Approfondimenti
Salento da esportazione
Vola l’export salentino: oltre 717 milioni di fatturato e una crescita annua di circa il 25%. Mario Vadrucci: «In un momento particolarmente delicato, anche per le conseguenze del conflitto russo-ucraino, i numeri palesano i lusinghieri risultati che imprese e lavoratori salentini hanno conseguito, con impegno, nel corso del 2021, nonostante la pandemia, proprio sui mercati internazionali. Risultati che, però, hanno necessità di un consolidamento e sappiamo bene che ora non sarà semplice realizzarlo»
L’anno 2021 si è chiuso per le imprese salentine con un fatturato estero di oltre 717 milioni di euro, recuperando ampiamente il terreno perso nel 2019 (574,7 mln) e soprattutto realizzando un risultato che non si vedeva da anni. La provincia di Lecce con una crescita dell’export pari al 24,8% è in pole position nell’ambito della regione Puglia (+4,9%), anche se il suo “peso” sull’export pugliese è appena dell’8,3%, se pur in crescita negli ultimi anni. Hanno registrato delle variazioni positive anche la Bat (+15,4%), con un fatturato di oltre 622 mln di euro, e la provincia di Brindisi (+14,8%) con un export di oltre 975 mln, con un’incidenza sulle vendite estere pugliesi rispettivamente del 7,2% e dell’11,3%.
Esportazioni delle province pugliesi nel 2021
Il 50% dell’export pugliese invece è riconducibile alla provincia di Bari, nonostante però i suoi 4 miliardi di esportazioni ha registrato nel 2021 una leggera flessione del -1,1%, analogamente a Foggia (-2,9%) con vendite estere per oltre 756 mln. Infine Taranto che registra un export di oltre 1,2 miliardi con una variazione annua del 10,6% e un’incidenza sulle vendite estere pugliesi del 14,6%, la seconda provincia dopo Bari per valore assoluto. Per quanto riguarda i saldi solo Lecce e Bari registrano saldi positivi, rispettivamente pari a 182,3 e 102,2 milioni di euro, le restanti province pugliesi, invece, registrano saldi rossi, in particolare Taranto con un saldo negativo di oltre un miliardo e mezzo, seguita da Brindisi con – 102,5 mln di euro, dalla provincia di Barletta-Andria-Trani (– 87,8 mln) e dalla provincia dauna (-2,4 mln di euro).
A livello nazionale, rispetto all’anno precedente, l’export mostra una crescita molto sostenuta (+18,2%) e diffusa a livello territoriale: l’aumento delle esportazioni è molto marcato per le Isole (+46,4%), intorno alla media nazionale per il Nord-ovest (+19,2%) e il Nord-est (+18,0%), più contenuto per il Centro (+15,3%) e soprattutto per il Sud (+6,6%). Nel complesso del 2021, tutte le regioni italiane, a eccezione della Basilicata (-14,7%), registrano incrementi dell’export: i più marcati per Sardegna (+63,4%) e Sicilia (+38,8%), i più contenuti per Puglia (+4,9%) e Abruzzo (+5,0%). Le performance positive di quattro regioni – Lombardia (+19,1%), Emilia-Romagna (+16,9%), Veneto (+16,7%) e Piemonte (+20,6%) – contribuiscono per 11,6 punti percentuali all’aumento dell’export nazionale.
I settori dell’export salentino
Principali prodotti esportati alla provincia di Lecce – anno 2021

Fonte Istat- Elaborazioni Servizio Studi, Statistica e Informazione economica
Il 48% delle esportazioni salentine è rappresentato da macchinari e apparecchiature con un fatturato estero di oltre 346 milioni di euro, settore cha ha registrato nel 2021 un incremento del 41,6%.
Segue il comparto moda con un export pari a 147,6 milioni e un incremento rispetto all’anno precedente del 22%.
Il comparto comprende prodotti tessili il cui fatturato, pari a 13,3 mln di euro, ha registrato un incremento rispetto all’anno precedente del 43,3%, recuperando la flessione del 2020; anche il settore degli articoli di abbigliamento ha registrato un incremento di circa il 30% ed un fatturato di oltre 29 mln di ero; il calzaturiero con 105 milioni di merci esportate registra un incremento di circa il 18%.
Un leggero incremento si registra anche nell’export dei prodotti alimentari e bevande (+1,9%) con un fatturato estero di circa 48 milioni di euro, di questi 27,6 mln sono riconducibili alle bevande (vino) le cui esportazioni sono aumentate di oltre il 9%.
I metalli di base e i prodotti in metallo, con 61 milioni di fatturato estero, registrano una crescita dell’8,7%.
Anche l’import registra nel 2021 una crescita consistente rispetto all’anno precedente pari al 40,3% per un valore di 535 milioni di euro. E’ il comparto della moda che incide maggiormente (18% del totale importazioni) per gli acquisti effettuati dalle imprese salentine, che superano i 96 milioni di euro dei quali 67 riconducibili alle calzature le cui importazioni sono cresciute di quasi il 50% e 19,8 milioni costituiti da capi di abbigliamento (+33,7%). Il comparto dei macchinari e apparecchiature costituisce, con quasi 70 milioni di euro, la seconda voce dell’import salentino, settore che nel corso del 2021 ha registrato un incremento di oltre il 63%, seguono i prodotti alimentari con 53,3 milioni di acquisti e una variazione di circa il 3%. Si acquista dall’estero soprattutto carne (23,3 mln), pesce (18 mln) e prodotti lattiero caseari (5,9 mln).
I Paesi del commercio estero salentino
Sono i paesi europei i mercati di sbocco dei prodotti made in Salento, verso i quali è diretto il 72,6% delle nostre esportazioni per un valore di 520,5 milioni di euro, e tra questi è la Francia il principale partner commerciale con un fatturato di 126,6 milioni di euro che ha registrato nel 2021 un incremento del 15,8%. Le esportazioni verso la Francia sono costituite in gran parte da calzature per un valore di 56 milioni di euro e da macchinari e apparecchiature per un valore di oltre 41 mln di euro; le importazioni, invece, complessivamente ammontano a 42,2 milioni di euro, dei quali 14,6 rappresentati da carne e prodotti a base di carne.
La Germania, il secondo mercato europeo per la provincia di Lecce con un fatturato di 61,6 milioni di euro (+12,2% rispetto al 2020), acquista dalle imprese salentine macchinari e apparecchiature per 27,7 mln e calzature per oltre 7 mln di euro; in relazione alle importazioni, circa 72 milioni di euro, il Salento acquista dalle imprese tedesche medicinali (17,6mln), prodotti lattiero-caseari (3,2 mln) e carne e prodotti a base di carne (1,5mln).
Da evidenziare la crescita di tutto rispetto dell’export verso la Polonia, attualmente tra i principali acquirenti del made in Salento, i cui rapporti commerciali negli ultimi anni si sono intensificati a tal punto da essere diventato, con gli attuali 40,6 milioni di euro e una crescita di oltre il 56%, il quarto mercato estero dei manufatti leccesi, collocandosi subito dopo la Germania. Verso la Polonia si esportano principalmente metalli di base e prodotti in metallo per un valore di 18,4 milioni di euro, macchinari e apparecchiature (8,2 mln) e prodotti di colture permanenti (8,6 mln). Per quanto riguarda le importazioni, ammontanti a complessivi 7,6 milioni di euro, le imprese leccesi acquistano soprattutto articoli in gomma e materie plastiche (2,2mln) e carne e prodotti a base di carne (1,4 mln).
Il secondo mercato estero del Salento sono però gli Stati Uniti con 86,2 milioni di esportazioni, cresciute nel 2021 di oltre il 79%. Gran parte dell’export è rappresentato da macchinari e apparecchiature (55,4 mln), calzature (12,8 mln) e medicinali (6,3 mln). I principali prodotti importati, per un valore totale di circa 26 milioni di euro, sono i prodotti derivanti dalla raffinazione di petrolio (11,3 mln) e i macchinari e apparecchiature (10,2 mln).
L’export in Russia ed Ucraina
Tra i primi dieci paesi verso i quali le imprese della provincia di Lecce esportano troviamo la Russia, un mercato estero che per la provincia salentina è rilevante e che l’attuale situazione politica potrebbe compromettere seriamente con grave danno per le imprese del nostro territorio. Il fatturato verso tale paese è di poco più di 24 milioni di euro, in crescita nel 2021 di oltre il 47%, le importazioni, invece, sono di gran lunga contenute e ammontano a circa 1,8 milioni di euro. La quasi totalità delle vendite in Russia è rappresentata dai macchinari e apparecchiature per un valore di 21,3 milioni. Le importazioni, invece, sono costituite da prodotti chimici per poco meno di un milione.
Meno rilevante è l’export, invece, verso l’Ucraina che sfiora i 2 milioni di euro e per circa la metà è rappresentato da macchinari e apparecchiature, mentre il valore delle importazioni è del tutto residuale (321mila euro).
Importiamo soprattutto dalla Cina
Un caso a sé è la Cina, il primo paese per l’import del Salento: il 23% degli acquisti esteri complessivi per un valore di 122,8 milioni viene infatti dalla Cina, mentre le esportazioni sono 6,4 milioni. I principali prodotti importati sono macchinari e apparecchiature (22,3 mln), mobili (circa 17 mln), prodotti in metallo (11,6 mln) e articoli in gomma e materie plastiche (13,4 mln).
L’export verso la Cina è invece pari a 6,5 milioni di euro, di cui 3,2 rappresentati da macchinari e apparecchiature e 1,3 da bevande (vino).
Gli altri partners di rilievo per il commercio estero salentino sono, in ordine di fatturato, l’Albania, la Spagna e il Regno Unito.
Gli acquisti made in Salento dell’Albania ammontano complessivamente a 36,5 milioni di euro, mentre le nostre imprese importano merci per circa 57 milioni, da evidenziare che una buona dette delle esportazioni, oltre 12 mln, è rappresentata da cuoio conciato e lavorato, mentre l’80% delle importazioni, circa 46 milioni, è costituito da calzature, per cui si esporta la materia prima e si importa il prodotto finito.
Il flusso commerciale con la Spagna è pari a 30,6 milioni di euro per l’export e 29 mln per l’import: si esportano cemento, calce e gesso (6,7 mln), prodotti in metallo (6,3) e macchine e macchinari (6,8) e si importa olio (5,3 mln), pesce e crostacei (3,9 mln), metalli di base (3,8 mln) e automobili (3,2 mln). Gli scambi commerciali con la Gran Bretagna sono rappresentati da 27 mln di esportazioni (di cui 14,3 macchinari e apparecchiature) e 4,3 milioni di importazioni (di cui 2,5 mln sempre inerenti a macchinari e apparecchiature).
Da evidenziare, infine, la ripresa dell’export verso alcuni paesi quali la Turchia il cui export nel 2021 è stato di 12,4 milioni di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente di oltre il 296%, e verso il Cile (+402%) con un export pari a 4 milioni di euro. Entrambi i paesi acquistano dalle imprese salentine macchinari e apparecchiature, per un valore rispettivamente di 8,7 e 4 milioni di euro.
«Necessario consolidare i risultati»
Il commento del presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «In un momento particolarmente delicato, anche per le conseguenze del conflitto russo-ucraino, i numeri palesano i lusinghieri risultati che imprese e lavoratori salentini hanno conseguito, con impegno, nel corso del 2021, nonostante la pandemia, proprio sui mercati internazionali. Risultati che, però, hanno necessità di un consolidamento e sappiamo bene che ora non sarà semplice realizzarlo.

Mario Vadrucci
Nella speranza che gli episodi della guerra lascino al più presto il passo a quelli della diplomazia, occorre che le imprese salentine, che, nel quadro pugliese spiccano per vivacità, trovino, insieme a quelle di tutta la regione, un terreno più favorevole anche sotto il profilo normativo; è importante riuscire a mantenere i ritmi produttivi senza problemi di approvvigionamenti di materie prime, questione che pure sta penalizzando non poco comparti rilevanti come il metalmeccanico e le costruzioni. Anche grazie al supporto delle istituzioni e delle Camere di commercio appare strategico, altresì, in questa fase, riuscire a diversificare i paesi verso i quali le nostre imprese esportano le loro produzioni, individuando quei nuovi mercati di sbocco in grado di compensare eventuali blocchi nell’importazione dei paesi maggiormente coinvolti dagli effetti diretti ed indiretti della crisi internazionale.
La ripresa del “Made in Italy”, auspicata e promossa attraverso misure del Governo che dovrebbero sterilizzare, almeno in parte, gli eventi sfavorevoli di queste ultime settimane, potrebbe dare ulteriore impulso ad un rinnovato TAC salentino che sta riconquistando gradualmente la fiducia di griffes della moda e brand internazionali, come risulta dalle cifre positive delle esportazioni del 2021.
Abbiamo, quindi, un quadro internazionale incerto, ma anche degli elementi positivi che spingono verso una reale ripartenza, tra i quali il know how, la professionalità e la passione di tanti imprenditori, capaci di motivare le maestranze in vari ambiti, tanto che nel 2021, Lecce e la sua provincia hanno raggiunto risultati che in altre province, anche della stessa Puglia, non sono stati possibili.
Ora è necessaria una situazione diversa in campo internazionale e misure interne che non scoraggino le intraprese già consolidate e diano respiro ai nuovi imprenditori che, pur tra tante difficoltà, sembrano aver trovato motivazioni e mercati per continuare ad investire.
Il rapporto con il mondo del credito, poi, sarà fondamentale soprattutto nei prossimi mesi e ci aspettiamo che il Governo non faccia mancare la sua garanzia presso le banche, proseguendo in una serie di provvedimenti che hanno consentito, proprio nel 2021, di ottenere quanto in altri momenti sarebbe stato difficile utilizzare».
La Camera di Commercio di Lecce, anche in collaborazione con Unioncamere Puglia, ha attivato una serie di iniziative rivolte all’internazionalizzazione delle imprese salentine, dallo sportello World Pass al Progetto SEI – Sostegno all’Export dell’Italia, per fornire servizi di informazione e consulenza, e per la realizzazione di incontri d’affari personalizzati con operatori esteri. Ultimo, in ordine temporale, il Progetto Short B2B, grazie al quale gli imprenditori salentini dei settori Meccanica, New Tech, Medicale, Arredo per interni ed esterni, Costruzioni, materiali del lapideo, Moda, Cosmetica, potranno incontrare, in modalità virtuale, operatori esteri qualificati, con l’obiettivo di presentare loro la propria produzione/attività e confrontarsi con potenziali partner commerciali attivi in Germania, Svizzera, Francia ed Emirati Arabi Uniti.
«Metteremo in campo tutte le possibili iniziative», conclude Mario Vadrucci, «affinché anche il 2022, pur nato sotto foschi auspici, possa essere un altro anno di bilanci positivi».
Approfondimenti
Tricase, commercio e futuro, fra dubbi e speranze
Paola Baglivo, di Ottica Moderna e Gino Bortone della gioielleria Bortone, delineano il futuro della città…
“Gli sconti che offrono online sono improponibili per noi che dobbiamo necessariamente tener conto delle spese da sostenere”“Per le festività natalizie, in verità, non nutro molte speranze…”
“Vivibilità e caoticità delle città contribuiscono a cambiare abitudini e stile di vita. Di conseguenza cambia anche il modo di fare acquisti”
Queste interviste le potete trovare su il Gallo cartaceo, distribuito questo fine settimana, in 80 Comuni del Salento;
Approfondimenti
Il punto dei vista dei commercianti di Casarano e Ruffano
Luigi Cacciatore, di Cacciatore Calzature, Paolo Cavallo, Vodafone Multiservizi, Alessandro Venneri, Libreria Dante Alighieri: questo Natale sarà così…
Luigi Cacciatore, Cacciatore Calzature, Ruffano
«Amazon, Zalando & Co. hanno distrutto il commercio alterando valore degli articoli e periodi dei saldi»
Luigi Cacciatore, dell’omonimo negozio di calzature, non nasconde le sue perplessità: «Difficile fare previsioni sul periodo natalizio di quest’anno a Ruffano. Tutto è molto confuso e incerto anche a causa della mancanza del sindaco, dopo le note vicende».
Sull’attività associativa rivela che vi è un’associazione commercianti locale che, a suo avviso, «si è resa pubblica sporadicamente senza grandi coinvolgimenti. E, comunque», ammette, «io non ne faccio parte».
Riguardo alla vendita online, e alle grosse piattaforme «Amazon, Zalando & Co. hanno distrutto il commercio alterando completamente il valore degli articoli, i periodi di vendita e le regolari percentuali di guadagno.
“Questo colpisce tutti indistintamente dal tipo di prodotto o articolo che si tratta”
E questo colpisce tutti indistintamente dal tipo di prodotto o articolo che si tratta.
Si aggiungano tutte le diverse iniziative che vanno sempre a ledere sulle percentuali di guadagno dei negozi di prossimità, dal “Black Friday” ai saldi sempre più anticipati rispetto ai tempi giusti per mettere in saldo le rimanenze. Basti vedere le promozioni estive che iniziano a luglio, in piena stagione!
Tali situazioni mettono in ginocchio tutti noi commercianti che tiracchiamo quel carretto che finanzia, a suon di onerose tasse, lo Stato. Così, giorno dopo giorno, sempre più saracinesche restano chiuse».
Sull’anno che sta per concludersi, «il mio personale bilancio tutto sommato non è male, anche se non rende merito a sforzi e investimenti. Comunque, nutro grandi speranze per il periodo natalizio che lo scorso anno fu comunque positivo».
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Paolo Cavallo, Vodafone Multiservizi, Casarano
«Il cliente vuole toccare con mano, vedere il prodotto e ascoltare i professionisti del settore»
Paolo Cavallo del punto vendita Vodafone (a Casarano e Tricase) riferisce: «Anche se non ne faccio parte, sono a conoscenza che in paese opera un’associazione che sta promuovendo l’iniziativa Compra a Casarano».
“La vendita online nel nostro settore esiste. Chi compra su internet, però, deve essere cosciente dei molti rischi che corre”
Sulla concorrenza dell’e–commerce esprime il suo punto di vista con riferimento al settore della telefonia: «La vendita online nel nostro settore esiste. Chi compra su internet, però, deve essere cosciente dei molti rischi che corre. Tante sono, infatti le truffe. Resi e garanzia per chi compra online restano il problema principale».
Infatti, ammette che, «nel complesso, nell’ultimo anno, noi abbiamo registrato buoni numeri e constatato che il cliente vuole toccare con mano, vedere il prodotto e ascoltare i professionisti del settore. Sicuramente, poi, farà i confronti con i prezzi online ma sempre assumendosi la responsabilità della sua scelta finale».
Sulle festività di fine anno Paolo Cavallo si dice fiducioso: «Presentiamo offerte anche più convenienti rispetto all’e-commerce. Quindi ci aspettiamo buoni risultati»
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Alessandro Venneri, Libreria Dante Alighieri, Casarano
«Solo la stabilizzazione della viabilità in centro da parte del Comune potrà restituirci un po’ di serenità»
Alessandro Venneri, titolare della Liberia Dante Alighieri, premette che «l’associazione del commercianti in realtà si è un po’ dissolta in questi ultimi due anni, dopo che è stata siglata una sorta di convenzione per un “travaso” nella Confcommercio e molti si sono rifiutati».
Anche se non c’è un’associazione ufficiale, però, «da un paio di anni alcuni di noi, imprenditori e piccoli imprenditori, fanno gruppo e operano sul territorio di Casarano, per promuovere iniziative e contribuire a rendere attrattiva la città. A tal proposito», anticipa Venneri, «per quanto riguarda il prossimo Natale, si stanno delineando in questi giorni alcune manifestazioni che coinvolgeranno il centro del paese e, molto probabilmente, la villetta di via Lupo, piazzetta Petracca: iniziative, come mercatini e musica live, programmate tutte, subito dopo la festa dell’Immacolata, nei fine settimana di dicembre».
Sulla concorrenza agguerrita dell’e-commerce ammette: «La sofferenza dovuta a cali di vendite c’è indubbiamente stata. Il commercio on-line indubbiamente ha preso piede. A questo si aggiunga che noi casaranesi abbiamo pagato anche il fatto che negli ultimi anni la viabilità del centro sia stata coinvolta dal rifacimento di piazze e strade e, ancora oggi, come dicevo prima, ci sono lavori in corso che rendono precari traffico e parcheggi.
Tutto questo, ovviamente, crea un certo scombussolamento in chi vuole venire a trovarci.
Tornando al commercio elettronico, difficile quantificare il danno per la mia attività e quelle degli altri commercianti del posto. Detto che, comunque l’e-commerce è un ulteriore impedimento per i negozi di prossimità, bisogna reagire con i propri mezzi. Se un nemico non puoi sconfiggerlo devi farlo tuo alleato.
“Non possiamo certo metterci a combattere i colossi nazionali e internazionali però, quindi abbiamo iniziato”
Non possiamo certo metterci a combattere i colossi nazionali e internazionali però, quindi abbiamo iniziato a utilizzare piattaforme per la vendita on-line per far quadrare i conti. Allo stesso tempo, abbiamo implementato l’utilizzo dei canali social e tutto ciò che il mercato digitale propone».
Anche per questo il bilancio dell’anno che sta per finire per la Dante Alighieri è «tutto sommato soddisfacente, nonostante il settore dei libri nazionali denunci un deciso calo di vendite perché quei libri si trovano anche online.
Il settore dei libri locali o salentini invece, è in crescita. Così come quello dell’editoria scolastica. Quest’ultimo, un settore nel quale siamo particolarmente specializzati dopo cinquant’anni di attività sempre svolta con la massima professionalità».
Più che alle festività di fine anno, Venneri guarda un po’ più in là: «Sono certo che la stabilizzazione della viabilità in centro da parte del Comune possa restituirci un po’ di serenità, anche se non potrà mai restituire alla città tutte quelle attività che nel frattempo sono state costrette a chiudere».
Queste interviste le potete trovare su il Gallo cartaceo, distribuito questo fine settimana, in 80 Comuni del Salento;
seguono, fra poco su queste colonne, le interviste ai commercianti di, Tricase…
Approfondimenti
Maglie e le opinioni dei commercianti, questo Natale…
Marco Candido, di Candido Store, e Luigi Muci, di Muci Abbigliamento, tra consigli, suggerimenti e…
Marco Candido, Candido Store – Maglie
«Contro le vendite online, dovremo essere bravi a rendere lo shopping esperienza piacevole e gratificante»
Marco Candido (Candido Store) ci porta a conoscenza che «sono stati programmati degli eventi per tutti i fine settimana, fino a Natale, con spettacoli di artisti di strada.
Insieme agli addobbi sempre più ricchi e ricercati, contribuiranno a creare a Maglie quel clima natalizio di serenità e spensieratezza di cui tutti abbiamo bisogno».
In paese però non c’è una vera e propria associazione dei commercianti: «Purtroppo no, ad eccezione di un’associazione di strada che ovviamente coinvolge solo una parte di noi. Più volte si è provato a crearne una, ma senza risultato».
Sulla concorrenza che corre sul web ammette: «L’e-commerce ha portato la totalità dell’offerta di ogni servizio e prodotto nelle nostre case o, meglio, nelle nostre mani, sui nostri smartphone, spesso a prezzi più vantaggiosi. È ovviamente una concorrenza che si fa sentire, alla quale i negozi di prossimità posso rispondere, con successo, offrendo i servizi che l’e-commerce ancora non può dare.
Innanzitutto, una selezione di prodotti mirata e innovativa, che risponda e anticipi le esigenze della propria clientela e che la supporti quindi nelle scelte d’acquisto; una qualità del servizio in fase di acquisto, intesa come consulenza ed in generale come esperienza piacevole e gratificante, che difficilmente un ordine online può dare.
“I nostri acquisti sono spesso emozionali, rispondendo più ad una necessità di gratificazione personale…”
Oggi i nostri acquisti, soprattutto nel nostro settore, sono spesso emozionali, rispondendo più ad una necessità di gratificazione personale che ad una specifica esigenza, e noi dobbiamo essere bravi a rendere questa esperienza piacevole e gratificante.
Altro punto di forza dei negozi di prossimità deve essere la credibilità, in termini di garanzia totale di soddisfazione dell’acquisto effettuato; il cliente deve poter contare sul fatto che noi ci siamo e ci saremo sempre per risolvere i problemi che dovesse riscontrare».
Candido definisce l’anno che sta per finire come «altalenante, con mesi fortemente negativi e altri molto positivi.
Nel complesso siamo in linea con lo scorso anno e questo, nel nostro settore, non è male. Viviamo globalmente un momento di forti turbolenze ed incertezze che non aiutano il mercato, ma siamo convinti che serietà, coerenza e essere propositivi alla lunga paghino. Quindi, si: siamo fiduciosi per le festività».
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Luigi Muci, Muci Abbigliamento – Maglie
«Siamo fortunati perché il nostro centro storico è una sorta di Centro Commerciale a cielo aperto»
Luigi Muci, di Muci Abbigliamento Uomo, ammette: «A Maglie non abbiamo un’associazione commercianti, quindi le iniziative ogni anno nascono un po’ “a spot” e sono create da tante piccole associazioni.
Poi, la Proloco, insieme all’amministrazione, le mette insieme per creare un cartellone natalizio. Quest’anno i commercianti di via San Giuseppe, che è una stradina pedonale molto carina che costeggia il municipio, hanno organizzato degli eventi. Via collegata anche con piazza Caduti di via Fani, luogo di ritrovo per la vita notturna magliese, che da un paio d’anni è stata resa pedonale. In questa zona del centro storico si terranno degli spettacoli che richiameranno un bel po’ di gente».
Sulle vendite di fine anno aggiunge: «C’è molta attesa per il periodo natalizio, che ha un’incidenza del 20-30% sul fatturato annuo. Ovviamente, ciò dipende anche dalla tipologia del negozio».
Sulla concorrenza dell’e-commerce: «Negli ultimi periodi le vendite sono calate per vari motivi e non soltanto, per l’avvento dell’online spesso preferita da chi acquista per la convenienza economica ,visti gli sconti che effettuano e anche perché più facile e veloce.
Il piccolo negozio di vicinato può contrastarla con la fidelizzazione del cliente, con la qualità e, soprattutto, garantendo accoglienza, offrendo il surplus della consulenza e guadagnando la fiducia dei clienti. Almeno nei piccoli centri i rapporti personali resistono e sono importanti».
“Dobbiamo fare i conti con la desertificazione dei piccoli centri. Fenomeno che non coinvolge solo il nostro settore…”
Il centro storico magliese è un centro commerciale a cielo aperto: «Dobbiamo fare i conti con la desertificazione dei piccoli centri. Fenomeno che non coinvolge solo il nostro settore, la desertificazione commerciale comporta tutta una serie di problematiche anche sociali.
Tutto sommato noi, a Maglie, siamo fortunati perché la nostra città offre una serie di negozi tutti raccolti in centro. Chi viene a Maglie può scegliere tra un’ampia gamma di negozi (uomo, donna, calzature, oggettistica, ecc.), vicini uno all’altro. Questo è un punto a nostro favore che ci aiuta a mantenere ancora un appeal importante anche per la posizione della Città che è centrale rispetto all’intero Salento».
Ricollegandosi alla rivalità con il variegato mondo di internet, Muci sottolinea: «È importante cercare di far capire al consumatore che anche se risparmia qualche euro, quando acquista on-line arreca un danno al proprio paese, al commercio, all’economia del proprio territorio. Senza dimenticare che, acquistando on-line, si rinuncia a fare una passeggiata in centro: l’acquisto è anche un importante momento sociale, che consente di comunicare, di confrontarsi con i negozianti, di scambiare due chiacchiere».
Queste interviste le potete trovare su il Gallo cartaceo, distribuito questo fine settimana, in 80 Comuni del Salento;
seguono, fra poco su queste colonne, le interviste ai commercianti di Casarano, Tricase e Ruffano…
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