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro in crescita per un totale di 184 offerte lavorative e 631 posizioni aperte.
In questo inizio di settembre, il settore con maggiori opportunità è sempre quello turistico con 132 lavoratori ricercati soprattutto lungo la costa ionica. Segue il comparto sanitario e servizi alla persona che propone 113 posti di lavoro.
Bene anche il settore delle costruzioni con 79 posti disponibili, il settore delle telecomunicazioni che presenta 60 opportunità, industria e settore metalmeccanico con 59 e il settore del commercio con 54.
Sale il settore riparazione veicoli e trasporti con 45 lavoratori ricercati, seguito dal comparto amministrativo-informatico che registra 29 posizioni.
Seguono il settore tessile – abbigliamento – calzaturiero (TAC) con 25 posizioni aperte, il settore agroalimentare con 17 opportunità, il settore pedagogico e istruzione con 6 profili professionali ricercati.
Chiudono il settore delle pulizie e multiservizi, bellezza e benessere, e artigianato, rispettivamente con due, quattro e una posizione aperta.
A completare il panorama occupazionale c’è una posizione riservata agli iscritti alle categorie protette art.18 e quattro posizioni riservate a persone con disabilità, secondo la legge 68/99. Il report segnala, inoltre, cinque tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
CLICCA QUI PER LEGGERE IL 30° REPORT ARPAL – AMBITO DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE
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